Domenico di Giovanni, [Sonetti], 1449?

un gran pensier negli occhi, ¶ Che mi fa contemplar

i cocuzzoli. ¶ E gli occhi degli struzzoli, ¶ Fagli pestar

quale aveva ben cent'occhi, ¶ Pel tullurù, lurù, suon

acqua, e fregatel'agli occhi, ¶ E vedrai saltellar mille

naso d'Oca, e occhi di Ventriera, ¶ Mortal nimico

XLVII ¶ Lingue Tedesche, e occhi di Giudei, ¶ Un pentolin

dinanzi a i notturni occhi miei ¶ Con un pien

Sol perchè Febo agli occhi lor rincresce ¶ Gli appongon

Lepri dormon con gli occhi a sportello. ¶ LXXII ¶ Un

Chi ha mal d'occhi mangi de' penniti, ¶ Come

lucon più che gli occhi di Plutone. ¶ O circondata

I Granchi portan gli occhi sulle spalle, ¶ Per potersi

sete mi pizzican gli occhi. ¶ CVII ¶ Nel Cielo impireo

il taglier tien gli occhi aperti. ¶ CVIII ¶ Veggendo una

ciglia. ¶ CXX ¶ Aprendo gli occhi a un sonar di

smemorato ¶ Non veggendo nè occhi, nè cervella; ¶ Poi mi

e poi a' miei occhi veggenti ¶ Sputò fuor dell

di bucato ¶ Avvolta agli occhi, e l'ali ha

gli stò con gli occhi aperti ¶ Cercando del più

calzolajo, ¶ Nè in più occhi è sparsa una panziera

pian, pian con gli occhi fissi, ¶ Nè più, nè

dormir non chiusi stanotte occhi: ¶ Più volte dièmmi quell

notte non chiusi mai occhi; ¶ Pugnevan le lenzuola come

fa ch'apra due occhi; ¶ Un topo, ch'io

dolente, ¶ Fussinti tratti gli occhi, e messi in sale

cerboneca fina; ¶ Chiudendo gli occhi, mi par medicina. ¶ CLXXX

tu potrai ben gli occhi serrare: ¶ Se 'l Becco

cuor in corpo, od occhi in vista, ¶ Usciam fuor

collo torto strabuzzando gli occhi, ¶ A guisa d'uom

non si mette gli occhi ¶ Papi de' Pulci, che

lo ver, con gli occhi biechi. ¶ Natura pazza scaglia

fronte, ¶ E ne' begli occhi, onde il dolor si

questa donna, ¶ Che gli occhi di virtù mai non

lingue severe, e gli occhi onesti ¶ Nel grave, e

si dicesse che cento occhi ¶ Fussen veduti ad Argo

dotte. ¶ Mostrommi quel cogli occhi di duo botte, ¶ Qual

bugiadra, ¶ E con suo' occhi dispetto sfavilla. ¶ Dunque prima

squilla, ¶ Che senza chiuder occhi mi riscosse. ¶ E come

Al mal de gli occhi torrai della spera ¶ Del

quanto questa. ¶ Escon dagli occhi suoi mille fiammelle ¶ Ch

sia da' tuoi belli occhi sciolto. ¶ CCLXXXVI ¶ Iddio, con

un Cappel pien d'occhi di Pavoni ¶ Vidi un

abitanti guarderete ¶ Con gli occhi della mente, voi direte

una catinella; ¶ E gli occhi, e le mascella ¶ Noi