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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovan Battista Marino, La sampogna, 1620

concordanze di «o»

nautoretestoannoconcordanza
1
1620
di quanti ne nascessero o tra' Toscani, o tra
2
1620
nascessero o tra' Toscani, o tra' Latini, o tra
3
1620
Toscani, o tra' Latini, o tra' Greci, o tra
4
1620
Latini, o tra' Greci, o tra gli Egizzi, o
5
1620
o tra gli Egizzi, o tra gli Arabi, o
6
1620
o tra gli Arabi, o tra' Caldei, o tra
7
1620
Arabi, o tra' Caldei, o tra gli Ebrei, così
8
1620
che dal Signor Parco, o da questa carta, fusse
9
1620
che ora nell'Italia, o gl'ingegni languiscano, o
10
1620
o gl'ingegni languiscano, o gli studi della poesia
11
1620
so per qual costellazione o sciagura di questi tempi
12
1620
a bocca secca, discopre o malignità di cuore in
13
1620
non si deono tacere, o penuria d'ingegno in
14
1620
che dalle vostre penne o dalle vostre lingue mi
15
1620
personaggi i quali possono, o parlando o scrivendo, recare
16
1620
quali possono, o parlando o scrivendo, recare altrui onore
17
1620
scrivendo, recare altrui onore o disonore. Et quando costoro
18
1620
il babbuino della terra: o io che (la Dio
19
1620
pur lodato da voi; o altri che, per voler
20
1620
ne fa il caso o che ne fanno più
21
1620
propri libri, i quali, o non essendo letti o
22
1620
o non essendo letti o essendo letti con irrisione
23
1620
dagl'improvisanti di Puglia, o da' pitocchi di Spoleto
24
1620
adivenire in due modi, o per caso, o per
25
1620
modi, o per caso, o per arte. ¶ A caso
26
1620
non pur con latini o spagnuoli, ma eziandio d
27
1620
di questi tre capi: o a fine di tradurre
28
1620
a fine di tradurre, o a fine d'imitare
29
1620
a fine d'imitare, o a fine di rubare
30
1620
state solo dal latino, o pur dal greco passato
31
1620
così chiunque da essi o da altri piglia a
32
1620
che chiunque ha voluto o tradurne o carpirne qualche
33
1620
ha voluto o tradurne o carpirne qualche parte, ha
34
1620
per trastullo avessi due o tre sonetti tolti alla
35
1620
sonetti tolti alla Spagna o alla Francia e dati
36
1620
Questa imitazione può essere o negli universali o ne
37
1620
essere o negli universali o ne' particolari. ¶ L'universale
38
1620
s'io abbia bene o male imitato, ancora non
39
1620
forma alle cose vecchie, o vestendo di vecchia maniera
40
1620
imitazione mi abbia male o bene esseguita, me ne
41
1620
Et qui che posso, o che debbo io dire
42
1620
d'esser divenuti immortali; o per istrappazzare il mio
43
1620
biasimare gli altrui sudori o nel condannargli con perverso
44
1620
con tutti i gusti? o come guardarsi da simili
45
1620
qualche neo, qualche pelo o qualche picciola ruga, senza
46
1620
figure d'intaglio dolce o almeno all'acqua forte
47
1620
come giglio ¶ da vomere, o da piede ¶ o reciso
48
1620
vomere, o da piede ¶ o reciso o calcato; ¶ languida
49
1620
da piede ¶ o reciso o calcato; ¶ languida qual ligustro
50
1620
qual ligustro ¶ da grandine, o da vento ¶ o battuto
51
1620
grandine, o da vento ¶ o battuto, o sterpato, ¶ sovra
52
1620
da vento ¶ o battuto, o sterpato, ¶ sovra l'erba
53
1620
Talor quasi volubile Meandro, ¶ o labirinto obliquo, ¶ per anguste
54
1620
la lingua innamorata espresse. ¶ – O del'abisso tenebroso e
55
1620
privi, ¶ e di rado, o non mai, cerchi da
56
1620
io già non vegno, o per votar di mostri
57
1620
Del corso dela vita, o tarda, o presta, ¶ quando
58
1620
dela vita, o tarda, o presta, ¶ quando Morte a
59
1620
perdono, ¶ se di perdono, o scusa esser capace ¶ potesse
60
1620
spirto ignudo? ¶ Più creduto, o men mirato ¶ che tu
61
1620
privo? ¶ Con quai pianti o quai preghi ¶ moverà il
62
1620
Ciel, lusingherà l'Inferno? ¶ O disporrà lo stame ¶ due
63
1620
e pianse, e disse: ¶ – O del Tartaro avaro ¶ ingiustissimi
