Vittorio Alfieri, Polinice, 1783

stesso? In me quest'odio è antico ¶ quanto mia

ira mia? ¶ Creonte ¶ L'odio tuo immenso alla certezza

ancora ¶ breve stagion, l'odio e il furor nel

abborria 'l fratello: ¶ nell'odio ei crebbe; e in

dentro ogni vena ¶ l'odio col sangue scorre. È

ch'ei venga ¶ in odio a Tebe, a Grecia

oltre è scorso ¶ l'odio, e lo sdegno snaturato

ei, quant'io l'odio, m'odi? Ah! no

sua morte. ¶ Eteocle ¶ All'odio, all'ira, ¶ e alla

Pensar, pur troppo! ¶ ch'odio ei cova, e rancore

d'Eteòcle il lungo odio, o il breve sdegno

è del più orribil odio orribil pegno; ¶ d'odio

odio orribil pegno; ¶ d'odio eterno fra noi, che

profanata tazza: ¶ eterna guerra, odio mortal, giurasti; ¶ eterna guerra

mortal, giurasti; ¶ eterna guerra, odio mortal, ti giuro. ¶ Giocasta

non fosti mai dell'odio mio; né il sei

Ma, mel vieta ¶ l'odio, che mal di un

me sol rivolgi ¶ l'odio, lo sdegno, il ferro

che agguagli il giusto odio fraterno. ¶ Io non ti

sento col sangue l'odio... Oh rabbia atroce! ¶ oh