parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Federico Roncoroni, Sillabario della memoria, 2010

concordanze di «o»

nautoretestoannoconcordanza
1
2010
nome dolce e affascinante, o Giannetta o Ginetta, nomi
2
2010
e affascinante, o Giannetta o Ginetta, nomi alle mie
3
2010
tranne quando a scuola o in Comune, all’anagrafe
4
2010
in Comune, all’anagrafe, o al Distretto, alla visita
5
2010
Geo (sì: ‘G-e-o’) e di Giannina (sì
6
2010
giulebbarsi”, ‘sopportare pazientemente qualcuno o qualcosa fingendo di provare
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2010
dei siciliani, dei francesi o degli spagnoli. “Giulebbe” deriva
8
2010
fame e di pestilenza o scannarsi in guerra, amava
9
2010
leggermente verso l’alto o, anche, la quantità di
10
2010
di terra, di semi o per lo più di
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2010
delle mani per bere o per fare bere il
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2010
bere il nostro cane o, giunta l’età, la
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2010
sapevamo di fare giumella o giomella o giumelle? Peccato
14
2010
fare giumella o giomella o giumelle? Peccato, perché la
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2010
di pietra, di legno o d’oro. ¶ gnàgnera (sostantivo
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2010
mie parti, la gnagnera (o gnagnera o gnagneretta) era
17
2010
la gnagnera (o gnagnera o gnagneretta) era ed è
18
2010
una finzione, una posa o un vezzo o un
19
2010
posa o un vezzo o un capriccio, proprio delle
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2010
vogliono almeno la compassione o che accampano sempre un
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2010
onomatopeica - gna, gna, gna... o gnao gnao gnao... come
22
2010
Milano e non voleva, o poteva, sbrigare certe sue
23
2010
di favori sessuali chiesti o estorti da politici non
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2010
da casini di caccia o di pesca. Ma “casino
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2010
per estensione, la poltrona o il divano sul quale
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2010
gonfianugoli (sostantivo e aggettivo) O gonfianuvoli. Borioso, spavaldo e
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2010
nulla che lo riguarda o di cui è stato
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2010
appunto, gonfia i nugoli o i nuvoli, quelle nuvolone
29
2010
Di colore viola pallido o grigio-rosa. Più precisamente
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2010
un che di popolare o addirittura di plebeo, forse
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2010
un lavoruccio, una cianfrusaglia o un vestitino da poco
32
2010
massimo dell’impegno morale o civile, ma, come diceva
33
2010
di decidere se accettare o non accettare un invito
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2010
un invito, una proposta o una richiesta. ¶ “Impicciarsi”, come
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2010
l’antico francese empeschier, o empechier che viene per
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2010
al membro virile. “Incacchiare” o “incavolare”, riferendosi ai sostitutivi
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2010
una storia. Eccola. ¶ Settembre (o ottobre) 1968. Milano, via Bianca
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2010
è la fase più o meno lunga che, specialmente
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2010
un tutt’uno sogni o residui di sogni e
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2010
quello che avrei fatto o detto durante il giorno
41
2010
quello che avrei scritto o voluto scrivere. Nell’insonnio
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2010
per le mie inadempienze o le mie fughe, ho
43
2010
trovavo la rete vuota o quasi vuota; altre volte
44
2010
della mente che ragiona o cerca di ragionare, mi
45
2010
gli esami di maturità o quelli universitari cui partecipò
