parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Sgorlon, L'armata dei fiumi perduti, 1985

concordanze di «o»

nautoretestoannoconcordanza
1
1985
di parole russe, ucraine o tartare che ricorrono nel
2
1985
in pochissimo tempo, due o tre settimane, le parole
3
1985
mosso da tenebrose caserme o covi di polizia per
4
1985
ogni cambiamento che sentiva o vedeva attorno a sé
5
1985
lontano, sulle strade statali, o il ronzio delle motociclette
6
1985
fondo, come una muffa o una pestilenza. Tuttavia bisognava
7
1985
muschi e dai faggi, o in una grotta preistorica
8
1985
le campane del paese, o quelle dei paesi vicini
9
1985
buchi fra l’erba, o i richiami periodici del
10
1985
richiami periodici del chiù, o il grido delle civette
11
1985
il nido sul tetto o sul granaio. Dentro la
12
1985
persino il suo sguardo, o di lavorare in una
13
1985
portassero via donne, bambini, o gente che non solo
14
1985
un’isola del Pacifico, o nel cuore di un
15
1985
ebreo, come l’orologiaio o l’antiquario, e in
16
1985
di pelle di pecora, o stava in cortile a
17
1985
servivano nella buona stagione, o nel fabbricare cesti e
18
1985
un quattrino di più o di meno, per un
19
1985
un paio di uova o una mestolata di farina
20
1985
di bombe a mano o di mortai. Poi si
21
1985
a quella di Baldo, o degli alberi del bosco
22
1985
degli alberi del bosco, o degli animali che fuggivano
23
1985
il suo nome vero, o se egli avesse già
24
1985
sui terreni accidentati, aridi o pieni di neve, pozze
25
1985
senza code di febbri o di complicazioni, egli cominciò
26
1985
stati massacrati dai tedeschi, o erano fuggiti nella speranza
27
1985
aveva una gomma forata o lacerata, e il conducente
28
1985
le montagne di Grecia, o i fiumi della steppa
29
1985
la cancrena da congelamento? O una pallottola pietosa l
30
1985
sentire una parola severa o di vedere uno sguardo
31
1985
Terra Nera, la Černozjóm, o in un punto imprecisato
32
1985
patire per il freddo o la dissenteria, senza scarpe
33
1985
suo racconto aveva diminuito o distrutto la speranza che
34
1985
speranza che Arturo ritornasse. O forse no. Forse Marta
35
1985
guerra, in un bosco o in un campo, perché
36
1985
Ivos, fossero suoi ospiti (o meglio ospiti della signora
37
1985
pedine, come la “tria”, o “il lupo e il
38
1985
il “sette e mezzo” o il “rubamazzetto”, e si
39
1985
portava fuori dalla villa o dal paese, e la
40
1985
nido come una coniglia o una gatta, allorché stanno
41
1985
della maternità di Anita, o con quello di Ivos
42
1985
che la pace prima o poi sarebbe tornata. Un
43
1985
rimasto vittima del gelo o del piombo. Venivano dall
44
1985
dall’Ucraina, dalle steppe o dalle Terre Nere. Molti
45
1985
stati portati in Germania o in Polonia su carri
46
1985
carrette ricoperte di pelli o di teloni, come quelle
47
1985
all’indietro, sulla nuca, o berretti più leggeri e
48
1985
lavori della campagna. Due o tre di quelli dovevano
49
1985
spioventi, perché erano mongoli o tartari. Fra i molti
50
1985
Incarojo, quella di Timau o di San Canciano, dovevano
51
1985
avevano lasciato la Polonia o i Balcani, che quella
52
1985
urtavano con i musi o con i ventri, battendo
53
1985
nei cortili, nella piazza o nel mezzo della strada
54
1985
dalle interiora nell’acqua, o grandi pezzi di montone
55
1985
loro sacche di cuoio o dai recipienti di metallo
56
1985
possesso delle stanze semivuote, o riempite al massimo di
57
1985
come le cavallette, cinque o sei per ogni casa
58
1985
cantavano i dumy epici o le canzoni del Terek
59
1985
lungo strade e ferrovie, o in fabbriche della zona
60
1985
boschi a far legna, o a raccogliere notizie di
61
1985
zampe posteriori, si accucciava o saliva di corsa sopra
62
1985
possibile che Urvàn, Gavrila o Ghirei un giorno sparassero
63
1985
E, per una ragione o per l’altra, si
64
1985
si assentava spesso. Bene o male, lui era un
65
1985
tenente invecchiato in esilio o un vero colonnello. Quel
66
1985
che andavano in Germania, o sporadici colpi di fucile
67
1985
i posti erano benedetti o maledetti a seconda delle
68
1985
certo momento di euforia o di rabbia si trovava
69
1985
alle mucche dei paesani, o il bramito dei cammelli
70
1985
guerra, che solo due o tre anni prima pareva
