parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Aldo Palazzeschi, Sorelle Materassi, 1934

concordanze di «né»

nautoretestoannoconcordanza
1
1934
stile, e che mai ne turbano l’armonia; circondati
2
1934
che chi diceva «bella» ne aveva un’altra nel
3
1934
andare oltre. Nessuno se ne fa mèta se non
4
1934
il proprio fascino se ne sta a guardare il
5
1934
notate che molte ve ne sono dove lo sguardo
6
1934
piacere alla profumatissima signora. vi starò a intrattenere
7
1934
e clericali, Dio ce ne guardi, tale diversità rivela
8
1934
ruscelli e ora ve ne dico il perché. È
9
1934
case di Boccaccio ve ne sono parecchie e tengon
10
1934
parecchie e tengon duro, si avverte che l
11
1934
giovani tutti parimenti levare. ancora spuntavano li raggi
12
1934
tutti entrarono in cammino; era ancora lor paruto
13
1934
si nasconda, se non ne sia smarrito il seme
14
1934
belle, ché minore assai ne desterebbero vedendole scivolare di
15
1934
Dove stanno?». E non ne hanno pronunziato il nome
16
1934
un pezzo di terra, campo né giardino, negletto
17
1934
di terra, né campo giardino, negletto, in cui
18
1934
loro chiome poco lussureggianti, aria né luce alla
19
1934
poco lussureggianti, né aria luce alla casa esposta
20
1934
e le seggiole che ne completano l’arredamento, sopra
21
1934
di parecchi anni e ne aveva uno di meno
22
1934
può dire una villa casa da povera gente
23
1934
cui non si notava indigenza né disordine. ¶ Né
24
1934
si notava né indigenza disordine. ¶ Né sarà male
25
1934
né indigenza né disordine. ¶ sarà male impiegare qualche
26
1934
un principio in chi ne aveva esercitata sempre: frivolo
27
1934
Maria per molti mesi ne seguitò a parlare. ¶ Avendo
28
1934
il tempo al loro; le chiedevano soccorso neppure
29
1934
essendo franca, intelligente, vivace. della sua gioventù e
30
1934
sorriso amaro o ironico, riusciva a nascondere il
31
1934
tutto era di quelle, col diritto che le
32
1934
spensieratezza e la giocondità; come una serva d
33
1934
tranquilla sicurtà le sorelle ne avrebbero riso con gusto
34
1934
senza che nemmeno se ne potessero accorgere sotto sotto
35
1934
pesantezza, ma senza sofferenza pigrizia. Non vi era
36
1934
portava senza un lagno un segno di rivolta
37
1934
grossolana lavorante alla quale ne suggerivano il modello né
38
1934
ne suggerivano il modello sporgevano il minimo appunto
39
1934
una camicia per sé, avevano mai pensato di
40
1934
un importanza decisiva; se ne abbellivano come di cose
41
1934
di Vincigliata, non popolata da case né da
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1934
popolata né da case da ville e dove
43
1934
ricco di gioia che ne dona e ne semina
44
1934
che ne dona e ne semina sui propri passi
45
1934
lontana e più se ne allontanava, più nella fantasia
46
1934
tal senso la popolazione ne aveva sussurrato e riso
47
1934
donne: non un fronzolo un ornamento sulle persone
48
1934
un ornamento sulle persone, il ricordo della cipria
49
1934
subito, non essendo capaci di reggersi né di
50
1934
capaci né di reggersi di reggere il paniere
51
1934
reduci dalla disagiosa spedizione. ¶ accettavano l’invito di
52
1934
esse non risultano più simpatiche né vere, ma
53
1934
risultano più né simpatiche vere, ma aride, artifiziose
54
1934
di una seconda energia ne diminuisca la fatica; cantano
55
1934
invece di due spese ne potrebbero fare tre insieme
56
1934
la propria senza calcolo misura sentendosene egli stesso
57
1934
ben di Dio ce ne fosse per tutte, anche
58
1934
ella non aveva preferenze di corpo né di
59
1934
preferenze né di corpo di grado, né si
60
1934
corpo né di grado, si peritava a guardarli
61
1934
piacevano tutti senza riserve, era capace di rattenere
62
1934
mentre passavano quelle, se ne andava dalla stanza sbattendo
63
1934
fino a questo momento, ne abbiamo conosciute tre: vediamo
64
1934
conosciute tre: vediamo che ne fosse dell’ultima, Augusta
65
1934