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2010
eravamo accusati di inzigarci o, come dicevamo noi, di
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2010
palle indimenticabile. Un “inzinghetto” o un’“inzinghetta”, poi, era
48
2010
inzinghetta”, poi, era quello o quella di noi che
49
2010
che vengono “de fora” o che abbiano pratica solo
50
2010
dai paesi dell’Est o dall’Africa o dalla
51
2010
Est o dall’Africa o dalla Cina, e non
52
2010
non sono propriamente forosette o foroselle nel senso caro
53
2010
vestite», gli parevano «angiolelle»; o come quelle, certo meno
54
2010
parte delle voci più o meno gergali che aveva
55
2010
un epiteto dolorosamente offensivo o per lo meno così
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2010
stupido ingenuo e sprovveduto o cercavo di farmi passare
57
2010
usata in vita sua o per lo meno non
58
2010
dal più noto “fregna” o “frigna” (e anche, a
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2010
da cui anche “fregnaccia” o “frescaccia” (‘sciocchezza, cazzata, monata
60
2010
capriccio, stizza, lieve dolore o anche per niente. Detto
61
2010
in riferimento ai bambini o a proposito di coloro
62
2010
mo’ de’ bambini leziosi o che hanno l’uggie
63
2010
che venisse dal babbo o dalla mamma sia, peggio
64
2010
qualche bambino, in cortile o a scuola. In proposito
65
2010
indicare sia i vestiti o le stoffe e gli
66
2010
anni, sia i discorsi o le promesse di qualcuno
67
2010
freddo. ¶ Il termine “fuffa” (o “fufa”) non è registrato
68
2010
avranno sentito dai genitori o dai nonni e, da
69
2010
fili di una matassa o di un tessuto (Tommaseo
70
2010
Bellini, sub voce: «Nodo o accavallatura che si trovi
71
2010
file di un tessuto o di lavori di maglia
72
2010
di lavori di maglia o di cucito»), dalle mie
73
2010
e ‘cosa poco importante o poco seria’. ¶ G ¶ gaglioffo
74
2010
altrimenti pesanti epiteti scatologici o sessuali. “Gaglioffo”, per altro
75
2010
abbia un’origine onomatopeica o, meglio, plastica: raffigura dal
76
2010
nocciole in senso letterale o quelli delle nocciole in
77
2010
lo stesso che “seccà” o “romp i ball”; “ballauster
78
2010
era il Secondo notaio o Protonotaio, quello al quale
79
2010
la facoltà di stendere o rogare atti: poteva solo
80
2010
castagne cotte nel fuoco o nella stufa. ¶ gavazzare (verbo
81
2010
Cenerentola di Gioacchino Rossini o, secondo un’altra tradizione
82
2010
ispirato a Geo Chavez o a Gea della Garisenda
83
2010
fare con l’esplorazione o per lo meno la
84
2010
avevano più volte raccontato o, dico oggi perché allora
85
2010
gèo, come Argeo, Ageo o Igeo o per gèo
86
2010
Argeo, Ageo o Igeo o per gèo- inizianti, come
87
2010
Jorge Chávez detto “Geo” o la bella Gea della
88
2010
di un animaletto selvatico o di una pianta grassa
89
2010
che possono essere belle o brutte le parole. A
90
2010
certo a Reggio Calabria, o in Sardegna, ma, piuttosto
91
2010
di lavorare a Imperia o in Valtellina. Oppure, la
92
2010
dice d’essere «gerbido» o che sta «solo sul
93
2010
in omaggio a Janette o Janine, l’infermiera francese
94
2010
essere proprio la Janette o Janine in questione. Una
95
2010
volta si chiamava Janine o Jannine e un’altra
96
2010
un’altra volta Janette o Jannette, come se la
97
2010
uno dei suoi derivati o uno dei suoi composti
98
2010
da “fare un cazzo” o meglio da “fancazzo”, cioè
99
2010
vantarsi, burlarsi di qualcuno o scampare a una punizione
100
2010
parola inventata da lei o da qualche sua collega
101
2010
alla fine del Cinquecento o per lo meno fa
102
2010
di significati - da ‘discorso’ o ‘credenza infondata’ a ‘opinione
103
2010
significano la stessa cosa o due cose diverse, molto
104
2010
che usi l’una o l’altra espressione. Tommaseo
105
2010
amica Elena, ‘fare sesso’ o, come dice Marcello, ‘girare
106
2010
di quello che fanno o vorrebbero fare o altre
107
2010
fanno o vorrebbero fare o altre persone fanno, una
108
2010
addosso, in vesti più o meno succinte o addirittura
109
2010
più o meno succinte o addirittura senza vestimenta e
110
2010
neanche se le leva, o viceversa; con “fare l
