Ludovico Ariosto, Orlando furioso, 1532

zelo ¶ che de' begli occhi e de la vita

duole, ¶ e fa degli occhi suoi tepida fonte, ¶ e

stupor tanto ¶ levò gli occhi al figliuolo alcuna madre

disse la donna) agli occhi non contende, ¶ Baiardo è

rivolgendo a caso gli occhi, mira ¶ venir sonando d

ha visto, ¶ nei sereni occhi subito s'oscura; ¶ e

digrignando i denti, ¶ con occhi bieci e più che

mesti e sbigottiti, ¶ senza occhi e senza mente nominarsi

Quivi, come i begli occhi prima torse, ¶ d'un

cavallo; ¶ et avea gli occhi molli e 'l viso

all'altro sì gli occhi abbarbaglia, ¶ che non ponno

d'uopo ¶ con gli occhi abbacinati, e senza mente

scoglio ¶ certificar con gli occhi me ne voglio. - ¶ 70 ¶ Così

cima frondosa ¶ volgendo gli occhi, un lungo ramo vede

Veniano sospirando, e gli occhi bassi ¶ parean tener d

viso, e fe' degli occhi rivi, ¶ e gridò: - Ah

suo splendor sì gli occhi assalta, ¶ la vista tolle

combattendo tener serrati gli occhi, ¶ come potrai saper ne

il dover barbuto; ¶ gli occhi gonfiati e guardatura losca

perché ti spariria dagli occhi, tosto ¶ ch'in bocca

alle man pur gli occhi spesso. ¶ 77 ¶ Gli va gli

spesso. ¶ 77 ¶ Gli va gli occhi alle man spesso voltando

ella gli tiene ¶ gli occhi alle man, ch'eran

levati al ciel gli occhi e le ciglia, ¶ come

scudo aperse, ¶ chiuse gli occhi, e lasciò quivi caderse

che più che gli occhi sui, ¶ più che 'l

e bello. ¶ 48 ¶ Con gli occhi fissi al ciel lo

buon destrier Frontin gli occhi rivolse: ¶ 49 ¶ e si deliberò

ti piaccia, inanzi agli occhi porre". ¶ Resta smarrito Ariodante

lo veggio con questi occhi prima". ¶ 42 ¶ "Quando ne sarà

poi che con gli occhi tuoi tu vedi certa

veduto: ¶ felice, se senza occhi io fossi suto!" ¶ 59 ¶ Eramo

la luce pur degli occhi miei: ¶ convien ch'a

archi ¶ son duo negri occhi, anzi duo chiari soli

pelle. ¶ Or sino agli occhi ben nuota nel golfo

che non pur gli occhi abbarbagliar solea, ¶ ma l

ove a ferir negli occhi venne: ¶ resta dai sensi

Ella volgea i begli occhi a terra invano, ¶ che

immote labbia, ¶ i languidi occhi al ciel tenea levati

la lingua, e gli occhi al pianto. ¶ 40 ¶ Dicea: - Fortuna

di liquore; ¶ e negli occhi possenti, onde sfavilla ¶ la

Il sommo Creator gli occhi rivolse ¶ al giusto lamentar

l cor, che gli occhi miei: ¶ e dovea e

io parlo de' begli occhi e del bel volto

passo tolto. ¶ 9 ¶ Con gli occhi cerca or questo lato

fu in mezzo gli occhi colto, ¶ che l'avea

sonno il timor: gli occhi apre, e mira: ¶ non

che mi cuopra ¶ gli occhi sarà, né chi sepolcro

che ne sfavilla, ¶ gli occhi degli aversari così offese

lacrime per lui dagli occhi versa; ¶ e per dar

al sol tien gli occhi franchi. ¶ Lurcanio conte, ch

E come ne' begli occhi gli occhi affisse, ¶ de

ne' begli occhi gli occhi affisse, ¶ de la sua

testa, ¶ c'ha gli occhi e i denti fuor

la ferìa tra gli occhi; ¶ ma par che un

pien di mosto: ¶ negli occhi il punge e nel

sien difesi insieme ¶ gli occhi che già l'avean

al cielo. ¶ 110 ¶ Ferì negli occhi l'incantato lume ¶ di

nel petto e negli occhi vivaci. ¶ 113 ¶ Non più tenne

ignudo ¶ la donna gli occhi vergognosamente, ¶ si vide in

di sognarsi invano, ¶ agli occhi, alla man sua dà

non balena, ¶ così dagli occhi di Ruggier si cela

mena, ¶ che con gli occhi Ruggier lo segue a

canto; ¶ e posto gli occhi appresso all'onde al

gli parli, ¶ ma gli occhi non ardisce al viso

Mentre parlava, i begli occhi sereni ¶ de la donna

