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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Matteo Bandello, Canti XI de le lodi de la signora G. di Gazuolo, e del vero amore, col tempio di pudicizia, e con altre cose entro poeticamente descritte, 1545

concordanze di «né»

nautoretestoannoconcordanza
1
1545
trova affanno o noia, ¶ cosa v'è che
2
1545
sensi son capaci, ¶ dir ne convien che questi sono
3
1545
fellone ed omicida. ¶ 21. ¶ Indi ne nascon tanti e tanti
4
1545
tutto 'l dí seguire, ¶ ciò ci fanno gli
5
1545
forza Amor a tal ne tire. ¶ Noi semo quei
6
1545
mal, fuggon gli errori, ¶ lascian ch'appetito il
7
1545
il cor gli stempre. ¶ da lor esce mai
8
1545
cosa men che onesta. ¶ turbo d'aria, né
9
1545
Né turbo d'aria, di pelago onda, ¶ né
10
1545
né di pelago onda, ¶ sorte avversa mai al
11
1545
Questo è che spira ne l'amato obbietto ¶ cosa
12
1545
soccorre: ¶ vive l'amante ne l'amato, e poi
13
1545
uom l'imago, dove ¶ grazia né beltá né
14
1545
imago, dove ¶ né grazia beltá né modo piove
15
1545
né grazia né beltá modo piove. ¶ 45. ¶ E quante
16
1545
un uom si vede ¶ ne l'apparenza tutto vago
17
1545
che tanto bambo appar ne i gesti suoi. ¶ 46. ¶ Avrá
18
1545
posterga, ¶ questa bellezza doppia ne rimembra ¶ il primo bel
19
1545
d'Amor triforme che ne gli inni Orfeo ¶ chiari
20
1545
ella sovente senz'Amor ne mostra; ¶ per ch'ei
21
1545
ch'Amor non è mai fu bello o
22
1545
vuo' dire, ¶ dirolli poi, porransi in oblio. ¶ Lasciami
23
1545
che lá si ferma, d'uscirne ascolta: ¶ cosí
24
1545
si va finire: ¶ onde ne nasce un circolo perfetto
25
1545
inno preclaro, ¶ ch'altro ne volse dir nel canto
26
1545
ben raccogli il tutto ne la mente, ¶ Amor ritroverai
27
1545
ch'intellettiva è detta ne le scole, ¶ util a
28
1545
l'ali, ¶ ferma talmente ne la prima voglia ¶ ch
29
1545
grado v'è che ne dimostra ¶ l'incorporea natura
30
1545
par non può scaldarsi, ¶ puote verso Dio restar
31
1545
l'altro è gientile. ¶ ti voglio or narrar
32
1545
narrar le lor ragioni, ¶ come fanno Amor or
33
1545
vero, dritto e buono, ¶ strazii, affanni o morti
34
1545
Amor per questo colpa ne riceve, ¶ ma gli appetiti
35
1545
prescritto, ¶ come par che ne suonin tanti gridi; ¶ però
36
1545
io volessi dir quanto ne sento, ¶ come potrei tant
37
1545
la prima sua natura, ¶ del terrestre in sé
38
1545
fa danno e scorno, ¶ cura d'esser mostro
39
1545
Amore, ¶ che seco se ne fugge, passa e more
40
1545
ferrigno e crudo core? ¶ 128. ¶ sol chi donna, come
41
1545
Amor ferro non opra, ¶ lacci, né veleno nel
42
1545
non opra, ¶ né lacci, veleno nel suo regno
43
1545
veleno nel suo regno: ¶ mi par uopo ch
44
1545
t'ho sporto chiudi ne la mente, ¶ e d
45
1545
vuo' che meco tu ne venga adesso, ¶ o ch
46
1545
d'Amor quant'io ne scrivo, ¶ pensando a ciò
47
1545
era d'ombra sparso ne la mente. ¶ Non penso
48
1545
bel viso, ¶ ch'arra ne dá del bel di
49
1545
altro non brama mai piú disia ¶ se non
50
1545
il cor s'inalma, ¶ paventa d'altrui contesa
51
1545
fier martír nulla credea. ¶ 49. ¶ tanto mai cantar seppi
52
1545
tanto mai cantar seppi dire, ¶ ch'ella prestasse
53
1545
trovar in lei mercede. ¶ tanto dar mi volse
54
1545
lui non move piè mano, ¶ ed è sí
55
1545
corruccio piena si mostrava, ¶ levar gli occhi contra
56
1545
uom di marmo me ne stava. ¶ Con le lagrime
57
1545
lagrime i singhiozzi inghiottiva, ¶ parola da me mai
58
1545
rimasi nudo e privo, ¶ da me stesso a
59
1545
me tenendo a schivo, ¶ stanza mai cangiar i
60
1545
mercede al mio penar, pace o tregua. ¶ E
