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Pantaleo Carabellese, Il problema teologico come filosofia, 1931

concordanze di «oggetto»

nautoretestoannoconcordanza
1
1931
concetti di soggetti ed oggetto. ¶ CAPITOLO VI. ¶ DIO OGGETTO
2
1931
oggetto. ¶ CAPITOLO VI. ¶ DIO OGGETTO DELLA FILOSOFIA ¶ 48. L'individuazione
3
1931
in sè è l'Oggetto, cioè l'essere in
4
1931
che sono i soggetti; Oggetto e soggetti di quella
5
1931
adunque tra soggetti ed oggetto, e tanto meno loro
6
1931
concreto, che è spiritualità. Oggetto e soggetti non significano
7
1931
perchè il dualismo soggetto-oggetto sia superato dalla Critica
8
1931
Così il dualismo soggetto-oggetto non è soltanto superato
9
1931
concezioni di soggetti ed oggetto, come non più spirito
10
1931
molteplicità dei soggetti. L'oggetto rimarrebbe materia o concetto
11
1931
la positività spirituale dell'oggetto. ¶ Soggetti ed oggetto sì
12
1931
dell'oggetto. ¶ Soggetti ed oggetto sì, dunque, ma pur
13
1931
dei soggetti e dell'Oggetto nella loro positività riscopriamo
14
1931
i soggetti hanno dell'oggetto, atto di affermazione che
15
1931
i soggetti fanno dell'oggetto, e non rapporto di
16
1931
soggetti hanno con l'Oggetto come altro da loro
17
1931
coscienza comune, e nell'oggetto scorgiamo quella unicità di
18
1931
impediva di vedere. ¶ L'oggetto è positivo, proprio perchè
19
1931
i soggetti hanno dell'oggetto; non dualismo realistico falsificatore
20
1931
coscienza diveniva un assurdo. ¶ Oggetto e soggetti, adunque, cioè
21
1931
invece noi troviamo un Oggetto che è ideale proprio
22
1931
è ideale proprio perchè oggetto; e dei soggetti, che
23
1931
Questi soggetti realizzano l'Oggetto ideale; quell'Oggetto sostanzia
24
1931
l'Oggetto ideale; quell'Oggetto sostanzia i soggetti reali
25
1931
la filosofia, col suo oggetto, si presenta possibile entro
26
1931
filosofia. Il vuotare dell'oggetto la filosofia con la
27
1931
punto di partenza ed oggetto di riflessione non, come
28
1931
vivere nel concreto. ¶ Far oggetto della speculazione o ritenere
29
1931
distinguere da questo l'oggetto che pur è immanente
30
1931
distinzione tra concreto ed oggetto puro, come rendeva impossibile
31
1931
essere in sè come oggetto puro nel campo della
32
1931
della filosofia dal suo oggetto. Senza questa distinzione risulta
33
1931
è filosofia, se suo oggetto rimane quello che è
34
1931
non può divenire puro oggetto di checchesia o di
35
1931
elevazione del concreto ad oggetto di scienza o di
36
1931
intellettualistica del concreto come oggetto. Oggetto della filosofia rimane
37
1931
del concreto come oggetto. Oggetto della filosofia rimane quello
38
1931
concreto: non, avere ad oggetto puro il concreto; ma
39
1931
avere come suo proprio oggetto l'oggettività pura del
40
1931
dalla esigenza stessa dell'oggetto immanente al concreto. Ma
41
1931
solo vedere che, se oggetto della filosofia è l
42
1931
noi abbiamo ritrovato come oggetto puro, oggetto della filosofia
43
1931
ritrovato come oggetto puro, oggetto della filosofia è l
44
1931
della filosofia è l'oggetto puro, cioè l'oggetto
45
1931
oggetto puro, cioè l'oggetto per eccellenza. Ogni altro
46
1931
in sè è l'oggetto della filosofia, in quanto
47
1931
è in sè stesso oggetto puro e non concretezza
48
1931
non concretezza. ¶ Ora questo oggetto puro, noi abbiamo dimostrato
49
1931
conosciuta, oggetto-cosa e oggetto-idea. ¶ Si spiega quindi
50
1931
in poi riconosciuta all'oggetto-idea e già con
