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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Enrico Panzacchi, Donne e poeti, 1902

concordanze di «o»

nautoretestoannoconcordanza
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Arni a quel modo, o che doveva importare ad
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vincere, a trionfare. Così, o in circostanze poco dissimili
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come quello Il Bove; o salivano dal cuore dell
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lui, spesso uno modificava o abbandonava quella opinione sua
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tutti quanti, per amore o per forza. Al giornalista
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sue lagrime ¶ Limpido brilla, o Lalage. ¶ Parecchi anni fa
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tremula ¶ Ombra di sogno, o Lalage. ¶ Nel sonno de
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e il tuo viso, o Lalage. ¶ Ma nella letizia
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segue nella terza strofa: ¶ O salienti dai marini pascoli
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generante. ¶ Chinatevi al lavoro, o validi omeri; ¶ Schiudetevi agli
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omeri; ¶ Schiudetevi agli amori, o cuori giovani; ¶ Impennatevi ai
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Irrompete a la guerra, o desii torbidi. ¶ Ciò che
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la melodia... ¶ Invece niente o pochissimo m'è rimasto
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credo, dalla sua penna: ¶ O Miramare, a le tue
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augelli ¶ Vengon le nubi. ¶ O Miramare, contro i tuoi
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intervento di mitologia messicana. O perchè, domando io? Non
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figlio di Priamo. Ma o io ho perduto affatto
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senso di bellezza poetica, o nessuno può ammettere ragionevolmente
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infranse: ¶ Vieni, devota vittima, o nepote ¶ Di Carlo quinto
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tuoi di tabe ¶ Marcenti o arsi di regal furore
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sole ¶ Ti mando inferia, o puro, o forte, o
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mando inferia, o puro, o forte, o bello ¶ Massimiliano
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o puro, o forte, o bello ¶ Massimiliano. ¶ Qui la
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l'impero del mondo. ¶ O nave che attingi con
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all'orecchio un hiatus o vuoi un'intervallo muto
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Vi si rifranga: sorridete, o belle; ¶ Doman morremo. ¶ . . . . . . . . . . . . . . ¶ A
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gli anni: eterno poeta, o Adige, ¶ Tu ancor tra
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morte è il vero. ¶ ..... O strofe, pensier de' miei
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pia Cordelia chiama - Deh, o bianca Antigone, vieni, ¶ Vieni
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bianca Antigone, vieni, ¶ Vieni, o greca sorella! Cantiam la
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per lo scoglioso lido, ¶ O lontana a le vie
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maggio sopra ondeggianti piani; ¶ O come quando Wagner possente
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all'avvenire: ¶ . . . . . . . . . . . . ¶ Sia gloria, o fratelli! Non anche ¶ L
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ferve ne i giovani: ¶ O Italia, daremo in altre
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sussurratele, olivi, ¶ Non dirle, o sol, per anche, tu
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a questi il figliuolo: ¶ O tu che dormi là
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irragiano di scambievole splendore. ¶ * ¶ * * ¶ O buon Regaldi, o vecchio
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splendore. ¶ * ¶ * * ¶ O buon Regaldi, o vecchio bardo chiomato della
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delle musiche di Gluk o di Sacchini, pure, dolci
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l'ode doveva finire o concludere più rapidamente. ¶ * ¶ * * ¶ Ho
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del Carducci sia cresciuto o diminuito d'un grado
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Le nozze del mare» o ci lanciava in faccia
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d'Italia; e prima o dopo tutti dovettero sentirlo
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modelli ne rimanessero oltrepassati o dimenticati. ¶ Ditemi infatti: barattereste
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memoria, mentre procedevo leggendo o negli intervalli; e il
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Questo non sia mai, o mia buona e cortese
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filo della narrazione storica o preferisca di spaziare nelle
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ma furono tutte bellissime o per lo meno furono
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sofferti. Ecco il filtro, o Barbanzio, e le mie
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Thechery) che un italiano o uno spagnuolo o un
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italiano o uno spagnuolo o un russo produca, con
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in modo che cinque o sei individui dello stesso
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quarto libro dell'Eneide. ¶ - O Anna, sorella Anna, chi
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a piangerli dal lido o a maledirli dal rogo
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la quale, si voglia o no, fu sempre nel
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diffidenze, di rancori più o meno simulati, di odi
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si adoprasse a togliergli o a scemargli il conforto
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bisogna contentarsi d'intravedere o di sentire vagamente. In
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vedo insomma un lampeggiamento, o se meglio piaccia, un
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riconosciuto come «immitatore ingegnoso» o come «iniziatore modesto» là
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capita invece ad uomo o donna che professino austerità
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di quei luoghi ricordati o abitati, da quelle acque
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rivages antiques des mers.» - O Lamartine, che cosa saprai
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conosci tu? ¶ «Là, là, o amor mio, io vorrei
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è la nostra via: o padre mio, partiamo!» ¶ Poco
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un nonnulla in più o in meno, sconvolge il
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nel canto esistono davvero, o sono il ricordo di
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in silenzio. ¶ Quando nel 1827, o in quel torno, si
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poeta pietosamente cantò: ¶ Pace, o morente! Agl'itali ¶ La
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di questo relativo smarrimento o infiacchimento dello spirito di
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fu proprio un male o solamente un male. Certo
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Atride, ¶ T'onori Giove, o re dei forti! ¶ Dimmi
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il solito tiranno alfieriano o alla francese, che accampa
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volentieri che egli trionfi. ¶ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .O Guido! ¶ Quando canute avrò
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mugge in gran tempesta: ¶ . . . . . . . . . . . . O Santo, ¶ O Forte, o
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gran tempesta: ¶ . . . . . . . . . . . . O Santo, ¶ O Forte, o Sempiterno! Deh
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O Santo, ¶ O Forte, o Sempiterno! Deh, perdona ¶ Ai
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in sostanza, questo tiranno o questa tirannia pesano su
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inizio d'un componimento o, come direbbero i musici