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Giovan Battista Marino, La sampogna, 1620

concordanze di «occhi»

nautoretestoannoconcordanza
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esposti a tutti gli occhi che non sien ciechi
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aventura lodevoli, volge gli occhi solo a que' pochi
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Repentina caligine i begli occhi ¶ offusca e chiude in
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sol di que' begli occhi spento, ¶ e la diletta
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avend'io de' begli occhi il sol perduto, ¶ ritornar
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tua vista i cupid'occhi miei ¶ io, che col
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abbiam per oggetto agli occhi nostri ¶ io luce e
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d'altra donna agli occhi suoi non piacque ¶ vista
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quella, ¶ che con gli occhi facea, preda più bella
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bel diamante, ¶ portava agli occhi miei raggi di neve
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dir che non avesser occhi ¶ per mirar di Diana
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un suono? ¶ Così dagli occhi languidi stillando ¶ per lo
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luce ¶ perduta di quest'occhi; ¶ e perduta l'avessi
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infocato volto. ¶ Sfavillan gli occhi d'un purpureo raggio
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ch'ella rapisce ¶ agli occhi altrui. ¶ Dormi pur, dormi
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e d'aprir gli occhi al giorno, ¶ per aspettar
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taglia, ¶ che fa dagli occhi suoi sparir l'antenne
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l'urne di quest'occhi. ¶ Pur ch'io goda
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al lampo de' begli occhi ¶ più pomposo divenne; accrebbe
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che quasi, de' begli occhi fatto ¶ idolatra, l'adori
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lunge e volgon gli occhi, ¶ e con querule strida
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e sì strano ¶ gli occhi girò meravigliando a caso
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il suo stupor diffuse: ¶ – Occhi miei, che vedete? ¶ Fia
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le guance. ¶ Ufficio d'occhi e di palpebre fanno
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la fraterna sembianza. ¶ Gli occhi ha di Febo, et
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spettacolo ancor novo agli occhi suoi) ¶ inusitate e sconosciute
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teschio ¶ gli oppone agli occhi, e col ferrato calce
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dolcissimi raggi de' begli occhi. ¶ Lascia pensier sì sciocchi
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Sospirando e piangendo ¶ gli occhi e 'l cor fan
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uccida. ¶ Il cor dagli occhi offeso ¶ versa per acciecargli
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audaci) acque correnti. ¶ Gli occhi dal cor traditi ¶ mandano
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dal'acque di quest'occhi; ¶ ruscelletti e torrenti, ¶ che
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sol de' tuoi begli occhi ¶ il mio splendor di
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respiri. ¶ Da me quegli occhi avari, ¶ che mi privan
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bosco ¶ lagrimando a cald'occhi ivale dietro. ¶ Ma la
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forse a lui gli occhi celesti ¶ volgeresti ¶ men superba
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mia piaga chiudano ¶ quegli occhi, che l'apersero; ¶ ch
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pioggia tepida, ¶ per gli occhi languidi ¶ stillate l'anima
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sotto i cui begli occhi ¶ il perderla è guadagno
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tempo istesso ¶ aprir gli occhi ala luce ¶ del publico
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martire, ¶ che de' begli occhi il raggio ¶ nascondendo mi
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sanguinosa rissa ¶ con lieti occhi piangenti ¶ vivo, e sano
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di veder presente ¶ agli occhi suoi non crede. ¶ Stupido
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Poic'hanno ai cupid'occhi ¶ alquanto sodisfatto, ¶ ecco Piramo
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difenda e proibisca ¶ agli occhi il contemplare, ¶ e ch
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privo de' tuoi begli occhi, ¶ e contemplo il presente
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fedel concede, ¶ ceda agli occhi la lingua. ¶ Occhi miei
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agli occhi la lingua. ¶ Occhi miei lieti e paghi
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S'accomiatan con gli occhi, ¶ occhi con occhi soli
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accomiatan con gli occhi, ¶ occhi con occhi soli, ¶ soli
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gli occhi, ¶ occhi con occhi soli, ¶ soli sguardi con
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L'una piove dagli occhi ¶ filate a stilla a