non è troppo lunga troppo gaia. ¶ Per quanto
66
1934
per la propria vita illusioni per la propria
67
1934
a buon mercato non ne faccia le spese con
68
1934
remoto e tetro che ne centuplicava la lontananza, quasi
69
1934
Ancona!”. Un sospiro finale ne accompagnava il nome: “povera
70
1934
le parole dei moribondi le nostre promesse fatte
71
1934
mezzo senza un gesto, disperato né timido, quasi
72
1934
un gesto, né disperato timido, quasi fosse privato
73
1934
che indugiavano sull’oggetto curiosi né attoniti, in
74
1934
sull’oggetto né curiosi attoniti, in atto di
75
1934
e nobile, elegante, che ne mettevano in rilievo la
76
1934
imprevista serenità e compostezza, ne davano a se medesime
77
1934
aspetto del giovane non ne accusasse. O era il
78
1934
il segno della croce, vi fu verso di
79
1934
monumento e borbottando indistintamente. vollero vedere altro di
80
1934
alla bocca della donna, facendo atto di ritrarla
81
1934
senso vago di vergogna ne subentrasse uno di paura
82
1934
senso virile già sviluppato: si mescolava né si
83
1934
sviluppato: né si mescolava si ritraeva, osservava silenziosamente
84
1934
sua curiosità infantile e ne sorrideva aperto; cose che
85
1934
infantile solo nell’aspetto, ne nascondeva una ben più
86
1934
sul morbido e se ne compiaceva intimamente. ¶ L’interesse
87
1934
sopra le tavole o ne seguiva la confezione, distoglieva
88
1934
per la prima volta, ne allontanava il pensiero vigile
89
1934
ma abbandonava la bocca accennava a ritrarla, quasi
90
1934
di porci a vedere. sapeva spiegarsi il disturbo
91
1934
usarla con lei quando ne aveva dato pieno motivo
92
1934
col nipote che non ne dava. L’uomo utile
93
1934
a fare il conto a prendere le misure
94
1934
quelli che non sono carne né pesce; e
95
1934
non sono né carne pesce; e dava man
96
1934
bocca durante il pranzo, riso durante la scena
97
1934
un secchio supplementare, non ne aveva abbastanza, e gli
98
1934
se non per bere, ne rimasero allibite, ammirate e
99
1934
poi, replicò: “e che ne voleva fare del fiume
100
1934
ora c’erano sempre. accennava a distaccarsi dalla
101
1934
fatto normale e se ne parlò a tavola. Remo
102
1934
il ragazzo non dimostrò offesa né maraviglia, mostrò
103
1934
non dimostrò né offesa maraviglia, mostrò anzi di
104
1934
per molte ore consecutive; si arrivava a sapere
105
1934
al giovane senza indugi restrizioni, e della quale
106
1934
sue carte e ce ne volle prima di averle
107
1934
officina… già, già.” Non ne parlarono più, ma si
108
1934
lucidato il pavimento, che ne aumentava l’aspetto mistico
109
1934
cuccetta attigua ad essa, ne uscì tirata a pulimento
110
1934
assai più in su: ne aveva ventinove precisamente. Una
111
1934
che non potevi dire alla moda né fuori
112
1934
dire né alla moda fuori di essa come
113
1934
per nitrire rimaneva impassibile. si prendeva sgomento del
114
1934
ricordavano la Bettina Risaliti, sapevano che fosse diventata
115
1934
e le carte fatte. mai si era potuto
116
1934
poco da aggiungere. ¶ «Te ne ricordi, eh?» disse placando
117
1934
le sorelle, non se ne ricordava, né si peritava
118
1934
non se ne ricordava, si peritava a dichiararlo
119
1934
cosa faccio? Che ve ne pare? Eccomi, me ne
120
1934
ne pare? Eccomi, me ne vado, me ne vado
121
1934
me ne vado, me ne vado, sarete contenti, ora
122
1934
sapeva dove potesse incominciare dove andasse a finire
123
1934
con grande facilità; se ne conoscono i sentimenti e
124
1934
basta saperli prendere se ne fa quel che si
125
1934
mode. ¶ «Voi poverette non ne avete colpa, lo so
126
1934
forse, in date circostanze; si mostrava di buona
127
1934
e senza che se ne fossero accorte. ¶ Si fermarono
128
1934
fino a quel momento ne aveva baciati solo dei
129
1934
rinchiudersi in camera turbatissima, mai più da allora
130
1934
in confessione, ma non ne parlò mai, né si
131
1934
non ne parlò mai, si irritò più quando
132
1934
di cui avevano soggezione, ne parlavano con Niobe, andando