64
1620
conceder altrui grazia imperfetta. ¶ O deveami del tutto esser
65
1620
del tutto esser disdetta, ¶ o concessa in perpetuo. ¶ Ma
66
1620
a quell'orecchie sorde, ¶ o mal toccate, o mal
67
1620
sorde, ¶ o mal toccate, o mal gradite corde ¶ dela
68
1620
appo loro ¶ ritrovò grazia o merito? ¶ Ingrati, invidi Dei
69
1620
vital, resto qui vivo, ¶ o vita di quest'anima
70
1620
le mie note querule. ¶ O sassi alpini, o sassi
71
1620
querule. ¶ O sassi alpini, o sassi, ¶ ch'al mio
72
1620
il mio capo misero. ¶ O selve alpestri, o selve
73
1620
misero. ¶ O selve alpestri, o selve ¶ che spesso del
74
1620
questi miei lumi flebili. ¶ O belve ingorde, o belve
75
1620
flebili. ¶ O belve ingorde, o belve, ¶ che stupite al
76
1620
vece adoperò l'orecchio: ¶ o se parte nell'opra
77
1620
Euridice. ¶ Atteone ¶ Idillio 2 ¶ Ascoltatemi, o selve, ¶ s'udir vi
78
1620
dela caccia ¶ più studioso o vago ¶ di lui non
79
1620
tempo alcun l'ingegno. ¶ O se dardo pungente ¶ scoccando
80
1620
veloce arresta ¶ fuggitiva cervetta; ¶ o se spiedo lucente ¶ impugnando
81
1620
lui chi più leggiero, o forte ¶ la destra mova
82
1620
forte ¶ la destra mova, o la persona adatti. ¶ Mai
83
1620
quel me tu vedi, ¶ o cara genitrice, ¶ che già
84
1620
celeste ¶ non mai veduto, o desiato avessi! ¶ M'avesse
85
1620
a parlare. ¶ Ma concedimi, o madre, ¶ (per pietà tel
86
1620
cane a cervo amico? O chi s'adira ¶ con
87
1620
chiese novelle: ¶ "Dite, ditemi, o pietre, ¶ chi oggi n
88
1620
nobil cacciatore? ¶ Dite, ditelo, o ninfe". ¶ Così disse Tigrino
89
1620
fera, ¶ fera mai cacciatrice? ¶ O qual mai cervo udissi
90
1620
strage tanta ¶ ti giova, o madre, udir, nulla t
91
1620
se dir deggia ¶ boschetto o paradiso, ¶ mi scorse empia
92
1620
e percossa, ¶ l'aperse, o rosa e rotta ¶ dal
93
1620
guisa pur di padiglione o tenda, ¶ spiegata intorno e
94
1620
giuro il vero ¶ (sasselo, o madre, il Cielo) ¶ ch
95
1620
vibra nel mar tranquillo, ¶ o quando il sol saetta
96
1620
nuvoletto a sole estivo, ¶ o qual a noi si
97
1620
oriente la vermiglia Aurora, ¶ o come si colora ¶ lassù
98
1620
magiche note ¶ di Tessaglia o di Ponto, ¶ così tinge
99
1620
e veloce ¶ che turbine o procella, ¶ la foresta trascorro
100
1620
mano ¶ (se ti soviene, o madre,) ¶ testo d'oro
101
1620
angoscia mortal questi lamenti: ¶ "O Tiresia felice, ¶ tu pur
102
1620
di sì crudel bellezza; ¶ o chi mi tolse il
103
1620
affissi, ¶ or non aborre o schiva ¶ di suggere il
104
1620
onda, ¶ or non ricusa o sdegna ¶ di pascer le
105
1620
pascer le mie polpe? ¶ O di signor pietoso ¶ carnefici
106
1620
cani ¶ condannato a morire! ¶ O colli amici, o colli
107
1620
morire! ¶ O colli amici, o colli ¶ dolci, mentr'al
108
1620
distorni ¶ il falso pelo o la mentita faccia. ¶ Sovente
109
1620
infra se stesso. ¶ – Silenzio, o Fauni, ¶ tacete, o Ninfe
110
1620
Silenzio, o Fauni, ¶ tacete, o Ninfe, ¶ non percotete ¶ il
111
1620
di questa Dea. ¶ Fermati o mare, ¶ cessate o venti
112
1620
Fermati o mare, ¶ cessate o venti, ¶ non sia chi
113
1620
de' pianti miei. ¶ Tacete, o Ninfe, ¶ silenzio, o Fauni
114
1620
Tacete, o Ninfe, ¶ silenzio, o Fauni –. ¶ Così Bromio dicea
115
1620
amori. ¶ Non più composto, o ritenuto a freno ¶ dal
116
1620
falso umor l'offenda o bagni, ¶ altra cura ne
117
1620
sale; ¶ e quindi vede, o di veder le sembra
118
1620
dimostra avara? ¶ Dite, ditemi, o scogli, ¶ duri scogli, aspri
119
1620
fu fors'Euro audace, ¶ o pur Noto rapace, ¶ con
120
1620
e crudele! ¶ Vele fugaci, o vele ¶ che di liev
121
1620
l'empio mio fratricida? ¶ O consolar mi deggio ¶ sovra
122
1620
non mi concede pure ¶ o d'orecchio pietoso, ¶ udito
123
1620
udito che m'ascolti, ¶ o di bocca cortese, ¶ voce
124
1620
forza, ¶ esposta ala mercede ¶ o di balene, o d
125
1620
mercede ¶ o di balene, o d'arche ¶ o ver
