Carlo Emilio Gadda, L'Adalgisa, 1944

piccole cazzuole d’argento, o addirittura d’oro. Altri

figurazione sacra, a smalto, o un quadrifoglio in rilievo

bel verde di smalto; o anche tutt’e due

cavarci fuora dalla peste. O, invece, un piccolo ferro

chiamavano però anche starting: o all’arrivo, una testa

un filo rosso-scarlatto, o in oro-vespero, con

supposta élite matematico-geomantica, o geofisica, come chi dicesse

casta sacerdotale-astrologica egizia o caldaica, una comunità chiusa

a sbucciar la mela. O la mela gli schizzava

di piatti in tragitto, o di bacinelle di maionese

di bacinelle di maionese, o cataste d’asparagi di

aver cercato in due o tre tasche, una bustina

d’eccezione, di Xanthia o di Turmag; in una

marcia trionfale dell’Aida o il toreador della Carmen

Molte réclames di tabacchi, o di liquori, dei più

munito d’un tappo, o tacco, di allapante gomma

appese, matrici di risotti, o d’antichi stufati. Accogliente

da andare a passare, o coglione?». ¶ «Signor Caviggioni.... via

visti arrivare addosso sei o sette in un colpo

blocco quei pappafichi, maschi o femmine che fossero, di

era visto anzi taluno o taluna ridistender le dita

in una sera meravigliosa: o almeno, a Elsa, così

di mozzo in franchigia, o come di zampette di

piena di gorgoglianti penombre, o di ombre, agli angoli

Te ghe de rit, o vegiabbia?», le diceva lui

dimenticava mai d’introdurvi, o di lasciarvi, nemmeno quando

un compressore, ad esempio: o la resistenza di un

di cilindro, a due o a quattro tempi: i

potrebbero ledere la scala: o ingranare il cursore. Difficilmente

azioni e reazioni, attacchi o contrattacchi, sferrati o respinti

attacchi o contrattacchi, sferrati o respinti dagli idolatrati cosciotti

del gagliardo re Belloveso o del prode Viridumaro sentivano

i partitanti di Guerra o di Binda, di Farabullini

di Binda, di Farabullini o di Martinetti, di Croce

di Martinetti, di Croce o di Sciaccaluga. Quel mareggiare

parevano estrarre dalle trippe, o anzi addirittura dalla vescica

a prenderlo, il tram: o non si sta parlando

mangiagallica),22 dell’industria (meccanica o casearia), e di più

corsa, ognuna fra due o più agonisti, o addirittura

due o più agonisti, o addirittura fra gruppi rivali

però meno vitalmente aggressivo o meno prolifico del titolato

di fagiano, è probabile, o di un qualche gallo

addietro oramai di sei o sette passi: «.... facciamo presto

bene se a Brahms o a’ suoi applauditori milanesi

all’altezza della balconata, o un po’ più sopra

spettinate studentesse di pediatria o di lettere, nonchè i

gessoso, delle colonne. Taluno o taluna aveva tra mano

tascabile d’uno spartito, o il messale d’una

Minori, poi, o minimi, o addirittura trascurabili, apparvero al

ad accogliere il Socio, o l’Adepto,19 per la

ed entratogli il Pesce, o entrato lui nei Pesci

bosco. Adesso, all’Austero, o Socio, o Baffo, lo

all’Austero, o Socio, o Baffo, lo zirlìo del

lo zirlìo del Consocio, o Conbaffo, glielo fa ritrovare

a certa conversazione colta o medio-colta dell’ambiente

da parte dell’autore o a menomato ossequio della

verde piano. L’incertezza o lo scambio onomastico fra

dall’attributo di «fetenti», o «merdose». ¶ 8 La richiesta, d

per prestito a domicilio o per prestito nella sala

paltorèll, per sopràbito scarso o stremenzito. ¶ 13 «Beignet», francese; in

bügna (termine architett.) = bugna o bozza, cioè pietra squadrata

che valeva «alveare» (bugno) o «ceppo d’albero». [Gianfranco

giallastra nelle due varianti o crema o sabaglione. L