51
1931
nell'empirismo, lasciato l'oggetto-cosa solo nel modo
52
1931
dei soggetti con l'oggetto: i soggetti sono puramente
53
1931
e semplicemente costituiti dall'oggetto; l'oggetto non è
54
1931
costituiti dall'oggetto; l'oggetto non è il loro
55
1931
altro non con l'oggetto. Quando io dico di
56
1931
moltiplicazione relativa dell'unico Oggetto di coscienza. E quindi
57
1931
la conoscenza teoretica dell'oggetto reale. ¶ Della conoscenza, come
58
1931
logica pura, il cui oggetto è la schietta necessità
59
1931
cosa in sè come oggetto puro, e la sua
60
1931
scienza possa avere per oggetto la cosa in sè
61
1931
sè, che è l'Oggetto unico assoluto. Kant certo
62
1931
che così negavano l'oggetto che invece tutti affermavano
63
1931
metafisica, insieme con l'oggetto dal quale questa non
64
1931
salvarla (la negazione dell'oggetto puro); date a lei
65
1931
l'antitesi realistica dell'oggetto, che, perchè cosa reale
66
1931
coscienza, si oppone all'oggetto, non è oggetto, e
67
1931
all'oggetto, non è oggetto, e perciò non ha
68
1931
e giustamente, ritenuto l'oggetto della esperienza: esso tale
69
1931
esso tale non è. Oggetto della esperienza è la
70
1931
non è che l'oggetto-idea che è non
71
1931
a credere che l'oggetto concreto fosse in sè
72
1931
fondamenta bisogna riconoscere nell'oggetto ideale proprio lo stesso
73
1931
in sè e nell'oggetto reale l'essere non
74
1931
sta nè in quell'Oggetto in sè nè in
75
1931
sè nè in questo oggetto relativo. ¶ La concretezza non
76
1931
esperienza come tale sia oggetto proprio la cosa singolare
77
1931
cioè implicita attuazione) dell'Oggetto da parte dei soggetti
78
1931
cosa in sè (l'oggetto-cosa) è proprio non
79
1931
proprio non realtà ma oggetto puro della coscienza; la
80
1931
coscienza; la cosa conosciuta (oggetto-idea) è non pura
81
1931
vera non è tra oggetto-cosa e oggetto-idea
82
1931
tra oggetto-cosa e oggetto-idea, ma tra cosa
83
1931
in sè, in quanto oggetto puro, non è da
84
1931
sè, scopertasi come l'oggetto puro della coscienza, non
85
1931
affatto di essere quell'oggetto-idea che la filosofia
86
1931
la filosofia distingueva dall'oggetto-cosa. Non finisce affatto
87
1931
reale come lo stesso oggetto-idea nella sua distinzione
88
1931
unico e semplicissimo, quell'Oggetto assoluto che ci è
89
1931
rapporto tra soggetti ed oggetto. Un tale rapporto non
90
1931
l'essere in sè (oggetto) essere l'uno, il
91
1931
dei soggetti con l'oggetto. ¶ O l'oggetto è
92
1931
l'oggetto. ¶ O l'oggetto è l'altro dei
93
1931
non è relazione soggetto-oggetto. ¶ Se accettiamo che l
94
1931
Se accettiamo che l'oggetto sia l'altro dei
95
1931
relazione tra soggetti ed oggetto, relazione che idealisticamente finisce
96
1931
di soggetti e di oggetto così anche il concetto
97
1931
distinzione tra cosa ed oggetto, cadere nel concetto contraddittorio
98
1931
cosa in sè, puro oggetto, quando è affermata nella
99
1931
Kant stesso solo l'oggetto di coscienza, in quanto
100
1931
sè non è l'oggetto stesso, la verità è
101
1931
cosa in sè come oggetto fuori di noi ed
102
1931
fuori di noi ed oggetto di coscienza come cosa
103
1931
invece come distinzione tra oggetto puro, assoluto, universale, unico
104
1931
espressa mai compiutamente) e oggetto della esperienza che trova
105
1931
essa, tra soggetti e oggetto. ¶ Intesa così la distinzione
106
1931
filosofica come distinzione tra oggetto puro ed oggetto di
107
1931