111
2010
dissidio tra chi, uomo o donna, “si strugge” in
112
2010
dicono che una tale (o un tale) “fa all
113
2010
loro personaggi? “All’amore” o “l’amore”? Dipende dai
114
2010
A, cioè quello giocoso, o nel senso per così
115
2010
cioè quello più serio o per lo meno più
116
2010
amore, sia di primavera o d’autunno...» Certo, nel
117
2010
teorico, intendesse l’uno o l’altro «fare». Ah
118
2010
tenerella, una candida Nerina o una perfida Aspasia? Certo
119
2010
inopportune prese di coscienza o, peggio, a postume recriminazioni
120
2010
dicono “fare all’amore” o “fare l’amore”. Mi
121
2010
a colpire la biglia o il mucchietto di biglie
122
2010
una pistola, un fucile o anche un cannone facessero
123
2010
non funzionare del tutto o mancare l’obiettivo che
124
2010
una occasionale impotenza sessuale o, che è lo stesso
125
2010
più crudo, non avere, o non avere abbastanza a
126
2010
che le ragazze potessero o non potessero fare cilecca
127
2010
Internet un arguto navigatore (o un’arguta navigatrice?): «Si
128
2010
i quali, per disgrazia o per imperizia, lasciano sfuggire
129
2010
è una parola onomatopeica o a un rifacimento di
130
2010
più su, della «gazzera» o del nome proprio Cecca
131
2010
chiamo quando sono contento o disperato e con il
132
2010
con cui mi chiamano o mi hanno chiamato le
133
2010
altro mi ha chiamato o mi chiama così, e
134
2010
la usa - la pronuncia o la scrive - a sciacquarsi
135
2010
usando contro il malparlante o malscrivente l’improperio che
136
2010
in cui qualcuno, sentendosi o ritenendosi veramente fico si
137
2010
per la sua bellezza o per la sua simpatia
138
2010
ciò che trovano bello, o alla moda: «Questo bar
139
2010
niente. ¶ forosetta (sostantivo femminile) O foresetta o anche foresella
140
2010
sostantivo femminile) O foresetta o anche foresella. Contadinella, campagnola
141
2010
fuori, che è originario o proviene dalla campagna’ o
142
2010
o proviene dalla campagna’ o anche ‘che vive in
143
2010
cittadino, da borghese, mercante o intellettuale. Era cara ai
144
2010
la Carolina Cristofori Piva, o giovinette un po’ fraschette
145
2010
sesso e l’amore o erano parolacce, bestemmie o
146
2010
o erano parolacce, bestemmie o ingiurie. Mi era successo
147
2010
lingue per la strada o in un letto, anziché
148
2010
va bene per cuccare o per cacciarti nei guai
149
2010
dei vocativi latini diabole, ‘o diavolo’, e domine, ‘o
150
2010
o diavolo’, e domine, ‘o signore’. La parola, che
151
2010
dalla deformazione di “diamine”, o per lo meno attestata
152
2010
a seconda del contesto o del tono del discorso
153
2010
del tono del discorso o della situazione, indica la
154
2010
la figlia, la nonna o una zia, la moglie
155
2010
una zia, la moglie o l’amante, la donna
156
2010
prete, la donna manager o, peggio, la donna-poliziotto
157
2010
proprio, tipo donna Carla, o, peggio, con l’iniziale
158
2010
derivati, come “donnaiolo”, “donneggiare” o, come dice Marcello provenzaleggiando
159
2010
una forma di intelligenza o astuzia, e la sua
160
2010
credevo di sapere tutto, o almeno quello che su
161
2010
e si impara vivendo o si legge nei libri
162
2010
lodato e troppo disprezzato”» o, infine, «“terzo sesso”, per
163
2010
coniugata con un altro o a un altro riservata
164
2010
con uno squillante «Arrivedergliela! » o, a seconda del livello
165
2010
via Carloni, da Como o dalla Lombardia, come avremmo
166
2010
golfino, senza maniche, rosa o celeste, come le bambine
167
2010
una crosta, una cicatrice o almeno l’ombratura grigiastra
168
2010
il terzo giorno, pensammo, o per lo meno io
169
2010
dal suo stesso senno o strozzato da qualcuno che
170
2010
della Guardia di Finanza o giù di lì, era
171
2010
frutto dell’impegno didattico, o meglio didascalico, della maestra
172
2010
fatto il tenero Enrico o il suo compagno Ernesto
173
2010
si chiamavano Dante, Francesco o Giacomo, ma nessun Dante
174
2010
Dante Alighieri, Francesco Petrarca o Giacomo Leopardi. Possibile che
175
2010
un diplomatico, un cardinale o un poeta? Chissà dove
176
2010