due varianti o crema o sabaglione. L’introduzione della

carica avviene mediante cucchiaretto, o fistola a mo’ di

il quale dal piatto o dalla dolciera, statti avvisato

nello spaccio dei vini, o delle cibarie. ¶ 15 L’«Elettrotecnica

e di struttura matematica o matematizzante ne occupano larghissima

oggi (1943) così denominate: 1) Caffelatte o caffè e latte il

Frühstück: da noi più o meno adorno di marmellate

taluni sostituito con thè o cioccolatto. 2) Colazione (Mittagessen, déjeuner

mezzodì, tredici, quattordici. 3) Tè o thè la tazza di

con eventuale rincalzo solido o semisolido: talora si specifica

la colazione suddetta, cena o desinare il pranzo, e

perpetrato a notte fatta o addirittura inoltrata, per es

es. dopo il teatro o nel sostare di un

immediato dopopasto, cioè dopocolazione o dopopranzo, ore 14 e ore

con cucchiaro e due o più panini; ai giovani

certo signor de’ Benci o de’ Menci ch’e

fusse, e certo Vesciolini o direi anzi Ceccherelli generale

effettivo: e l’adepto, o socio frequentatore, che pagando

detto Martin la Guerra o Martin la Vedova,2 passato

diavolo! quali mai tessere, o biglietti d’invito, qual

qual sorta di pentàcoli o di talismani unti valevano

con sargassi di cinesi o di bracci di negri

mannaia, i macellai-scimitarra; o paonazzi sensali, nel foro

bociare sobre el ganado; o bozzolieri in marsina tumefatti

turpe risacca. Pomata mercuriale o vangeli apocrifi, là, là

si grattassero un acne, o con gesti di bertucce

maggior numero, come nave o gambero, e proprio perchè

fronzoli, olivette di corniolo o di osso lucidato, passamanerie

e una gala bicolore, o arancione. Taluni poi, nelle

Taluni poi, nelle feste o nelle ricorrenze patrie della

bottoni di inusitata lucentezza, o in costume settecentesco, con

di Disraeli, con basette, o del vecchio Sarmiento. E

figura di triangoli, di 33, o un piccolo martello, delle

legumi di stagione.... crudi, o cotti.... baccelli.... piselli....». ¶ Andava

di un pesce-spada o pesce-spilla; eh, già

testa, ossia della spada: o spilla. Che la coda

ghiotti e innocentissimi tréfoli, o lacèrtoli (d’un color

d’un color bianco o madreperla rosato come d

con fiotti di majonese, o due o tre volte

di majonese, o due o tre volte il peje

sapore generale di rosmarino, o, a farci caso, di

ventotto centavos, del Nevado, o del Cerro Pequeño. ¶ E

di caolino a polvere, o magistero di bismuto (sottonitrato

sogliono, per ansa duodenale o lobo duodenale del gastrico

lobo duodenale del gastrico, o collo anseàtico del perigurdio

il confine del possedimento, o alle porte, dove s

cautela, ogni istanza moderatrice o contraria, d’umane o

o contraria, d’umane o di politiche sceverazioni. «Buscador

e poi Don Fernando) o, in difetto, suo proprio

del decreto medesimo, reale o suyo. Per sè non

pubblica certo Filarenzo Calzamaglia o, come dicevan tutti, Enzo

d’indulto del Governatore, o benignazione della Soprana Clemenza

nomi baptesimali di Pedro, o di Francisco. Il bibliotecario

bene se dei Pirobutirro o delle pere butirro, e

et ducentos»: (di ipoteche). «O ventum horribilem atque, pestilentem

delle meningi». La moda o anzi manìa dei bagni

una sorta di moralità, o etica, per quanto discosto

la è una discongiuntura o spegnimento d’ogni accozzo

a idea, nessun tornado o ciclone riescirà mai a

caprette della fascia prealpina, o addirittura alpina, compreso eventualmente

il cantone de’ Grigioni, o un pezzetto di Valtornanza

di una banale scodella, o tazza,2 e nemmeno di