126
1620
balene, o d'arche ¶ o ver d'orsi e
127
1620
pur sepolcro) ¶ insepolta morire. ¶ O, per maggior martire, ¶ di
128
1620
purpurino, ¶ vuoi del'oro, o del rubino? ¶ Mio sia
129
1620
Qual vertigine m'aggira? ¶ O che sogno, o che
130
1620
aggira? ¶ O che sogno, o che vaneggio, ¶ danzar gli
131
1620
veggio. ¶ È pur notte o mezodì? ¶ No, o sì
132
1620
notte o mezodì? ¶ No, o sì? ¶ Che traveggole ho
133
1620
È pur giorno sì o no. ¶ Io nol so
134
1620
A che ti lagni, o bella, ¶ di quel crudel
135
1620
turco drappo aureo lavoro, ¶ o serica testura ¶ d'etiopica
136
1620
nato, ¶ nato al'aratro o al carro, ¶ ma di
137
1620
parla al'amiche ninfe: – O voi, s'avete, ¶ fide
138
1620
che vedete? ¶ Fia sogno, o ver? qual disusato è
139
1620
mai? dove s'intese, o quando, ¶ che nuotator cornuto
140
1620
bue? ¶ Con qual vomere, o rastro ¶ ara i liquidi
141
1620
né v'ha montagna, o selva, ¶ dove avaro cultor
142
1620
a rapir le donzelle? ¶ O pure il Re del
143
1620
È forse Galatea, Doride, o Teti, ¶ ch'alcun mostro
144
1620
mar l'umide vie? ¶ O pur Cerere bella, ¶ dele
145
1620
maestro? ¶ Oimè, qual erba, o cibo ¶ troverai, che ti
146
1620
pur vero) e piango, ¶ o pur è sogno, et
147
1620
Fenicia e di Tiro ¶ o fia sepolcro il mare
148
1620
fia sepolcro il mare, ¶ o fia marito un toro
149
1620
per mia cagione, precipizio, o danno. ¶ Frena, frena i
150
1620
conoscer mai ¶ di consorte o di padre il dolce
151
1620
dela rupe sicana ¶ vattene, o figlia, e con que
152
1620
scote l'ampia cervice, o cangia fianco ¶ sotto il
153
1620
dal destro si volge o dal sinistro, ¶ l'isola
154
1620
di penetrar non lice. ¶ O sia perch'alcun groppo
155
1620
turbini infocati alte tempeste. ¶ O sia perché fors'anco
156
1620
tal guisa gli parla: ¶ – O di quanto Natura ¶ partorisce
157
1620
ignoto ¶ di strania agricoltura, ¶ o per qual di Natura
158
1620
quasi tocchi dal'uggia ¶ o percossi dal turbo, ¶ da
159
1620
aver riguardo al zio. ¶ – O de l'afflitto e
160
1620
e l'ultimo saluto, ¶ o quant'amata, sfortunata suora
161
1620
errante ¶ tender le reti, o balestrare il dardo ¶ mai
162
1620
Qual colpa tanto abominanda, o Giove, ¶ a ciò ti
163
1620
a ciò ti move? o che del mal, ch
164
1620
insieme ¶ perdo ogni speme. O madre sventurata, ¶ sì ben
165
1620
ti vale? ¶ Qual torre, o quale inespugnabil sito, ¶ qual
166
1620
qual ben munito cinto, o chiusa terra ¶ il passo
167
1620
già, già vi lasso, o sole, o cielo, o
168
1620
vi lasso, o sole, o cielo, o mondo, ¶ o
169
1620
o sole, o cielo, o mondo, ¶ o del giocondo
170
1620
o cielo, o mondo, ¶ o del giocondo e dolce
171
1620
verde ¶ mai non secca, o disperde amore o bruma
172
1620
secca, o disperde amore o bruma. ¶ Oimè, qual mi
173
1620
l'esca in braccio. ¶ O mio soave impaccio e
174
1620
sua preda è predatrice? ¶ O Erebo felice, o Furie
175
1620
predatrice? ¶ O Erebo felice, o Furie, o mostri, ¶ o
176
1620
Erebo felice, o Furie, o mostri, ¶ o de' penosi
177
1620
o Furie, o mostri, ¶ o de' penosi chiostri alme
178
1620
Farà pausa il tormento, o pallid'ombre, ¶ laggiù dannate
179
1620
tuoi detti la sentenza, ¶ o rigore, o clemenza, o
180
1620
la sentenza, ¶ o rigore, o clemenza, o premio, o
181
1620
o rigore, o clemenza, o premio, o pena. ¶ Or
182
1620
o clemenza, o premio, o pena. ¶ Or a tuo
183
1620
Qual cosa più insensata? ¶ O anime selvagge che vivete
184
1620
l'anima avete. ¶ Odimi o bella, e se tra
185
1620
bifolco, ¶ che dal'agna, o dal bue traendo latte
186
1620
Io da te traggo, o mia terrena dea, ¶ anzi
187
1620
accenti: ¶ – Ferma il passo, o verginella ¶ Dafni bella, ¶ perché
188
1620
son contento. ¶ Se sapessi, o giovinetta, ¶ ritrosetta, ¶ quale e
189
1620
te sola adoro. ¶ Guarda, o Dafni, che 'l piè
190
1620
incontri in alcun sasso; ¶ o nol punga a mezo
191
1620