71
1985
era in sua presenza, o semplicemente pensava al fatto
72
1985
l’essere aristocratico, borghese o popolano, si era stranamente
73
1985
macinare l’orzo tostato o aggiungere un legno sul
74
1985
altra, e precisamente rubare, o rapinare, con la forza
75
1985
di cavallo, di cammello o di dromedario. Dappertutto, al
76
1985
villa per vedere Urvàn o Ghirei, era sempre in
77
1985
forza coltivare una speranza o un’illusione per il
78
1985
mezzaluna, ficcati nei cinturoni o nelle fasce colorate, con
79
1985
strade fangose e gelate, o riposavano nei cortili e
80
1985
acquartierati in altri paesi o addirittura in altre valli
81
1985
il Don, il Donez o il Volga. Nella notte
82
1985
cui era morto Caleb, o con cui avevano portato
83
1985
partigiani avrebbero potuto danneggiare, o non era in giro
84
1985
giro a procacciare cibo o fieno, stava volentieri davanti
85
1985
e chiacchierava con Marta o Haha. Spesso stava ad
86
1985
le elezioni del re o della regina, i grandi
87
1985
una steppa asiatica, australiana o americana, era un paese
88
1985
altro cosacco un cavallo o un carro che non
89
1985
come due gattini ciechi, o due talpe cacciate a
90
1985
dietro a ogni abete, o faggio, o arbusto di
91
1985
ogni abete, o faggio, o arbusto di noccioli. Allora
92
1985
li ha mai visti o sentiti» fece un cosacco
93
1985
come se un’imboscata o un assalto fossero andati
94
1985
del Caucaso per razziare o incendiare le stanitše cosacche
95
1985
negazione. Nessuno aveva visto o sentito nulla. Certo i
96
1985
stati catturati dai partizany, o erano passati dalla loro
97
1985
Si aspettava che prima o poi una piena o
98
1985
o poi una piena o uno smottamento di terra
99
1985
improvviso i due cadaveri, o le ruote della moto
100
1985
le ruote della moto, o la vasca del sidecar
101
1985
si spostavano a cavallo o con le loro carrette
102
1985
non c’era mascheratura o doppia porta che lo
103
1985
al bottiglione di acquavite o al salame nascosto nella
104
1985
e appuntita, da furetto o da volpe, e quando
105
1985
metter mano al vino o alla grappa nessuno riusciva
106
1985
con le braccia conserte, o a suonare la chitarra
107
1985
poi l’ora tarda o il vino medesimo cominciavano
108
1985
loro pagliericci nelle caserme o nelle case di sasso
109
1985
imminenza di qualche battaglia o di qualche scontro decisivo
110
1985
vecchi fucili, qualche sten o parabellum, le bombe a
111
1985
con pale e picconi, o un seppellimento in massa
112
1985
le portatrici di viveri o di bombe nell’altra
113
1985
come se nella steppa o nella taiga l’inverno
114
1985
quando lavorava in casa o metteva vicino il pranzo
115
1985
avvenire per forza, prima o poi, ma che finora
116
1985
rimasto soltanto una possibilità o una vaga minaccia. Era
117
1985
bambino, come un tè o una vodka. Ma per
118
1985
candele sotto le icone o recitare le preghiere speciali
119
1985
in ottone, di valenki o di čuvjaki. Tutto ciò
120
1985
oro e d’argento, o a barattarli in cambio
121
1985
della gravidanza di Anita, o si metteva anche lei
122
1985
parlantina del venditore ambulante, o l’allegria festaiola e
123
1985
scendeva fino alle ginocchia, o i valenki di Urvàn
124
1985
i valenki di Urvàn o di Ghirei, nei quali
125
1985
primo venuto, fosse cosacco o friulano, perché legava con
126
1985
quando girava in cortile o nei corridoi. Le ripeteva
127
1985
sorta di formula magica o di scongiuro, ma anche
128
1985
e Anita, una tartaruga o un porcospino trovati nell
129
1985
accorta della sua presenza, o di lui non le
130
1985
perché non si potesse o dovesse leggere nel suo
131
1985
il saluto friulano, mandi, o modi di cortesia russi
132
1985
ricevuta da sua madre, o in genere dalla saggezza
133
1985
giorno, in un modo o nell’altro, se ne
134
1985
da succhiare una liquirizia o un biscotto, lo prendeva
135
1985
per rinnovare l’aria o dare un’occhiata di
136
1985
subito, vedendolo a piedi o a cavallo, richiudeva con
137
1985
chiudeva vistosamente la finestra o la porta sul muso
138
1985
biscotto fatto in casa o la monetina bianca che
139
1985
sagra di san Martino? O per quella della Madonna
140
1985
luoghi. Stavano nelle caverne o nelle palafitte di legno
141
1985
