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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Catena Fiorello, Picciridda, 2006

concordanze di «o»

nautoretestoannoconcordanza
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ca pigghi un cutèddru, o mi tiri un cazzottu
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manciate di turisco, canigghia, o lattuga sminuzzata, e nell
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nella speranza che presto o tardi l’avrebbe riabbracciato
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ricordare le sagome – vere o presunte – delle ossa di
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turisti tedeschi sulla spiaggia o sul lungomare, mi erano
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che ci avevano offerto – o meglio, io non avevo
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servito a niente piangere o lamentarsi, perché di certo
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decideva se stare sopra o sotto? Insomma, l’amore
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non ero a giocare, o a fare altro di
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protezione. Forse una tendina o uno sportello di legno
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classiche c’erano: «Prima o poi ’a rota gira
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sua invenzione: «Fai così, o ti sminnu», «Ma vediamo
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a piangere. Passarono due o tre minuti, e come
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andato a finire sopra o sotto un altro. La
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maestra di scuola elementare, o una dottoressa dei picciriddi
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Amoroso! Altro che fidanzato. O curchiti, va’!». ¶ Donna Peppina
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per meriti sul campo o per nobile genìa, la
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il vocabolario alla mano, o la sfera delle maghe
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che fosse lungo più o meno un chilometro. Ma
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era già stato munto, o se il rito stava
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ci fosse il sole o la pioggia, sarebbe cambiato
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altri passeggeri del treno. O peggio, magari aveva pianto
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desiderato un padre dottore o farmacista, per carità. Mi
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da dipendente, almeno ferroviere, o della posta, giusto per
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di ramazzare sempre mandorle, o di raccogliere olive o
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o di raccogliere olive o grano. E non si
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il concorso in Finanza, o nei Carabinieri, almeno così
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lavoro fosse un gelato, o una bella fetta di
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sua madre… Ditemi, ho o non ho ragione?» ¶ A
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qualche volta anche piangere o battere i pugni contro
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accompagnata da zucchine fritte o melanzane, o legumi in
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zucchine fritte o melanzane, o legumi in zuppa, e
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benedetto camioncino si inceppasse o perdesse fumo scuro dalla
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nostre necessità erano bene o male appagate. In paese
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zucchero filato che prima o poi gli avrebbero macchiato
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partito per la Germania? O, visto come poi erano
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fine lavoro il marito o la madre della paziente
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alberghi di Leto, Taormina o Giardini Naxos, e salutavano
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calzoni portati da questo o da quello fossero eredità
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eredità di un fratello o di uno zio o
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o di uno zio o una sorella: a zonzo
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troppo corti, all’anciulina, o magliette eccessivamente larghe per
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le chiacchiere di Nora, o di qualche conoscente che
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stessimo andando al cimitero o a fare una visita
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essere diplomatica, quando serviva. ¶ «’O ma’», la supplicò papà
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non so se uomo o donna, ma ero sicura
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d’oro, almeno quattro o cinque bracciali, e i
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a Leto arrivava più o meno alle quattordici, ora
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Spesso la trovavo nervosa o infastidita da una notizia
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vinceva chi, tra due o più bambini, centrava con
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ma anche in tre o quattro. ¶ E poi amavo
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persone soffrivano per amore, o per la lontananza. E
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una città tanto lontana o colluso con gente ignobile
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salivi su una nave, o compravi un biglietto del
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non so se convinta o forzata dalle sue disperate
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che spazzava il pavimento, o porgeva la tazza con
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quell’uomo troppo anziano, o tagliava le patate per
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so se per disinteresse, o per troppa fiducia. Pretendeva
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C’erano solo due o tre ragazzine antipatiche, che
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le trovavo più noiose o difficili, ad esempio la
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da re e regine, o miei desideri segreti che
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persone che hanno negozi o fabbriche e spediscono i
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che fuori a correre o a giocare con la
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ritrovammo a discutere ancora. O meglio, fu un muro
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considerazione. Poi, per sicurezza, o per far sì che
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che non si perdesse o cambiasse idea, gli avevano
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animale pronto a belare o a muggire. ¶ La scena
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ma studiavo solo io) o guardare la gente passare
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noi erano già cinque o sei): la stanza da
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e le carezze prima o poi finiscono». ¶ Quindi tagliò
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scemenze come il romanticismo o i baci, perché, tienilo
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diritto morale qualunque titolo, o soprannome del marito. Grazia
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candelotti funebri, il marito o la moglie piangevano senza
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sarebbe bevuto del vino o del caffè, e qualcuno
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la nonna mi toccasse o sfiorasse i miei vestiti
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fosse un principe misterioso, o magari mio nonno che
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sono due. E allora, o ci lasciavate tutti e