61
1545
che giá per Virbia ne scrivesti ¶ allor che sovvra
62
1545
son, non son contrasti, ¶ venen s'usa, né
63
1545
né venen s'usa, si vibra spada, ¶ di
64
1545
inonda. ¶ 64. ¶ Or oltra quanto ne mettesti in carte, ¶ con
65
1545
carte, ¶ con l'opra ne facesti ferma fede, ¶ allor
66
1545
amara, ¶ che 'l sonno ne perdesti e 'l cibo
67
1545
e ammorba il core, ¶ smeraldo, né suco a
68
1545
il core, ¶ né smeraldo, suco a questo vale
69
1545
di vita rimanesti scemo. ¶ 71. ¶ contenta di questo la
70
1545
perir in duro esiglio, ¶ contra lei ti valse
71
1545
l tuo cor se ne portaro seco. ¶ 73. ¶ Molte fïate
72
1545
tutto avilupparte ¶ non puote ne l'amaro suo diletto
73
1545
santi modi ¶ di cui ne la memoria ancor ten
74
1545
dritto sempre ti mantenne, ¶ punto che n'uscissi
75
1545
prese ¶ e di fòr ne cacciò Spagna e l
76
1545
in qualche oscura valle, ¶ sai dopo trovar il
77
1545
a lui mi volsi, ¶ per vergogna ben reggendo
78
1545
padre mio sacrato me ne tolse, ¶ ed a quel
79
1545
questo n'academico divenni, ¶ di Liceo 'l passeggiar
80
1545
finire; ¶ però, se poco ne dirò, tu sai ¶ che
81
1545
miei detti, ¶ quali ho ne l'alma, tali n
82
1545
miei ¶ il vero appaia m'ingombri sonno ¶ d
83
1545
te, che posso dire, ¶ pur pensar, o sacro
84
1545
dispone, ¶ come scritt'è ne i sacri carmi suoi
85
1545
non forza o prece, ¶ parte v'ebbe mai
86
1545
l ben vedrassi che ne dona ogni ora: ¶ egli
87
1545
tuo disir apprezza. ¶ 137. ¶ Nasce ne l'alma da vertú
88
1545
che d'espressa pazzia ne mostran segno: ¶ Amor il
89
1545
sen vive in gioia, ¶ saldo in un tenor
90
1545
segue l'impresa amando, despera ¶ farla col tempo
91
1545
ritrova dura e disdegnosa, ¶ però lascia quella di
92
1545
ride, non s'esalta, si sface, ¶ s'avien
93
1545
con la spada acuta ne vien meno, ¶ e stima
94
1545
ch'assiso meco te ne stai, ¶ e fai conserva
95
1545
ognintorno il vivo sole, ¶ ne difende quest'ombra fresca
96
1545
segue resta sempre vivo, ¶ sente il viver suo
97
1545
giorno ¶ non le sará fior né foglia tolta
98
1545
le sará né fior foglia tolta. ¶ Perché non
99
1545
terzo che la Persia ne conciede, ¶ che di color
100
1545
ottima sustanza ¶ salutiferi unguenti ne suol dare: ¶ non pigli
101
1545
cosí lodarle. ¶ I' ve ne vidi forse piú di
102
1545
or piú di cento ne dispiega fòre, ¶ e le
103
1545
mai non l'apre le spiega in parte
104
1545
cruor d'Adone, ¶ e ne l'Egitto il suo
105
1545
Corone il tempo antico ne tesseva, ¶ ed era in
106
1545
ebbi, n'alcun merto, ¶ per ciò resto quella
107
1545
d'ognintorno, ¶ n'altro ne vidi mai salvo un
108
1545
e raro, ¶ senza fuco nodo, e senza velo
109
1545
fatto come giá dimostra ¶ ne l'opre sue mirande
110
1545
morbi, sí che stupir ne fa Galeno. ¶ 129. ¶ Poi de
111
1545
vuole, ¶ per c'ha ne gli occhi mille soli
112
1545
che mai non fu fia ¶ volto ch'a
113
1545
l'accresca o avivi: ¶ cessavan mirar la maiestate
114
1545
un momento d'ora? ¶ sí tosto i begli
115
1545
sempre con divina possa. ¶ 140. ¶ mai potrá di pietre
116
1545
velen smorzar in parte, ¶ di carmi l'incanto
117
1545
tanto il vede maggior, sa scemarlo. ¶ 142. ¶ Ond'io
118
1545
ti fere e svena, ¶ di gioia pur gusti
119
1545
ogni or t'appigli, ¶ d'amici ti giovan
120
1545
potrei, ¶ di cui piene ne son tutte le carte
121
1545
d'ogni affanno fòre, ¶ mai pensava piú legarmi
122
1545
stesso mi vergogno meco, ¶ però l'alma liberarsi
123
1545
scoprir il mio tormento, ¶ mai narrarle l'aspra
124
1545
un uomo spesso more, ¶ cosa alcuna in vita
125
1545
