Paolo Volponi, Corporale, 1974

era nascosta: forse con occhi troppo grossi, un naso

sul cristallo dilatandomi gli occhi, appannandomi tutto. Era arrivato

uno solo dei suoi occhi, il meno celeste, meno

miei figli avevano gli occhi nerissimi in quella luce

guastare perfino i suoi occhi. Io soffrivo, mi vergognavo

Parfum, – disse guardandomi negli occhi. – No, s’il vous

Con le lacrime agli occhi e sull’orlo della

mutavano il colore degli occhi e andavano via incazzati

alle ossa. I miei occhi vedevano un gran bianco

all’aberrazione. Chiudevo gli occhi e domandavo che si

suo corpo; i suoi occhi, che li vedessi pieni

il viola basso degli occhi di quella ragazza. Vicino

per la ragazza dagli occhi viola era difficile: voleva

non avessi posato gli occhi, scontrato contro il mio

naso e ai miei occhi e tenendo il mio

per i miei stessi occhi, | che languori scalda | per

tre quarti e gli occhi per aria. E quella

uguale. ¶ Quando alzai gli occhi da quel sentiero, rividi

e per i suoi occhi e vero anche dentro

saliva. Salutai con gli occhi Ric. Contini e girai

radice dalla manovra degli occhi. Gli occhi dilagavano nel

manovra degli occhi. Gli occhi dilagavano nel cartone, tra

a tutto: i suoi occhi erano in fila, bellissimi

apertura del vestitino. Gli occhi si confondevano con i

autorità, goduto con gli occhi sbarrati di un equilibrista

sfregarmi le mani, gli occhi, a sentire dentro la

largo; noi con gli occhi lagrimosi, lo stomaco bruciato

Il bianco dei suoi occhi mi dettava di tornare

ancora tenere aperti gli occhi e buttai la faccia

mi tratteneva: avevano gli occhi chiusi, la faccia screpolata

era violento, dilatava gli occhi e gonfiava le mucose

dalla stessa parte, gli occhi stretti come volessero nascondersi

veniva restituito. ¶ Alzai gli occhi dalla sabbia ormai che

bocca distorta. Ma gli occhi erano belli, lunghi e

bianchi ed i suoi occhi a foglia; e avrei

testa piegata, proprio con occhi di magnolia. – Non è

borse sanguigne intorno agli occhi, palpebre e labbra bianche

là con i loro occhi d’argento gli uomini

Per berlo chiudeva gli occhi, con una sensualità che

al pozzo. ¶ Chiusi gli occhi e resistetti alle scariche

Ma quando riaprii gli occhi fui di nuovo fissato

o morto. Mossi gli occhi verso di lui e

le prendeva guardandomi negli occhi. Io sono ateo e

dopo cena. Davanti agli occhi volli essere piú certo

verso la tempia. Gli occhi semichiusi che comunicavano tra

al muro, con gli occhi semichiusi, che bofonchiava verità

essere assassinato; e a occhi aperti, io e lui

labbrone già umido. Gli occhi mi guardarono uno per

tovaglie turchine. I suoi occhi s’aprirono celesti sopra

ossi, che aspettavo ad occhi aperti nel letto del

Overath allora socchiuse gli occhi. ¶ – La libertà, – dissi io

Overath strizzò entrambi gli occhi. Ricordai come anche lui

prevalente. Spalancò entrambi gli occhi, nella misura giusta anche

avv. girò subito gli occhi e le prese al

anch’esso strizzò gli occhi e poi andò a

due compari: alzava gli occhi e li guardava riconoscente

tremare, né aggredire ad occhi chiusi. Trovo un’altra

di Stalin davanti agli occhi, sorridente in giacca bianca

di rimanere a casa. Occhi, ciglia, baffi che zampillano

di Avignone? Avevi due occhi dritti che spartivano il

rannicchiata nel letto a occhi chiusi, con le labbra

moda specie intorno agli occhi e sul didietro. ¶ A

moglie, ragionevole stolta dagli occhi neri e bianco, brancolante

bicchiere appena sotto gli occhi per potere guardarsi negli

apre e chiude gli occhi, come da una vetrina

sdraiò guardando con gli occhi atterriti Murieta. La nottata

fissa il ministro negli occhi senza parlare e il

che prende proprio negli occhi, nel naso, nella bocca

combinazione, – e mostrò gli occhi topazio di sacro caprone

molto importante. Alzò gli occhi verso l’albergo che

penna. Si muovevano ad occhi chiusi solo per emettere

Il Mentone strinse gli occhi piú di una volta

la chitarra tra gli occhi e le spalle, il

da tedesco, con gli occhi non ancora celesti, aveva

dal pettone. Aveva gli occhi bistrati di scuro e

tira indietro persino gli occhi? ¶ – No. ¶ – Eppure è cosí

onde dei capelli sugli occhi. Al centro l’aspettava

