Pietro Aretino, Angelica, 1535

ben dritto, da che ne le due statue si

pregio del marmo, e ne la coppia ch'io

è vanto e maraviglia ne l'opere sue e

l'opere sue e ne l'eccellenze vostre. Quali

perduta ogni sua menda ne la maestà de la

la vostra sembianza, astratta ne i reverendi movimenti de

le chiome e, confusa ne l'oro per cui

tuo non si conviene ¶ ne le carte spiegar penna

le mie note impara ¶ ne le tue caste e

sento un nuovo ardor ne l'intelletto ¶ che 'l

s'offerse e strinse, ¶ né avendo di lui piú

ciascun di ciò favella; ¶ né si creda però che

l'ode e seco ne bisbiglia: ¶ chi per fama

quella fu meraviglia che ne l'alma ¶ ebber color

cosa del cielo alma, ¶ né gli ritenne alcun dubbio

sí e no, ma ne l'aperta palma ¶ par

forza il desleale amore, ¶ né piú gli par che

i nobili costumi, ¶ che né Marte né Amor si

costumi, ¶ che né Marte né Amor si scorge inante

amante ¶ sen gía solingo, ne i bei dolci lumi

che 'l sol lume né rai, ¶ a la vaga

chiave ¶ è senza par, né può la man de

colmo d'onestade, ¶ vezzoso ne l'andar, ne lo

vezzoso ne l'andar, ne lo star grato, ¶ parla

stesso rendi ¶ le di' (né ciò di mente te

parte mostra. ¶ 40 ¶ Colei che ne fa il petto un

sorte ¶ ardere et agghiacciar ne farà sempre, ¶ né pace

agghiacciar ne farà sempre, ¶ né pace avrem giamai se

non ha ragione alcuna ¶ né cielo, né pianeta, né

ragione alcuna ¶ né cielo, né pianeta, né fortuna. ¶ 42 ¶ Puote

né cielo, né pianeta, né fortuna. ¶ 42 ¶ Puote il fato

puote di rado ¶ e né uomo né dio cosa

rado ¶ e né uomo né dio cosa può farme

possede colei che sol ne piacque ¶ perché non abbiam

vile scempio ¶ ch'Amor ne pianse per ira e

elmo e senza scudo, ¶ né al fianco avendo pur

figliuolo, ¶ che far non ne potrei dono infra noi

l'arme spogliasi e ne veste ¶ Ferraú, che del

sommo uom troppo falle, ¶ ne la mente un pensier

esce del senno fora, ¶ né può del duol piú

Angelica tu hai sculta ne l'alma ¶ sí come

tanti sospir crea, tanti ne gitta, ¶ ch'avria per

non ha piú forma né membra. ¶ 66 ¶ De i duo

ossa morte riguarda e ne sospira; ¶ parte dà orecchie

i suoi dí non ne vide il Campidoglio. ¶ Medor

l'empio Agrican gagliardo, ¶ né Marfisa, né alcuno armato

Agrican gagliardo, ¶ né Marfisa, né alcuno armato stuolo, ¶ e

spennato ha il volo, ¶ né mai quanto valor splende

trionfi et i trofei, ¶ né le corone de l

Non di rosa pallor né di viola, ¶ che sole

Mai di natura amor né studio d'arte ¶ la

piú nobil non fe' né la piú amena. ¶ Le

un bel‹l'›antro ne l'ombrosa chiostra ¶ che

scherzato alquanto l'òra. ¶ 92 ¶ Ne l'antro, il cui

intanto l'aura fiede ¶ ne i lor bei volti

incendio aperto -. ¶ 94 ¶ Ed ei ne le parole ch'ella

tutti confusi ¶ lieto or ne porge e mesto ora

porge e mesto ora ne cela ¶ se nuvoletto alcun

l'Aurette ch'have ¶ ne i lor begli occhi

del suo amor contento ¶ né lassú brami fra le

scarchi d'ogni salma, ¶ né invidia o gelosia né

né invidia o gelosia né avara sorte ¶ gli nega

fede Angelica e Medoro, ¶ ne i quali Amor le

esser gli par sú ne l'eterno coro ¶ e

umíl, placido e chiaro ¶ ne l'ora che 'l

freschi e teneri smeraldi. ¶ Ne la partenza a pianger

ritorno ¶ entrò in camin ne lo spuntar del giorno

piú entrar non può ne l'acqua ond'esce

l messo reverente corse ¶ ne le case reali, in

d'ogni emispero. ¶ Stansi ne la sua fronte, u

donna, a quella ¶ che ne la passion mesta e

si debbe e se ne vive alcuna ¶ che cagion

vive alcuna ¶ che cagion ne abbia per sorti noiose

danno, ogni offesa ¶ che ne facea con le sue

per fama s'innamora. ¶ 29 ¶ Né soffrir possendo io al

seno e il lume ne le ciglia. ¶ Quel ch

m'avete, ¶ ch'odio né sdegno il mio real

con cui farò ritorno ¶ ne l'antico mio chiaro

i piú rabbiosi venti ¶ ne l'udir l'innocenzia

bevvi con mortal desio, ¶ né con la vertú sua

ch'ei mi porgea ne l'amoroso affetto, ¶ e

viva. ¶ 49 ¶ Allora quel, che ne le notti inferne ¶ nacque

dicea, mostrando il cor ne le parole: ¶ " Non die

mie pene usa ¶ che ne stupia fin la mia

avria con parlar pio ¶ ne la presenzia di mia

luci affisse mestamente pie ¶ ne gli occhi miei, onde

Il pensier gli spiegò ne l'alta mente ¶ mia

che tal non fu né fia; ¶ gli addita me

ogni sua punta ¶ mortalmente ne l'anima gli è

la spada ch'ho ne la man presa ¶ per

ond'avien ch'ei ne gema, ¶ perché il ferro

pensa ch'io stetti ne la prigion dira ¶ senza

fe' trarmi rimembrando ¶ cadde ne le mie braccia sospirando

le mie braccia sospirando. ¶ 75 ¶ Ne le mie braccia cadde

rompea, ¶ facendo a punto ne la selva entrata, ¶ un