privata, passata nelle palafitte o nelle case di sassi
142
1985
la scodella di vodka o un piatto di patate
143
1985
tutte simili a Dunaika o a se stessa. E
144
1985
uomini che combattevano, vinti o vincitori, invasori o invasi
145
1985
vinti o vincitori, invasori o invasi, erano sempre degli
146
1985
questo, con una villa o un castello nel mezzo
147
1985
la sedia a tavola, o le parlava delle sue
148
1985
sorpresa da un bosco o da una macchia di
149
1985
notte persino sugli alberi, o che camminassero lungo i
150
1985
mai nella stessa casera o nella stessa baita, e
151
1985
loro sangue, in questa o quella valle della Carnia
152
1985
guidato da Bora, Saetta, o Vento, e poi di
153
1985
la paura della morte, o del futuro sconosciuto che
154
1985
soltanto i loro sabotaggi, o i cosacchi abbattuti dalle
155
1985
invisibili, imprendibili, come elfi o tröll, che però sparavano
156
1985
spariva, e dopo dieci o quindici giorni lo si
157
1985
testa affondata nella neve o nel fango, col corpo
158
1985
e là dai topi o dalle volpi, che di
159
1985
i pascoli più alti, o le capanne dei boscaioli
160
1985
le capanne dei boscaioli, o le casere dei malgàri
161
1985
senza suono di tromba o di tamburi, per non
162
1985
e in un’ora o poco più la colonna
163
1985
cavalli di pelame nero, o almeno scuro, perché non
164
1985
nido di un falco o di un’aquila… ¶ La
165
1985
né fatto uno scarto, o spezzato un ramo secco
166
1985
spezzato un ramo secco, o prodotto un rumore che
167
1985
zavorra pesante dell’inazione o del subire l’iniziativa
168
1985
della spedizione, come Burlak o Akmek, erano calati appassionatamente
169
1985
l’Abrek, e sorprenderne o ucciderne uno era un
170
1985
a colpi di pugnale o di scimitarra, senza concedergli
171
1985
fatti nell’altra guerra, o trincee e caverne scavate
172
1985
scovare passaggi segreti, cunicoli o simili diavolerie, e fu
173
1985
un uomo della steppa o delle loro montagne, comunque
174
1985
c’è l’incendio o la grandine.» ¶ Raccontò della
175
1985
polacchi e i friulani. O forse esisteva una maledizione
176
1985
dovesse scendere qualcuno? Dunaika o il vecchio?» ¶ «Non scenderà
177
1985
Forse lei era stupida, o le mancava un venerdì
178
1985
le mancava un venerdì, o c’era una dimensione
179
1985
cosacca. La chiamava “animella” o “colombella”, o anche “strega
180
1985
chiamava “animella” o “colombella”, o anche “strega” e “diavolessa
181
1985
anche liberare dei čuvjaki o dei valenki, e che
182
1985
che trascurasse la casa o gli altri. Come sempre
183
1985
era vissuto in Francia, o come la casa di
184
1985
a grandi passi. Bene o male le cose si
185
1985
dimensioni, disposti a triangolo o a quadrato, sopra le
186
1985
veramente? Nascondevano un inganno o un’imboscata? Forse i
187
1985
irregolare. I cavalli nitrivano o davano testate nel ventre
188
1985
in tutta la Carnia, o nei campi di prigionia
189
1985
tedeschi, nell’Armata rossa o nelle stanitše delle Terre
190
1985
popolo viveva di rapina, o che gli zar li
191
1985
pollai come fossero volpi o faine. I loro cappotti
192
1985
libertà intristisce, diventa furioso o muore. Una diecina di
193
1985
nelle officine di guerra o lungo le strade ferrate
194
1985
di antenne di grillo o di cervo volante per
195
1985
lamento come un animale, o borbottando forse qualcosa nella
196
1985
e contorti. I cosacchi, o la gente del paese
197
1985
e spaventate come Esther, o bambini come Elias, se
198
1985
essere lasciata in pace, o sciogliersi nell’aria in
199
1985
fiume nel quale nuotare o pescare le trote. Quei
200
1985
modo arruffato ed infame, o la vita stessa, che
201
1985
a portarla alla caserma o in piazza, perché prendesse
202
1985
cosacchi attingevano la vodka o il vino da piccoli
203
1985
paesani, ne avessero voglia o no, dovevano bere con
204
1985
così dire, un’isola o un alone di sicurezza
205
1985
guardare, chiudi gli occhi o le finestre!» lui rispondeva
206
1985
ereditata da qualche nonna o bisnonna proprio per abbagliarlo
207
1985
celebrato dal pope Stiepàn o dal prete cattolico, nella
208
1985
guerra spesso si dimenticava, o se ci pensava gli
209
1985
sue passioni gagliarde, collere o attrazioni che fossero, con
210
1985
