Umberto Fracchia, Il perduto amore, 1921

preferisco uscire di notte, o mostrarmi là dove il

fioco lamento di sotterraneo o di tomba, confusa voce

sopra un parente morto o lontano, e mia madre

faccia di un ammalato o di un convalescente, o

o di un convalescente, o quella di un uomo

seguito da misteriosi silenzi o da poche vaghe parole

vita, se sia buona o cattiva; non l'amore

le prime stelle, due o tre, brillavano nel cielo

È dunque necessario amare o odiare qualcuno? — balbettai ad

lui, — mormorò, — quel giorno o il giorno dopo, con

dopo, con quell'arma o con un'altra simile

visto, mentre egli leggeva o parlava con altri, io

La platea tumultuò. Giovani o vecchi: una strana umanità

una strana umanità imberbe o canuta si agitava in

stato fischiato a teatro o ha perduto in Borsa

corpo? Che siano due o uno? Quando tu baci

baci con l'anima o col corpo? L'importante

morti intorno a me o che tutti se ne

colore, come l'opale, o la madreperla, la madreperla

la voce, lo sguardo, o l'abito, che era

Avrei preferito qualunque supplizio, o vergogna, o castigo, al

qualunque supplizio, o vergogna, o castigo, al pensiero di

senza pronunciare una parola, o muovere un gesto, o

o muovere un gesto, o battere palpebra. Ma ero

di musica, lessi due o tre parole tedesche e

finestre e sugli usci o che passavano accanto a

ci riempie di spavento, o quando, malati, la febbre

fugacemente, nell'ombra discreta o sotto la tovaglia. Ella

Com'è finita? Bene o male? ¶ — Bene, — rispose; — ogni

Ah! se sapessimo accontentarci! ¶ — O gioia di vivere! — pensavo

trionfo, e incontra Calpurnia, o Poppea, (non ricordo bene

cioè lo stimasse piccolo o grande? In fondo, Fedone

Come mai? — pensavo. — Finge? O si è dimenticata? Spesso

donne. Qualcuno aveva scritto o detto: — Quando guardo le

stentassi, ora, a ritrovarli o a schivarli. — Che cosa

battei il pugno due o tre volte, e gridai

avevano sangue rosso (rosso o azzurro?) e un occhio

grido torcendomi le mani. O mi dici dov'è

mi dici dov'è, o ti uccido! Allora impaurita

un soffio di vento o una mano leggiera lo

stava spiando nella stanza o attendeva di essere invitato

Nessun rumore nella casa o nella strada. Una solitudine

Come potevo io resistere o fuggire? Mi aveva detto

aveva appuntata sul petto? O meglio: chi mi aveva

piene di salse profumate, o nelle padelle dove stava

solo a nominargli Andromaco o Ninotto, copriva Egle di

gli si parava dinnanzi o voltava l'angolo della

come un gran giglio o una gran rosa rovesciata

passare per il giardino o muoversi per la casa

egli a una farfalla o a un fiore, e

sempre uguali. Sarebbe oggi o fra poco una zitella

suono di un violino o di un flauto. ¶ Ora

finestre, strappo un fiore o una foglia ai festoni

smarrito questa lettera? Silvio o Silvina? E pensai: — Oggi

mani di mia madre, o nelle mani di mio

mani di mio padre, o di qualunque delle mie

loro guizzi rossi bianchi o verdi, ed io me

sceso e salito due o tre volte la scala

consideri come un nemico, o che pensi di attraversarti

di attraversarti la via, o che diffidi di te

loro passeggiata la sera, o dei ladri, aggredendoli nel

signore vestito a lutto o di un avvocato molto

volta che Silvina scendeva o saliva le scale, la

vicina, s'udirono due o tre accordi di pianoforte

sapeva se fosse Manon o Lulù, o proprio quella

fosse Manon o Lulù, o proprio quella il cui

dire anche sè stessa, o almeno quella Silvina che

che io possa fingere o mentire. Così come mi

di raggrupparsi in questo o quel punto, di occupare

bucata di finestre nere o gialle. ¶ Poi che fu