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vicino quando mi mancavano, o ricevere un bacio dalla
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mangiare e il dormire, o almeno così pensavo allora
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a gridare. ¶ «Un giorno o l’altro tu mi
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della picciridda malata, cinque o sei donne avevano preso
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Spirito? Una mia allucinazione? O Dio che si era
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sorriso: «Rimani con me, o vai via?». ¶ «No, ho
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sapere di Raffaella Carrà o delle altre figure allegre
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in cui non riuscivo, o che non potevo cambiare
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Era calma e sorridente. O meglio, appariva calma e
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sono sicura che prima o poi tornerò la Nora
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che per un motivo o per l’altro era
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Gente non sempre preparata o sensibile, assicurava lei, che
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alla morte». ¶ A cosa o a chi si riferissero
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questo fosse un male, o un faticoso bene. ¶ Ma
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la decide? Il calendario o i pensieri che abbiamo
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amiche della futura sposa, o le sue sorelle, avevano
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avrebbe fatto il muratore o l’impiegato in comune
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i capelli al sole, o giocare con i sassi
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collane con la lana o il cotone. ¶ Mentre giocavo
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resto, vestita di nero o giallo, sarebbe stato lo
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le risposte erano più o meno le stesse dall
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della nostra famiglia? ¶ Prima o poi l’avrei presa
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la pagherà cara, prima o poi… Ma tu, mucciusa
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mucciusa, non provarci più o te ne pentirai». ¶ Gli
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modo, e senza diminuire o aumentare di un solo
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occupazione: visita dal dottore, o fila alla Posta. ¶ Dello
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anche a comprare due o tre panettoni alla pasticceria
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di potermi permettere presto o tardi, e che sognavo
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suo corpo. Funzionava più o meno come per la
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bastava ricordarsi di Rita o di Nora, per avere
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fiori e le piante, o le sue dolci sollecitazioni
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di tua zia Giovanna, o per tuo zio Santo
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l’acqua senza motivo, o quando mi dici che
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assomigliare a Gina Lollobrigida o a Sophia Loren. Sul
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sempre più perplessa, che o Dio ascoltava chi gli
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di operare tali miracoli. O arrivava una sua lettera
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stai parlando nel presente, o se è accaduto un
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sentimenti avevano una dignità. O era troppo pretenzioso chiedere
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mèta, azzerando i ricordi o le attese inutili. Via
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ma nessuno doveva toccarla, o parlar male di lei
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a una casa editrice, o alla redazione di un
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Bastavano anche poche righe o una manciata di versi
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Nord Italia che prima o poi ci avrebbe coinvolti
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compleanno di un figlio o alle amicizie, ma pure
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tragitto durava dieci minuti o poco più, a seconda
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rassegnato, e che prima o poi suo padre sarebbe
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Lo vedi? P-R-O-M-O-S-S
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P-R-O-M-O-S-S-A. L
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simpatica e allegra. ¶ «Prima o poi ci andremo nella
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tutti insieme, mentre cucinavano o tenevano in mano un
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qual era?). Mangiavano più o meno lo stesso cibo
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fare credito a nessuno, o almeno alla gente che
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se andassero al ristorante o a un matrimonio. Tutti
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dominate da casette colorate o costruzioni più grandi, belle
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se avessi incontrato quello o quell’altro, se la
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a mo’ di ghetto, o di rifugio di anime
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la paura che prima o poi i miei potessero
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che scartavetrava vecchie cassapanche o metteva ordine tra le
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e DaDa si esprimevano o in greco o in
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esprimevano o in greco o in tedesco, e io
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a cambio con diamanti o tesori di grande valore
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arredate con mobili meravigliosi, o molto antichi, o ultramoderni
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meravigliosi, o molto antichi, o ultramoderni. In quelle dimore
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caffè, torte al formaggio o ai frutti di bosco
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che usava con Rosetta o Graziella. ¶ «Qui nessuno porta
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i capelli al sole, o si va a raccogliere
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sue uscite della domenica o per andare al cimitero
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incontrato quella bestia, prima o poi. ¶ Non era passato
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protetto da un muro, o abbassato dietro la carrozzeria
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metteva su un treno o su un pullman, sapeva
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di nuovo. C’era o non c’era? Sembrava
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un rubinetto che gocciolava o un filo per stendere
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aveva mai mostrato stima o rispetto. ¶ Stavo attenta, durante
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per dire di no: o faceva troppo caldo, o
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o faceva troppo caldo, o si sentiva stanca per
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per via dell’età, o aspettava visite. Non venne
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bene, non prevede tentennamenti o finzioni. E solo per
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regina-soldato): «Lassa fari ’o tempu ca tuttu cancia
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mio pensavo che prima o poi li avrei ripagati
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accade? Non lo so, o forse evito di farmi