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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alessandro Manzoni, Il conte di Carmagnola, 1820

concordanze di «o»

nautoretestoannoconcordanza
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non le hanno conosciute, o non se ne sono
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francese si citano tre o quattro tragedie che adempiscano
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nell'alternativa di sacrificare o la rappresentazione materiale, o
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o la rappresentazione materiale, o ciò che forma l
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che tende a ravvicinarla o ad allontanarla dal suo
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deve alterare, dirigere, aumentare, o diminuire la sua influenza
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poesia drammatica sia utile o dannosa. So che ai
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addurre le proprie ragioni, o senza prometterle almeno(7). ¶ Mi
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può parere un capriccio, o un enimma. Non posso
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quelli che sono accennati o rappresentati nella tragedia. Alcuni
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sono parse più verosimili, o sulle quali gli scrittori
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allo Stato per vendita o per semplice cessione di
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si abbraccia per entusiasmo o per dovere. Non trovo
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una figlia del Conte (o due figlie, secondo alcuni
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si ha sull'innocenza o sulla reità di questo
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Ecco le sue parole: "O foss'egli allontanato, per
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i vilissimi cortigiani suoi; o qualunque ne fosse il
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il vostro ¶ sapiente giudizio, o Senatori, ¶ che d'ogni
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Ei nella rocca intanto, ¶ o nelle ville rintanato attende
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partito; ¶ ma il segua, o no, v'è grato
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delicato e violento orgoglio, ¶ o Senatori, non mi par
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Conte. ¶ IL CONTE ¶ Profugo, o condottiero. O come il
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CONTE ¶ Profugo, o condottiero. O come il vecchio ¶ guerrier
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potria stancarsi ¶ e abbandonarmi; o ritornar sul campo, ¶ sentir
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IL CONTE ¶ IL CONTE ¶ O dolce amico; ebben qual
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la fortuna il rompa... ¶ o tu medesmo. ¶ IL CONTE
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anni e di fama, ¶ o Pergola, qui siete; io
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partiti ci rimangon soli; ¶ o lui cacciarne, o abbandonar
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soli; ¶ o lui cacciarne, o abbandonar la terra, ¶ che
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ne va il tutto, o Signore, allor non vuolsi
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e detti. ¶ MALATESTI ¶ Ditelo, o Sforza, ¶ e Fortebraccio; voi
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il guardo ¶ parea dicesse: o condottier, v'intendo. ¶ FORTEBRACCIO
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i duci ¶ ubbidiscano. ¶ FORTEBRACCIO ¶ O Pergola, i soldati ¶ a
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E questo è segno, o Sforza, ¶ ch'ei brama
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alquanto, ¶ il retroguardo avrete. O la fortuna, ¶ pur come
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mestier contender tanto. ¶ PERGOLA ¶ O Carmagnola, tu pensasti che
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capo del nemico. ¶ PERGOLA ¶ O Fortebraccio, ¶ tu m'hai
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perché a te spiaccia, o a quale ¶ altro pur
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noi ¶ non mancheravvi alcuno. O Fortebraccio, ¶ non giunger onta
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il brami, è tuo. ¶ O forte, or m'odi
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mai più non risorge, o valoroso, ¶ pensavi tu?... ¶ PERGOLA
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E tu a sinistra, o Tolentino. E quindi ¶ non
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son con voi. ¶ Provochi, o fugga, oggi dev'esser
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dove nacque far salva, o morir? ¶ - D'una terra
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de' vinti ¶ il marito o l'amante rapì. ¶ - Ahi
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è gioia questa ¶ forse, o signor, cui la parola
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vede ¶ se per amore o per timor si pieghi
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IL CONTE ¶ (ai Prigionieri) ¶ O prodi indarno, o sventurati
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Prigionieri) ¶ O prodi indarno, o sventurati!... A voi ¶ dunque
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l'armi. In fuga o preso ¶ già tutto il
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il cenno ¶ d'accerchiarci, o signor: soli, non vinti
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Commissari) ¶ Voi gli udite, o signori... Ebben, che dite
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figlio, e lo ferma) ¶ O giovinetto, ¶ tu del volgo
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e taci? ¶ PERGOLA FIGLIO ¶ O capitano, i vinti ¶ non
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sono pei prodi; ¶ e o presto o tardi essa
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prodi; ¶ e o presto o tardi essa le adempie
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padre ¶ per me saluta, o giovinetto, e digli ¶ ch
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faran chiaro in breve, ¶ o ad altro almen ci
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ha scelto ¶ un altro, o pensa a diventarlo ei
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COMMISSARIO ¶ Sta bene. ¶ Riesca, o no, questo partito è
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caldo? Il suo periglio, ¶ o il periglio di chi
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petto! ¶ L'odio solo, o signor, creder lo puote
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uom che dee stornarlo, o starne a parte. ¶ E
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sacro, che in parole o in cenni ¶ nulla per
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per questo ¶ disonorato capo?... o per l'amico? ¶ La
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colpo, ¶ non lo stornava. O Dio, che tutto scerni
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io ¶ fui più stolto; o codardo, o sventurato. ¶ O
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più stolto; o codardo, o sventurato. ¶ O Carmagnola, tu
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o codardo, o sventurato. ¶ O Carmagnola, tu verrai!... sì
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io che gli credetti, o volli ¶ credergli; ei la
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CONTE ¶ Tu il vedi, ¶ o mio Gonzaga; se dai
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ma questa è guerra? ¶ O mia consorte, o figlia
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guerra? ¶ O mia consorte, o figlia mia, tra poco
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soglio ¶ voto or sarebbe, o sederiavi un altro. ¶ IL
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soltanto è la sventura, o figlia: ¶ intraveduta appena, ella
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per gran tempo. ¶ MATILDE ¶ O madre, ¶ anch'io lo
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ah! certo ei giunge: ¶ o madre, io vedo un
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s'egli non fosse?... O sposo... ¶ (va verso la
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A chi sventura? ¶ GONZAGA ¶ O donne! ¶ Perché un incarco
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a sorsi, e insieme. O campi aperti! ¶ o sol
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insieme. O campi aperti! ¶ o sol diffuso! o strepito
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aperti! ¶ o sol diffuso! o strepito dell'armi! ¶ o
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o strepito dell'armi! ¶ o gioia de' perigli! o
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o gioia de' perigli! o trombe! o grida ¶ de
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de' perigli! o trombe! o grida ¶ de' combattenti! o
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o grida ¶ de' combattenti! o mio destrier! tra voi
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staccarmene per sempre! ¶ Eccole! O Dio, manda dal ciel
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bramato tanto?... ¶ IL CONTE ¶ O misere, sa il cielo
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me sei sventurata! ¶ ANTONIETTA ¶ O sposo ¶ de' miei bei
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torre ¶ gli uomini ponno. O sposa, o figlia, udite
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uomini ponno. O sposa, o figlia, udite ¶ le mie
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cadono svenute) ¶ IL CONTE ¶ O Dio pietoso, tu le
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un giro del sole, o di mutarne poco; ma
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quanto comunichi allo spettatore o al lettore le passioni