Angelo Galli, Canzoniere, 1459

resplendente in forma vera, ¶ occhi lucenti a guisa de

la veggio, appare agli occhi mei ¶ luce del celo

è questa di begli occhi, Amore, ¶ che son dove

mirar mai tanto oltra occhi de linci, ¶ ché me

la sua luce ¶ agli occhi di mortal scopria la

né era de mortal occhi la luce; ¶ et diemme

et perderò de' bell'occhi la luce. ¶ Per non

tor dunque a miei occhi la luce ¶ né sì

scorgon senza tempo ¶ gli occhi modesti et li doi

spenta. ¶ Per quella medesima ¶ 12 ¶ Occhi mei, do' lasciate el

sonno i costum degli occhi tui, ¶ ove sì dolcimente

ché 'l sol degli occhi mei non m'è

partita ¶ forme denanze agli occhi mei la nocte, ¶ che

dolce aspecto ¶ heimè, dagli occhi mei fece partita, ¶ non

nocte, ¶ et hanno gli occhi mei in odio el

sole, ¶ ma dare agli occhi mei eterna nocte, ¶ ché

partita? ¶ Ben tornarebbe agli occhi mei el sole ¶ el

amata. ¶ 24 ¶ Quando alzo gli occhi per usanza antica ¶ ver

l dica. ¶ I gabbati occhi alora in terra chino

sinestra ¶ parte, che gli occhi mei de pianto alago

Signiore. ¶ 26 ¶ Quando a nostri occhi el sol se disasconde

rete tese ¶ dove negli occhi tuoi Amor me prese

fu felice dono agli occhi mei, ¶ ma mille più

che 'l comandasti negli occhi lucente, ¶ se tu l

che vogliono i begli occhi. ¶ Qual ne va morto

dato a me begli occhi suoi ¶ et fame parte

lo celo, ¶ ché gli occhi tuoi, o donna, ¶ seranno

dunqua el lum degli occhi toi, ¶ anze benigna torna

veggio Amor ni begli occhi gioire ¶ et del suo

seranno a mirar vostri occhi offesi, ¶ vederite palese ¶ quanta

che me fòro ¶ agli occhi un'ombra nel calore

al giro di begli occhi ¶ si fa puro et

me giungono i begli occhi ¶ et per mezo el

danno la forza agli occhi belli ¶ et ai biondi

mia bocca ¶ et gli occhi, perché sete i lor

denega; ¶ a' doi begli occhi che l'un l

ch'a chiuder gli occhi mei me vaglia, ¶ ch

dà visiva luce agli occhi mei ¶ col caro lampegiar

viole? ¶ Dove son gli occhi vaghi in chi star

quant'io credo gli occhi tuoi! ¶ Io son un

strana, ¶ che innanze agli occhi t'ho scolpita sempre

esser gentile adrize gli occhi, ¶ se ben fosse villano

villano, in ni begli occhi. ¶ Quando fuor de le

veggio io ni begli occhi el mio core, ¶ che

ce triumpha ognora. ¶ Negli occhi chiari de la mia

mira madonna ni begli occhi, ¶ per non veder mai

mai altro, chiuda gli occhi. ¶ Gettati, canzon mia honesta

me, lassa a quest'occhi ¶ le dolorose lacrime et

de core. ¶ Rasciuga gli occhi tuoi, però che 'l

la gloria de miei occhi se scopria; ¶ ché foss

io et sanlo gli occhi molli ¶ e sallo Amor

ha madonna dentro agli occhi belli, ¶ che sonno ov

se perde in gli occhi sui ¶ el sol, come

vincano a mirar gli occhi del sole. ¶ Et perché

Giove feci lui gli occhi et li ciglia ¶ sì

securo, ¶ farommi su' belli occhi prima furo ¶ d'un

ch'io nacque gli occhi mei, ¶ ch'Amor non

Lassame hora spechiar negli occhi belli, ¶ et mirar hor

la luce de' begli occhi me nasconde ¶ colei che

de paura. ¶ Cum gli occhi alor me sdegna, ma

dentro a due belli occhi io sono ¶ et esco

che non poranno gli occhi molli, ¶ pascerme del suo

quando m'apri gli occhi honesti, ¶ da questo me

paradiso, ¶ amire pur negli occhi del mio sole, ¶ ché

è sparito agli nostri occhi el lume? ¶ Se versasti

lunge fanno i begli occhi oriente ¶ et han lasciato