par che 'l ciel ne goda. ¶ 14. ¶ Cosí me ne
126
1545
ne goda. ¶ 14. ¶ Cosí me ne passava tutto 'l giorno
127
1545
Amor ch'eterno ardor ne scocchi. ¶ 16. ¶ I' ne rubava
128
1545
ardor ne scocchi. ¶ 16. ¶ I' ne rubava or uno or
129
1545
io non so partir, voglio. ¶ Acerba morte m
130
1545
n'opra mai feci parola dissi, ¶ che 'n
131
1545
rivederla al fin me ne tornai, ¶ per pascer gli
132
1545
gientil e piú beata. ¶ Ne la solita stanza mi
133
1545
nel ghiaccio tutt'ardea. ¶ 23. ¶ pur sol ella ma
134
1545
me, viveva in lei: ¶ vi fu uopo di
135
1545
sospir miei. ¶ E sí ne gli occhi suoi quest
136
1545
e l'aspra doglia, ¶ punto mai le calse
137
1545
la memoria il cor ne pave, ¶ fu forza che
138
1545
perché sí scarsa, vergine, ne sète? ¶ Se contra morte
139
1545
me non lo volgete? ¶ per questo sará giá
140
1545
e ch'altro bramo, bramar poss'io, ¶ salvo
141
1545
gridar non seppi mai dire, ¶ ch'ella mostrasse
142
1545
d'Amor l'insegna, ¶ posso far che 'l
143
1545
volte e sei: ¶ "I' ne morrò, se questa non
144
1545
un sol disio fitto ne l'alma, ¶ ch'altro
145
1545
a parte: ¶ i' quante ne dirò, quante ne dissi
146
1545
quante ne dirò, quante ne dissi, ¶ de le mille
147
1545
le mille una non ne scrivo o scrissi. ¶ 5. ¶ Quanto
148
1545
questa donna pose, ¶ piú ne resta da dir, e
149
1545
date a donna esser ne l'idol mio, ¶ al
150
1545
d'allegrezza l'alma ne gioiva. ¶ 10. ¶ Cosí solo rimasi
151
1545
del mondo sacra dèa: ¶ d'altro mai pensar
152
1545
sotto l'Alpi lava, ¶ seppi mai passar in
153
1545
giunsi al chiar Tesino, ¶ sovvra 'l Lambro punto
154
1545
questa ch'io canto saprei dir come: ¶ ovunque
155
1545
di Gioffredo il nome. ¶ 16. ¶ troppo stetti ch'io
156
1545
troppo stetti ch'io ne venne fòra ¶ accompagnato sol
157
1545
da te disgombra. ¶ 17. ¶ Ami, sai che donna ancor
158
1545
e amaro germe? ¶ Onde ne vien sí dilettoso male
159
1545
ti lega e tiene, ¶ d'onde penda il
160
1545
e ponvi leggiadria, ¶ e ne la vecchia giá matura
161
1545
e' suoi piacer fruisse, ¶ si rivolge a dietro
162
1545
imperla e com'inostra. ¶ 33. ¶ ti curar di ciò
163
1545
che 'l suo nome ne i tuoi versi s
164
1545
errando con Acate se ne giva, ¶ e la sua
165
1545
e poi lasciollo. ¶ Egli ne l'aria tutto allor
166
1545
beltá divina e nova. ¶ 43. ¶ troppo ste' che con
167
1545
tanto: ¶ non si sgomenta si lagna o geme
168
1545
Amor, bellezza e gioia, ¶ scintilla v'appar ch
169
1545
aspetto vago, ¶ tanto sarebbe ne l'etá novella ¶ d
170
1545
in poco d'ora, ¶ di tanti o sí
171
1545
quanti quest'acqua qui ne nutre e inonda, ¶ e
172
1545
tosco ¶ pascer non può pur un punto stare
173
1545
l ver ti parlo potrei mentire, ¶ se di
174
1545
cosa fará per impedirti. ¶ 68. ¶ mai però faranno con
175
1545
avemo, ¶ s'una volta ne scopre il viso irato
176
1545
di far lodevol cosa, ¶ biasmo pensa aver di
177
1545
aver di simil opra: ¶ piú quel detto che
178
1545
fïate mor di gielosia, ¶ può ritrar di lei
179
1545
buon viso, altri rimira, ¶ verso mai chi l
180
1545
tutto 'l mondo se ne vanta e gloria: ¶ mai
181
1545
camin mai sempre tiensi, ¶ fará degno mai del
182
1545
parlari tutti sian modesti, ¶ mai viltá t'alberghi
183
1545
rimirava gli occhi suoi, ¶ dir sapeva: "Sacra Ninfa
184
1545
mezzo l'acque sparve, ¶ piú dinanzi a gli
185
1545
ove sicuro adesso me ne vada? ¶ 92. ¶ Se giunta è
186
1545
che 'l sol cocenti, ¶ gli occhi so girar
187
1545
star non mi lece so dove vada, ¶ ché
188
1545
non scorgo sentier, camin strada. ¶ 96. ¶ I' vado, né
189
1545
né strada. ¶ 96. ¶ I' vado, so dove il piè
190
1545
