Bernardino Martirano, Aretusa, 1618

sol coglie i fior ne la verdura; ¶ e com

continuo e disusato affanno. ¶ Né sa l'afflitta pensar

spiando il tutto, vola, ¶ né la ritardan rocche o

o Morte o Morte -, ¶ né vuol ch'altri le

che te non haggio. ¶ 21 ¶ Né dubitar che sorte o

dentro al tuo foco, ¶ né gioir o languir vuol

in altra parte ¶ me ne vo io, ché meco

non posso più gire; ¶ né dopo il tuo partir

ove mi lasci? ove ne vai? ¶ O più d

te pietoso almeno impara, ¶ né creder così ardito a

costui non val elmo né scudo. ¶ Misera me! ché

nel mar sicilian vivo ne andrai, ¶ ivi non ti

porta il crudo e ne fa prandio e cena

il traditor col naso, ¶ né può scampar dal fier

stan nel periglioso stretto, ¶ ne lo stretto dubbioso più

trovare: ¶ vedrai Scilla crudel ne la spelonca, ¶ che a

e de li tuoi. ¶ 45 ¶ Né ti dimenticar quando vicino

ch'io possa morire. ¶ 52 ¶ Né pensar ch'io ti

vivo e lieto girai ne la guerra, ¶ io trista

pietra la dolente sta, ¶ né veder può, né udir

sta, ¶ né veder può, né udir, né parlar più

veder può, né udir, né parlar più. ¶ Tanto in

abitator de le contrade, ¶ né beveno, né toccano altre

le contrade, ¶ né beveno, né toccano altre linfe ¶ l

e Galatea notare. ¶ 72 ¶ Stansi ne la testudine de l

fonti fece fare, ¶ e ne l'una scolpì e

l'una scolpì e ne l'altra pietra ¶ il

Aretusa fatta era fontana. ¶ Né ninfa né pastor è

era fontana. ¶ Né ninfa né pastor è che non

e bel, detto Sebeto. ¶ 82 ¶ Né men di lui Vesevo

involto sta d'amor ne le catene; ¶ mostranle acceso

geme, ¶ che 'l misero ne fu converso in monte

infelici a sé davanti, ¶ né pietosa si pente, né

né pietosa si pente, né si crede ¶ dever render

ch'è senza paraggio, ¶ ne la porta vedeasi cosa

batte e prende Como. ¶ 96 ¶ Ne la medesma porta il

era il più chiaro, ¶ ne l'opra li fa

gran romano ¶ trionfando ir ne la bella Milano. ¶ 99 ¶ Correr

sol si consiglia ¶ e ne le braccia sue tutto

non era un volto, né un colore. ¶ 110 ¶ Con le

di quel ch'appar ne l'Euboico lito, ¶ pur

fu condutto da lei ne l'alto tetto, ¶ in

non caperanno in pietre né in metallo ¶ e sarà

al fonte del cavallo, ¶ né de' Latini e Greci

consacra alla memoria ¶ perpetua, né sarà dal tempo offeso

sotto sue grandi ale ¶ ne la tutela de' suoi

sconfitti e rotti fuggon ne la terra ¶ e fan

ibere in compagnia, ¶ e ne lo stagno lascia molte

non è più lagrimosa, né più mesta, ¶ in letizia

Molo. ¶ 145 ¶ E d'Aretusa ne l'usato albergo ¶ corre

o in ciel, o ne l'inferno. ¶ 155 ¶ Ma poi

ove implicato d'amor ne la ragna ¶ non altramenti

uno e due giorni, ¶ ne' quali il disperato altro

trabocca: ¶ ma quanto più ne l'acqua si sommerge

vive, ¶ così il meschin ne la lampa d'Amore

non avendo mai tregua né pace ¶ col dolor, co

infelici ¶ punte d'Amor ne le sue foglie serba

amando, si fe' fior ne la fontana, ¶ stassi ne

ne la fontana, ¶ stassi ne l'orto del suo