mio. ¶ 72 ¶ Costei ha gli occhi suoi de calamita ¶ et

alogian tucti ni tuoi occhi belli. ¶ Volemi trar de

saperian veder già gli occhi mei ¶ altro che te

alcun rivo ¶ quante degli occhi più lacrime assai. ¶ S

la potenza de' begli occhi toi ¶ farasse l'aer

tua biancheza, ¶ dolce degli occhi tuoi la gran vagheza

io so ch'arrei occhi de linci; ¶ soct'esso

la luce de' begli occhi sancta et mera ¶ assai

per bresaglio ¶ hebbero gli occhi mei la dolce risa

l'astuto girar degli occhi vostri, ¶ col quale apertamente

fan spesso oriente agli occhi nostri, ¶ lodo el bel

mio. ¶ 102 ¶ Se tuoi begli occhi, li qual sempre veggio

quanto bene han gli occhi mei, ¶ la fronte sua

son questi i begli occhi ov'io me spechio

son questi i begli occhi c'han confusi ¶ al

son questi i begli occhi, el lume e 'l

son questi i begli occhi ove io già pusi

son questi i begli occhi ove lo sguardo ¶ prendon

son questi i begli occhi ov'io sempre ardo

che fan gli altri occhi poveri et mendici. ¶ Stativi

vaga donna honesta, ¶ gli occhi tuoi belli pur lozato

festa. ¶ Non volger gli occhi, non chinar la testa

defecto, ¶ et lui dagli occhi tuoi è benedecto ¶ et

io me voglia gli occhi atorno, ¶ non già col

prefato illustrissimo Signore. ¶ 116 ¶ Gli occhi che già cibar solian

et pommi innanzi agli occhi de madonna. ¶ Per lo

intorno a suoi begli occhi ¶ se schiara più che

che i doi begli occhi ¶ et tornare el damnato

per non vedermi gli occhi chiudi, ¶ cruda di core

quella dolceza che dagli occhi piove ¶ quando madonna gli

parte ¶ chi ni begli occhi scorge el vago nero

novo aprile; ¶ pensa degli occhi qual sia poi el

mi specchio nei begli occhi fiso, ¶ veggio l'anima

riso. ¶ Lì nei begli occhi me riffaccio et smagro

Perché pensando ne' suoi occhi begli ¶ ch'altri gli

Per voi riconosco io, occhi mei cari, ¶ quanto piacer

troppo avari. ¶ Per voi, occhi mie' belli, tardi et

starebb'io presso agli occhi divi, ¶ se non fostu

Pado et fo degli occhi a lui doi rivi

viso mio coi begli occhi se scontra ¶ ch'assai

monstrar li tuoi divini ¶ occhi a tucti color che

la potenza de tuo' occhi. ¶ 153 ¶ Quel tuo cortese et

a porte inanze agli occhi al mio signore, ¶ tôte

ch'ai miei cechi occhi vete el dolce sole

fole, ¶ senza i begli occhi già non luce luce

dolcissimo asenzo di begli occhi? ¶ Per lo prefato illustrissimo

et ligiadri, ¶ da doi occhi lucenti furi et ladri

tu te remane ¶ negli occhi belli de la donna

nostro ¶ suffrir cum gli occhi el gran splendor del

loda, ¶ di suoi begli occhi mire el vivo lume

pianto che i mie' occhi versa. ¶ Mano pulita et

presta. ¶ Ché suoi belli occhi cum la luce honesta

la luce di begli occhi chiara ¶ te raggerà nel

quando ¶ furasse cum suoi occhi ad altri el core

la condanni? ¶ Impicca gli occhi ladri, anze è pur

Signior mio. Per gli occhi de la Draga. ¶ 174 ¶ Venia

el sole. Per gli occhi de la Draga che

al lume di begli occhi corresponde ¶ poi la dolcezza

orbo ¶ remasi et gli occhi miei facti doi laghi

tal forza hebber quegli occhi vaghi ¶ et tal stupor

strida et fuor degli occhi el pianto; ¶ unde Amor

infelice, ¶ quanto i begli occhi de pietade amice ¶ la

Quel sguardo traditor, quegli occhi chiari ¶ c'han facto

el porte in gli occhi vaghi. ¶ Dove me aveti

vederò dentro ai begli occhi ¶ la cagion perch'io

mai la sua luce. ¶ Occhi miei ladri a cui