T'ho pur giunta, o ninfa avara, ¶ Dafni cara
192
1620
fero artiglio di falcone, o d'aquila, ¶ accelerando il
193
1620
più lieve che saetta o turbine ¶ le tenea dietro
194
1620
Deh dove ti precipita ¶ o ninfa, o tigre, o
195
1620
ti precipita ¶ o ninfa, o tigre, o vipera, ¶ quella
196
1620
o ninfa, o tigre, o vipera, ¶ quella fierezza indomita
197
1620
so se dele Furie ¶ o pur d'Amor l
198
1620
Sol di questo consolami, ¶ o mia somma delizia, ¶ che
199
1620
indizio. ¶ Non vo' rasoio o forbice, ¶ non uso specchio
200
1620
forbice, ¶ non uso specchio o pettine, ¶ non curo amomo
201
1620
pettine, ¶ non curo amomo o balsamo, ¶ per polir la
202
1620
dele mie gote sordide, ¶ o per far odoriferi ¶ i
203
1620
ridere ¶ né farne gioco o favola, ¶ poich'avendo tu
204
1620
non dir forse invidia. ¶ O troppo alpestra e rigida
205
1620
Cerbero ¶ ti generò Tesifone? ¶ O traesti l'origine ¶ da
206
1620
freddo Caucaso ¶ forse macigno o selice? ¶ Ma se sei
207
1620
Ma se sei marmo o porfido, ¶ come sì lieve
208
1620
e cupido ¶ per ritenerla, o d'afferrarle l'abito
209
1620
d'afferrarle l'abito, ¶ o dela treccia, che disciolta
210
1620
sua testa adornino ¶ edre, o mortelle, né viticci, o
211
1620
o mortelle, né viticci, o ferule. ¶ Sol a lei
212
1620
note arguti numeri. ¶ – Uscite, o gemiti, ¶ accenti queruli, ¶ lamenti
213
1620
fuor dele viscere. ¶ Correte, o lagrime, ¶ fontane torbide ¶ e
214
1620
stillate l'anima. ¶ Portate, o zefiri, ¶ il mesto annunzio
215
1620
sibili ¶ confuso vadane. ¶ Prendete, o calami, ¶ dolci reliquie ¶ del
216
1620
alberghi, ¶ ma senza mezo o meta ¶ consumavansi amando. ¶ Se
217
1620
ale) ¶ potea parergli eguale. ¶ O Tisbe e che sentiva
218
1620
usato ¶ aspettar si facea. ¶ O come vendicata ¶ l'un
219
1620
anco. ¶ Non toglie intanto o scema ¶ al'empia Gelosia
220
1620
Gelosia ¶ già l'impeto o la forza ¶ la debil
221
1620
suo sangue? ¶ Qual serpente, o qual fera ¶ vive armata
222
1620
non veggio ¶ più dannoso o più grave, ¶ ch'una
223
1620
e sorrisi, ¶ recar biasmo, o vergogna. ¶ Né sotto il
224
1620
raggio ¶ nascondendo mi dai, ¶ o 'l piacer e 'l
225
1620
Ma che non trova o scopre ¶ Amor sagace e
226
1620
face ¶ consolato la vista, ¶ o come padre pio ¶ figlio
227
1620
l no, se sia ¶ o pur non sia quel
228
1620
mortale ¶ che di questa, o di quella ¶ passion senza
229
1620
strugge, ¶ indugiato a vedermi? ¶ O la memoria forse ¶ discortese
230
1620
fidanza. ¶ Comunque però sia, ¶ o ch'io speri o
231
1620
o ch'io speri o desperi ¶ o confidi o
232
1620
io speri o desperi ¶ o confidi o diffidi, ¶ o
233
1620
o desperi ¶ o confidi o diffidi, ¶ o mi viva
234
1620
o confidi o diffidi, ¶ o mi viva o mi
235
1620
diffidi, ¶ o mi viva o mi mora, ¶ o mi
236
1620
viva o mi mora, ¶ o mi manchi allegrezza, ¶ o
237
1620
o mi manchi allegrezza, ¶ o m'avanzi tristezza, ¶ più
238
1620
moto commune ¶ regolata misura; ¶ o pur come due cetre
239
1620
verrà, che s'attraversi; ¶ o se non altro, forse
240
1620
impacci ¶ non prendean guardia o cura; ¶ quando Tisbe la
241
1620
fratello ¶ di luce impoverito, ¶ o che si fusse quello
242
1620
il veggio, il sento, ¶ o pur mosso dal vento
243
1620
di fresco ¶ uomo sbranato o fera. ¶ L'apparenza feroce
244
1620
è già prima uscita. ¶ – O mia verace amica, ¶ (seco
245
1620
ingrata ¶ rinfacciar mi volesti. ¶ O Tisbe, o Tisbe amata
246
1620
mi volesti. ¶ O Tisbe, o Tisbe amata, ¶ quand'io
247
1620
mondo, che la perde. ¶ O dele belle membra ¶ fera
248
1620
Piramo e si rivolse, ¶ o Tisbe, indi dir volse
249
1620
Lidio ¶ Se tu sapessi, o Lilla, ¶ ciò che dentro
250
1620
stile i magisteri occulti. ¶ O di sacro intelletto ¶ onorata
251
1620
cui non è foresta o monte, ¶ non è ruscello
252
1620
monte, ¶ non è ruscello o fonte, ¶ che non mormori
253
1620
sì, ma sei bella, o di Natura, ¶ tra le