la face de' begli occhi accende ¶ l'aurato strale

sta a mirar gli occhi e le chiome, ¶ si

la fronte sola, ¶ gli occhi e le guancie e

ai crini ¶ e agli occhi danno, al fin svelse

come è dentro, gli occhi gira; ¶ né più il

questo può far gli occhi mai lieti ¶ che riveggiano

finestra: ¶ e leva gli occhi; e quel parlar divino

donna vede, ¶ e gli occhi indarno or quinci or

sua faccia ¶ levò dagli occhi a Sacripante il velo

chiome et a' begli occhi neri ¶ de la donzella

lor sparve subito dagli occhi, ¶ e gli lasciò come

prima v'ebbe gli occhi, ¶ si dispiccò da Orlando

Ritrassi Orlando, e gli occhi al ramo gira: ¶ non

piante, ¶ né i miseri occhi più veder la ponno

ben ch'avea gli occhi di lacrime pregni, ¶ del

et or con gli occhi veggio? ¶ E s'or

peggio? ¶ che senza gli occhi ancor, sol per se

dolente, ¶ ch'inanzi agli occhi suoi perdé la vita

di pianto e gli occhi e 'l viso molle

man giunte e gli occhi al ciel supini, ¶ disse

cor fedele, ¶ leva gli occhi pietosi, e fa con

un umil volger d'occhi, un andar grave, ¶ un

Atlante; ¶ e per quanti occhi il ciel le furtive

causa di temere. ¶ 107 ¶ Con occhi d'Argo il figlio

e più che gli occhi sui; ¶ e cortesia e

suo assalto. ¶ Rivolge gli occhi a quella valle inferna

senta, ¶ di levar gli occhi in viso d'uomo

core, avea perduti gli occhi. ¶ Tanta è la tema

e brutto, ¶ travolse gli occhi, e dimostrò all'occaso

servo ¶ di duo vaghi occhi e d'una bella

pargoletto giova: ¶ per sereni occhi o per vermiglie gote

la fronte, per gli occhi e per la faccia

vibra, et ha negli occhi foco: ¶ dovunque passa, ogn

de l'Orco agli occhi mai vi sia dimostro

grosso. ¶ In luogo d'occhi, di color di fungo

che non avemmo gli occhi agli altrui fatti. ¶ Io

minacciosi denti, ¶ come negli occhi orribil fuoco gli arda

basso, ¶ che chiuse gli occhi, e fu dal sonno

ignominia, che 'n sugli occhi detta ¶ gli fu, gridando

sarà invano. ¶ 18 ¶ Rivolge gli occhi orribili, e pon mente

più gioconda e bella: ¶ occhi avea neri, e chioma

il ciel con gli occhi sonnolenti. ¶ Medoro quivi in

nel sonno insino agli occhi immersi. ¶ 173 ¶ Fermossi alquanto Cloridano

non ci venisse, ¶ gli occhi e l'orecchi in

verso la Luna gli occhi, e così disse: ¶ 184 ¶ - O

violenza: ¶ ma come gli occhi a quel bel volto

riguardar sì basso gli occhi volse. ¶ Tant'arroganzia avendo

strale, ¶ che da' begli occhi e da la testa

non men che gli occhi arditi: ¶ e di quel

e pace ¶ con umidi occhi e con voci tremanti

bocca aprir o battere occhi ¶ non si vedea de

qui venti contrari, ¶ gli occhi gli chiusi in sempiterno

caccia, ¶ il qual d'occhi o di piedi abbia

solo. ¶ Leva più gli occhi, e in alto a

senza parlar, con gli occhi bassi. ¶ 100 ¶ Passa il nocchiero

coruccia, ¶ e che dagli occhi l'ira le sfavilla

e più vicino ¶ gli occhi alzandogli meglio ne la

un nembo che dagli occhi al sen le piove

mortifero liquore ¶ levatole dagli occhi il suo signore. ¶ 60 ¶ Già

Gabrina tenne sempre gli occhi bassi, ¶ perché non ben

vede, ¶ e gira gli occhi, e indarno affretta il

donna, a cui dagli occhi cade ¶ un rio di

l'incantato splendor negli occhi fere, ¶ ch'al discoprirsi

si convenia ¶ con gli occhi ciechi, e non vi

Lo splendor ferì gli occhi ai duo fratelli ¶ et

non pur lor gli occhi abbarbaglia, ¶ ma fa che

voltar, cercando ¶ con gli occhi va l'amata sua

quello ¶ lume che gli occhi e gli animi abbarbaglia

