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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ada Negri, Di giorno in giorno, 1932

concordanze di «o»

nautoretestoannoconcordanza
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1932
e rumori si attenuavano (o cosí mi sembrava), nati
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1932
almeno qualche piccola dattilografa, o sartina, che mi passava
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corso dell'esistenza, triste o lieta che fosse l
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delle botteghe, sdraiati, accucciati o ruzzanti, a godersi il
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da mordicchiarsi come cicoria o lattuga: il fiorire di
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1932
brezza a pena alitante, o dal vento vivo; ma
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delle spade dei bambú, o delle aperte mani de
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aperte mani de' platani, o delle cangianti cime, color
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se son donna, ramo o frasca. ¶ Tutto un brusire
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cima d'una fronda o su un'alga a
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ondeggiante, di fisarmonica. ¶ Tre o quattro contadini, seduti con
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Non sono stelle fisse, o pianeti: non sono stelle
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1932
col fiato. Avevo otto o nove anni. Ora che
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mi amavano, andarsene lontano o sparire sotterra, tornai a
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delle persone troppo amate o troppo odiate: se mai
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se essi soli cantino: o anche l'erbe, i
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se per oscura volontà o per oscuro istinto, mi
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andavano, senza trovar croci o segno qualsiasi di sepolture
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l'uomo, e due o tre volte rifece la
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sul prato: io ricamavo, o lavoravo all'uncinetto, o
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o lavoravo all'uncinetto, o non facevo nulla. Poi
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madre, a chiedere conforto, o semplicemente quiete e riposo
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tutte, a raccontarsi favole o a cantare cori imparati
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dei gioielli del Faust, o «In quelle trine morbide
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scritto e, un giorno o l'altro, un tal
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della rinuncia? Di colpo, o a poco a poco
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condurre in gloria Giulietta o Norma o Amina o
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gloria Giulietta o Norma o Amina o Lucia alla
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o Norma o Amina o Lucia alla sua locanda
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mirarti ¶ sí presto estinto, o fiore.» ¶ E nella crinolina
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pari con un'operaia o borghesuccia qualunque. Che male
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di sete a guardarlo. O, piuttosto, la sete è
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ora dà nel roseo o nel ferrigno ricco, protervo
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è casetta di colombi o di rondoni. I felici
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prominenze ossee, già calva, o quasi: quali se ne
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che non è carne, o non lo è piú
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1932
lo è piú. Piccole, o rimpicciolite: senza segni di
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cui non si distingue, o, meglio, non si sente
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Maria: incapace di menzogna o di bassezza. Francescana, anche
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nuovo, una dignità nuova. O Maria, chi sa se
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E solo lettere brevi o cartoline, tracciate con rapido
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rapide righe bizzarre, Frik o Lenor secondo il capriccio
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1932
molti nidi. ¶ Come tutte o quasi tutte le belle
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e meglio dei passeri o del filtrar del sole
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panchette di legno, sei o sette fanciulle, in grembiule
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d'uniforme, studiano, raccolte, o chiacchierano piano: qualcuna cuce
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sole passano due ore o tre quarti di giornata
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entrata: nel quale due o tre mobili a bacheca
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intanto, ai piú poveri o trascurati, a quelli che
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1932
fare, ridendo, cantando, due o tre piroette: ah, questi
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a raccolta, nel tempio o nella piazza: annuncia loro
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1932
sono mute, sorde, incomunicabili. O cosí sembra. Non so
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1932
rassomigli alla Mostiòla-torre, o alla Mostiòla-chiesa: a
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acqua, i navalestri fumano o fischiettano, indifferenti: uno di
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1932
se da una barca, o da un prato, o
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1932
o da un prato, o dalla pergola d'un
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1932
uno ch'è morto, o per volontà di uno
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Vorrei sapere chi fu, o chi è: e di
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e di quale dono o perdono rende grazie a
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contenta, se il dono o il perdono celeste fosse
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senza fermarmi ad ascoltare; o seguirlo, almeno per un
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Ai ritmi troppo lenti o troppo celeri, alle note
