Giuseppe Parini, Il giorno, 1801

lieve lieve ¶ Sovra gli occhi trascorri, e ne dilegua

e stassi a gli occhi suoi ¶ Severo esplorator de

piedi, ¶ E per gli occhi versando ira e dispetto

sì caro a gli occhi altrui. ¶ Ei ti lusingherà

annosa ¶ Siede su gli occhi a le misere genti

poco a bear gli occhi ¶ De la cara tua

la turba, e gli occhi tuoi primiero ¶ Occupar di

a un volger d'occhi ¶ Mescere a voglia lor

viperei crini, ¶ Con torbid'occhi irrequieti, e fredde ¶ Tenaci

guardo ¶ Sfugge da gli occhi tuoi, che i vanni

opra intraprendi. A gli occhi altrui ¶ Più così smaglierà

loro balenar su gli occhi ¶ L'ultima gloria onde

pietoso favellar da gli occhi ¶ De la tua dama

servo tremò; con gli occhi al suolo ¶ Udì la

non già da gli occhi andrai ¶ De la dama

E solo a gli occhi vostri Amor discopra ¶ Le

in giro i begli occhi; e altrui dà cenno

che quella de gli occhi era concesso: ¶ Poi che

Argo ¶ Deludesti i cent'occhi, e a lui rapisti

concedi ¶ Se non gli occhi ingannar, gli orecchi almeno

quando ¶ Guata con gli occhi. Or l'agitar de

ti celi ¶ A gli occhi suoi. Altro finor non

di lei da gli occhi versi ¶ Quanto in te

Effuso rivelossi a gli occhi altrui. ¶ Gli Amori si

il colse de' cent'occhi suoi; ¶ E il bel

E infiammata ne gli occhi alto declama ¶ Interpreta ingrandisce

un momento ¶ Tutti gli occhi e gli orecchi e

pur dianzi a gli occhi miei? ¶ Qual palagio ti

altro piove da gli occhi atro vapore; ¶ E da