a guardia di ponti o di piloni di linee
211
1985
elettriche, con altri giovani o uomini maturi, dominando i
212
1985
capi famosi, Bora, Saetta o Vento, così come aveva
213
1985
sparato da un uscio o da una finestra. Capì
214
1985
per caso Saetta, Bora o Vento? ¶ Ma in realtà
215
1985
come fossero uomini qualunque, o addirittura degli amici. Era
216
1985
Senza il proprio cavallo o senza le armi il
217
1985
di Marta, di Anita o di Haha. Tutti potevano
218
1985
rubato il suo cavallo, o sapere qualcosa di esso
219
1985
si prende una pecora o un tacchino…» ¶ «Fai discorsi
220
1985
parecchie di ragazze, più o meno allo stesso modo
221
1985
mani sopra una capra o una pecora, andava a
222
1985
a prendere una pernice o un gallo cedrone era
223
1985
un tasso, una volpe o una lepre era sempre
224
1985
animale catturato, di pelo o di piuma, provava un
225
1985
odore sgradevole di ossi o di pelo animale bruciati
226
1985
la loro roba, prima o poi, perché la fame
227
1985
il calcio dei fucili o degli sten. La trappola
228
1985
dal cuore dell’Africa; o come se le carrette
229
1985
una pernice di monte o un gallo cedrone fossero
230
1985
bisognava buttarli nei laghi o nelle fosse comuni. Paradossalmente
231
1985
nessuno avrebbe potuto trovarlo, o nelle grotte e nelle
232
1985
Che fare? Cercare Urvàn o Gavrila? La madre, senza
233
1985
perché nessuno potesse entrare o uscire. Un altro andò
234
1985
le davano una stretta o una botta, perché pareva
235
1985
gli altri, fossero cosacchi o gente del paese, era
236
1985
modo. Bisognava rimetterla più o meno com’era prima
237
1985
mai avuto una moglie o una donna con regolarità
238
1985
Černozjóm benedetta da Dio, o le steppe dei loro
239
1985
francese, in qualche castello o in qualche domaine sperduta
240
1985
Urvàn sapevano cosa dire o fare a Ghirei. Il
241
1985
mormorava alle sue spalle, o della nuvola di risentimento
242
1985
scontro con i partizany o con altri, tu buttati
243
1985
va bene per fuggire, o per coprire lunghe distanze
244
1985
con la gente silenzioso, o dicendo poche parole disperse
245
1985
popoli diversi, in guerra o mezza guerra tra loro
246
1985
fosse un suo parente, o se ogni funerale fosse
247
1985
età io avevo tre o quattro ragazze che mi
248
1985
dell’Australia, dell’Africa, o dell’America, un pezzo
249
1985
il furto degli orologi o delle biciclette non era
250
1985
insepolti come il Caspio o il mare d’Aral
251
1985
di campagna dello zar o di qualche principe russo
252
1985
uscivano anziani ufficiali, colonnelli o generali, che avevano tutti
253
1985
dello stato delle cose, o intimamente la rifiutava. Non
254
1985
alle spalle era dimenticato, o come se lo fosse
255
1985
della guardia di finanza, o nei pressi di essa
256
1985
cinghie, indossarono il čekmen’ o il pastrano, si misero
257
1985
mano proprio quella sera. O meglio, in un certo
258
1985
muoveva appena una gamba o un braccio. Avevano sangue
259
1985
se li erano ripresi, o li avevano lasciati morti
260
1985
dell’età di Ghirei o anche meno, con facce
261
1985
uomo sui trent’anni, o anche di più, con
262
1985
i loro capelli biondi o castani. I cosacchi li
263
1985
nessuno l’aveva dichiarata o proposta. Per giorni e
264
1985
quelle interne del Caspio o del mare d’Aral
265
1985
né notizie potevano entrarvi o uscire. ¶ Urvàn andava rimuginando
266
1985
nessun segno di provvidenza o di speranza per il
267
1985
per arrendersi ai partigiani, o era andato incontro agli
268
1985
ciuffo d’erba fradicia, o andavano raspando con i
269
1985
soffocato, sull’erba bagnata o sulle fronde fresche del
270
1985
andava tormentando col manico o carezzandolo con la frusta
271
1985
di loro. Doveva farlo. O loro o lui. I
272
1985
Doveva farlo. O loro o lui. I partigiani erano
273
1985
Terek a rubare cavalli o bestiame. In altre parole
274
1985
quale bisognava difendersi. Niente o quasi niente era mutato
275
1985
un prolungamento del braccio o della gamba. Anche il
276
1985
sentito come un monco o uno storpio. Perciò lo
277
1985
uno sgabello di legno o un sasso, e divorarono
278
1985
Perché? Era forse brutto o spregevole? Niente affatto. Era
279
1985
Negli stavoli di Rodau o in quelli del Salvadi
280
1985
