Alessandro Baricco, Castelli di rabbia, 1991

magari è del denaro... o magari è uno scherzo

sarà un giorno speciale... o magari dopodomani, o fra

speciale... o magari dopodomani, o fra qualche giorno... ma

cosa – sia che ridesse o urlasse o tacesse o

che ridesse o urlasse o tacesse o semplicemente stesse

o urlasse o tacesse o semplicemente stesse lì, come

facesse, né una stagione o un giorno o una

stagione o un giorno o una circostanza particolari. Lui

chissà se per mestiere o per piacere, ma più

semina dentro un’immagine, o un odore, o un

immagine, o un odore, o un suono che poi

doveva essere un segreto, o qualcosa di simile. Così

uno straccio di lettera o di notizia, dai suoi

si potrebbe anche ammazzare o peggio: pensare di ammazzare

peggio: pensare di ammazzare, o peggio: accorgersi che si

di pensare di ammazzare. O peggio: farsi ammazzare. Così

Quasi niente. ¶ – Quasi niente o niente? ¶ – Niente. ¶ Come se

un tubo più piccolo... o forse bisogna metterlo leggermente

dentro una frase più o meno corta, dipende ovviamente

quanto limato dal dolore o sfinito dall’ansia, che

Anversa in dieci minuti; o impartire un comando militare

un quarto d’ora; o, se mi consente, ricevere

i casi sono due: o è in pace con

se stesso, e dorme, o non è in pace

non si può fare, o è orrendo, o fa

fare, o è orrendo, o fa del male a

a sentire questo desiderio o devo togliermelo dalla testa

mozziconi di tempo dolorosi, o vigliacchi, o mai capiti

tempo dolorosi, o vigliacchi, o mai capiti. Così. ¶ Stava

un istante di ritardo o di anticipo, affinché ogni

poltiglia di istanti. Prima o poi si arrivava, tutto

solitario falco in picchiata, o un tronco giù dalle

dalle rapide del fiume, o chissà, una bomba sputata

non esplodeva, allora prima o poi la storia li

nuovo modo di vivere, o un modo più esatto

di immagini dall’altra, o meglio una, la paura

chissà se è forza o solo stremata sconfitta – e

un modo di fermarlo, o un posto – un posto

senza ormai più ore – o la faccia finita in

non fosse per paura. O per rimandare la tentazione

nella rinuncia di nessuno o nella forza di nessuno

che in un modo o nell’altro, ancora una

con quelle strade ferrate, o giusto ebbero un attimo

affrontare passaggi particolarmente veloci o intricati. Anche in considerazione

avrai. ¶ – E quando? ¶ – Prima o poi. ¶ – Prima o poi

Prima o poi. ¶ – Prima o poi quando? ¶ – Magari quando

Quinnipak, questo è deciso... o per meglio dire da

da qui, partirà più o meno da qui... pensavo

che nessun’altra persona o cosa è in grado

un po’ di carbone o qualche vacca da un

sa se ammazzerà qualcuno o finirà nel nulla, ma

cuore di un uomo o a scheggiare un muro

sarà un luogo qualunque, o forse una città, quale

città, una città qualunque, o invece proprio quella, dritto

tasti con incredulo furore, o chissà magari era meravigliato

d’altronde erano lacrime o gocce di pioggia quelle

di più di buongiorno o buonasera... non sapevo chi

nulla da dire... più o meno la storia è

sono le cose normali, o le cose brutte, ma

avanti, volete sapere sì o no cosa vuol dire

essere una festa danzante”, o più probabilmente direbbe “guarda

bambino in una culla o un proiettile nella canna

su quei binari silenziosi, o magari era invece voglia

oro di un piatto, o un niente. O suo

piatto, o un niente. O suo padre sulla sedia

di un tradimento fottuto. O magari era la bellezza

mese scendevano in quattro o cinque fin al gran

era quello? Un ragazzino o un uomo? E che

in Africa... ¶ – Vogliamo suonare o fare un dibattito sulla

Potrebbe vivere un’ora o un anno, nessuno può

morire fra un’ora o fra un anno, il

cristallo... e grandi... prima o poi te ne scoppia

faticose esigenze dell’allattamento o della stretta funesta del

qualcosa del genere prima o poi doveva succedere. Per

caso qualcuno che suonava, o qualcosa del genere, ieri

un grammo di pietra o di malta, niente. ¶ – E

metro quadrato... sì, più o meno è così... Andersson

una su due... più o meno... ¶ – Chi è Andersson

se solo avesse voluto, o avesse avuto il tempo

lastre pazzesco... ¶ – Novemila. Più o meno novemila. Che immagino

le lastre di vetro, o per i soldi... non

stritolata è un caso? o la mia fattoria, e

era, e quel sentiero... o quello che sento la

l’altra, una giacca o una gamba maciullata, o

o una gamba maciullata, o un cavallo che impazzisce

può più e casca, o una pietra immobile da

metterà il vestito rosso o quello giallo. San Lorenzo

rotaie, che le veda o no... le mie mi

alla vita il minuscolo o enorme boato di ciò

cuore spappolato dalla fatica o dall’emozione chissà, e

potrebbe essere una marcia o anche un corale da

loro aveva molta mira o molta sfortuna. Se lei

uguale. Niente che parlasse, o ti guardasse. Un deserto

di fino, altroché velieri o roba del genere. Una

di giorno enormi concerti, o spettacoli meravigliosi, e corse

lo rimonteremo laggiù. Identico. O magari ancora più grande

dalla A e prima o poi sarebbe arrivato alla

di disegni: fontane. Prima o poi ci sarà davanti

lo aveva visto scrivere o ricevere una lettera. Sembrava

sua maledetta nave. Prima o poi arriveremo e tutto

cantare in un coro, o in uno di quei