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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Sgorlon, La conchiglia di Anataj, 1983

concordanze di «occhi»

nautoretestoannoconcordanza
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ed io avevo gli occhi per guardarli e per
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e tondo, e gli occhi un po’ allungati, come
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treni li guardavo con occhi un po’ differenti. Li
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loro classi, e gli occhi stupiti degli alunni ne
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mani per lavorare, gli occhi per vedere, le orecchie
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pelliccia tirata fin sugli occhi. Non riuscivo a prender
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a cantare. I loro occhi diventavano brillanti, si perdevano
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Mi guardava con gli occhi giallastri, in cui si
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neve. Immaginai che altri occhi di cani mi stessero
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cosa dire. Nei loro occhi, se ogni tanto li
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molto magra, con gli occhi infossati e luccicanti. Non
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Ma preferiva chiudere gli occhi per sempre prima di
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di noi i suoi occhi spiritati. Falalej invece ci
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guardava con i suoi occhi vuoti e fissi. Era
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sua isba. Applicavano sugli occhi il succo di certe
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gli faceva sognare a occhi aperti cose lontanissime e
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noi impossibile chiudere gli occhi su di lui, perché
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gli altri posassero gli occhi su di loro. ¶ Arrigo
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Si erano consumati gli occhi per riuscire a distinguere
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il villaggio, sotto gli occhi di tutti, come volesse
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all’ascoltatore i suoi occhi chiari e pieni di
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tutto, con quei suoi occhi da asiatico ridotti a
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e a fessura, gli occhi di Ajdym erano brillanti
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che tremava nei suoi occhi, e si sentiva restituito
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Ma subito i suoi occhi fuggivano in un’altra
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guardato nel profondo degli occhi per capire di che
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Giusto. Ma voi avete occhi per vedere, e fantasia
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una luce spenta negli occhi, lei lo attirava nella
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di sé. ¶ I suoi occhi gelatinosi non vedevano ciò
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un viso abbronzato, gli occhi a fessura, e i
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intelligenza gli balenò negli occhi. Si chinò sulla neve
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il riflesso dei loro occhi gialli. In Marco ci
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lui, perché avevo gli occhi buoni. Vedere le forme
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Cercava di servirsi degli occhi degli altri per essere
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girare in eterno gli occhi attorno a sé, nella
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la nebbia dentro gli occhi. Era certo la cateratta
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aveva ancora davanti agli occhi. Anziché concentrare la sua
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E come chiudere gli occhi di fronte a ciò
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impossibile. Tutto ai miei occhi si era fatto difficoltoso
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il ferro, e gli occhi neri, dalla guardatura straordinariamente
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ricchezza, la salute, gli occhi, l’udito, le mani
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del fuoco ai miei occhi assumeva i lineamenti di
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e pesante dei suoi occhi danneggiati. ¶ «Io so cos
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palpebra discesa sopra gli occhi, e vi fa vedere
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far tornare i vostri occhi come prima.» ¶ Ajdym s
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Non alzai neppure gli occhi sul vecchio. Cercai di
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parlò più dei suoi occhi, come ritenesse l’argomento
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colpire gli zibellini negli occhi, voleva dire che era
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trovava sempre sveglio, gli occhi sbarrati nel buio, come
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guardavano con tanto d’occhi, incerte se dovessero credergli
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ascoltare con tanto d’occhi spalancati. Quando ebbe finito
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per il principe agli occhi degli ingenui abitanti di
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tutti sgranavano tanto d’occhi perché il principe era
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refolo di vento. Agli occhi di Falalej la fiaba
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operai, puntando i suoi occhi vuoti sopra le cose
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Pensando ad essa, gli occhi mi si velavano di
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sabbia eterna dentro gli occhi, e pareva assente e
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fissava con i suoi occhi velati dalla cateratta con
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qualcosa da Falalej. ¶ Con occhi strani e visionari, stringendogli
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mano e guardandolo negli occhi, ricominciò a parlargli anche
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e io i tuoi occhi. Ci arriveremo. Sarà una
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essi gli applicavano agli occhi, con gesti ripetuti e
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mani sopra i suoi occhi, né il fresco umido
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E anche Ajdym agli occhi di Falalej occupava un
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immaginava inquieti, con gli occhi gialli, la pelle grigia
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qui, adesso, davanti agli occhi, che vestiva panni, assumeva
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il naso o gli occhi ingranditi e deformati. Come
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che mi aveva dato occhi per vedere i colori
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vedere con i loro occhi i modi della mia
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il viso spento, gli occhi cerchiati, il sorriso doloroso
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vedere le cose con occhi limpidi. Nell’ospedale aveva
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evitava di voltare gli occhi verso la ragazza che
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lui. Adesso i suoi occhi senza attese e senza
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sul tardi, lontano dagli occhi degli altri, come se
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mani, dei piedi, degli occhi, dei suoni, dei colori
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mai favore ai miei occhi. Niente potrà incrinare ciò