254
1620
per te mi distrugge, ¶ o di bella fuligine amorosa
255
1620
t'avesse fatto tale. ¶ O beltà senza eguale, ¶ come
256
1620
le lagrime cadenti. ¶ Lidio ¶ O dela bella mora, ¶ per
257
1620
sole abitar l'ombra? ¶ O luci tenebrose, ¶ tenebre luminose
258
1620
ristorar l'anima mia. ¶ O luci dispietate, ¶ dispietate e
259
1620
nol rende. ¶ Lidio ¶ Perdona, o Lilla cara, ¶ al'ingordo
260
1620
guida mia non curo o cheggio, ¶ né lucciola né
261
1620
versi, e non strali, ¶ o strali con cui può
262
1620
sasso ¶ cangeresti le membra; o (quant'io creda) ¶ s
263
1620
presso a' tuoi raggi, o mio bel sole, ¶ s
264
1620
sole, ¶ s'io favelli, o s'io taccia. ¶ Se
265
1620
sìcom'uom che sogna, o qual bambino ¶ che balbetta
266
1620
ala guerra d'amore. ¶ O fera d'Erimanto, ¶ o
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1620
O fera d'Erimanto, ¶ o neve d'Appennino, o
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o neve d'Appennino, o quercia d'Alpe, ¶ anzi
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rende ¶ alle stille cadenti. O viva pietra, ¶ ma la
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qual giàmai pianto intenerisce o spetra? ¶ Invan dunque ti
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or né sì meschino ¶ o capraio o bifolco han
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sì meschino ¶ o capraio o bifolco han questi campi
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io ¶ la bellezza primera? ¶ o perché non ebb'io
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diss'io. ¶ Io dissi, o pur dir volsi, ¶ ch
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nudo e senza fregio o pompa; ¶ non ha che
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Qual cor non vince? o qual valor non doma
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qualunque lavoro, ¶ anel, vezzo, o maniglia, ¶ o cintura, o
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anel, vezzo, o maniglia, ¶ o cintura, o pendente; ¶ sia
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o maniglia, ¶ o cintura, o pendente; ¶ sia pur d
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presente ¶ in moneta battuto o in massa accolto, ¶ di
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Frisso i ricchi stami; ¶ o se Prometeo fossi, ¶ cui
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m'appell'io. ¶ Laurino ¶ O Selvaggia, selvaggia ¶ più dele
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che suole uva matura, ¶ o maturo ciriegio ¶ quando rosseggian
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non amar giamai. ¶ Laurino ¶ O bella ninfa e cruda
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bel viso, ¶ qual ira o qual dispetto ¶ t'arma
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com'hai tanta beltate? ¶ O lascia leggiadria, ¶ o prendi
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beltate? ¶ O lascia leggiadria, ¶ o prendi cortesia. ¶ Esser vorrai
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innesto mostruoso ¶ del'Abisso o del Ciel? nutrir nel
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da ver non ama, o se pur ama, ¶ ama
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sostegno insterilisce e secca, ¶ o pur quell'altra, quella
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su 'l palo appoggiata, ¶ o col tronco abbracciata, ¶ rende
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su 'l nativo stelo, ¶ o quella pur, che da
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sai vivere e morire, ¶ o morendo, o vivendo ¶ in
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e morire, ¶ o morendo, o vivendo ¶ in quella guisa
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se alle vostre bellezze (o bellissimo sole degli occhi