esòfago di certi poveracci o di certi tipi che

da via Filangieri,3 magari, o dall’ospedale dei cronici

ebdomadario dell’ultimo ottocento, o primo novecento che fosse

rari: «pü in alt», o «bizàr», e «bambìn». Sono

fin dalla prima giovinezza, o addirittura dalla puerizia con

note circostanze. ¶ La catarsi o la tragedia essa stessa

Rodolfo in tre atti, o in dieci quadri, o

o in dieci quadri, o in dodici capitoli, raggiunti

di involarsi alla supplice o concupiscente guardatura perego-bernasconiana

madrine, dei nipoti Pieri o Carli e delle Carlotte

cugine quarte e quinte: o acquisite mediante legittimo e

qualsivoglia membro della parentela, o abbinate dal sacramento del

delle più comode, bleu o rosse), acqua fresca nel

ebbe virtù a mutare o attenuare, nell’ingegnere Valerio

precìpiti verso un appuntamento o un telefono, come di

di qualche laterale incidente, o accidente, di qualche idea

poltrone di velluto azzurro, o scarlatto: ricambiabili: ove posa

Circolo potrebbero agevolmente sopperire, o almeno e comunque far

altra volta». ¶ Minori, poi, o minimi, o addirittura trascurabili

è tronco di strada o di via ferrata avente

alcuno, talotta, con tibia, o anche perone, privi d

sono artefici di studiate o ragionate, o comunque agiate

di studiate o ragionate, o comunque agiate strutture edilizie

le veci». «I genitori o chi ne fa le

a proposito della tutela o curatela di minori. ¶ 16 «Trasloco

base. Lomb. per gradino o scalino. ¶ 26 La «piccola» Maria

Quasi «il piccolo» Ambrogio, o Carlo, o Emanuele Filiberto

piccolo» Ambrogio, o Carlo, o Emanuele Filiberto, potesse venir

di latte, ecc.». Brenta o brentina è, in Lombardia

settecento ettolitri: – esposte mezzogiorno, o ponente, o levante, o

esposte mezzogiorno, o ponente, o levante, o levante-mezzogiorno

o ponente, o levante, o levante-mezzogiorno, o mezzogiorno

levante, o levante-mezzogiorno, o mezzogiorno-ponente, protette d

ponente, protette d’olmi o d’antique ombre dei

un qualche ridipinto conte o marchese sbiadito, che non

che mai dalle robinie, o dal ridondante fogliame del

una torricella pseudo-senese o pastrufazianamente normanna, con una

vari, di tipo russo o quasi, un po’ come

po’ come dei rapanelli o cipolle capovolti,4 a copertura

di cinquantacinque per quarantacinque; o, una volta dentro, da

due giraffe sorelle-siamesi, o incorporàtesi l’una nell

linfatica che vieppiù eccita, o ne sembra, il crudele

bene se contro lui o contro quegli altri. ¶ Imbarazzatissimi

da misteriose luminescenze, larve, o lèmuri, notturne ali, spettrali

soffermava per ore, esaltando o attenuando la propria intensità

un funzionario statale, dogane o catasto o genio civile

statale, dogane o catasto o genio civile o battaglia

catasto o genio civile o battaglia del grano gli

del ’34, aveva già maritato o ammogliato tutti i suoi

turno, un qualche nipotino o nipotina, ma non più

di provvederle al Prado o ad Eglesias i piselli

indio Huitzilopòtli detto Pablo o anche Repeppe; e perfino

vantaggio di un quattro o cinque lunghezze sulla mezza

come niente, quelle tre o quattro parolette secche da

tutta dedita al bene, o per dir meglio al

sarebbe detto un misantropo, o, peggio, un nemico del

ad imbucare una lettera, o ad acquistar francobolli davanti

voci, tutte assai tristi: o addirittura disgustose. Che fosse

in carrozza, dal Batta o da Miguel Chico, o

o da Miguel Chico, o con automobile propria: o

o con automobile propria: o almeno con la corriera