mie parole private, “eden” - o meglio “Eden”, con l
177
2010
sembra, in un film o in un documentario: per
178
2010
Reggio Calabria, a Palermo o a Cagliari, chiamano bas
179
2010
scritto “plus”, senza pensare, o senza neanche sapere, che
180
2010
rebus vedete un uomo o una donna con una
181
2010
non è una pancia o un ventre ma un
182
2010
tardo (h)epar,-patis (o ´paris), ‘fegato’, dal greco
183
2010
pancia” e “ventre”, intere o segmentate, non si combinano
184
2010
chiudere la parola precedente o valere come congiunzione, e
185
2010
contrassegnato dalla solita consonante o da una vocale, un
186
2010
accanto a un cavallo o un agnellino accanto a
187
2010
accanto a una pecora o un vitellino da latte
188
2010
sembri proprio una raganella, o almeno una rana o
189
2010
o almeno una rana o un ranocchio o un
190
2010
rana o un ranocchio o un rospo, non è
191
2010
boschi e nelle selve; o secondo altri dal greco
192
2010
proposito, la parola “cazzo” o uno dei suoi derivati
193
2010
brolo (sostantivo maschile) Boschetto o prato recintato e anche
194
2010
parole dal significato oscuro, o per lo meno a
195
2010
sia un uccellino vero o un uccellino metaforico, come
196
2010
decorso cronico e irreversibile o a un progressivo indebolimento
197
2010
del corpo per mancanza o insufficienza di alimentazione. «Si
198
2010
come si dice usualmente, o di marasma senile, come
199
2010
il suo derivato “cachetico” o “cachettico”, che oltre a
200
2010
il cachetico, il “bacato” o “bacaticcio” (chi sta sempre
201
2010
un verme), il “cagionoso” o “cagionevole” (uno di «complessione
202
2010
leggier disagio che soffra o strapazzo che faccia»), l
203
2010
chi è quasi lessato, o dagli anni, o da
204
2010
lessato, o dagli anni, o da strapazzi e malanni
205
2010
il crollo dell’età») o il “tisico” (che non
206
2010
accorarsi, stare in pena o darsi pena per qualcuno
207
2010
darsi pena per qualcuno o per qualcosa. E parola
208
2010
di attività manuali, solitarie o reciproche, nelle parti basse
209
2010
fare con i calamari o i calamaretti intesi come
210
2010
poi ‘cannuccia per scrivere’ (o “calamo” come ancora si
211
2010
la Paoletta quando dorme, o è languidamente appoggiata su
212
2010
si guarda allo specchio, o ci sta addirittura seduta
213
2010
Chi si nutre esclusivamente o prevalentemente di carta, come
214
2010
come me, perché «cartivoro », o più esattamente «animale cartivoro
215
2010
messi in bella copia o scartati i testi, quei
216
2010
a pescare nel cestino o nelle cartellette con sopra
217
2010
alla luce qualche inedito o per mettere a disposizione
218
2010
sinonimi di portata più o meno offensiva sono “ferrovecchio
219
2010
catorcio») : suoi sinonimi più o meno ironici, in questa
220
2010
lungo una parola dialettale o per lo meno una
221
2010
per indicare un’auto o una bicicletta scassata cioè
222
2010
delle parole che impari o di cui impari l
223
2010
dita tese, esclamando «Cipperimerli! » o «Cippelimerli!», a mo’ di
224
2010
prendimi, se sei capace!» o per negare fermamente, ma
225
2010
completava la sua cartella o quando voleva prendere in
226
2010
stesso gesto, diceva «Ciffolimerli!» o «Ziffolimerli!», delle varianti che
227
2010
della trivializzazione dell’originale o dello slittamento dall’idea
228
2010
aggiunto per la rima o l’assonanza. Oppure, effettivamente
229
2010
fortuna, di Luigi Dallapiccola o di Igor Strawinski». Di
230
2010
il soggetto al nome o all’aggettivo della parte
231
2010
con la sua leonessa o qualche balena maschio con
232
2010
in campo sessuale. Oggi, o si ha, secondo l
233
2010
giurisprudenza, un rapporto sessuale o, nel linguaggio dell’uso
234
2010
si fa all’amore o l’amore (circa l
235
2010
l’uso dell’una o dell’altra costruzione sintattica
236
2010
restino soltanto una promessa o una minaccia: “alliccamusso”, “catrófola
237
2010
mie parti è “papina” o “pappina”. «Se non la
238
2010
schiaffone: non uno schiaffo o degli schiaffi, uno «schiaffone
239
2010
tutti si sentivano liberi o volevano essere liberati (dall
240
2010
parole che avevo appreso o riguardavano il sesso e
241