non vedrei. ¶ I' vado so dove, e m
191
1545
e nel palazzo intrai, ¶ giunsi a pena al
192
1545
donne il mondo appella. ¶ 99. ¶ mi fu uopo dir
193
1545
e 'l tutto riponeva ne la cella ¶ de la
194
1545
di que' bei colori; ¶ senso vi lasciò, n
195
1545
le dotte carte. ¶ 153. ¶ Passò ne l'orto poi, che
196
1545
eccellenza ¶ quanta non è fu nel tempo antico
197
1545
poi contar non so porre in carte ¶ di
198
1545
sète eterna ed immortale. ¶ potrá 'l tempo mai
199
1545
leggiadre ¶ e la fama ne vola e chiara appare
200
1545
ch'a Dio presso ne votate come ¶ si fan
201
1545
enigmi i detti suoi ne vela, ¶ e quasi a
202
1545
eterno ed immortal oblio ¶ ne l'abisso il terria
203
1545
ed è pregiata ancora? ¶ 18. ¶ questo i' dico per
204
1545
da mill'atti inonesti ne desvia, ¶ ed a bell
205
1545
ed a bell'opre ne conduce spesso. ¶ È de
206
1545
tutte si dimostra sola. ¶ 25. ¶ l'è bisogno che
207
1545
d'ogni credenza, ¶ mostrava, ne l'etate ancor novella
208
1545
cose non puote mai tali ¶ esplicarle dinanzi ne
209
1545
né tali ¶ esplicarle dinanzi ne le scole, ¶ ch'ella
210
1545
e favorite nui, ¶ tempo ne par di trasferir altrove
211
1545
costume ivi s'insegna, ¶ d'altro mai si
212
1545
per l'erbe se ne va nascosa, ¶ fin che
213
1545
cielo, ¶ e dir come ne l'aria fassi il
214
1545
le membra indebolite, ¶ era ne l'arme Marte e
215
1545
or col saggio dire; ¶ dal duca Sforzesco men
216
1545
chiaro indicio ancora se ne vede. ¶ Andò piú volte
217
1545
Palle, ¶ Cesare v'era, mai visto giorno ¶ fu
218
1545
Ispan restar vitto sovente. ¶ qui de l'Adda
219
1545
o Scesia ti ragiono, ¶ vuo' Tesino ancora si
220
1545
Ecco chi giovanetto ancor ne l'armi ¶ giá dá
221
1545
non sia trascorso: ¶ ei ne l'arme sudar istima
222
1545
apprese, ¶ e spesso poi ne l'opra pose mano
223
1545
le spade s'opraranno. ¶ 64. ¶ v'è di lui
224
1545
unqua non fu vitto. ¶ 65. ¶ creder ch'altri me
225
1545
tardo mai non fu mai fu lento ¶ a
226
1545
la vita non curando 'l morire, ¶ di che
227
1545
contrasto non s'ebbe paura, ¶ e, senza perder
228
1545
vettovaglia non aveva allora, ¶ poteva sperar altronde aiuto
229
1545
tempo vi fu poco. ¶ troppo stette poi che
230
1545
compagni, ¶ ch'ivan cantando, v'è chi si
231
1545
sol chiara al mondo ne può fare, ¶ che 'l
232
1545
promesse al mondo note, ¶ mai dal suo voler
233
1545
in meglio s'avantaggia, ¶ men le accresce e
234
1545
martír che soffrirai, rimetto. ¶ 103. ¶ piú ti dico in
235
1545
giá non vidi allora, ¶ so se 'n mezzo
236
1545
giunti in quella banda, ¶ quivi i monti punto
237
1545
gli augelli via se ne volaro ¶ che facean prima
238
1545
man la rimirava, ¶ e ne gli orecchi ancor sentiva
239
1545
fiume. ¶ 108. ¶ I' mi rimasi, saprei dir come, ¶ cosí
240
1545
Chi sará dunque che ne parli a pieno, ¶ e
241
1545
d'un modo va, cangia fé; ¶ ma l
242
1545
quanti giá cangiati se ne sono ¶ dal mal al
243
1545
che seco sempre se ne stanno uniti, ¶ ebri di
244
1545
mal non se' sforzato ¶ di libero arbitrio mai
245
1545
senza oprar oziosi se ne stanno, ¶ e falsi consiglier
246
1545
in meglio, ¶ come pieni ne sono i sacri libri
247
1545
onori, ¶ con ciò che ne dirò e giá t
248
1545
anni tuoi non disonori, ¶ 'l riverir tal donna
249
1545
questo natura ogni or ne spigne, ¶ chi fia che
250
1545
breve ¶ Lucrezia bella partorí, doglia ¶ punto la preme
251
1545
segni e quasi soli), ¶ doglia avea sofferto, né
252
1545
né doglia avea sofferto, martíre, ¶ anzi parea sentirsi
253
1545
piú che mai gioconda ¶ ne le braccia pigliarla non
254
1545