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strapazzare qualsiasi altro tango o valzer, che per me
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colpisce per un'espressione, o piuttosto per un'assenza
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piccino. Le metto due o tre monete nel piattello
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degna d'uno sguardo o d'un cenno: cagna
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sguardo vien di lontano, o dal profondo, ch'è
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1932
è d'una principessa, o d'un'attrice, o
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o d'un'attrice, o d'una di quelle
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non può essere mediocre o volgare. Forse avrà vita
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ogni età, dai dodici o giú di lí, fino
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in braccio i piccoli, o per mano: i meglio
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con lui, trascinandoselo bene o male, un giro di
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1932
li mettono al mondo, o è la terra che
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1932
mi nasceva nel fieno o nel melgone. E patir
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gabbie appese alle finestre, o nascosti nel verde degli
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con odore di prigione o di chiostro, aduggiate da
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piccolo ritiro di frati o di monache. Un'iscrizione
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mi sarei venuto dietro?» ¶ «O Signore! Essendo io in
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verresti Tu in me? O dove debbo io appartarmi
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stesso Bonino da Campione, o di Matteo: risale al
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non sono molte: dieci o dodici al piú: assai
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appunto chiamano le morte, o lanche. Tutte ghiaccio ora
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marciapiede, splendessero sette soli o minacciasse la pioggia: colla
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1932
essere figlia della portinaia, o d'un'inquilina che
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di nastro verde-pisello o turchino-mare, dalla madre
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dure, di gomma compatta o di legno. Un di
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e via. Quei cinque o sei baccelloni le marciavan
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cullare una delle bambole o tutt'e due insieme
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tutt'e due insieme; o a vestirle di quei
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1932
cresta di seta verde o turchina, s'ella alzava
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pensai. Cosí passarono quattro o cinque anni. Ma giorni
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Il resto era mutato, o cancellato. ¶ Teneva sotto l
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al banco, aula B o aula C, quarta o
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o aula C, quarta o quinta classe elementare, composta
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quali un gatto sonnecchia o un cane vigila, che
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Pure son donne: hanno o avranno figli: forse, qualche
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piú che di morire: o, piuttosto, è contenta che
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un mercante di cavalli o un coltivatore di rose
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LINEA DELLA VITA ¶ “Vero, o non vero? (cosí chiede
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teatri: un sogno. Cinque o sei anni passano, con
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me ogni altro pensiero; o per un capogiro, o
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o per un capogiro, o per un momentaneo arresto
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non trovava che quattro o cinque intimi. Pure, un
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inquieto, curioso della buona o cattiva novella. Si vergognava
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quantunque mi sapesse incredula; o, forse, per questo. Ma
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un momento di noia o di malinconia. Distante dal
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via Santa Croce) quattro o cinque porte piú in
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Gli uomini, al fronte o nelle retrovie. Io mi
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di portare, ogni tre o quattro giorni, fiori al
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Il Lègora avrà ventisette o ventott'anni: lo conosco
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fra unghia e carne, o d'altre scalfitture e
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uno stipo del Settecento, o una mensola dell'Impero
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una mensola dell'Impero, o una credenza cremonese del
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fotografico d'un bisnonno o d'un prozio, eroe
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minuscolo appartamento, qualche mobile, o impiantito, o che so
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qualche mobile, o impiantito, o che so io da
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proprio nulla di complicato o d'oscuro fosse nel
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potrei forse, con quattro o cinque linee rette, rievocare
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diceva mai cose incerte o inutili. ¶ Fatto sta, che
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regno della sua cucina o nella semi-oscurità d
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rado che la direttrice o la vice, partendo dai
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dalle liste dei pasti o dal discorso intorno a
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andava poi al lavoro, o verso la difficile ricerca
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avuto padre e madre, o posseggano marito e figli
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un angolo; e tre o quattro galline che razzolavano