2010
una volta — chi dice o scrive più “luogo bacìo
242
2010
Lazio, dove un “badananài” (o un “badananàio” o un
243
2010
badananài” (o un “badananàio” o un “badanàï”) è un
244
2010
badanàï”) è un ‘tafferuglio’ o un ‘parapiglia’ o quello
245
2010
tafferuglio’ o un ‘parapiglia’ o quello che più comunemente
246
2010
strepitosa l’etimologia: “badananài” (o “batanàio” o “badanài” o
247
2010
etimologia: “badananài” (o “batanàio” o “badanài” o “batanài” o
248
2010
o “batanàio” o “badanài” o “batanài” o anche “tananài
249
2010
o “badanài” o “batanài” o anche “tananài” o “tatanài
250
2010
batanài” o anche “tananài” o “tatanài”) è la deformazione
251
2010
un bisbigliare fitto, più o meno fastidioso. In toscano
252
2010
portata offensiva come “imbecille” o, appunto, “stupido”, ma suonava
253
2010
milanese, e lombarda, barbellà o barbelà, registrata come tale
254
2010
barbèl, che significa ‘mento’ o meglio, quel tipo di
255
2010
chiama più propriamente bazza o scucchia. Spiegava infatti la
256
2010
persona che ha freddo o paura è il barbèl
257
2010
proprio di ‘donna barbiere’ o di ‘moglie di barbiere
258
2010
nostra “barlafusa” e “barlafuse” o, nel dialetto della nonna
259
2010
quando mangiava e beveva o aveva il moccio al
260
2010
mettevano la bauscina (“bauscinna” o “bausciott”), cioè il bavaglino
261
2010
sostantivo femminile) Dialetto umbro o almeno credo. Perché è
262
2010
donna non più giovane o per lo meno a
263
2010
meridionale, una di sardi, o meglio di sardegnoli, come
264
2010
perché mancava il padre o, se si preferisce, il
265
2010
poi, appena il donatore o la donatrice si erano
266
2010
commiserevole e buttato via: o, meglio, veniva avvolto in
267
2010
veniva avvolto in due o tre fogli di giornale
268
2010
domandare a qualche amico o a qualche amica di
269
2010
di Spoleto, di Gubbio o di Assisi se li
270
2010
hanno un altro nome o, peggio ancora, che non
271
2010
sentirlo sì: a Varazze o a Celle, in spiaggia
272
2010
esposizione, usare parole scientifiche o tecniche perché considerate troppo
273
2010
tutta probabilità da buelu o belo, ‘budello’, inteso come
274
2010
potesse derivare da Belenos o Belanus, nome di una
275
2010
belinone”, per indicare, più o meno affettuosamente, una persona
276
2010
significato sia di cosa o azione facile da fare
277
2010
sia di azione sciocca o dannosa, sia di azione
278
2010
una mamma più ricca o più accomodante della mia
279
2010
parola: al solo sentirli o pensarli, l’aggettivo e
280
2010
un’immagine, un brano o un verso. Trascrissi così
281
2010
quel dì a vederle. ¶ O questi, di Giambattista Marino
282
2010
e faccia ha dilicata. ¶ O questi, di Emilio Praga
283
2010
nell’ansia vederla agonizzare. ¶ O questi, di Sergio Corazzini
284
2010
fatica per tirarlo su o inghiottirlo del tutto; quello
285
2010
feste estive di Pančevo o di Novi Sad, mi
286
2010
dell’umore degli adulti o della particolare malizia di
287
2010
che tiene un bordello o frequenta un bordello’ sia
288
2010
di scuola, che poco o niente sapevamo di cavalli
289
2010
significato delle parole più o meno difficili che ci
290
2010
ci capita di incontrare o sui peccati che commettiamo
291
2010
non farlo, per trascurataggine o indolenza o peggio. ¶ Probabilmente
292
2010
per trascurataggine o indolenza o peggio. ¶ Probabilmente, se la
293
2010
fanciulli settenni quali eravamo. O forse voleva semplicemente stendere
294
2010
l’aceto, definiva “acidiosa” o “acidiosetta” una nostra vicina
295
2010
rientrano per un verso o per l’altro nei
296
2010
mattina si alza tardi o la sera non provvede
297
2010
l’ho sentita pronunciare o dove l’ho letta
298
2010
colei che ti raccoglie’ o, peggio, “ostetrica”, ‘colei che
299
2010
un’accoglitrice, una levatrice o un’ostetrica? ¶ albàsia (sostantivo
300
2010
sua fonte di ispirazione o per lo meno di
301
2010
chiamavano così la leucemia. O, per lo meno, noi
302
2010
alla mancanza di sangue, o meglio di un particolare
303
2010
più e che prima o poi se lo sarebbe
304
2010
che magari ho letto o sentito pronunciare per anni
305
2010