mezzo poi del cielo ne l'istesso ¶ punto del
255
1545
certo non so che ne i cor inspira ¶ de
256
1545
in mano ¶ col Capricorno ne la quarta sede, ¶ ed
257
1545
meno, ¶ e le dier ne l'aspetto maiestate, ¶ gravitá
258
1545
Momo non la morde l'addita. ¶ 64. ¶ E s
259
1545
fue, ¶ raccolt'ha questa ne le membra sue. ¶ 66. ¶ Né
260
1545
ne le membra sue. ¶ 66. ¶ questo piú d'ogn
261
1545
l'altre etati glorïoso. ¶ 71. ¶ troppo lunge il chiaro
262
1545
furon glorïose, ¶ vince costei, mai saravvi lite. ¶ È
263
1545
la luce in terra, ¶ vita avrebbe cosa che
264
1545
canta di questa, chi ne scrive, ¶ eternamente glorïoso vive
265
1545
un sí bel giorno, ¶ sí tranquillo o di
266
1545
purghi, e cavi fòra, ¶ lasci che nel mal
267
1545
A quante il sol ne vede innanzi vai, ¶ tanto
268
1545
sacro fonte, ¶ e dimostrava ne la ricca culla ¶ il
269
1545
ogni bel s'indonna, ¶ le mancaro mai d
270
1545
seggio tener suole. ¶ 95. ¶ Ché, ne l'etá che le
271
1545
altro detto insieme accoglie, ¶ senza udir ciascun la
272
1545
dice ciò che le ne pare ¶ di quel ch
273
1545
eco ancor Camilla rissonava, ¶ mai vi fu rimedio
274
1545
di duol, di gioia, di guerra o pace
275
1545
di guerra o pace. ¶ 114. ¶ , dopo, molto stette Pirro
276
1545
in anni e leggiadria. ¶ tanti fior discopre primavera
277
1545
Lettre apparò fin quasi ne la culla, ¶ e con
278
1545
vuol che si miri, ¶ piú mirar si possa
279
1545
scintille, ¶ indegnitá non sta, cosa vile, ¶ ma prende
280
1545
archi e trofei, ¶ che ne mostran d'Amor i
281
1545
tutto fa star saldo, ¶ teme il freddo e
282
1545
non vi s'ha, tetto o casa; ¶ d
283
1545
fere ¶ quanti ivi se ne veggion tutta via: ¶ orsi
284
1545
e chiara al ciel ne vola, ¶ seco levando chi
285
1545
al suo fattore ¶ apporta ne l'oprar noia e
286
1545
giusto adoperato, ¶ sí che ne l'opre vertüose e
287
1545
ben è avezza, ¶ perché ne l'opra è sempre
288
1545
che fatica non sente, durezza. ¶ L'abito ha
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1545
sacri altari e dèi. ¶ ci sará chi levi
290
1545
si consuma e lima, ¶ chi l'aiti v
291
1545
o tra le semidee, ¶ mai sará chi giunga
292
1545
uom disprezzi e se ne rida, ¶ e segua lor
293
1545
chimere e vani sogni, ¶ di schernir i santi
294
1545
disse, - ed ogni stella, ¶ so come piú Giove
295
1545
d'oro, ¶ con cui ne l'aria le fumose
296
1545
rade liquido e soave, ¶ di contrasto si sgomenta
297
1545
fondo de li scogli, ¶ ne vien Mercurio tutt'ardito
298
1545
caro suco mastramente aduna. ¶ vi mancaro quanti buoni
299
1545
noia allor non soffra martíre. ¶ Onde trovate da
300
1545
indi passato 'l Po, ne l'altro canto ¶ a
301
1545
non mostrino paraggio. ¶ Ma ne l'Italia son piú
302
1545
ed altre parti, ¶ come ne l'armi fu ciascun
303
1545
arti, ¶ e quanti giá ne furon tra costoro ¶ di
304
1545
ché tanti e tanti ne condusse a morte, ¶ ei
305
1545
ma vinto al fin ne more, ¶ ché fu da
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1545
nemici rotti e dissipati, ¶ questo de' parer ad
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1545
lunge i turchi discacciava, ¶ palmo di terren gli
308
1545
mala semenza: ¶ ha giá ne l'Ongaria fermato il
309
1545
ora a commun danno. ¶ 64. ¶ per tanto devrebbe il
310
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eresiarchi ha giá disfatto. ¶ 65. ¶ sol i capi di
311
1545
inferno chiude. ¶ E tanti ne trarrá del mondo fòri
312
1545
che 'l mondo se ne prive, ¶ ché giovanetto uscí
313
1545
bontá tutti avanzava. ¶ 80. ¶ Tu ne volasti al ciel, gientil
314
1545
