Vittoria Colonna, [Rime], 1538

alla mente, ¶ Che gli occhi il vider già quasi

ai piacer frali ¶ Gli occhi in questo mortal fallace

aquila altera ¶ Fermando gli occhi, alla più alta meta

e amore, ¶ Tolse agli occhi l'obietto e il

lume eterno ¶ Levasti gli occhi sovra 'l mortal velo

sol ch'oggi agli occhi vostri splende, ¶ Quasi d

già l'aprir gli occhi mi nodriva, ¶ Il chiuderli

altre vinse. ¶ SONETTO LVIII. ¶ Occhi miei, oscurato è il

men dolce suono, ¶ Gli occhi e l'orecchie m

felice il guardo. ¶ Gli occhi, che morte mi nasconde

i chiari raggi ¶ Degli occhi amati, nè ragion l

nuova cagion per gli occhi amore ¶ Sì spessa pioggia

Quel che gli altri occhi appanna a' miei riluce

mi conduce, ¶ SONETTO LXXXIII. ¶ Occhi, l'usanza par che

Così senza girar gli occhi d'intorno, ¶ Quanto posso

vostro paradiso e gli occhi miei, ¶ Che ritien con

Altro che lacrimar gli occhi non ponno, ¶ Nè d

in fasce ¶ Chiusero gli occhi in sempiterno sonno, ¶ Poi

di fuor, ch'agli occhi fu più appresso, ¶ A

orecchi e con gli occhi avidi e intenti, ¶ Con

se non puote gli occhi egri e mortali ¶ Aprir

sgombra, ¶ Per torcer gli occhi a sè stessi, in

Ch'ei scopre agli occhi nostri al caldo e

XXXV. ¶ Ovunque giro gli occhi o fermo il core

Levo al ciel gli occhi; e tanto più la

Il sonno chiuse gli occhi e 'l duol coverse

Lume dal chiuder gli occhi il vero sole. ¶ Il

alto soggiorno ¶ Che agli occhi tuoi divini eran presenti

sol vero ¶ E gli occhi nostri il tuo mortal

pregò di serrar gli occhi per sempre, ¶ Per sempre

almo splendore ¶ Fuggir dagli occhi, e 'n sua vece

al vero ¶ Aperse gli occhi; e gli spirti ebbe

aver pur notte agli occhi altrui di fore, ¶ Per

intorno. ¶ Chè quando agli occhi umani ella s'estinse

Con luci ferme agli occhi infermi ascose. ¶ SONETTO CLI

degno e giusto agli occhi tuoi ricopre ¶ Me ingiusta

erse e rivolse ¶ Gli occhi nostri al bel raggio

spirto, e questa agli occhi obietto ¶ Essendo, avvien che

senza abbassar più gli occhi in terra, ¶ Ai raggi

al core ed agli occhi un puro giorno. ¶ SONETTO

sempre, ¶ E chiuder gli occhi per aprirgli ognora ¶ In

ore ¶ Di tener gli occhi in lei fissi ed

l'errore ¶ Ch'agli occhi tuoi cotanto bene adombra

dal cor vostro agli occhi miei traluce. ¶ SONETTO CXCVII

Sì, che per gli occhi, sua mercè, gli rende

rose allor alzava ¶ Gli occhi a licenziar l'ultime

al sol ch'agli occhi miei disgombra ¶ Quel d

umil mi porga ¶ Gli occhi, e intenti sì, che

per suoi prieghi agli occhi miei dipinse. ¶ Ma pria

ncolora, ¶ Tenni, qui gli occhi fisi e 'l pensier

sì viva ¶ Che agli occhi il pianto, e 'l

splende, ¶ Tanto a' vostri occhi bel quanto al pensiero