di lui, che vivesse o morisse, che potesse consolarsi

morisse, che potesse consolarsi o disperarsi nel sentirsi solo

era lei la sorella o la moglie, perchè in

avesse tentato di muoversi o di parlarle. Ma finalmente

per te un mantello o un soprabito caldo caldo

me... ¶ Silvio mosse due o tre passi per la

tue stupide inquisizioni. Nuove o vecchie, io sono libera

averla perduta nel corridoio, o per le scale, o

o per le scale, o in casa di madama

lontano, fra quelli passati o fra quelli futuri, che

aperta, aveva posato due o tre scatoline, e un

maggiore importanza la morte o la caduta di un

rottura di una ruota o di un asse. Ma

e spesso anche due o più personaggi, che, per

interessa altri che me, o che stimi la storia

stancata del principe Stroztki o il principe Stroztki di

d'uomo, di donna o di bimbo, fumare come

certo modo di camminare o di portare il cappello

un naso troppo lungo o di un abito bizzarramente

all'Imperatrice della Cina o al Sultano dei Turchi

voleva stagnarsi, fosse grande o piccina, soltanto un graffio

cartoccino rimasto intatto, quattro o cinque pietre giallognole, trasparenti

brillante, ed erano quattro o cinque topazi. Infine trovò

in mezzo da quattro o cinque giovani che portavano

pettine, che aveva sì o no quattro denti, a

ha scoperto sulla punta o nel tallone. Durante la

or sono sei mesi o poco più, non venivo

se allora mi assopii, o se soltanto mi abbandonai

pareva d'un fanciullo o d'una donna che

una coperta di lana o sepolto sotto un cuscino

udito singhiozzare e disperarsi, o un'altra? Una voce

non si movesse più, o che la stanza fosse

questi: e pareva scalza, o un'ombra che trasvolasse

un'occhiata al giornale o per scrivere una lettera

sotto forma di serpente o di pomo, tal altra

di destra. Sollevati tre o quattro libri di contabilità

tutte le altre cose o persone che stanno intorno

intorno, siano esse vicine o distanti. Queste si ha

fotografia di quella signora, o signorina, guardava l'orologio

ad Esposito erano cinquanta o sessanta in tutto, ordinate

tutte morte per me, o tutte vive, poichè infine

uguale che siate vive o morte; la vostra prosperità

morte; la vostra prosperità o la vostra disgrazia, il

disgrazia, il vostro bene o il vostro male, mi

solo e senza preoccupazioni o doveri, con quel freddo

una giovinezza precocemente sfiorita o che ancora dovesse sbocciare

ricco d'un colpo, o soltanto ricuperare la mia

e forse di due o tre uomini nello stesso

potrà attraversare il ponte? O saremo tagliati fuori dai

anche sotto la pioggia o nella neve, come se

accende una bella stufa o si avvolge nella sua

un po' di rosolio, o un bicchiere di vino

pasticcini di pasta sfoglia, o delle frittelle dolci inzuccherate

ore, zitta zitta imbastiva, o tagliava, o cuciva asole

zitta imbastiva, o tagliava, o cuciva asole a punti

non profumata di bucato o di essenza di rose

di quei cristi primitivi o di quei morti che

non per il rimpianto o il ricordo di quei

doni erano per me o per Luisa? Quando questo

no, esclamai con convinzione, o gliele pago, o gliele

convinzione, o gliele pago, o gliele rendo... ¶ Così tenni

che appartenesse a me o ad altri. ¶ Per uscire

Isacco, rincasando la notte, o alzandosi la mattina, nella

si sedeva sulla sedia o sul letto, e in

Sempre, quando si apriva o si chiudeva, dava in

da passarci un cane o un gatto. Luisa rimase

appena passato un cane o un gatto, anche lei

forza d'un bimbo o d'un uccellino. Io

ora là, sopra questo o quel mobile, non si

semibuia, dove solo due o tre candele ancora bruciavano