bancone. Ivana aveva gli occhi d’oro sbiadito, pensava

mani della ragazza fondendo occhi e bocca, Gerolamo ebbe

lo specchio, i tuoi occhi vicini ai miei non

gambe; ma i suoi occhi vedevano senza contingenza. Sentiva

era rovesciata con gli occhi scuri, con il nero

mi facevano male agli occhi. In qualche momento potevo

che tremava con gli occhi chiusi: aveva un pelo

era sveglio con gli occhi che gli brillavano lacrimosi

piedi o i suoi occhi potevano avere un tempo

e tutt’insieme gli occhi bianchi e atterriti, poi

ventre, lasciando fuori gli occhi stirati dalle spalle e

avesse in fondo agli occhi o nei tremiti delle

che gli scappi dagli occhi. Avranno il palato nero

ancora di campagna. ¶ Overath occhi gonfi non poteva addormentarsi

importante. Ci ha gli occhi troppo grandi, non lasciano

lingua raschiata e gli occhi dilatati tra le luci

sua figura. I suoi occhi scendevano per un tratto

messo a socchiudere gli occhi, a chiudere gli occhi

occhi, a chiudere gli occhi, a sbatterli, a ripetere

contrarietà. Mentre chiudeva gli occhi pronunciava le labbra e

per poter riaprire gli occhi al guinzaglio del suo

la cordialità corrompono; dagli occhi dei miei stessi figli

baffi di cocker, a occhi aperti, con il culo

noi non lavoreremo a occhi chiusi. Tu devi ancora

voltata la lampada degli occhi, quieta verso la notte

a gustare con gli occhi la tua bellezza. Ebbene

a ridere alzando gli occhi infetti dietro una bottiglia

e vedrai che hanno occhi distratti, un velo da

mette il collirio negli occhi per averli piú celesti

naso ulcerato: i suoi occhi sono stati blu per

tasca e muoveva gli occhi in tutti i sensi

costringeva a chiudere gli occhi e che gli comprimeva

fondersi insieme. Aprí gli occhi e fu ancora peggio

cacciandogli le dita negli occhi da furbo superfurbo furbone

il puff. Aprí gli occhi perché aveva trovato la

della sua cattura? Gli occhi gli scivolarono sulla vestaglia

a letto. Con gli occhi al soffitto capí che

guardandolo con i loro occhi di zolfo. Doveva anticipare

qualche volta tra gli occhi faceva anch’essa un

quei capelli notturni, gli occhi meccanicamente tirati verso i

levriero. Murieta vide negli occhi di quel piccolo animale

lo trovò con gli occhi affossati dal rancore. Cane

lo specchio –. I suoi occhi erano larghi, privi di

neri, ma con gli occhi uno sul rosso, colore

la voluttà, con gli occhi dentro il piatto, le

tenere dei numeri negli occhi e collocarli di qua

non mi velano gli occhi: vanno su e giú

faccia sul cuscino ad occhi aperti o chiusi, per

un palmo dai suoi occhi la filatura dritta e

farlo e senza tanti occhi sul prezzo. ¶ Tua moglie

verità. ¶ Il vicepresidente Salsamiti, occhi verdi, nella sua vigogna

ad arrivare con gli occhi fino al ritratto di

come acquattata, con gli occhi fuori. Di ciascuna, credo

qualche specchio casuale, due occhi, un orecchio, la bocca

malattia. ¶ Ho abbassato gli occhi sulla tovaglia, che per

sempre di piú gli occhi, a meno che una

pasta, prensile intorno agli occhi come un mastice. Veniva

ha risposto roteando gli occhi per dimostrare la irrilevanza

frase aveva fissato gli occhi di traverso e ravvivato

lingua, a spremere gli occhi. ¶ Sono andato a trovare

piú bella: i suoi occhi larghi vagavano sopra un

Questa ragazza ha gli occhi continuamente alimentati dal suo

impuntarsi nel corridoio; gli occhi sopra inseguono una paura

tutto grigio, ma aveva occhi e labbri che rilucevano

gesto; ma dai suoi occhi, che per un momento

mi sosteneva. Alzavo gli occhi ed era facile vedere

precisione, e i suoi occhi allargavano la macchia e

spogliò lei, con gli occhi verso la porta. Mi

in basso tra gli occhi. Provavo un piacere nella

sguardo addirittura sbattendo gli occhi e muovendo le mani

sportello. Anche i suoi occhi si erano gonfiati ed

altro. Ansava: i suoi occhi scivolavano larghi al margine

la prima volta gli occhi in una riga spessa

mentre già socchiudeva gli occhi le dissi: – Verrà qualcuno

mi guardò con gli occhi neri e vivi come

riconoscermi. Alzò appena gli occhi e i lembi di

bocca aperta, dilatando gli occhi. ¶ Scriverò ad Overath di

si srotola nei miei occhi questa è l’unica

don Rotigni. I suoi occhi sono torpidi, rimpiccioliti: li