che ben fui d'occhi e di memoria priva

le fece doler gli occhi e le ciglia: ¶ sì

fissamente vi pon gli occhi intorno; ¶ perché, se cosa

lacrimar da tutti gli occhi, ¶ come la cosa a

fatto adorno; ¶ Zerbino gli occhi ad Issabella volse, ¶ che

gli andò con gli occhi dal capo alle piante

pagan tutto con gli occhi: ¶ mira ambi i fianchi

fermi v'ebbe gli occhi e fitti, ¶ fu certo

al fin con gli occhi e con la mente

da bocca e d'occhi ¶ convien, voglia o non

altrui rispetto), ¶ giù dagli occhi rigando per le gote

messo ¶ per chiuder gli occhi, e vegga il serpe

che fuore ¶ stillo dagli occhi con sì larga vena

quella via ch'agli occhi mena; ¶ et è quel

erba, ¶ e ficca gli occhi al cielo, e non

trovati, ¶ sempre con gli occhi intenti s'io scopriva

non favella, ¶ fermando gli occhi in Odorico assai; ¶ non

che più pesa, ¶ sugli occhi por mi si potria

pur il disleal dagli occhi tôrse ¶ per morte, o

sella. ¶ Vide con gli occhi il miserabil caso, ¶ e

Zerbin che i languidi occhi ha in lei conversi

bocca e per questi occhi giuro, ¶ per queste chiome

tosto vedrò chiudervi gli occhi, ¶ o che m'ucciderà

come gli alzò gli occhi nel viso, ¶ che chino

ai petti, ¶ fin agli occhi infiniti e fin ai

grave punta. ¶ Con gli occhi ardenti e coi sospir

l sonno talor gli occhi le preme, ¶ quel breve

mio ¶ i suoi begli occhi e la polita guancia

lega. ¶ Io muovo gli occhi con maniere oneste, ¶ né

avea tanto desire, ¶ agli occhi, al tatto, a se

Intanto sopravenne e gli occhi chiuse ¶ ai signori e

lettera, chiuse anco ¶ gli occhi sul letto, e ritrovò

spesso ai compagni gli occhi rivoltava; ¶ e di lor

men di Ruggier gli occhi a sé trasse, ¶ ch

Viviano a Malagigi gli occhi, ¶ che stava a udire

un giorno i lividi occhi leva, ¶ che 'l buon

Quivi tutti con gli occhi al ciel supini ¶ Dio

Et ella abbassò gli occhi vergognosi, ¶ e disse che

gli pesa ¶ dinanzi agli occhi, e non poter vietarlo

né levando ¶ sì gli occhi mai, ch'alcun guardasse

ciglia, ¶ e voltò gli occhi all'oste e alla

moglie intorno, ¶ con gli occhi ad or ad or

quella. ¶ 27 ¶ Par che gli occhi se ascondin ne la

vede; ¶ et anco agli occhi suoi proprii non crede

la fronte e gli occhi e il viso; ¶ e

in mezzo di tanti occhi siamo". ¶ Il Greco soggiungea

bocca aperta e gli occhi chiusi, ¶ potendo a pena

petto, e pianger gli occhi, ¶ disson tra lor: "Come

più che crini avesse occhi il marito, ¶ non potria

petto acceso, e gli occhi sien duo fonti; ¶ et

il Creator giù gli occhi volse, ¶ e disse: - Più

Quasi ascosi avea gli occhi ne la testa, ¶ la

e le nasconde ¶ agli occhi bassi l'alto e

quel ch'inanzi agli occhi si ritrova. ¶ Ma Sobrino

ben non veggon gli occhi ciò che vede ¶ ognora

fuor ch'a questi occhi fidi, ¶ creduto mai sì

ma che con gli occhi proprii l'ha veduto

e rasserena i begli occhi e le ciglia; ¶ se

fece oltraggio a' begli occhi divini, ¶ al bianco petto

vivi ¶ di trar dagli occhi lacrimosi rivi! ¶ 21 ¶ Ma di

Leva al fin gli occhi, e vede il sol

all'entrar, con gli occhi scorre, ¶ e similmente fa

il ventre, e gli occhi poi. - ¶ 97 ¶ S'erano assisi

era ¶ di cibar gli occhi), Bradamante sorse, ¶ e sorse

ecco vi lascia gli occhi, e come talpe ¶ lo

le pupille amar degli occhi miei. - ¶ 61 ¶ E par che

pensiero? ¶ A che condizione, occhi miei, sète, ¶ che chiusi

tien senza mai gli occhi aprire! ¶ Che s'assimigli

fisi, ¶ che volti gli occhi in nessun mai de