133
1934
cucina senza che se ne avvedessero quelle: ¶ «Un occhio
134
1934
Da tante che glie ne ha date gli ha
135
1934
di un personaggio ufficiale troppo loquace, né che
136
1934
ufficiale né troppo loquace, che occupasse un posto
137
1934
più del vero nome se lo caverà giammai
138
1934
scopre, caso frequente, e ne mette in rilievo difetti
139
1934
Che se poi glie ne capitasse il ghiribizzo si
140
1934
andatura trascurata, dondolante, che ne rafforzava la base. ¶ Se
141
1934
sua persona: «ah! ah!» ne avrebbe riso di cuore
142
1934
pensava neppure, non correva rispondeva ai richiami, ma
143
1934
tempo quattordicenne anch’esso. la madre di Palle
144
1934
la prima volta Remo ne dette, ma anche ne
145
1934
ne dette, ma anche ne prese. E come la
146
1934
e una parte glie ne lasciava in un tegame
147
1934
avrebbe chiesto il perché lo avrebbe chiesto a
148
1934
non si sarebbe sottratto avrebbe avuto un cenno
149
1934
senza rivolgersi il saluto dirsi una parola, si
150
1934
rimproverato una sola volta forzato allo studio, rassegnata
151
1934
non sapendo essa pure leggere né scrivere giudicava
152
1934
essa pure né leggere scrivere giudicava naturale che
153
1934
male a star solo, soffriva di essere lasciato
154
1934
voleva stare. Quando glie ne chiedevano il perché, Remo
155
1934
era raro che glie ne esternasse il progetto, non
156
1934
di due spiriti affini ne avesse stretto i vincoli
157
1934
piccolo trasporto. Ora se ne dolevano insieme e vedevano
158
1934
povero nonno che se ne intendeva di terre”. ¶ Senza
159
1934
o di preghiera se ne sarebbe potuto andare anche
160
1934
senza le vecchie mire il rancore susseguente: “si
161
1934
una nuova via, se ne mostrava convinto, sodisfatto, sicuro
162
1934
Michelangiolo, Donatello, il Verrocchio, ne sarebbero rimasti colpiti. Quindi
163
1934
non facesse che sorridere. ¶ era possibile, guardandolo, sorprenderne
164
1934
lo spirito vivesse isolato, lui faceva nulla per
165
1934
per ristorare le forze, riposava mai durante il
166
1934
aspettare, quando tutti non ne potevano più e pestavano
167
1934
aveva bisogno di parlare, di raccomandarsi né difendersi
168
1934
parlare, né di raccomandarsi difendersi, era sua abitudine
169
1934
erano rifiutate prima, quindi ne avevano dilazionato l’acquisto
170
1934
sorte, non poteva ammettere colpe né errori, né
171
1934
poteva ammettere né colpe errori, né formular dubbi
172
1934
né colpe né errori, formular dubbi: se era
173
1934
la più piccola importanza, pensava che il Signore
174
1934
aspettavano più il nipote alla finestra né a
175
1934
nipote né alla finestra a lavorare, né osavano
176
1934
finestra né a lavorare, osavano il minimo appunto
177
1934
piatto e nella lotta ne buttavano in terra, il
178
1934
Non rimaneva in casa un uovo né una
179
1934
casa né un uovo una briciola di pane
180
1934
una briciola di pane, il più piccolo rimasuglio
181
1934
gli ospiti che se ne facevano bersaglio per mille
182
1934
certo degli esemplari lavoratori, facevano serrate proteste per
183
1934
per tutte, e glie ne era rimasta nel cuore
184
1934
come il contado non ne aveva mai vantato né
185
1934
ne aveva mai vantato poteva vantarne uno simile
186
1934
in fallo, farla cadere. si sa come potesse
187
1934
seguace, un servitore: ciò ne confermava sempre meglio l
188
1934
dispiaceva, anzi l’amava, faceva nulla per ridurla
189
1934
parlavano poco con tutti amavano le chiacchiere, anzi
190
1934
infastidivano. L’uno se ne liberava col suo contegno
191
1934
femmine. ¶ Non erano sentimentali era sviluppata in essi
192
1934
fare con tanta leggerezza, riusciva a superare la
193
1934
dominata dall’uomo. Palle ne era il servo amoroso
194
1934
prima davanti alle donne; era facile stabilire chi
195
1934
averlo mai, questi se ne andavano sicuri di averlo
196
1934
avevano preso niente. Se ne andavano esprimendo il proprio
197
1934