tra oggetto puro ed oggetto di esperienza, essa non
108
1931
fuori di noi, nè oggetto conosciuto, perchè non sarebbe
109
1931
la constatazione, in questo oggetto puro che è la
110
1931
cosa in sè e oggetto, tra Ding an sich
111
1931
fattasi riconoscere come l'Oggetto puro. ¶ Concludendo, quella via
112
1931
sè come lo stesso Oggetto puro della coscienza sono
113
1931
basata quella distinzione di oggetto e cosa che voi
114
1931
risulta, devo ammettere un oggetto conosciuto che è tal
115
1931
che non è l'oggetto in me». ¶ A confutare
116
1931
cosa in sè come oggetto puro per comprendere che
117
1931
II) tra soggetto e oggetto. ¶ Concepito l'essere oggettivo
118
1931
sono bensì soggetti ed oggetto. Soggetti nella molteplice correlatività
119
1931
correlatività reciproca della coscienza; oggetto nella unità di questa
120
1931
che è coscienza ed oggetto che non è coscienza
121
1931
Opposizione tra soggetto ed oggetto reciprocamente escludentisi, che non
122
1931
del dogmatismo realistico dell'oggetto come non coscienza, e
123
1931
esigenza dei termini (soggetti-oggetto) della coscienza ed è
124
1931
non dice io l'oggetto come tale, che appunto
125
1931
sè, che è l'oggetto di quella stessa coscienza
126
1931
cosa in sè nell'oggetto. ¶ Senza questo riconoscimento non
127
1931
sè si riconosca nell'oggetto puro, e allora un
128
1931
cosa in sè come oggetto puro, è, a mio
129
1931
cosa in sè nell'oggetto puro di coscienza, è
130
1931
stesso ricomparirvi davanti un oggetto che non è la
131
1931
non è l'essere. Oggetto nella sua appartenenza alla
132
1931
liberandosi però anche dall'oggetto di coscienza. Ha accomunato
133
1931
cosa in sè ed oggetto. E pare che, se
134
1931
dimostrata identificazione positiva dell'oggetto con la cosa e
135
1931
essere presente nella coscienza (oggetto), appunto perciò è quel
136
1931
anche chiaro perchè l'oggetto si manifesti alla coscienza
137
1931
ci risultava essere l'oggetto. ¶ È l'essere che
138
1931
in sè con l'oggetto puro. ¶ Essere in sè
139
1931
sua assoluta unicità: non oggetto puramente pensato (passivo) quindi
140
1931
in sè. L'assoluto oggetto è la cosa in
141
1931
in quanto tale, all'oggetto puro della coscienza, all
142
1931
puro della coscienza, all'oggetto che di questa costituisce
143
1931
La distinzione filosofica dell'oggetto (§ 30), che pareva giustificare il
144
1931
sè e cosa conosciuta, oggetto-cosa e oggetto-idea
145
1931
è lo stesso) dell'oggetto. Per questo presupposto l
146
1931
e l'id come oggetto che è essere contrapposto
147
1931
la concezione realistica dell'oggetto, elevatevi a quella concezione
148
1931
anche il concetto dell'oggetto, non come sua negazione
149
1931
accanto al problema dell'oggetto il problema del soggetto
150
1931
il soggetto che l'oggetto della coscienza stessa. ¶ L
151
1931
stessa. ¶ L'id, l'oggetto puro non è la
152
1931
non rimane che l'Oggetto che non è «altro
153
1931
quell'Id, che, come oggetto, risulta invece ineliminabile. ¶ Ne
154
1931
cosa esistente e l'oggetto conosciuto, tra cosa-essere
155
1931
permanendo la cosa. L'oggetto di coscienza di un
156
1931
sè non è l'oggetto sentito, essa non è
157
1931
non è neppure l'oggetto concepito. Non basta distinguere
158
1931
stesso conoscere intellettivo. L'oggetto che io conosco, per
159
1931
fatto stesso che è oggetto conosciuto, non è la
160
1931
aggira; la duplicità dell'oggetto. C'è un oggetto
161
1931
oggetto. C'è un oggetto-cosa che è la
162