cominciato a toccarmi, indirettamente o direttamente, da vicino. Mi
306
2010
in “-oma”, come “sarcoma” o “linfoma” o “mieloma” (→ oma
307
2010
come “sarcoma” o “linfoma” o “mieloma” (→ oma), che sono
308
2010
nome, ha una più o meno lunga serie di
309
2010
lunga serie di aggettivi o di complementi di specificazione
310
2010
quel momento non conoscevo o conoscevo approssimativamente: leucociti, eritrociti
311
2010
quando un giovane medico o una bella infermiera te
312
2010
così la parola “leucocita” o la parola “piastrina” con
313
2010
in caduta, in ripresa) o un numero (4, 3, 149) finiscono con
314
2010
altro che al caso o al destino, mi ha
315
2010
valvola tricuspide, valvola bicuspide (o mitrale), sistole, diastole, endocardio
316
2010
l’introduzione di uno o più stent (altra parola
317
2010
di un bufalo infuriato, o meglio di un toro
318
2010
mente facili facili sei o sette termini che non
319
2010
e “azzerbinato/-a”, ‘uomo o donna ridotti a far
320
2010
i Greci non definivano βάρβαρoι , ‘balbettanti’, coloro che a
321
2010
appunto chi è ingenuo o stupido: per esempio, “bambo
322
2010
indicare chi era stupido o faceva lo stupido, e
323
2010
quale “babbeo” è, direttamente o indirettamente, capostipite di una
324
2010
serie di termini più o meno insultanti: “babbaccio”, “babbaccione
325
2010
che parlava di “papà” o addirittura di “pà” («Il
326
2010
lingua che chiami mamma o babbo», Inferno, XXXII, vv
327
2010
in Piazza della Signoria o sul Lungarno affettuosamente è
328
2010
con bacio della mano o di un lembo della
329
2010
ossequio riverente, da inferiore o sottomesso. Per naturale estensione
330
2010
un baciabasso. L’atto, o per lo meno l
331
2010
ventidue tipi di “baciamano” (o anche “baciamani” con il
332
2010
casi è troppo umida o troppo secca o troppo
333
2010
umida o troppo secca o troppo unta e quello
334
2010
paio di labbra più o meno ributtanti. ¶ Madame du
335
2010
quando andava a teatro o alle feste: precauzioni che
336
2010
deriva dal latino parlato *(o)pacivus, derivato a sua
337
2010
l’oggetto che indicava o un verbo con l
338
2010
verbo con l’azione o lo stato che esprimeva
339
2010
specificando a cosa servivano o come si usavano. José
340
2010
più persone e ricordi o che, semplicemente, mi piacevano
341
2010
abbia allegato un dossier o un file, con schede
342
2010
sempre in vecchi dizionari o nelle urne in cui
343
2010
altro, per motivi estetici o per lo meno di
344
2010
chiosano come volg.(ari) o oscen.(e) o, nella
345
2010
ari) o oscen.(e) o, nella migliore delle ipotesi
346
2010
Molte sono parole strane o difficili in cui mi
347
2010
rivista, in un quotidiano o in un saggio e
348
2010
di poesia, romanzi, racconti o carteggi di personaggi famosi
349
2010
altre donne, che amano o odiano altre parole, ma
350
2010
tempo, mi rendono uguale o simile a tanti altri
351
2010
allo tsunami dell’Alzheimer o al naturale involversi della
352
2010
ho raccontato i fatti o le circostanze in cui
353
2010
cui l’ho sentita o da cui l’ho
354
2010
sue assurde e e o apertisissime, le sue parole
355
2010
darci chiarimenti in proposito: o riteneva la parola nota
356
2010
e non da Siena, o non voleva far sapere
357
2010
gradito ricevere qualche complimento o qualche domanda, cose che
358
2010
insieme alla pipì. Sapevamo o non sapevamo tutti che
359
2010
a scuola, in automobile o in moto, la figlia
360
2010
genitori, avrebbe mai detto o ammesso di avere un
361
2010
che non hanno nulla o quasi era ai nostri
362
2010
più onore ai primi o ai secondi, e la
363
2010
cosa significasse la parola, o forse proprio per quello
364
2010
condir con lo zucchero, o dal rendere che a
365
2010
più gustoso il bere; o dall’equivoco con ‘finezza
366
2010
Nord e il Centro, o per lo meno tra
367
2010
sentiva come un torto o un’offesa. E la
368
2010
grandi linee un’idea o un progetto’ e, in
369
2010
un saluto, un sorriso o un gesto. Un terzo
370
2010
bloccare, legare le gomene o le ancore con un
371
2010
in chiacchiere, pettegolezzi, complimenti o discorsi inutili. ¶ abbuffàrsi (verbo
372
2010