o magari sospettoso, guardingo; al modo del fanciullo
198
1934
una partita, una gara, vi era luogo o
199
1934
intervenivano esplodendo quando non ne potevano più, altrimenti sarebbero
200
1934
l’automobile della contessa, ne discese il conducente con
201
1934
desinare, non appena se ne fu andata Giselda, Remo
202
1934
la forza d’insorgere di negare, di ribellarsi
203
1934
piglio interrogativo. «E ve ne sono invece che danno
204
1934
forse.» ¶ «Bravo davvero, me ne compiaccio proprio di cuore
205
1934
vecchi”. Non disse altro, aggiunse se lui sapeva
206
1934
erano timori o sorprese, da sudare sangue per
207
1934
servivano con fedeltà cieca. Ne rimasero abbagliate e sgomente
208
1934
un sospetto, il giudizio, di poterlo tollerare per
209
1934
un piacere acre, se ne parlava con distacco. Come
210
1934
visitatore, erano troppo cambiati. si occupavano di sapere
211
1934
di lavorare non se ne parlava neppure. Da ogni
212
1934
la persona a vicenda. sapevano come incominciare un
213
1934
voglio saper nulla. Non ne voglio sapere di certe
214
1934
tromba, ripetuto tre volte, ne usciva il padre, un
215
1934
a Firenze. Non glie ne andava una a pallino
216
1934
Ma loro possono fargliela, ne fanno tante…» ¶ «È stata
217
1934
domandare: ¶ «E Remo che ne pensa?» ¶ «Remo, come tu
218
1934
da perdere.» ¶ Non risposero fiatarono, le sorelle, sentivano
219
1934
del suo viaggio, ma ne sapevano quanto quelli e
220
1934
ogni sforzo per ridere, ne sapevano quanto loro e
221
1934
che di ridere non ne avevano nessuna voglia, pur
222
1934
freddezza e disinteresse, qualunque ne fossero il risultato e
223
1934
durato anche troppo, non ne voglio più sentir parlare
224
1934
faccenda dei debiti… non ne faremo più. Io avrò
225
1934
da queste parole: “non ne faremo più…”. Dunque egli
226
1934
come fatti in comune, ne addossava alle zie una
227
1934
fatto nel punto culminante. era facile capire se
228
1934
testa verso la sua ne cercò la bocca, egli
229
1934
aveva perduta l’umanità, si capiva quanto vi
230
1934
durante il trasporto difficile. si arrivava a comprendere
231
1934
che serviva da dispensa, ne aprì l’uscio, e
232
1934
d’essere udita o ne trapelava il timore? ¶ Ma
233
1934
Remo una certa tensione. ¶ pianto, né rumori, né
234
1934
certa tensione. ¶ Né pianto, rumori, né flebili appelli
235
1934
Né pianto, né rumori, flebili appelli. ¶ D’altronde
236
1934
del nipote e se ne pentiva con tutta l
237
1934
per valutare, e se ne accorgeva troppo tardi: avrebbe
238
1934
il gozzo, e se ne sentiva tutta la forza
239
1934
del maggior male”. Non ne aveva il coraggio. Si
240
1934
nella loro senza che ne giungesse il più lieve
241
1934
Altro che divertirsi! Non ne parliamo neanche. Certamente erano
242
1934
accorgersene, un sonnellino ristoratore ne avrebbe iniziata la guarigione
243
1934
avevano voglia di parlare, di vedere anima viva
244
1934
in fondo, non ce ne importa niente, ci lasciano
245
1934
stava ispezionando il motore; ne trasse il capo volgendolo
246
1934
non ripeteva il richiamo accennava a salire dalle
247
1934
padre! sono impazzite!” se ne stavano a bocca spalancata
248
1934
attentamente in ogni particolare, ne scrutavano un segno, un
249
1934
sul telaio, e lavorando ne ammiravano l’illustrazione. ¶ Aveva
250
1934
fosse andato a fare. Ne rimasero perplesse. Che lavoro
251
1934
altro. Fidanzato. Remo che ne faceva di cotte e
252
1934
un pensiero molesto che ne attraversava il dolore: non
253
1934
il dolore: non glie ne importava proprio nulla di
254
1934
conoscerla, nulla affatto. Se ne infischiavano nel modo più
255
1934
lo salutano e se ne prendono un altro.» ¶ «Bella
256
1934
altro della sua fidanzata, aveva fatto nulla per
257
1934
a spasso e se ne prendono un altro. Noi
258
1934
vent’anni anche quando ne hanno sessanta. Se fosse
259
1934
incontro alla futura nipotina, vollero dare la minima
260
1934
cui non è rivalità odio che lo possano
261
1934