venir mai Pirro meno, ¶ ch'a sé quella
315
1545
fieri ¶ non ischivò fatica periglio: ¶ tutte le notti
316
1545
ad ogni moto se ne stava attento. ¶ 91. ¶ Onde non
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1545
glorïoso merto, ¶ quanto piú ne dicessi, piú ridire ¶ forza
318
1545
questi cani, ¶ e tal ne faccia strazio orrendo e
319
1545
ch'acqua al mare: ¶ so come potesti far
320
1545
ancora, ¶ al fin non ne verrei con questo canto
321
1545
Bentivoglio alto e gientile. ¶ 106. ¶ scopre tanti fior Aprile
322
1545
le fu padre, ¶ uomo ne l'armi chiaro e
323
1545
dolor penace e amaro? ¶ 113. ¶ questo fu perché Camilla
324
1545
chiaro, mentre visse, assai. ¶ fa mestier che con
325
1545
morir da poi che ne lo ¶ mondo qua giú
326
1545
non fu, non è, mai piú fia, ¶ ché
327
1545
non ha 'l fuco l'industria parte: ¶ la
328
1545
a lui cantando me ne volo, ¶ ch'allumava la
329
1545
pien di meraviglia me ne stava, ¶ qual chi profondo
330
1545
pensier in tutto oppresso. ¶ 5. ¶ per tanto cessava in
331
1545
pose, ¶ e 'l tutto ne la mente ravolgea, ¶ che
332
1545
separando il conceduto regno, ¶ per ciò mai si
333
1545
mai si senteno lamenti, ¶ tra lor lite nasce
334
1545
tra lor lite nasce disdegno; ¶ ma fanno quanto
335
1545
mancar non puon molto poco. ¶ Del ciel i
336
1545
Del ciel i segni ne l'estate e 'l
337
1545
lasciare oggi mai, non ne devendo essere se non
338
1545
egli, che che se ne fosse cagione, a le
339
1545
che egli punto se ne avedesse, di potermene impatronire
340
1545
fatto sia non fatto. a questo mi sarei
341
1545
lasciarle, oggi mai piú ne la polve consumarsi. Rammentomi
342
1545
pien di corrucci me ne faccia qualche gran romore
343
1545
e io spero non ne devere essere se non
344
1545
soavitá de lo stile, de la varietá de
345
1545
nodrito, e sempre cresciuto ne l'armi sotto la
346
1545
dimostra che egli fará. per ora le sarò
347
1545
nel verno, o pur ne i mesi gai, ¶ offoscarsi
348
1545
lei seco t'avivi. ¶ 3. ¶ taci il dir di
349
1545
mercé, inanimarsi l'alma, ¶ sottopor le spalle piú
350
1545
a l'altro polo. ¶ 8. ¶ Ne la stagion che 'l
351
1545
di lui certa contezza; ¶ tropp'andai, ch'i
352
1545
l tutto regge, piacque, ¶ poco lo mio stato
353
1545
chiamar non lice, ¶ che ne i begli occhi tuoi
354
1545
ingombra e 'l petto. ¶ 25. ¶ so che piú bramar
355
1545
lei, tant'è gientile. ¶ 27. ¶ questo punto mi tormenta
356
1545
lascierá di ghiaccio dramma. ¶ 30. ¶ sará questa, come quella
357
1545
in faville ardenti volerai, ¶ ti varrá mai tregua
358
1545
la voce piú soave, ¶ prima né dopo mai
359
1545
piú soave, ¶ né prima dopo mai par non
360
1545
di cui l'India ne fa sovente dono, ¶ o
361
1545
laghi e rivi, ¶ tanti ne manda e lieta da
362
1545
di canne cinto se ne venne fòra, ¶ mostrando a
363
1545
spirava dolce e lento, ¶ mover foglia si vedea
364
1545
Febo, s'accetti mai grati fôro ¶ a la
365
1545
sian sempre d'oro, ¶ nube adombri mai la
366
1545
manchi e l'arte, ¶ punto me si varii
367
1545
vertú dal basso fondo, ¶ ne l'alto Olimpo tutt
368
1545
uom esser mi soglia, ¶ l'aspettar ammenda gli
369
1545
fu per andar insin ne l'atro inferno, ¶ ond
370
1545
porge il petto. ¶ Star ne l'inferno in ozio
371
1545
stima di dever perire: ¶ tante guerre e pestilenzie
372
1545
altri augei con piume, ¶ de l'usato piú
373
1545
uom il mal costume, ¶ val armarsi contra questi
374
1545
terra sono tanti mali. ¶ 84. ¶ questo punto giova a
375
1545
torni ¶ come fu prima ne l'etá de l
376
1545
mondo tanti mali suoi. ¶ 85. ¶ si vergognan questi scelerati