et tenebrosa a' begli occhi la luce, ¶ a l

vaghi, honesti et dolci occhi ridenti, ¶ s'io mai

la Francesca bella. ¶ 197 ¶ Gli occhi tuoi ladri, che sì

l'altro in gli occhi belli, ¶ quel per a

mio. ¶ 198 ¶ Se Amor negli occhi vaghi non me inganna

ai lor raggi gli occhi mei, ¶ et fo de

ci porge Amor dagli occhi de costei. ¶ Quante cose

cose cavava amore degli occhi de questa donna. Sonetto

Mentre madonna a nostri occhi se veta, ¶ obscuro se

pastura ¶ quale hanno gli occhi miei dentro al bel

mio. ¶ 205 ¶ Ridon talvolta gli occhi belli ai miei, ¶ per

io veggio i begli occhi ridenti ¶ volgerse a me

ché 'l lum degli occhi suoi più che 'l

fren tèn forsa gli occhi chini, ¶ li quali aperti

fondo, ¶ che sol negli occhi suoi tu te riserri

riserri? ¶ Sol ni begli occhi è la tua deitade

corto ¶ i suoi begli occhi, quando che sia, pace

la me cava degli occhi ognora un rivo ¶ et

forza c'hanno gli occhi belli ¶ che talor esco

ch'esci de' begli occhi; ¶ beato chi tu adocchi

e il verde agli occhi tuoi vagheza renda. ¶ Et

pensier rei; ¶ et gli occhi belli, come far la

tien ben chini gli occhi et mai non gli

se vede in gli occhi torvi, ¶ o bella donna

io miro ni suoi occhi belli, ¶ tal gratia tro

nel lume di begli occhi ch'io ve dico

el superchio lume ¶ degli occhi et la dolceza ¶ tra

farse serva di suoi occhi gai, ¶ per più suo

in lei ferma gli occhi ¶ perché loro adocchi, ¶ et

viene, ¶ aporta in gli occhi soi ¶ pace, letitia, amor

me stampa. ¶ Speza negli occhi vaghi el fiero strale

paradiso mio son gli occhi belli, ¶ et io andava

sorte, ¶ chiuse i begli occhi repentina morte. ¶ Così finì

et privo, ¶ ché gli occhi del tuo sole chiusi

core ¶ et concedecte agli occhi el tristo pianto; ¶ a

fonte ¶ cacciate fuor degli occhi el tristo rio? ¶ «De

le ferute di chiusi occhi gai. ¶ Et così vivirà

esser sepolto apresso agli occhi casti? ¶ Io pure andava

socto terra ni begli occhi». ¶ Tu, anima gentil, ch

dii fama eterna. ¶ Gli occhi miei negri ch'ancor

lucenti, vaghi et honesti occhi ¶ che mai el sole

trabocchi ¶ fuora de' miseri occhi, ¶ ché, s'io m

pensieri egri, ¶ cum gli occhi lacrimosi et cor taupino

fortuna ¶ chi doi begli occhi non viddi anze morte

a pianger sopra gli occhi casti. ¶ In persona de

l bruno manto ¶ gli occhi, il cui sguardo più

el suo sole agli occhi mei, ¶ anze a più

e 'l sol degli occhi miei de vita spinse

morte. ¶ 243 ¶ Io terò gli occhi miei sempre mai molli

lassar mai passar dagli occhi al core, ¶ ché, s

inmaginativa ¶ ch'ennanze agli occhi mel fermò, sì come

vedi». ¶ Et io: «Dagli occhi tuoi par che giù

la gente, ¶ alzando gli occhi a la cità, Yesù

pia, ¶ che tenea gli occhi molli e 'l core

foglia, ¶ incominciò cum gli occhi al cel levati: ¶ ‘Tu

hom vetusto’. ¶ Poi gli occhi abassa et disse: ‘O

el voria haver cento occhi et pianger sempre ¶ lo

la sensualità ch'agli occhi, al core ¶ tu porti

biondi capelli? ¶ Et gli occhi, ch'a vedelli ¶ l

la morìa a Urbino. ¶ 261 ¶ Occhi mei cechi, ove è

a Dio piacessar gli occhi belli ¶ che del mio

fusse lice, ¶ per gli occhi suoi me l'ha

la gente! ¶ Se tuoi occhi lucente ¶ fusser giù stati

miglia ¶ dove i begli occhi tuoi mirar poteno, ¶ facean

ciglia, ¶ in cui gli occhi del sol venian meno

mano ¶ mi rasciugava gli occhi, el viso e 'l

e 'l senno? ¶ Gli occhi mei belli che già