ci riesce”. Non erano commosse né sgomente dalla
262
1934
Non erano né commosse sgomente dalla presenza della
263
1934
gelose. Nulla doveva trapelare, a lei né a
264
1934
trapelare, né a lei a lui di questa
265
1934
sé: “speriamo che te ne faccia almeno il doppio
266
1934
di nascondere qualche cosa, di abbellire ad arte
267
1934
una sigaretta con quella ne accendeva un’altra tirando
268
1934
A un certo punto ne offerse una alle zie
269
1934
da molti curiosi, se ne mostrò entusiasta, commossa, e
270
1934
in quei paraggi nessuno ne aveva visto mai uno
271
1934
lei che cosa portasse che cosa portavano gli
272
1934
attraversato da lampi che ne rivelavano la superficialità, superficialità
273
1934
da chi non era fiorentino né campestre, avevano
274
1934
non era né fiorentino campestre, avevano sfociato in
275
1934
nel bellissimo tight che ne rivelava la figura a
276
1934
che esigeva la Messa; le loro facce esprimevano
277
1934
fuori, di dentro se ne sentiva il rumore simile
278
1934
caduta nel patetico e ne era felice, anche perché
279
1934
si avvicinavano davvero): ¶ Libiam ne’ dolci fremiti ¶ che suscita
280
1934
campagna e nessuno se ne ricordava più. La gioia
281
1934
trovasse fra tre spose, aveva l’aria che
282
1934
a non lasciarsene sfuggire la varietà né il
283
1934
sfuggire né la varietà il gusto, e per
284
1934
più livore per nessuno, distinguevano più le figure
285
1934
i brindisi e ve ne furono di quelli ameni
286
1934
Anche lui non rideva partecipava al baccano e
287
1934
la mano in tasca ne trasse un librettino azzurro
288
1934
indistinto dentro gli orecchi, distinguevano le persone. Come
289
1934
il suo alito che ne sfiorava le guance, le
290
1934
senza che nessuno se ne accorgesse, disparvero lungo il
291
1934
risate aperte, sconce, offensive. Ne avevano fatte tante al
292
1934
potesse chiamare al cancello richiamo capace di farle
293
1934
alla prima messa, e ne soffrivano; avrebbero voluto non
294
1934
attratte per arcano, che ne avevano formato il prestigio
295
1934
ma il lavoro tornerà, ne sono sicura, anderemo a
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andavo a portare, se ne ricordano? Il mio salario
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fu contento quando se ne accorse! Perché lui non
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suonato mezzogiorno non se ne erano nemmeno accorte. Non
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sentivano più le campane l’accenno della fame
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vedere?» ¶ «Sapevo che loro ne avevano tante…» ¶ Era abitudine
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delle istantanee, e qualcheduna ne aveva mandata anche a
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a ridere. ¶ «Io ce ne ho un’altra veramente
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farvi scaccolare, io me ne vado, se Dio vuole
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intimazioni. ¶ «Certo che me ne vado, e come, e
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giunta al parossismo e ne sfogavano la forza su
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siamo donne perbene. Ce ne vorrebbero molte delle donne
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donne come noi. Ce ne vorrebbero due in tutte
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troie.» ¶ Nessuno osava fiatare muovere un dito. ¶ «Musi
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la loro stanza quasi ne sentissero un possesso totale
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oggi, ma ora non ne posso fare a meno
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mio non ci mettevo sale né pepe: “sentirò
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ci mettevo né sale pepe: “sentirò, sentirò se
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vortice: “Uffa! Io non ne posso più fra tutte