i due tedeschi.» ¶ «Prima o poi lo scopriranno.» ¶ «Che
281
1985
il libro del Profeta, o v’era piuttosto il
282
1985
decidersi per l’una o l’altra soluzione. Fece
283
1985
foro tra gli occhi o nel cuore sarebbe stato
284
1985
quelli di un boscaiolo o di un atleta. Burlak
285
1985
toccata a lui, prima o poi, e che la
286
1985
le donne, come Marta o Dunaika. Perciò Burlak non
287
1985
strano desiderio di fuga. O meglio di quello, mai
288
1985
interno. In un modo o nell’altro tutti gli
289
1985
morte la signora Esther o la famiglia di Haha
290
1985
come scheletri, nei cammelli o nei dromedari, che avevano
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di muschi, nel bosco, o nella grotta che pareva
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lei poteva salvarne due o tre, di cosacchi, ma
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scontri avvenuti in questa o quella valle, di vittime
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raggelante. Urvàn non capiva, o capiva a modo suo
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se leggerla al presidio o se dire semplicemente che
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esprimeva nel suo riso o nelle monete d’oro
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quello che aveva fatto, o era solo un astuto
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il campo di concentramento, o credeva veramente che essi
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che vedeva un colbacco o un paio di valenki
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per non udirle più, o che la morte se
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via tutte e due, o che venisse l’ordine
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come lo potesse realizzare o cosa volesse dire, ma
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una malignità del destino, o di chissà quale foga
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di chissà quale foga o rabbia che i cosacchi
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che altri cosacchi, con o senza cavallo, si erano
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che gridavano nel deserto, o uccelli del malaugurio. Il
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dalla villa, nel bosco o lungo il fiume, per
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lo portasse alla salvezza o alla rovina. Ormai sulla
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vedere il bambino, prima o poi. Era un bel
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vedeva più in giro. O forse si era nascosto
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avevano bava alla bocca o spie qualsiasi di sofferenza
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dubbio: nei suoi cassetti o nelle sue scatole segrete
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tirandosi dietro la vacca o il maiale. Urvàn e
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in Polonia, nei Balcani, o chissà dove, e lo
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freddo e dalla pioggia, o stava lavorando con chiodi
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di masserizie, in questo o in quel luogo, per
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chissà quale forza vitale, o illusione, li aveva tenuti
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partenza verso l’Austria, o meglio verso il nulla
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in cui lo pregava, o gli diceva con gli
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rumore di un tarlo o di una cicala, e
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aveva caricato una capra o una pecora viva, altri
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avevano fatta la guerra, o l’avevano dichiarata gli
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guardavano verso le montagne o verso il cielo, da
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pensiero che pure, prima o poi, qualcuno di loro
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bisonti, nelle pianure americane, o quelle degli elefanti nelle