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sia come una favilla, o un'ombra allo splendore
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perpetuamente sepolto nel mare, o pure uscendo fuori, si
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per miracolo del Cielo, o d'Amore, il vostro
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della desperazione mi sopragiungano. ¶ O almeno aquila avventurosa, senza
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sacrificio potrebbe esser giamai o più da me dovuto
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più da me dovuto, o più a voi convenevole
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vivi fiumi di lagrime? ¶ O qual vittima è più
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ingegno, et quando io o parlo o scrivo da
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quando io o parlo o scrivo da voi sola
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sole prodotti. A voi, o mio bel sole, m
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forse la selvaggia schiera ¶ o più bella o più
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schiera ¶ o più bella o più cruda altra non
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altro giàmai non chiesi o volli ¶ refrigerio o conforto
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chiesi o volli ¶ refrigerio o conforto a tanta pena
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tenebre e di pianto, ¶ o che l'anno da
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i giorni, ¶ canuto parta, o che fanciul ritorni. ¶ VIII
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IX ¶ Ditel voi, selve, o de' miei tristi amori
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Abbi pietà d'Ergasto, o Clori avara, ¶ dale cui
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fuggendo ove si canta o scherza, ¶ seguendo Amor, ch
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colle in colle. ¶ XVI ¶ O ch'io vegghi o
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O ch'io vegghi o ch'io dorma o
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o ch'io dorma o vada o seggia, ¶ ho
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io dorma o vada o seggia, ¶ ho sempre in
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di mia man trappola o groppo ¶ fargli mille scontar
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mie strida ¶ di sampogna o d'augello unqua non
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più che l'ambrosia o che 'l licor del
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Col pero io pero» o pur «Col moro io
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ancor tra gli arboscelli ¶ o pania o rete al
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gli arboscelli ¶ o pania o rete al semplice usignuolo
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dov'albergava, unite, ¶ tortorelle o colombe un nido ombroso
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la casta dea. ¶ XLI ¶ O io, s'averrà mai
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infetto ti sembro aspido o drago, ¶ d'altro pastor
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tuo stile.» ¶ LI ¶ Felicissimo, o Clori, il tuo Montano
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né punto a capre o pecore perdona, ¶ né molto
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LXI ¶ Potrei di queste, o Clori, e d'altre
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piangi a tua posta, o morto o vivo, ¶ ha
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tua posta, o morto o vivo, ¶ ha le tue