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viè più che gli occhi miei ¶ obligato sarei. ¶ Oimè
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manca il pianto agli occhi. ¶ Gli occhi veggendo il
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pianto agli occhi. ¶ Gli occhi veggendo il caso, ¶ che
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il lume de' begli occhi. ¶ Fonte già di cristallo
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al suolo, ¶ sollevò gli occhi al cielo, ¶ e disse
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che veggio? – ¶ Aprì gli occhi a quel grido ¶ Piramo
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abbraccia, ¶ vede che gli occhi ei serra; ¶ piombar si
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dicesti, ¶ mi discorron dagli occhi. ¶ Non ch'io dala
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parto, ¶ ne' tuoi begli occhi per ostaggio il core
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e furato e ferito, occhi rapaci. ¶ Ma che? fatta
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degni del supplicio estremo, ¶ occhi rei, quanto belli, ¶ come
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pena? ¶ Lilla ¶ Questi miei occhi negri ¶ negri son, Lidio
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d'una volta ¶ dagli occhi umidi e molli ¶ co
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foschi sì ma lucenti, ¶ occhi dolci e ridenti, ¶ io
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luci tenebrose, ¶ tenebre luminose, occhi divini, ¶ dal brillar de
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ma dentro que' begli occhi ¶ l'anima mia s
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gradita. ¶ E, bench'agli occhi il ribaciar sia tolto
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bocca si concede agli occhi. ¶ Fanno ufficio di labra
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lagrime tronche, ¶ sguardi afflitti, occhi mesti, atti dolenti ¶ son
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al'alma, acque agli occhi, incendi al core. ¶ Fileno
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oro dal crin, dagli occhi il foco, ¶ fuggon dal
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fasto, un giorno ¶ quegli occhi, ch'or sì lieti
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un fiore, ¶ or dagli occhi, or dal viso, ¶ celatamente
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i zaffiri ha negli occhi, e ne la bocca
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credo) oggetto offerse agli occhi altrui ¶ cristallo mai più
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Laurino ¶ I tuoi begli occhi, in cui ¶ del mio
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allettar lusinghiera ¶ con dolci occhi ridenti, ¶ et uccidere altrui
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inganno maggiore? ¶ Portar negli occhi amore, odio nel seno
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mortale. ¶ Ne' tuoi begli occhi splende ¶ raggio d'amor
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che i tuoi begli occhi, ¶ queste son dunque, ingrata
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virtù non mostra agli occhi. ¶ E così il cielo
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il sol sarai degli occhi miei. ¶ Selvaggia ¶ Amoroso interesse
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ale nari et agli occhi almen diletta, ¶ là dove
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più bell'oggetto degli occhi loro, offerire incensi, et
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o bellissimo sole degli occhi miei) si vorrà aver
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uno da' vostri begli occhi ne lampeggia, come il
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pioggia di questi dolenti occhi miei. ¶ Eccovi adunque, che
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al monte vicin gli occhi converse, ¶ et ai chiusi
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serena, ¶ volgi, deh, gli occhi, e i miei vedrai
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ruba in su gli occhi, e senza intoppo ¶ vien
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Se ben con gli occhi impiaghi, ¶ pur ch'io
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nome e tanto agli occhi piace, ¶ gloria è breve
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il foco de' begli occhi spento ¶ e lo splendor
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l girar de' begli occhi soavi ¶ soavemente un lieve
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trastulli de' duo gli occhi converte, ¶ et acceso d
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misero, e i lagrimosi occhi rivolse, ¶ e 'nver l
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seren di quei begl'occhi ¶ mirando goda, ond'io
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pero, ¶ che da quegl'occhi ond'egli ha nido
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1620
voglio ¶ da sì begli occhi, e al mio morir
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tormento: ¶ ma se dagl'occhi ho vita, almen mi
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che tal hor gli occhi amati, e le parole
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di fiori ornato ¶ con occhi di pietà lieto vagheggia
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l'huom, che gli occhi talhor dentro v'affise
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poco ¶ e due begli occhi aprir trà l'acque
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suo Pastore ¶ chiudendo gli occhi, far felice il cuore