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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Cesare Zavattini, Totò il buono, 1943

concordanze di «o»

nautoretestoannoconcordanza
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una mano, bel rosso, o violetto quando dai canali
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avrebbe potuto chiamarlo Antonio o Carlo ma un nome
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di trovarsi in paradiso o nei dintorni. Di quando
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ad ammirare un tassì o un muro e non
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il feretro e piangeva, o meglio teneva il volto
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ci volevano persone forti o allegre, alcuni emigravano o
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o allegre, alcuni emigravano o finivano alla periferia. Infatti
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sempre i più buoni o i più cattivi, anche
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ceffone (per schiamazzi, sporcizia o vituperio). Senza i ceffoni
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minuto dopo il fatto o un anno dopo. Egli
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schivare la pena; questo o quello, improvvisamente, in pubblico
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sé medesimo e diceva: “O la borsa o la
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diceva: “O la borsa o la vita mia!” E
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lavoravano in città, facchini o strilloni, o pulitori di
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città, facchini o strilloni, o pulitori di pavimenti o
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o pulitori di pavimenti o di vetri. Geo faceva
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se medesimo e diceva: “O la borsa o la
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diceva: “O la borsa o la vita mia” ¶ Tutti
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osanna da una tenda o da un finestrino. ¶ Così
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signor Mobic. ¶ Era bello o brutto? ¶ Mobic era piuttosto
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Mobic non aveva famiglia. O forse l’aveva. È
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parte, qualcuno dava calci, o mordeva il compagno che
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e diceva a questo o a quello: “Vi prego
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guarda pensieri di invidia o peggio. ¶ A un certo
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cui era socio onorario o presidente. L’oratore, per
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IV ¶ Tutti erano sdraiati o seduti sul greppo in
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solletico sotto il naso o dietro l’orecchio. Stavano
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nuvole, Antilope contro toro o vacca; toro al primo
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da volto diventare lago o barca o castello, basta
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diventare lago o barca o castello, basta un soffio
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vedeva i fuochi artificiali o dei pesci con le
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le scarpe, che piangevano. ¶ O i baracchesi sognavano che
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a preoccuparsi. Essi dissero: “O ve ne andate subito
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ve ne andate subito o verranno le guardie.” ¶ Nessuno
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Gero infatti gridò: “Andatevene o sparo.” Fu costretto a
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un sasso un buco o una foglia per nascondersi
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poi giù a capofitto, o si fermavano sull’orlo
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orlo di una ciminiera o sui fili del telegrafo
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muri millepiedi, piccoli ragni o zanzare che in quella
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guardò incerto se credere o no. Mosse timidamente una
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nascondeva dietro una siepe o una baracca a pensare
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lui vedute sui muri o tra le foglie. Ogni
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sul muro diventava faccia o isola o belva o
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diventava faccia o isola o belva o belva con
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o isola o belva o belva con faccia, e
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avrebbe rimesso le costole o altro. ¶ Ceroboamo gli chiese
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trasformato in un tavolo, o in quella lumaca che
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vedere se era sveglio o addormentato, si pizzicava le
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senza preoccuparsi di parere o no educati; chi mangiava
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una virgola. Troppi scrupoli. O dico: ho il diritto
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lui Ditirambis il carcerato. O chi lo riconosceva, siccome
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cosa da chiedere, oggetti o posti sicuri. “È veramente
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inizio di una canzone o dei sibili provenienti dalle
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stata fra cinque anni, o che un giorno non
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morti, sotto un tram o soffocati o di malattia
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un tram o soffocati o di malattia sia pure