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a dir) deh fuggi, o figlio, ¶ l'aria nemica
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se i monti ircani o i boschi caspi ¶ han
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quanti ne nascessero mai, ò tra i Toscani, ò
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ò tra i Toscani, ò tra i Latini, ò
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ò tra i Latini, ò tra Greci, così professo
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tentar perch'io viva, ò scampo, ò schermo. ¶ Già
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io viva, ò scampo, ò schermo. ¶ Già sè com
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io ¶ ardo, più grave, ò più possente ardore; ¶ ma
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mio desir, non spera ò chiede ¶ altro da bella
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tutt'altro à vile. ¶ Ò nuova crudeltà, se non
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tua man morir contento, ¶ o s'egli avvien, che
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la mia morte fora? ¶ 15 ¶ Ò se t'havesse de
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estrema tana ¶ orsa pasciuto ò 'l gel de' monti
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gel de' monti caspi ¶ o sù i Rifei la
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e strana ¶ quercia prodotto, ò pur su gli Arimaspi
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sola e scompagnata, viva? ¶ 21 ¶ Ò quanto è dolce haver
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mortal, lieve, e soave. ¶ 22 ¶ Ò tu non forse del
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alato strale ¶ non giunga, ò fieda, ò non impiaghi
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non giunga, ò fieda, ò non impiaghi il petto
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guizza in puro fiume, ò quale ¶ cova del salso
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altro vado di ruine, ò danno ¶ la via precide
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e come avampa? ¶ Fregio, ò piume non cura, e
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Questi tronchi, che vedi, ò questi tralci ¶ senton d
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già mai da scuri ò falci ¶ tronchi quei nodi
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noi, che ferro aguagli ò pietra? ¶ E pur la
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non, se Dafne tornasse, ò Melibeo ¶ o 'l gran
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Dafne tornasse, ò Melibeo ¶ o 'l gran Pastor de
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non è sì solitario, ò riva ¶ cui non fia
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Cielo. ¶ 64 ¶ Vienni, deh vienni, ò troppo cruda, ò troppo
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vienni, ò troppo cruda, ò troppo ¶ del mio tormento
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luci invido intoppo ¶ disiunge, o qual camin rigido, et
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sì famoso e chiaro, ¶ o bella Clori, il mio
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né d'Amor temi, ò laccio ò piaga: ¶ che
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Amor temi, ò laccio ò piaga: ¶ che pur l
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pur, che l'ira, o bella arciera, e 'l
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acque, e 'l foco. ¶ 95 ¶ O meraviglia, e trasformar si
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se tale in Cinto, ò sì perfette ¶ la cacciatrice
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selvaggia Dea è punta, ò tocca, ¶ di così degno