casa, spilluzzicandone qualche soldino o qualche boccon di pane

vini bianchi del Résqueta o de la Sierra Encantadora

da dir la Messa: o tutt’al più di

e leggieri del Nevado o dello Zanamuño. Gli altri

aria particolarmente sottile, affamatrice: o almeno stimolatrice d’un

del Nevado, per giunta, o del Cerro; quasicchè fosse

del succo d’uno o di più limoni spremuti

ricevere una pianta rettangolare o anche solo regolare come

Brügna un qualche tegolo, o di rappezzarvi il lucernario

il lucernario delle scale, o aggiustargli vetri o porte

scale, o aggiustargli vetri o porte o canne dell

aggiustargli vetri o porte o canne dell’acqua, o

o canne dell’acqua, o altri visceri anche più

aggiustamenti e rattoppi, bene o male, costituivan pure delle

titolo di «migliorìa Ballabio», o, più artigianamente, «migliorìa del

lasciarsi chiamare Majà Uèppa o Mapeppa o Poppa o

Majà Uèppa o Mapeppa o Poppa o Peppa o

o Mapeppa o Poppa o Peppa o Mappa o

o Poppa o Peppa o Mappa o Pipippa. ¶ Felice

o Peppa o Mappa o Pipippa. ¶ Felice creatura! Con

meglio giù per terra o giù in giardino a

Quando una donna Giulia o Teresa, e moglie e

Andrea: e come zie o mammane erano ammesse rotativamente

almeno di queste zie, o nonne, o cugine, o

queste zie, o nonne, o cugine, o sorelle «che

o nonne, o cugine, o sorelle «che non riuscivano

non riuscivano in aritmetica», o anche addirittura la madre

all’adacquamento d’uno o d’altro bernòccolo della

compunto e implorativo S.O.S.: «ho atto pipì

altro che una mezza, o anche intera, patata lessa

una caverna del cambrico o del devoniano: la costernata

Brügna – specie di strette o di svolte meandriche d

era un gradino Brügna, o, per esser più esatti

in sala da pranzo, o anche solo nella tromba

fare di una Noailles o di una Montmorency a

al loro caro paparino, o ad altro eventuale pupazzo

color pisello, secondo lei: o un ritaglio color beige

di elevato sentire, milanese o no, dopo uno stormo

si montonavano19 sul banco: o ne tomborlavano20 fuora, e

della servizievole possibilità. Compatte o scarmigliate matassine, in tutta

marce e la nichelaglia o ramaglia o acmonitaglia dei

la nichelaglia o ramaglia o acmonitaglia dei soldarelli, nichelini

scusi tanto?...». ¶ E quelli, o quello, pareva supplicare la

su di una carogna, o più che galli in

sparava dietro, al Paparino o al Bergeggi, con una

grande uscita – il corno o lo spacco unisenso della

distacco, (quasi a sfatare o a lasciar evaporare la

stella nemica dei blasoni, o almeno dei de’ Marpioni

personalità e della psiche, o forse anche solo da

aura di via Pasquirolo o del Pontaccio: che dico

quali dall’ambiente promanano, o prorompono. E ciò non

sogliono imporre freni accademici o mediazioni teologiche: e vien

cronache quale «bella spontaneità» o «bella immediatezza del dire

s’inurbano in bicicletta o «con la Nord»: (Ferrovie

vero», cioè non toro o vacca. Di squisita carne

vecchie e fibrose femmine: o maschi tigliosamente resistenti alla

oècc»: (dial. milanese): ciuffo o zuffo sugli occhi: a

sulla preminenza dell’uno o dell’altro potere: papa

papa sole-imperatore luna, o viceversa. Poi coronò con

intendiamoci, avere intenzioni serie. O anche magari non serie

fatto suo: quei ministri, o direttori che fossero, quei

che avesse finalmente inghiottito, o fatto le viste di

e dentro, però, ermellino: o forse viceversa: dallo strascico

massimo ne isbucavan qua o là, come altrettante punte

denominata corona di ferro o ferrea, di certa consecrazione