te sì venerata, ¶ agli occhi tuoi sì mirabil figura

che tanto amai vostri occhi casti ¶ che senza lor

panni bigi, ¶ de' bramosi occhi mie' crudel nemigi. ¶ Prima

suo tucta amorosa. ¶ Gli occhi invitavan lì ciascuna cosa

el splendor ch'agli occhi te fia porto ¶ dove

avanzarolla, se havesse cento occhi. ¶ Pianga el bel arco

se sedìa, ¶ vedendo gli occhi miei facti doi fonte

et pio, ¶ tenendo gli occhi molli fissi in ella

lasciommi, ¶ ma pria begli occhi ver me se voltonno

quella fronte sopra gli occhi belli ¶ ch'apena el

fa rapina ¶ et gli occhi ove l'aurati strali

non a Citharea. ¶ Quelli occhi honesti, venerandi et sacri

splende più per gli occhi tui ¶ che tu non

aer dolce de tuoi occhi negri? ¶ Ma la ventura

tua faccia a suoi occhi divina ¶ nascondi a tucti

equale. ¶ Et per gli occhi Dio tolse al cel

fuor de tuoi begli occhi. ¶ La portadura Idio non

come se inveschia in occhi gai ¶ amante, che pur

mercé la lingua, gli occhi e 'l core, ¶ ché

el duol che gli occhi versa. ¶ Ma più me

ferita, ¶ pure era agli occhi mei quasi sparita ¶ la

nasconde. ¶ Però se gli occhi giro al bel terreno

che tenne in gli occhi belli ¶ la fiamma ch

el pianger sempre agli occhi e al core, ¶ ch

tuo proprio naturale ¶ gli occhi de la tua lingua

l'usato et dagli occhi et dal riso, ¶ perché

me rechiuda, ¶ denanze agli occhi ho sempre la sua

legato sempre inanze agli occhi belli. ¶ Per lo magnifico

bisogna haver qui gli occhi d'Argo ¶ per scorger

li anni teneri. ¶ 306 ¶ Gli occhi languidi et tristi e

vaglio, ¶ ch'a gli occhi de li dei uno

core el socterasti ¶ negli occhi mei et l'altra

viso bel, ne li occhi che son guaste, ¶ mentre

colpa è de' begli occhi et de tua stella

possa ¶ soffrir di possenti occhi i colpi rei, ¶ quando

ripercossa. ¶ Come i begli occhi vaghi a te s

glie to' davante ¶ cum occhi torvi et passi fugitivi

è pur paradiso agli occhi mei. ¶ Deh, perché foi

interdecto: ¶ che de' begli occhi mai non esca fore

ché l'ha gli occhi d'Argo. ¶ Triplicatione de

e a sancte ¶ cum occhi, mano et bocca i

a me versar dagli occhi el pianto ¶ et cum

de me versen questi occhi, ¶ ché quanto è grande

dolor non bastan gli occhi ¶ s'io non son

almen lì dai begli occhi ¶ apresso cui me è

fin che duran questi occhi ¶ o fin che al

me èn cari gli occhi; ¶ assai vado io però

remariano i doi begli occhi ¶ senza me poi apresso

al lume di begli occhi, ¶ io vo cum pianto

alte speranze di begli occhi ¶ sento hor converse in

cari piacer nei ligiadri occhi ¶ hebbe d'amor, tante

posa et volge gli occhi ¶ sento privarmi et seco

obscuri ai mie' tristi occhi, ¶ perché aspectate el puncto

el core et gli occhi? ¶ Ahi! Senza 'l core

et senza i proprii occhi ¶ andarà el corpo, ma

Lagrimose onde spargeran questi occhi ¶ fin che 'l suo

onde ¶ veggio cum gli occhi pieni d'amar pianto

Adimanda al veder degli occhi tuoi, ¶ a cui di

un giorno ¶ chi gli occhi miei vedere altro non

vanno? ¶ Senza i begli occhi che nel cor me

et tu rimane ¶ negli occhi belli de la donna

un momento uscir degli occhi belli, ¶ che non udisti

de pianto carchi gli occhi: ¶ forte serà che a

obiecto che lei gli occhi non hanno, ¶ né veggion

mirar tanto ni begli occhi fiso ¶ che, quando poi

el gentil costum degli occhi mei? ¶ Credo i sian

pianti, ¶ ché senza gli occhi mei honesti et sancti