di riempirsi la pancia o le gote come una
373
2010
della condanna paterna, “abbuffarsi” o, peggio, “abboffarsi”, come pure
374
2010
sorta di allergia semantica o lessicale è normale. Il
375
2010
pronunciare la parola “ciaspola” o l’aggettivo “intrigante” (“una
376
2010
in escandescenze quando sente o legge l’avverbio “praticamente
377
2010
un malato senza speranza o di un suo parente
378
2010
come pure la chiamano, o la terminatrice, come si
379
2010
a coprirle il viso, o giovane, con gli occhi
380
2010
soffocandomi con un cuscino o tra le cosce, dopo
381
2010
suo vasetto di coccio, o iniettandomi un liquido verdemare
382
2010
forma separata “accatt’amori” o “accatta-mori”, perché “accattamori
383
2010
problema sollevato da Tommaseo o forse conoscendolo benissimo, Marcello
384
2010
Ha sconcertato, ancora sei o sette anni fa, Andrea
385
2010
un ago da calza o disturbandola con stupidaggini pronunciate
386
2010
stare disteso’, per dormire o per compiere un atto
387
2010
che venga a parlare o a chiedere pace, sia
388
2010
rimproveri e i suoi (o i miei?) sensi di
389
2010
che invitano alla disonestà o la fomentano» e in
390
2010
detto di un terreno o di un oggetto, è
391
2010
comportarsi in modo disonesto o sconcio» o a dire
392
2010
modo disonesto o sconcio» o a dire cose «grasse
393
2010
verso piaceri non leciti, o, se leciti, tendenti con
394
2010
e rinnovarli senza male o disagio»; e, dopo tutto
395
2010
anco ne’ legittimi piaceri» o in atti fisiologici («l
396
2010
l’incontinenza d’orina ») o naturali o culturali («l
397
2010
d’orina ») o naturali o culturali («l’incontinenza di
398
2010
comune senso del pudore o della decenza, magari ostentando
399
2010
per “bruttissimo”». La laidezza o, peggio, il laidume - parola
400
2010
si comprava dal droghiere o tanto meno al supermercato
401
2010
vederla lì nel calderone o, peggio, nel bottiglione verdastro
402
2010
le voci che circolavano o, come è più probabile
403
2010
stufato, fosse arrosto, bollito o stracotto, fosse manzo, castrato
404
2010
castrato, porco, agnello, capretto o cappone, non ne era
405
2010
colpo alle mie credenze o, se si preferisce, un
406
2010
mantenimento della vita. Paura o timore è prolungamento di
407
2010
apertura del Tg delle 20 o ne facciamo una vittima
408
2010
nessuno e neanche goloso o avaro; non avendo mai
409
2010
non gli “atti impuri”, o “impurri” come diceva il
410
2010
mancherebbe altro. ¶ Tutti, prima o poi, siamo stati, stoltamente
411
2010
mente di toglierci, disilludendoci o, peggio, condannandoci moralmente, la
412
2010
per lo più rari, o di cibi piccanti, anche
413
2010
prevalentemente nelle donne, nevrotiche o incinte, nel qual caso
414
2010
si sposò guarì completamente o quasi. ¶ Ora, della lontana
415
2010
dove viene? Dalla debolezza, o dalla dolcezza, del mare
416
2010
debolezza di un organo o della psiche? Sì, proprio
417
2010
di mollarglielo in mano o in bocca per vedere
418
2010
Tenerla incerta per sfiorare o palpare le rotondità di
419
2010
a definire un màrtul (o màrtor) o marturèl - o
420
2010
un màrtul (o màrtor) o marturèl - o marturela se
421
2010
o màrtor) o marturèl - o marturela se era una
422
2010
se era una donna - o anche martulott o martoròtt
423
2010
donna - o anche martulott o martoròtt chiunque si comportasse
424
2010
si comportasse da sciocco o fosse sciocco di natura
425
2010
di qualsiasi persona, donna o uomo che sia, e
426
2010
se per convincere me o se stesso che la
427
2010
con l’onomatopeico min o mign, ‘gatto’», usato nel
428
2010
quasi. ¶ merde! (interiezione) Così - o meglio «Merd!» perché così
429
2010
nessuna lingua, italiano, dialetto o francese che fosse. E
430
2010
pomeriggio, per un tè o una cioccolata. Il nonno
431
2010
aveva sollecitato al nonno, o semplicemente per ricordare fra
432
2010
di tenerezza ogni tanto, o anche soltanto di mescolarla
433
2010
magari di eliminare, preventivamente o in corso d’opera
434
2010
volta, al solo assaggiarla o, purtroppo, dopo parecchie cucchiaiate
435
2010
già rimessa sul fuoco o addirittura servita a tavola