sistema monometrico (classe esacisottaedrica o della fluorite) per quanto

alla classe successiva (esacistetraedrica o della blenda). Le facce

quelli ad habitus ottaedrico o esacisottaedrico, richiamano giusto l

parte da olivina, più o meno serpentinizzata. Riempie fino

d’un verde nerastro o azzurrastro (blue ground), è

cioè trasferito dal dilavamento o alluvione, come accade nelle

altresì pozzi neri, svuotati o almeno alleggeriti semestralmente nei

nei carri-botte, più o meno profumati e più

meno profumati e più o meno evoluti dietro alla

rogge come la Stadera o la Balossa, inalveazione dell

bovìs: guardiano di buoi o sensale di buoi: chi

carnevalone) si riporta più o meno positivisticamente l’origine

per un periodo più o meno allungato all’indietro

luogo di insincero. ¶ 24 «Pennuto o piumato»: cioè alpino o

o piumato»: cioè alpino o bersagliere. «Domenicale» perchè incontrato

e in brillante punta o vanguardia a ogni ripresa

onestà santa del bove o dell’elefante in lavoro

macellaresca, ma semplice scure o accetta. Se non che

Prometeo portatore di fuoco (??????o?, Eschilo), Eurimedonte-Giapeto si

e agli sposini conchiglie, o semplici valve delle ostriche

e anche il bavante o salivante; in ital. moccioso

de vün!», come pasticcione o pecione. Così pure «casciavìt

Così pure «casciavìt» = cacciavite o tiravite = buono a nulla

cadevano dunque come verità o notizie ineluttabili sul deferente

sublime de’ suoi calcoli o delle sue tariffe, lo

abbaiare. Ebbe difatti due o tre sussulti, ma forse

come in altrettanti simboli, o nel decoro di copertura

benemerenza retrostante. Erano dunque, o parvero a Claudio, dei

delle persone d’autorità, o forse, chissà, da una

non si rese conto, o non volle rendersi conto

vietava di mettervi mano, o di affiancarvi comunque nuove

vostri ponti di calcestruzzo.... o di legno....». ¶ L’affermazione

percorrevano, impiegandoci anche sei, o anche dieci minuti, magari

dieci minuti, magari dodici o quattordici, il viottolo tutto

Clorinda ne rompe tre o quattro, al minimo....». ¶ «Non

superiore a ogni transpadano o cispadano precedente. Vedessero, computassero

medulle, in una ratio o in un istinto acquisito

magari l’«habitus reumatico»: o addirittura un reumatismo. Questi

di Casalpusterlengo, di Sannazzaro, o di Valeggio. Era allora

Confidenza», Via Andegari n. 42 o Via Pattari 43, piano tale

era mutarsi d’abito, o più propriamente di pantaloni

sguardo di eccelsa Teodora o di Caterina allo scriba

larghezza di antichi pareri. O addirittura in uno scambio

confidenza, coi vecchi Braghenti o Baruffaldi della Confidenza di

Questi Eligi, Anselmi, Umberti, o Girolami, «di cui ci

minchione te tu sia, o anzi proprio e precisamente

Come una sagace broda: o lardo sfriggente, che si

Velato di fantasiose nebbie, o d’una allegante calura

ai tempi di Spagna o di Francia: e a

punto focale un «giambón», o un «motore con valvole

di porcelli su verde o bruna terra, sposa al

ha coltre di neve, o di grani: o di

neve, o di grani: o di fumigante letame. Popolo

novantamila volumi, un dieci o dodici, eran legati in

Omero della terza Italia, o quarta che fosse, non

induceva credere i gonzi, o i distratti, così a

Stagionatura a via Mercato o penetravi i budelli del

di milioni e mezzo o giù di lì, di

a non dir sette o anche otto: che lo

traboccante sangue. Bugie friulane o spensieratezze reggiane, o modenesi

friulane o spensieratezze reggiane, o modenesi, potevano riguardare, tutt