grande, acuto e fello; ¶ occhi di fuoco, e sguardo

pennuta belva ¶ con gli occhi fisi ove la via

e suo tesoro, ¶ gli occhi perduti avea miseramente. ¶ E

il naso e gli occhi un fumo oscuro e

ch'a tutti gli occhi piacque. ¶ 16 ¶ Era in quel

venir più inanzi agli occhi miei. ¶ Né veder né

si richiede, ¶ or gli occhi ho lacrimosi, e il

di Giudea ¶ da' mortali occhi Elia levato avea. ¶ 69 ¶ Quattro

uscì da' bei vostri occhi il telo ¶ che 'l

alloggi. ¶ Ne' bei vostri occhi e nel sereno viso

il vecchio benedetto ¶ gli occhi infiammò, che parveno duo

bel viso, a' begli occhi, alle chiome, ¶ che spiran

già da' suoi begli occhi. - ¶ 79 ¶ Preson del campo; e

giovinetto. ¶ Ella con gli occhi e col pensiero intento

rimuove; ¶ par che negli occhi avampi una facella: ¶ e

che quei segreti agli occhi altrui riveli, ¶ che, quanto

perch'avea dinanzi agli occhi il tema ¶ del suo

par ch'arda negli occhi e ne la faccia

viso giocondo ¶ i turbidi occhi alle superne parti: ¶ "Questa

lungo calpestio, che gli occhi in giro ¶ fece a

e gli risani gli occhi; ¶ 25 ¶ acciò per questi e

Agramante; e volse gli occhi ¶ al re di Spagna

la mano, e gli occhi fissi al cielo. ¶ 85 ¶ Si

non ch'alzando gli occhi ebbe veduto ¶ Bardin che

Eccovi Orlando! - ¶ Quei gli occhi alquanto e le palpèbre

dal naso e dagli occhi uscirgli il sangue. ¶ 51 ¶ E

si condusse. ¶ Girava gli occhi in questa parte e

appare inanzi a mill'occhi non chiusi. ¶ Torri di

veggo (disse alzando gli occhi ad alto) ¶ una procella

tre miglia, e gli occhi al mare alzando, ¶ vide

mena, ¶ che spesso agli occhi gli pon tal barbaglio

Olivier che tenea gli occhi ¶ al re Agramante e

Ma nel voltar degli occhi, il re Agramante ¶ vide

gli ha né gli occhi né 'l pensiero, instando

si risente, e gli occhi gira, ¶ et ha il

sozio antico ¶ dinanzi agli occhi ingiuriar ti veggia. ¶ Dunque

questo tempo, alzando gli occhi al mare, ¶ vide Orlando

in feminil figura. ¶ 47 ¶ Mill'occhi in capo avea senza

non men che gli occhi, avea l'orecchie crebre

manuca, ¶ e da mille occhi versa il pianto eterno

Rinaldo, e voltò gli occhi in giro, ¶ e vide

che la notte agli occhi il più ne occulti

prima inscrizion ch'agli occhi occorre, ¶ con lungo onor

per mirar tien gli occhi, ¶ ch'in seno il

rivo di pianto ¶ dagli occhi del signor di quelle

che quando chiuse gli occhi al febeo raggio, ¶ contava

faccia, di parlar, d'occhi e di chiome. ¶ 35 ¶ Già

ambi restiàn con gli occhi bassi. ¶ Potei la lingua

di riveder sì gli occhi vaghi. ¶ Barbuto, afflitto, e

ch'un fiumicel dagli occhi le n'uscia; ¶ s

seguir puote, ¶ con gli occhi che le rigano le

mira ¶ non batte gli occhi, e a pena il

can veder senza tanti occhi vòlse. ¶ 114 ¶ Quest'altro comparir

capo all'amico, ebbe occhi molli: ¶ poi quindi ad

conquiso, ¶ e così gli occhi hanno la luce a

in nave, ¶ dovria gli occhi aver pianti e le

di lacrime avea gli occhi e rossi e mesti

dovunque andâr, non lasciaro occhi asciutti: ¶ sì bel, sì

ciel sempre aver gli occhi. ¶ 196 ¶ Orlando un suo mandò

senta, ¶ versan lacrime gli occhi a guisa d'onde

morte. ¶ Molto con gli occhi il cerca, et alcun

lume sì tosto ¶ agli occhi miei del tuo viso

e dovunque i sereni occhi gira, ¶ non pur ogn

e che già agli occhi abbia la benda negra

che a Bradamante gli occhi torse, ¶ e turbar vide

gli ha sopra gli occhi, ¶ l'altra alla gola

si dibatte invano ¶ con occhi ardenti e con spumose