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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Egisto Roggero, Komokokis, 1902

concordanze di «o»

nautoretestoannoconcordanza
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1902
sottrarci per una quindicina o una ventina di giorni
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gridato: ¶ — Vengo anch’io, o signori. ¶ — Dove? ¶ — A Turras
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meno di esclamare. ¶ — Sì, o signori, – aveva soggiunto lui
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quasi ai nostri piedi, o, per meglio dire, sin
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intraprendere poi, sui muli o a piedi, secondo le
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secondo le nostre maggiori o minori forze alpinistiche, la
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veniva a passare uno o due mesi tutti gli
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veniva a passarvi uno o due mesi d’estate
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enormi pietroni di quattro o cinque chili di peso
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vedermi apparire una notte o l’altra lo spettro
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castello che ci ospitava o le altre mille popolanti
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per troppa umana prudenza o debolezza non seppi volere
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debolezza non seppi volere o non potei.” ¶ Seguiva la
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di ragionare in poco.... o, meglio ancora, di coordinare
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per troppa umana prudenza o debolezza non seppi volere
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doveva esservi una narrazione, o descrizione che sia.... lunga
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proposito.... nel suo testamento o altrove? ¶ — Mah! mio zio
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a tutti gli uomini.... O, mi spiegherò più chiaro
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la discesa, rallentarla, accelerarla o tirar subito in su
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sarà qualcosa di bello o di curioso da vedere
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di vita ai lati o di vôlta sopra la
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calore a noi sensibile, o meglio, moto essendo calore
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di produzione di maggior o minore vivida luce. ¶ — È
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mia predica scientifica forse. ¶ — O no! ¶ — Non è altro
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Tutti questi bagliori tenui o ardenti si fondevano in
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io cercava di svincolarmi – o realmente i miei occhi
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mi pulsava nel cranio? ¶ O eravam noi morti – e
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agiva come in sogno, o meglio, come un allucinato
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delle strane creature – uomini o spettri? —abitanti quel fantastico
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ancora se per caso o per supremo volere, eravamo
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m’interruppe. ¶ — T’inganni, o straniero, io conosco, io
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grappoli di diamanti intensi o di zaffiri delicatissimi; e
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Giacchè è sempre giorno. ¶ — O sempre notte, secondo vuoi
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avvenire da qualche ora o giorno, chi lo sa
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tutto fiori di neve o leggermente rosei; la terra
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Allora il vecchio Sapiente, o Maestro, come ce lo
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non so se volenti o nolenti, lo stesso viaggio
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lo si vede, voi, o signori.... e il vostro
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i rubini, gli smeraldi, o le pallide ametiste e
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più verso il Sud o il Nord dal punto
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fiorellino di luce? ¶ — Quindici o sedici, immagino. ¶ — Ottantasei, miei
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noi, da alcun terrore o rincrescimento. Era la fine
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ogni sorta di mammiferi o d’altri animali, giacchè
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ignota?... ¶ Qualcosa di profondo o di sovrumano doveva ardere
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Nessun ornamento, nessun oggetto o simbolo appariva sulle grandiose
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senza un solo arbusto o un fiore a’ cigli
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d’ogni cosa vivente o no, entro quel magico
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Indi profferì gravemente: ¶ — Ora, o figliuoli della terra, io
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vittime di una allucinazione, o meglio di una suggestione
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rito che volean dire: ¶ — O anima immortale, proteggi il
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tutto. ¶ — E con questo, o Maestro, – esclamai, tra il
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il caso di titubare.... o con me o.... ¶ — Sono
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titubare.... o con me o.... ¶ — Sono con te, – esclamò
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il diretto di Lione o di Marsiglia.... ma qui
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tu un valente alpinista? ¶ — O, almeno, lo sono stato
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corrente ci annunciò chiaramente o un fiume od un
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correva un velocissimo torrente, o fiume che fosse. ¶ — La
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c’è da trovarla. ¶ — O dunque? ¶ — La si fa
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in chiaro.... ¶ — Parla dunque, o uomo sofistico.... ¶ — La barca
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è poco da scegliere..., o ritornare indietro.... dal tuo
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non riveder mai più.... o abbandonarci fidenti alle onde
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in patria completamente digiuni.... o con l’aspetto di
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aspetto di miserabili affamati. ¶ — O no, certamente, – mormorai. ¶ Continuammo
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non ha fondo, – mormorò. ¶ — O dunque?... ¶ — Non riesco a