Caterina Percoto, Racconti, 1858

Contate di passar la notte là? chiese il povero

amata. Era una bella notte serena, mite la stagione

verga per illuminare la notte avesse percosso il monte

ella lavorava dì e notte per farsi benvolere, e

Se avveniva che una notte avesse tossito più delle

montagne vedute così di notte. Tacevano entrambi. Giacomo stanco

vostro paese, e questa notte mi siete comparito in

doveva regolarsi in quella notte e nel dimani, fece

susseguente, sul far della notte, il dottore passava di

compagnia nei silenzi della notte, finchè un fatto simile

mi amasse! Sognavo ogni notte i baci di mia

digiuno: vegliai tutta la notte, piansi e pregai.... Oh

occhio in tutta la notte; pentivasi di non aver

tanto tossito tutta la notte, era sì pallida ed

a casa per la notte stellata, la sua anima

qui versate! ¶ È una notte freddissima: dalle fessure degli

alle dieci. ¶ «A mezza notte alzarmi per recitare i

discesa in grembo alla notte. Le campane dei villaggi

quelle ore fresche della notte e su quella collina

silenzio. S'era fatto notte, ed egli sulla soglia

perdette nelle tenebre della notte. ¶ Circa due anni dopo

stette lì tutta la notte esposta alla piova disperandosi

fossi a goder la notte seduta al mio solito

e passava tutta la notte piangendo. Gli ultimi momenti

fatto quieto, come la notte che già occupava l

in silenzio guardava alla notte stellata, alla pace dei

uscì. Era una bella notte stellata, ma un freddo

fanciullino strillava giorno e notte, e indarno la misera

pel bambino. Filava la notte più del solito, e

si lavorava giorno e notte per allestire due spose

fuori, senza avvertirmi, la notte, perchè era questo che

star fuori tutta la notte. Allora sì che il

andasse a passo. La notte era placida, faceva un

anime come in quella notte vadano vagolando intorno avvolte

aspettare magari tutta la notte. ¶ In quella, si sentì

non hanno paura nella notte dei morti! disse il

la Contessa. Tra la notte dei morti e tra

in ballo, e la notte continua ad esser bella

cielo in una bella notte d'autunno. Un altro

ora coll'avvicinarsi della notte spirava un acuto levante

che in tutta la notte non aveva chiuso un

nel collo, e la notte invece di dormire piangeva

accompagnarla a casa. Era notte: la villa deserta, perchè

silenzio era venuto colla notte a distendersi su quella

lì entro rimanesse la notte. Il vecchio venerando taceva

a te, e la notte ti vedevo in sogno

di quell'istante. La notte vegliata, l'afflizione, le

d'alloggio per quella notte nel villaggio. ¶ Menica nei

del pericolo. ¶ In quella notte ella fece un sogno

cogli altri in quella notte distrutti. Quando smontò nel

l'aria fresca della notte. Rimbombava il cannone di

bombe, che in quella notte si lanciavano contro Palma

darci ricovero per questa notte? La fecero entrar subito

altri villaggi ardevano. Che notte di orrore! e non

bene sognata io questa notte! E poi diranno che

volesse mai tramontare. La notte, mentre la maggior parte

inorridì. Stette tutta la notte su d'una finestra

mezzogiorno, e contemplando la notte si abbandonò di nuovo

lagrime che bocconi, la notte non poteva chiuder occhio

faccende, finchè venne la notte, e si ritirò nella

sua anche laggiù...! Questa notte è stato a chiamarmi

tanto amato? Giorno e notte pensavo sempre a te

me lo posavo ogni notte sul cuore!... Ti ho

la porta. ¶ Era la notte alta: pel villaggio un

suoi filati; e la notte imminente, e quella vasta

casa dopo la mezza notte. Immaginati un palchetto alto

ciechi in grembo alla notte. In poco d'ora

distinti. Quando giunse era notte. Gli abitanti di quel

venuto a passare una notte cogli amici di questi

ch'io mando questa notte a fare alla finanza

aperto. Era una bella notte serena, la luna splendeva

dava loro la buona notte! Ma chi aveva badato

divisero e in quella notte viaggiarono entrambi, ella per

di condurre in quella notte al porto di Monfalcone

com'è bella la notte! C'è un lume

ha detto che questa notte s'ha proprio da

Proseguirono così tutta la notte. Sul fare dell'alba

disgrazia successa in quella notte sul mare. Pescatori usciti

delle mille ed una notte. Ei la vedeva accarezzata

e in quella stessa notte stabilirono di migliorar subito

incontro a' cognati. La notte era placida, lo splendore

e cotanto apprezzate. Ogni notte in secreto veniva la

per la mente! Questa notte ho sognato che il

giornata. Via per la notte il cielo rasserenò. Le

se la calma della notte avesse potuto quietarle i

l'anima agitata. La notte era mesta, la faccia

di tal modo la notte. Sul rompere dell'alba

di malinconia che quella notte aveva lasciato sulla faccia

concesso raccontar giorno e notte la sua sventura, lagnarsi

conti di Brazzacco. La notte placida come suole nel

brigate e girano la notte d'uno in altro

al giugnere di quella notte, ma non si sarebbe

II. ¶ Il silenzio della notte era tornato, l'aria

immaginandosi già che questa notte noi glieli avremmo devastati

inconsolabile; ma io nella notte ebbi agio di ben

lumicino e discese. La notte era buia e ad

così nel cuor della notte, finì di mettere in

identica amicizia di quella notte che si erano salutati

aver corso tutta la notte, al rompere dell'alba

si fa in quella notte, e molte famiglie mandano