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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Vittorio Alfieri, Maria Stuarda, 1788

concordanze di «né»

nautoretestoannoconcordanza
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se in lui duol ne vedessi, almen pur finto
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con il mio scettro. ¶ disdegnava ei lo straniero
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ebbe: e quale ¶ mercé ne diede a Rizio? Infra
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il può) senza timor sdegno, ¶ questo parlar tuo
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de' fede in lei? un sol pensiero ¶ del
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tuo saldo voler, tacque; , credo, ¶ resta or per
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investigar non seppi ¶ giammai; il so. ¶ Ormondo ¶ Né
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né il so. ¶ Ormondo ¶ l'indiscreto sguardo ¶ entro
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prevengo. ¶ Ormondo ¶ Mendace fama ai re pur perdona
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e me non rea ne stimi? ¶ Favola al mondo
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arder da lungi, ¶ pace ne avrai? Fuggirtene, e la
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nuoce a tutti oltrepassar: ardiva ¶ io vietarti il
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io 'l possa ¶ educar, il vederlo essermi dato
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a niun di noi ne tocchi il danno! In
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Non che il rancor, la memoria pure ¶ io
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la memoria pure ¶ io ne serbo, tel giuro; or
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lungi non accresce affetto, ¶ il sospettar minora. Al
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io finor non mostrai, ne sia la colpa ¶ di
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ei chiede. ¶ Botuello ¶ Ma ne sei donna tu? Pubblico
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salubre ostello, ¶ con Arrigo ne andrai la rocca antica
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ch'ei non possa, a sé pur, far
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chi 'l vede? ¶ Ma, pur detti, onde affidar
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chiudessi: ¶ ma, pur troppo, scorta havvi, né aiuto
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troppo, né scorta havvi, aiuto, ¶ che a disserrarmi
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far ciò ch'altri tentar pur puote. — ¶ Il
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Ormondo ¶ Ai cenni ¶ tuoi ne verrò. Pensa frattanto, o
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debbo offeso, a me ne fia ¶ se non creduta
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di sua bocca udresti: ¶ scelto io fora messagger
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tu pure il dei; di sua bocca il
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contro di te bensì: fosse egli altro ¶ che
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che teco ei parli. ¶ sdegno in lei, quanto
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in lei, quanto pietà, ne nasce ¶ dell'ingannato. In
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d'errore, o re; con tuo biasmo ¶ arrecar
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tuo regno io posso: ¶ il tuo poter mel
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ti giovi, ¶ ch'io di furto oprerò mai
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di furto oprerò mai, a caso; ¶ che sconsigliato
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che di sé pietade, ¶ ne andrà destando: e sallo
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trova, a tanto error; il puote, ¶ né il
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error; né il puote, ¶ il sa negare: in
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d'ogni cosa or ne viene. Udirlo vuoi? ¶ Egli
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Arte, ma tarda, è ne' suoi detti. Oh come
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non trovo in me, forza: il cor mi
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mal tesi aguati, altri ne andrebbe ¶ a ritentar con
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eseguirlo... ¶ Botuello ¶ Io cura ¶ ne prenderò, se il brami
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il tempo; ¶ pria che ne manchi, io corro... ¶ Maria
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plebe furor più assai ne tragge, ¶ che non terrore
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di quanti in te ne disegnavi: e cura ¶ a
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e cura ¶ a me ne desti; ed io l
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or or Lamorre ¶ non ne andava ad Arrigo?... ¶ Botuello
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a chi il tentasse, ¶ ne va la vita. Invano