Carlo Emilio Gadda, L'Adalgisa, 1944

salive, con occhiali e occhî sui «dü frank» a

de’ grigi e dolci occhî, velati d’una sorta

aveva sussultato di certi occhî, lontani anni! Nelle vie

bel giorno, con gli occhî rossi, dovette far capire

protestava, piangeva, aveva gli occhî rossi, si soffiava il

della faccenda, e gli occhi rossi, e le sconsolate

e virò finalmente gli occhî, quegli occhioni vitrei, che

donna Elsa rispondeva a occhi bassi, invariabilmente: «son cose

fissandola e sfiammeggiando dagli occhi con il demonio in

guardato di sfuggita, a occhi socchiusi: con la sigheretta

ciuffo o zuffo sugli occhi: a celare il più

collottola. ¶ Donna di begli occhî, lei, scuri e fondi

quella spagnola dagli stupendi occhi che il popolo battezzò

raggiunse note fredde; gli occhi, straordinariamente limpidi, si incontrarono

il marito, levando gli occhi al disopra degli occhiali

a testa alta, gli occhi sfavillanti di collera, col

fiammeggiante corruccio, i due occhi di donna Giulia si

Ma non ha gli occhi, lei, scusi tanto?...». ¶ E

dello strazio, con poveri occhi dal sotto in su

nel luccicore implorativo degli occhi sopra l’incavo delle

ci aveva perduto gli occhi la zia Peppa, ma

di ridar pace agli occhi: i quali di minuto

d’un istrice: gli occhi orbitavano verso l’ex

di marmo rosa: e occhi di bue da non

poco dopo morì, con occhi velati d’una irrevocabile

fuora il meglio, con occhi stralucidi dalla concupiscenza, e

alla su’ strada, gli occhi e il pensiero intenti

il gaucho dai malinconici occhî, sovraintendendo, percorre. Tale gli

borse gonfie, sotto gli occhi: alcuni invece preferivano insignirsi

all’impiedi, con gli occhi sbarrati sopra il paralume

nevi della Sierra. Gli occhi malinconici – (era, sui barattoli

peggio....», balbettò Bruno con occhi sbarrati, davanti lo spettro

dalla stizza, con due occhî pieni d’ironia, la

e l’altra. Gli occhî gli scintillavano per vividità

le genti proprio negli occhi. E tutto quel decoro

su lei, quei quattr’occhi spalancati e ufficialmente distratti

seguitavano, ilari, e tutt’occhi ridenti, con irrefrenabili denti

a giustiziare, latravano traverso occhî di zafferano il loro

Dal fazzolettone rosso a occhi gialli, sciorinato fuor di

che la avvistassero gli occhî. E vide infatti la

mostrando il bianco degli occhî: le froge dilatate: da

veduta libera davanti gli occhî, tra i due paraocchi

benigna discendeva dai suoi occhî altolocati e dal suo

così poi chiacchierò: quegli occhî, nel loro fulgore, che

sotto lo scintillìo degli occhî vividi e furbi, un

luce le brillò negli occhi, stupendi, dilatati nell’ora

cognata, con que’ due occhi d’inquisitrice benevola, un

tronchi, inseguendo con quattro occhî sincronici l’andare di

passare un fazzolettino sugli occhî (non praticava le discipline

capo alto, con gli occhî al di là d

di nuovo i suoi occhî, dalla ciccia dove s

ricchi». Poichè abbassò gli occhi anche alle scarpe di

sua vita, dare agli occhî la loro purità lucida

del suo sogno. Gli occhî della sonnambula parevano inseguire

il serpente. Bianco, degli occhî: vene turgide, al muso

le velò improvvisamente gli occhi. ¶ «Non voglio rasserenarmi, che

se lo premè sugli occhi, si soffiò il naso

implacabili alcuni beduini dagli occhi cisposi; e li avevano

due grandi e lucidi occhi un po’ spauriti, il

sui suoi ascoltatori due occhi nerissimi, rotondi, da intimidire

gli interlocutori coi grossi occhi e coi baffi, gli

infiniti spilli, davanti gli occhi sgranati de’ due bimbi

Le si velàrono gli occhi. ¶ «Quelle poche settimane di

rammentavano affatto. Con gli occhi limpidi dilatati da tristezza

fatta pallida, con degli occhi senza ragione.... Quelle parole

oramai a memoria. ¶ Gli occhi della narratrice non mollavano

proporzioni.... Ardita, provocatrice: d’occhi, e di.... Un po

anni. ¶ Aveva poi degli occhi limpidissimi, d’un azzurro

d’oro nero.... che occhi, Dio mio!... per quanto

dopo esserci cavati gli occhi per interi pomeriggi nell

baffi neri, stupendi! degli occhi di fuoco. Agile, forte

il vitino): con certi occhi prepotenti, vividissimi: che volevano

furono che dei meravigliosi occhî arrossati dal rimpianto, e

lungo. Perchè avevo gli occhî di fuori, alla sera

le gote fino agli occhî. Andava attorno fra le

ombra dell’anticamera gli occhi erano di fuoco: d

di spalle, sorridendo, gli occhi puntati all’infinito, foeura

annoiata la papessa. (Gli occhî delle belle si incrociavano

di crudele sincerità, negli occhi, ancor vividi: «.... scusa se

in tanto aveva gli occhi rossi. Qualche volta riusciva

modesti singhiozzi, asciugandosi gli occhî. Ricordò poi la compagnia

a quel ritratto tutt’occhî, tutto naso, tutto baffi

tempo la ferì negli occhî, con una ventata di

scegliere; prendere. «Apri gli occhî a cercarlo». ¶ 3 Secondo il

del viso e degli occhi: non anco il crayon

Togn = Antonio. ¶ 38 «Con due occhî, con un paio di