377
1545
rapine, furti ed ire. ¶ parlan sol di voi
378
1545
è qui di voi dio né dèa, ¶ che
379
1545
di voi né dio dèa, ¶ che macchiati non
380
1545
la ricchiede non rifiute. ¶ 89. ¶ basta dir i furti
381
1545
novi non avesse esempi; ¶ mi par uopo il
382
1545
gastiga: ¶ ed ella se ne posa oziosa e lenta
383
1545
posa oziosa e lenta, ¶ par che tanti strazii
384
1545
e d'alto grido. ¶ 99. ¶ troppo poi stará che
385
1545
u' tempesta non può turbo ardente, ¶ perché con
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1545
piglia per prestato dono, ¶ 'l fin biasmar a
387
1545
le basse cose ¶ arra ne dá de l'alte
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1545
l'alte e glorïose? ¶ 19. ¶ qui si scusi d
389
1545
son tutte le porte, ¶ sue promesse son d
390
1545
far natura cosa indarno, ¶ Dio, che di natura
391
1545
io ragiono, ¶ n'etá sesso priva di gioire
392
1545
disse che l'amante ne l'amato ¶ vive, in
393
1545
sé morto, e questi ne' suoi detti ¶ cantò l
394
1545
so dove si moia, ¶ l'allegrezza sta lá
395
1545
ti spaventi in questo, terrore ¶ ti ponga a
396
1545
stesso oblia, ¶ e vive ne l'amato tutta via
397
1545
in sé fa nulla, si move o scuote
398
1545
è costui del tutto, vitale ¶ spirto in tal
399
1545
vede e senza vita: ¶ ne l'alma de l
400
1545
furïa infinita. ¶ Vivrá costui ne l'aria forse o
401
1545
have ¶ chi ama altrui si conosce amato: ¶ caso
402
1545
il vero, ¶ ch'amar di compenso esser sicuro
403
1545
tenne e lo ridusse ¶ ne lo speglio mirar molte
404
1545
facea menore. ¶ Egli magro ne venne, afflitto e fioco
405
1545
hai, ¶ perch'egli te ne fe' piú volte certo
406
1545
ed empio, ¶ ch'ei ne moriva mille volte l
407
1545
miracol fu camparne allora, ¶ fòr che un sdegno
408
1545
s'usa d'Amor ne l'ampio regno: ¶ col
409
1545
lega dui in un, fia reciso, ¶ per ch
410
1545
a quel non dona? ¶ sol l'amato deve
411
1545
brama ¶ averlo sempre appresso, soffrire ¶ può che si
412
1545
da chi sente amarsi, ¶ piú d'Amor rubella
413
1545
contemplar non cura, ma ne l'atto ¶ ogni opra
414
1545
sia ¶ contento l'amator, voglia gire ¶ piú oltre
415
1545
quel ver gioire, ¶ che pensar si può, n
416
1545
non è, non fu, fia, ¶ qui giú cadesse
417
1545
altro non sarebbe amico, ¶ differenza dal propinquo a
418
1545
ci dimostra ¶ tre generi ne la natura nostra. ¶ 98. ¶ Non
419
1545
che vivo nessun ce ne restasse, ¶ come fu saettato
420
1545
si fece. ¶ Ciò che ne cante Aristofane, dire ¶ il
421
1545
l vate il suco ne trapela, ¶ a queste dar
422
1545
i saggi con prudenza ¶ ne traggan la perfetta sua
423
1545
Cosí beata l'alma ne diviene, ¶ e loda Amor
424
1545
ch'oprar pensando ce ne stiamo a bada. ¶ E
425
1545
la strada addita, ¶ faticoso ne par e sopra umano
426
1545
onde gustar nol vuol pur sentire, ¶ e mostra
427
1545
l sinestro. ¶ 11. ¶ Or se ne l'opre de la
428
1545
alma dal buon corso ne desvia, ¶ temprar si vuol
429
1545
come può buona farsi degna opra? ¶ 14. ¶ Però lasciate
430
1545
vuole; ¶ ma tanto non ne dico o dissi mai
431
1545
fiori, ¶ ma non disfiora, riceve in dape ¶ se
432
1545
cui senza, certo bassa suprema ¶ parte potrebbe né
433
1545
né suprema ¶ parte potrebbe mezzana darsi, ¶ ché 'l
434
1545
sí variamente pigne e ne dimostra, ¶ egli è 'l
435
1545
tondo ¶ son le cagion ne le soprane ascose, ¶ ed
436
1545
cagione, ¶ che quest'instinto ne le parti pone. ¶ 32. ¶ Or
437
1545
troppo carca caschi giú ne l'atro ¶ de l
438
1545
Gieroteo quel santo che ne scrisse, ¶ 40. ¶ ch'Amor, o
439
1545