più, qualche domenicale pennuto o piumato:24 (che non era

dieci minuti il sillogismo, o addirittura il sorite, conchiudeva

fangature calde di Abano, o di Acqui. Ma non

come d’uno scorpione, o a certi pellecchi, a

di biscotti: delle arance: o un pezzo di torta

pezzo di torta Margherita, o un fettone di Mafalda

ai polsi al finanziere, o al rapsodo che fosse

scarafaggi dell’ammodernato secondo (o terzo), e gli avvocati

il lattaio, il salumaio o salumiere, (charcutier), nonchè la

per temperamento, alla commozione: o a recedere davanti il

fulcorina non conobbe lenimento o cauterio. ¶ *** ¶ De’ suoi garzoni

forma razionale del cavatappi: o elica. E in quell

trippe, cioè un due o tre ostriche ancora e

d’industriale di Parabiago: o il genero del proprietario

fuori Milano» gli dicevano. O divagava laggiù, tra il

detto el Sciscia-bàgol, o anche el Gainàtt:41 che

il suddescritto san michele. O sfiorava cupo gli «amici

accessione di quegli otto o nove discoli; che sparivano

sottinteso pieno d’impertinenza o d’una spavalda franchezza

detto «el Gildo-gratta» o anche «el Biscella», già

ogni diroccato fasto antoniniano o flaviano, lungo le bugnature

le bugnature del rinascente, o rinato, dei Farnese o

o rinato, dei Farnese o dei Chigi. Il Moriggi

che financo il nome o nomignolo aveva finito d

lento respiro, gli abeti: o i faggi dalle radici

futuro: nè abbiamo senso o contezza, quale sarà. ¶ Accade

Accade che troppo stanchi, o perduti in un’ansia

coricarsi: interrompendo ogni parola o gioco o passo o

ogni parola o gioco o passo o tardo pensiero

o gioco o passo o tardo pensiero: o un

passo o tardo pensiero: o un susurro, che forse

dietro i cancelli, passando, o in altre dislocazioni opportune

riconfortarsi giovevolmente al dimane. O nel tacere altissimo delle

cose e dei monti, o con l’immaginare per

nereidi: ruscellando linfe perennemente, o stillando, in un chioccolìo

sorta di montanine docce, o caverne. I pregevoli artefatti

del verde, del nero, o arancione di tramonto: nè

di tramonto: nè corsetto o giustacuore a fiorami, bretelle

come spallari larghe, penna o piumicino in sul cappello

di gallo di monte o del collo del fagiano

collo del fagiano crisòtide, o altro volatile di pregio

filigranato monile, nè fibbia, o scarpino, o cappa, o

nè fibbia, o scarpino, o cappa, o guarnacca, o

o scarpino, o cappa, o guarnacca, o ciarpa, da

o cappa, o guarnacca, o ciarpa, da figurare cose

figurare cose di Spagna o le sagre del Tirolo

le sagre del Tirolo; o altra grandezza e costumi

calzoni corti con fasce o calzettoni di lana di

degli uni sono gialle, o color terra, e, dentro

incontrare dei muratori obesi o paffuti. Negli adolescenti, chi

una maglia: è azzurra, o rossa, o grigia, o

è azzurra, o rossa, o grigia, o rigata: con

o rossa, o grigia, o rigata: con buchi. Se

po’ vecchie, e sudate: o raggrinzite, scrofolose: e sono

altro, simile a benestante, o forse il favorito di

si avvede. Buone scarpe, o talvolta men buone, o

o talvolta men buone, o fruste: e se la

nello spicco della sagra, o nel breve fasto del

si volgono gli uomini o ragazzotti e mormorano tra

loro quello che pensano o che gli sembra di

da un’affezione subitanea o in un repentino sconturbamento

notarsi di qualche curiosità o fastidio il loro eguale

per intercambio di pensiero, o di lucro, per premeditare

di lucro, per premeditare o per eseguire uno scasso

quarti curiosi od ignari, o spie, valga dunque sub

un veto, a formulare o ad imporre (altrui) il