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cosacchi, tutti quanti, assassini o innocenti, erano stanchi, ansiosi
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intiero era in marcia, o meglio campioni di tanti
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l’altro ai partigiani o alle avanguardie alleate. I
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odiano e si uccidono, o da loro si viene
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delirando per la febbre o mugolando per il dolore
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Krassnov, Shkuro, Polunin, Naumiko, o quelli in cui si
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di cupo, come Vlasov o Domanòv, furono prelevati e
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mentre altri si ferirono o si spaccarono il cranio
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di Cartagine, di Numanzia o di Gerusalemme. ¶ Agli urli
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una zolla di terra o un mucchio di foglie
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dell’alba rischiarava diecine o centinaia di suicidi, che
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negli austriaci, contadini, artigiani o boscaioli che fossero, aveva
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nulla, cioè la morte o la deportazione, perché il
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salutare Marta. Era Ivos, o meglio Vento, perché si
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bucata, per farne caldarroste, o le bollivano nel paiolo
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dirigeva lavori per ricostruire o rimettere in sesto le
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case danneggiate dai mitragliamenti o distrutte dal fuoco. ¶ Stava
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altre ragazze da tosare o già tosate, con un
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acque fredde della Drava o si erano impiccati alle
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cosa reale da due o tremila anni. Bastava dare
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loro impedito di ritornare; o che le avrebbero costrette
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a causa della guerra, o forse anche per altri
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ognuno, per una ragione o per l’altra, aveva
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e spartiva il pane o la polenta. Ma aveva
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molto meglio di Bora o di Saetta, e non
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Sapeva benissimo che prima o poi ci sarebbe stata
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sarebbero rifugiati nei boschi o sulle montagne, da una
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montagne, da una parte o dall’altra del mondo
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bruciati con i lanciafiamme o le taniche di benzina
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sarebbe ricominciato, in questo o in quel luogo della
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e per una ragione o per l’altra sempre
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era morto sui fronti o nei Lager, ma comunque
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preferibilmente con un sì o un no, come se
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sentì come un frullo o uno sfarfallio strano dentro
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una scheggia di granata o una bambola malridotta, la
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Un ospedale, un manicomio? O un remoto campo di
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mettendogli in mano questo o quell’oggetto trovato nel
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sempre, in un modo o nell’altro. Il primo
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solitari come un contrabbandiere o un inseguito. ¶ Dopo qualche
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che chiedere una cosa o l’altra di loro