opra, che fará, fruire. ¶ 46. ¶ governar alcun cosa potrebbe
440
1545
fôra, ¶ e pur qualcuna ne diremo or ora. ¶ 47. ¶ Dirò
441
1545
l corpo temperanza ha ne gli umori, ¶ ogn'effetto
442
1545
cumularsi. ¶ Ignorante non sia, pigra, n'orba, ¶ ma
443
1545
falsa poi non nasce vil l'opra: ¶ e
444
1545
vita mancherebbe in tutto, ¶ fôra al mondo cosa
445
1545
si face, ¶ non so trovo via di consentire
446
1545
Platonico giá di ciò ne scrisse, ¶ e vederai tra
447
1545
non si serra ¶ odio rissa, nemistá né guerra
448
1545
odio né rissa, nemistá guerra. ¶ 72. ¶ Il fuoco l
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1545
caldo suo li fura. ¶ l'acqua quell'ardor
450
1545
nocerebbe pur un poco, ¶ scemarebbe il caldo poco
451
1545
vertú che venga meno, ¶ pensa col calor a
452
1545
ed inricchir il regno. ¶ 76. ¶ ti vuo' dir adesso
453
1545
gli sconci vizii schiva, ¶ per odio li vuol
454
1545
crïate al mondo cose, ¶ sará mai cagion d
455
1545
cagion d'alcuno errore, ¶ di far opre enormi
456
1545
mossi d'amorosi ardori, ¶ ne fêr di quelle sí
457
1545
vuol e quando vuol ne fere. ¶ 89. ¶ Ma per ciò
458
1545
come mastro ver che ne fa dono ¶ di tutte
459
1545
soli ch'egli manoduce, ¶ mena chi non ama
460
1545
amâro, ¶ arden con Pluto ne l'inferno a paro
461
1545
que' beati seggi Amor ne ciba, ¶ n'abbellisse, n
462
1545
uom non viverebbe, ¶ piú ne resta da dir a
463
1545
a tutte l'ore, ¶ lode mai di quel
464
1545
nessuna vale ¶ lá su ne l'alto ciel distender
465
1545
mastro il fa simile ne le ¶ doglie pregando ch
466
1545
Questa fortezza Amor ha ne la corte, ¶ ove col
467
1545
svelle ¶ il tiranno crudel, fa paura: ¶ le va
468
1545
fredda sorte, ¶ ch'i' ne venissi a capo in
469
1545
sempre d'un tenor, mutamento ¶ vedi mai far
470
1545
posto sott'i piedi, si sazia ¶ lodarlo e
471
1545
suo Fattor e quello ne rimembra. ¶ 127. ¶ Gran cose in
472
1545
eterno e incircoscritto se ne stia, ¶ immenso, illimitato ed
473
1545
quel quanto ben hanno, ¶ lor diminuisce ciò che
474
1545
può saper l'agricoltore, ¶ quella pura e buona
475
1545
divine quei mandaro: ¶ mostrando ne' lor detti e lor
476
1545
che 'n capo annidi, ¶ ti sia grave quell
477
1545
l'intelletto udire ¶ sdegna, vuol che fede in
478
1545
stan sempre a specular, mai ¶ refletteno al Fattor
479
1545
Trinitate, ¶ com'è distinta ne le tre persone, ¶ e
480
1545
questo non si mette, ¶ logica argomenti qui mai
481
1545
offeso, ¶ e se talor ne manda discipline, ¶ il fa
482
1545
perda o si roine, ¶ che salir al ciel
483
1545
e chiama a penitenza, ¶ lascia contra noi de
484
1545
ha ricchezze, n'oro, bisanti ¶ per dar altrui
485
1545
natura; ¶ ch'amor trasformerallo ne l'amato, ¶ cangiando in
486
1545
rinova e fassi bello, ¶ col peccato poi piú
487
1545
l'offende in fatto in parole ¶ e per
488
1545
vecchi ¶ han fatto por ne i tempii il crucifisso
489
1545
porgi gli orecchi, ¶ abbi ne gli occhi ancor chiavato
490
1545
simulacri ¶ veggiendo in chiesa, ne la casa e in
491
1545
e tutto 'l giorno, ¶ si distorna per ch
492
1545
l suo fin metta ne l'empirio chiostro. ¶ Del
493
1545
ch'ami, ¶ e tanto ne i tuoi detti esalti
494
1545
Violenza non si faccia, fracasso, ¶ ma si disgroppi
495
1545
con debiti mezzi se ne vada, ¶ e chi nol
496
1545
incontri, la tua vista ¶ ne gli occhi suoi non
497
1545
non sono i denti, a rubini ¶ par ch
498
1545
voglion menzogne piú sentire, ¶ dar l'orecchie a
499
1545
t'entri in core, ¶ fòr del buon camino
500
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che resti sempre eterno; ¶ mai mi troverò lassato