cima, fuori, con gli occhi e la dentatura del

con la fronte ad occhi aperti su un tronco

senza requie. Chiudeva gli occhi addolorata e a ogni

guardare, spingere con gli occhi. Leccare oftalmicamente il lunare

alle sopracciglia: i suoi occhi furono al primo momento

anello. Ti viene sugli occhi. ¶ – Sí. ¶ – Che pietra è

incavato e con gli occhi che riempivano tutta la

anello e i suoi occhi indugiavano in cima, sorpresi

li faceva gemelli degli occhi. Mi accostai al ventre

Imelde guaiva dai suoi occhi convulsi e la prevenni

e i tuoi stessi occhi ti stanno sopra con

piú le chiappe degli occhi. Via di corsa! – Andavo

chiudere per sempre gli occhi sul miracolo della mia

essa sotto i tuoi occhi, scoperta, poco a poco

il collo guardandoti negli occhi: è fedele, s’innamora

per compenetrare meglio gli occhi nei miei pensieri. Quando

quel momento, alzati gli occhi dal foglio, intravvidi sotto

guardò, anzi mi offrí occhi e faccia da guardare

e accanto sentivo gli occhi trapunti di Imelde. ¶ Lei

pugno mentre strabuzzava gli occhi come preso da malore

la gola e gli occhi. ¶ – Ah, bravo, – gli dissi

cacciato le dita negli occhi; si stava alzando tremolante

Imelde con i suoi occhi che lasciarono una striscia

lampadina il fondo degli occhi. Mi raccomandò di non

a capire: solo negli occhi riarde la sua profonda

tempo e i suoi occhi si allargavano sempre piú

l’enorme riga degli occhi, chiusi, distesa allo scoperto

le svuota; i suoi occhi sono chiusi e le

cani si guarderanno negli occhi comunicando per la prima

forse perché i suoi occhi erano contrariamente al solito

su adagio: i suoi occhi mi apparvero per primi

progetto. Vagavo con gli occhi tra le seggiole ormai

lentamente sotto i miei occhi, con una riga di

farina. Sosteneva i suoi occhi con uno zelo che

mi guardò, fissi gli occhi, tutta a manovrare la

continua, eppure sotto gli occhi chiusi piangeva per dispetto

prendendo sotto i miei occhi e i miei labbri

La sua riga d’occhi chiusi, che si serra

sino a singhiozzare. Negli occhi e nel naso sconvolti

fronte. Aprí soltanto gli occhi, sulla riga del grosso

Imelde aveva scurito gli occhi e stava premendo i

Lei mi alzò gli occhi in faccia, interi, belli

e sotto i miei occhi se la posò sul

una crosta, i suoi occhi ripiegati ai lati s

e senza guardarmi negli occhi per assicurarmi in modo

passeggio e alzando gli occhi per elogiarlo si accorsero

palpebre mentre sentivo gli occhi farsi via via di

gli sarebbe sceso dagli occhi visibilmente, sconciando ancora di

gioia che usciva dagli occhi piú del cispo. I

lingua rasposa e lunghi occhi, denti enormi, con gli

berretto infilzato fino agli occhi: che corre, l’aria

generale e stupita degli occhi, veniva fuori il parroco

la gente alzò gli occhi, e lo guardò: – Si

che stoffa fosse. Gli occhi mi bruciavano e li

concentrazione. Quando rialzò gli occhi sospirò e guardò l

difficile? Ti vedo negli occhi che ti trascuri. Anche

nelle vaschette dei miei occhi e del mio naso

e scrivere: occorrerà manovrare occhi, lingua, mani, dentro la

il naso e gli occhi. Mi servivo del bavero

celarmi il colore degli occhi: ma io lo tenevo

fermò e con gli occhi lucidi, impaziente, disse ancora

e rivolgeva i suoi occhi verso i fiocchi di

voltava vidi i suoi occhi fermi come mai sul

mento e chiusi gli occhi. Quando il corno non

piú fresco, riaprii gli occhi e dissi: – Non ho

piú sprofondato. Tenevo gli occhi aperti sulle due bande

dalle riflessioni rialzarono gli occhi a riguardare le stelle

lenzuolo senza alzare gli occhi. L’infermiera arrivò e

rilevante. Bevendo alzò gli occhi sulla parete di fronte

Si voltò con gli occhi verso la piscina, assestò

corsie. Molti alzarono gli occhi dal piatto per guardare

sul letto con gli occhi verso la porta. I

naso e alzò gli occhi verso la piscina. Era

Gerolamo stava con gli occhi stretti occupato da un

anche Corboli girò gli occhi in alto per guardare

tenne a lungo gli occhi chiusi: la fasciatura e

il brodo sotto gli occhi dell’infermiera che glielo

la costruzione. Chiuse gli occhi per non vederla. Si

per stanchezza riaprire gli occhi e ritrovò il suo

torre. Gerolamo alzò gli occhi e porse attenzione a