436
2010
durante la prima cottura o in attesa di riscaldarla
437
2010
persona sporca e trasandata o un ragazzino presuntuoso. La
438
2010
piccolo mozzicone di candela o di torcia, un monello
439
2010
dalle mie parti moccolotto o lumino, che si accende
440
2010
si accende in chiesa o sulla tomba dei morti
441
2010
bella, ma non esiste. O, meglio, non esisteva fino
442
2010
non mi sento offeso’; o anche «Un bel nagòtt
443
2010
anche «Un bel nagòtt» o «Un bell nagotta», ‘Un
444
2010
famiglia delle parole sconce o presunte tali! Lì ne
445
2010
tra parentesi l’epoca o l’anno della prima
446
2010
pelo, ahimè, di gatto o di coniglio, sui risvolti
447
2010
per andare in Paradiso o meglio in Purgatorio o
448
2010
o meglio in Purgatorio o dovunque san Pietro avrebbe
449
2010
modo rispettoso una monaca o un monaco anziani. Ma
450
2010
malinconicamente ripensa a persone o luoghi cari lontani, nello
451
2010
cari lontani, nello spazio o nel tempo, e li
452
2010
tempo, e li rimpiange, o di chi, altrettanto malinconicamente
453
2010
il Corriere dei Piccoli; o quando, la mattina di
454
2010
mostrava orgoglioso il presepe; o quando palleggiava in aria
455
2010
capito se di gioia o di paura. Nostalgia della
456
2010
un quadro, un affresco o una statua, ascoltando una
457
2010
statua, ascoltando una canzone o una sinfonia o leggendo
458
2010
canzone o una sinfonia o leggendo un romanzo, un
459
2010
un romanzo, un racconto o una poesia. E qui
460
2010
autore latino del III (o del V?) secolo dopo
461
2010
dalla poesia alla prosa o meglio dalla nostalgia come
462
2010
patria’) sembrò al laureando o ai suoi maestri troppo
463
2010
di profonda tristezza, patologico o poco meno. Il Tommaseo
464
2010
passati; ovvero di ricordi o speranze oltremondane (il Carducci
465
2010
costretti a vivere separati o a pensare alla loro
466
2010
più tardi, il comunismo) o una forma di governo
467
2010
blando e ironico compatimento. ¶ O ¶ OK / KO (sigle) Ci
468
2010
un’altra lingua, la o, e, in un’altra
469
2010
altra ancora, la e o la u, di modo
470
2010
che è squallido esibizionismo o puro agonismo o totale
471
2010
esibizionismo o puro agonismo o totale mancanza del senso
472
2010
il polsino della camicia o andare a cena in
473
2010
veduta, dice di sì o di no, quando tutti
474
2010
che dica di no o di sì oppure manifesti
475
2010
caso, non in chiesa o a pranzo con il
476
2010
qualunque parola, alla radice o al tema di qualunque
477
2010
un suffisso molto attivo o, come si dice, molto
478
2010
registrati sui referti medici o sulle cartelle cliniche, e
479
2010
quelli che lo scrivono o lo pronunciano, sono medici
480
2010
paziente che le ascolta o le legge quelle parole
481
2010
sola cosa soltanto: cancro o, che è lo stesso
482
2010
è lo stesso, tumore o anche neoplasia o, triste
483
2010
tumore o anche neoplasia o, triste eufemismo usato per
484
2010
a un tumore benigno o a una infiammazione circoscritta
485
2010
un mixoma, un neuroma o un osteoma. Ma il
486
2010
un osteosarcoma, un rabdomiosarcoma o un sarcoma. In più
487
2010
seconda dei casi, benigni o maligni e quelli che
488
2010
le donne che vanno o stanno con le donne
489
2010
consiste nell’accostare due o più parole che terminano
490
2010
come forse credevo “ginosessuale” o “donnasessuale”, bensì semplicemente, chiaramente
491
2010
chiamata “ bomborino”, italianizzando, più o meno consapevolmente, la parola
492
2010
chiamasse, che so, “bomboro” o “bombo”, visto che stava
493
2010
in r (bombolico > bombolin [o bombulin o bombulif] e
494
2010
bombolico > bombolin [o bombulin o bombulif] e, infine, > bomborin
495
2010
bombulif] e, infine, > bomborin [o bomburin] e “bomborino”). ¶ Il
496
2010
che scrivono poesie, racconti o romanzi, considerano il loro
497
2010
i suoi pilastri, uomini o donne che siano. Quanto
498
2010
più una donna giovane o una ragazza, florida, con
499
2010
mascelle in azione - “pacchiarone” (o “pacchierone”), e “pacchiarotto” (o
500
2010
o “pacchierone”), e “pacchiarotto” (o “pacchierotto”) e “pacchione” che