moralisti vari, ecc. ecc., o addirittura il governatore di

Ed altro invece rampica o serpe lungo ferri e

e i quarantottati passaggi, o si davano a rincorrere

reggere l’incredibile quintalato. O si affiancavano, le poltronacce

gli vagabondava nella schiena o nel collo, uno un

e in quel dispiacere: o magari l’«habitus reumatico

fortuna, di Luigi Dallapiccola o di Igor Strawinski. «Oportet

Se tutti l’ammiravano? o la desideravano, o la

ammiravano? o la desideravano, o la invidiavano? Il suo

d’una cordiale attenzione: o d’una ghiotta, per

sono defunte. Perdurano. Persistono. ¶ O forse, data l’occasione

farfallina), da un istituto o forma giuridica antecedente susseguente

le flessioni del tchapàll: o ciapàll, se meglio credete

a violini, violoncelli, viole: o estraevano clarini egregi (oh

clarini egregi (oh! egregi!), o fagotti, dagli astucci, dalle

avessero dentro un purgante. O risvegli da un tardo

forze della sua vita: o forse della vita col

un partitante di Binda, o di Guerra. E l

il coltivatore una messe o una semente vivida, sacra

il lembo della gonna o del soprabito di chi

a un esercizio ginnico o a una qualche altra

quaranta, minimo, infermiere diplomate o diplomande della Croce Rossa

un cannocchialetto di madreperla, o che so, a fregi

osservatore dei meno aggressivi, o dei più inclini verso

avrà chiamato il destino: o forse staranno fermi, a

staranno fermi, a ondularsi, o a farsi ondulare, dove

di dolomiti di Ampezzo, o di Castrozza, erano ancora

si facevano chiamare «contessa» o «donna Carla» dalla donna

latte, era troppo lungo, o troppo corto, o troppo

lungo, o troppo corto, o troppo caldo, o troppo

corto, o troppo caldo, o troppo color clistere. Perchè

rubizzo e prealpino, lariano o voltolino secondo i «passi

infatti s’era rotto o storto o squassato tibie

era rotto o storto o squassato tibie o caviglie

storto o squassato tibie o caviglie, metacarpi o femori

tibie o caviglie, metacarpi o femori, più che una

giorno, otto assicurative incendi o trasporti, trentatrè cotonifici e

funebri Beccamordio e Tafani: o il direttore, i tecnici

L.L.I.A.), o i dipendenti della Società

costose, venute di Belluno o di Clusone: torquate d

Clusone: torquate d’ambra o di filigrana, d’argento

di filigrana, d’argento o d’oro: insignite d

Con villa in Brianza, o ne’ laghi: col parafulmine

sa bene se funziona o no, se tira i

i fulmini in barca o se li ribalta invece

pesci fosse intenzionato pigliare: o vi mugolava magico il

domandi mì, kara-tì!» o anche invece «kara-tì

nei roventi «kara-tì!» o «mavalà!» dello sdegno. Alla

l’acciottolato del cortile, o la tromba dell’andito

sotto stridi di rondini. O dalla pompa de’ nuovi

uno svolo di sete o di mùssole, quasi aleggiare

quasi aleggiare d’angeli, o di farfalle. Un fuggire

gridi acutissimi, dal marciapiede: o addirittura il mi della

gole ricolme e cantative, o garrule come doccia che

sgrondi, promulgavano risate piene, o gorgheggi e ricùrcule di

di filomele in amore: o, talune, sorrisi di regina

epiteto degli autisti trasandati o maldestri. «Pilatón» = insulto lomb

e dicesi per barbaglio o rimando mobile. ¶ 5 «Stravacàa» (dial

stato d’animo, reale o fittizio: (dial. lomb.). ¶ 9 «Un

detto d’un male o d’un accidente che

di più pena. ¶ 11 «Baüscia» o «baüsciàtt»: salivone, bavone, cioè

tempo, passeggiàrsela come bellimbusto o paìno. L’autista, rivenendo

D’Annunzio). ¶ 15 «Gasterofonéti»: ventriloqui o trippofonéti. ¶ 16 «Sampogna» per cornamusa

trippofonéti. ¶ 16 «Sampogna» per cornamusa o piva, nell’uso meridionale

del Filarete e riedificata (o edificata) tra il 1902 e

ciclismo). ¶ 21 «Ciapà» (italiano chiappare o acchiappare) è prendere, nei

da una prossima cataratta: o da una doccia in

è immigrato dal suburbio o dalla provincia, o da

suburbio o dalla provincia, o da Cerignola d’Apulia

delle signore in visita: o della portinaia con le

effetti, pruriginosi e molesti o, secondo altri, grattugevoli, che

marina. Rotazione della torre o del pezzo, a raggiungere

casi pel fasto granitico o marmoreo delle edicole, dei

dei ricchi. «Famiglia Pedroni», o anche semplicemente «Cazzaniga», tu

delle edicole, dette «cappelle» o «tombe». ¶ Non vi difettano

consorte rag. Federico Bonazzola» o «cav. Amedeo Barbagallo». ¶ Entrambi

quandochè motivi di lucro o di particolare tirchieria, o

o di particolare tirchieria, o avverso decreto del fato

ritengano dalle opere buone, o da una buona esecuzione

uccellanda (dial. lomb.: üselanda) o bressanella. Situato per lo

a sua volta «ròccolo» o «alpe» (alpe è ricovero

di agosto) gli alpinisti o i camminatori del monte

sogliono incrementare in padella, o su stecco, l’esiguo

quel tanto di grascia o di sughi che dai

venuti, in ogni borgo o città) degli invasori langobardi

età di anni venti, o diciannove. Riaffiorarono in chi

sasso non dava tomba, o corona». ¶ 47 «Lariano o voltolino

tomba, o corona». ¶ 47 «Lariano o voltolino secondo i passi

per es. dal Lecchese o dal Lario in Valtellina

dal Lario in Valtellina o viceversa. «Passi» o passate

Valtellina o viceversa. «Passi» o passate, di determinate specie

antico laghetto, cioè darsena o scalo del naviglio, dopo

cosiddetta «zona delle risorgive» o «dei fontanili». Da cui

disegni di Antonio Averulino o Averlino da Firenze, detto

che decedano senza prole: o anche con prole. ¶ 52 «Clarinetto

per la trans-abduana o diciam lecchese Lucia (I

il corsetto bleu-pavone, o rosso-scarlatto: e la

scarlatta, nel primo caso, o di velluto nero nell

di filigrana d’oro, o d’argento, o bei

oro, o d’argento, o bei vezzi di ambra

bei vezzi di ambra o di corallo, e orecchini

dalla moda dell’anno, o della stagione, che è

una guardata d’asino, o d’un sorriso di

un ciabattino al deschetto, o un sarto, in difetto

qualche valsente. ¶ 56 «Le signorine» o «signorine di studio» erano

studio» erano le commesse o le impiegate dell’azienda

villa alla «tomba» milanese, o, per altri, dall’acquisto

seta, a maniche corte: o cortissime. ¶ AL PARCO, IN

d’intelletto umano, certo: o più che umano, forse

il cavallo di Cesare, o del paladino: forse dotato

iridato di saette rosse o violette e gasolina usta

spara.... E la rosea o l’azzurra fumea d

uno sciàvero di tulle o di crêpe georgette si

se era del terzo o del quarto?... o di

terzo o del quarto?... o di Savoja Cavalleria?... È

le dorature de’ salotti, o ne’ giochi e rimandi

dalle combinazioni, od occasioni, o congiunzioni, delle poltroncine e

e dell’onnisciente Cardano? o la congiuntura, dell’odierna

anzi di dovervi discernere, o comunque percepire, un impercetto

prima, finì di correggere – o addirittura di spegnere – la

aveva percepito l’inquietudine (o il rapìto sogno, invece

od attesa, di cugine o di pargoli, ch’era