1931
è poi anche un oggetto-concetto, che in quel
163
1931
di partenza dato dall'oggetto-cosa a quell'eterno
164
1931
discorrere che è l'oggetto-concetto, resta sempre al
165
1931
fuori di noi: l'oggetto-cosa, che, pel suo
166
1931
là di sè: l'oggetto-cosa fuori dell'oggetto
167
1931
oggetto-cosa fuori dell'oggetto-concetto. ¶ Kant ha additata
168
1931
cosa che non è oggetto: pare abbia finalmente compiuta
169
1931
tra la cosa come oggetto di coscienza del soggetto
170
1931
non dovrebbe essere mai oggetto; ed invece ogni affermazione
171
1931
di essa col razionale oggetto: ogni affermazione di cosa
172
1931
incompatibilità tra cosa ed oggetto soltanto per il concetto
173
1931
ci dà soltanto un oggetto, non mai una cosa
174
1931
quanto è distinto dall'oggetto di coscienza. Quel «più
175
1931
ha voluto distinguere dall'oggetto conosciuto, è lo stesso
176
1931
cosa come distinta dall'oggetto, abbiam visto, non sa
177
1931
distinzione di cosa ed oggetto che la filosofia stessa
178
1931
essere infatti è l'oggetto cosa come fuori della
179
1931
si deduce necessariamente l'oggetto in quanto tale come
180
1931
cui si riduce l'oggetto sono quindi la conseguenza
181
1931
rivedere il concetto di oggetto alla luce della coscienza
182
1931
cosa in sè come Oggetto Puro. ¶ Può dunque la
183
1931
conservare la distinzione tra oggetto che è nella coscienza
184
1931
realismo (soggetto come coscienza; oggetto come non coscienza), perchè
185
1931
coscienza, l'altro, l'oggetto, sia non coscienza, cioè
186
1931
che è consapevole dell'oggetto. ¶ Come ci si presenta
187
1931
l'assoluta separazione dell'oggetto di coscienza dalla cosa
188
1931
è, la chiarificazione dell'oggetto puro, come termine della
189
1931
e per certi soggetti. Oggetto puro intraducibile in termini
190
1931
cosa in sè dall'oggetto empirico. ¶ Togliete la confusione
191
1931
e lasciato soltanto l'oggetto conosciuto in quanto è
192
1931
cosa in sè, l'oggetto di coscienza proprio nella
193
1931
interpretato come relazione soggetto-oggetto. L'altro soggetto è
194
1931
così scambiato con l'oggetto, con l'essere in
195
1931
coscienza, sono rimasti senza oggetto, senza essere in sè
196
1931
si è negato l'oggetto: l'essere in sè
197
1931
il concetto realistico dell'oggetto è falso. ¶ E si
198
1931
aveva già negato l'oggetto, mettendo a suo posto
199
1931
negato senz'altro l'oggetto, giacchè non si è
200
1931
Quando si concepisce l'oggetto come l'altro del
201
1931
necessariamente eterogeneità, perchè l'oggetto non è l'altro
202
1931
se si riconosce nell'oggetto non è più da
203
1931
in sè oggettivo. L'oggetto è stato puramente e
204
1931
nell'impossibile annullamento dell'oggetto, o cadremmo in un
205
1931
la positività sia dell'oggetto che dell'altro. Nel
206
1931
altra. La positività dell'oggetto richiede la positività del
207
1931
cui abbiam ridotto l'oggetto. Saremmo sempre nell'altro
208
1931
nell'altro concepito come oggetto e quindi ridotto necessariamente
209
1931
parte non è l'oggetto puro, il puro essere
210
1931
è neppure nè l'oggetto fenomenico, nè il soggetto
211
1931
cioè la coscienza dell'oggetto, ma importa anche, proprio
212
1931
che ha coscienza dell'oggetto, trovi di fronte a
213
1931
esigenza della positività dell'oggetto (cap. II); vedremo poi
214
1931
conservata la concezione dell'oggetto come altro dal soggetto
215
1931
il concetto di un oggetto in generale, dell'id
216
1931
dalla distinzione di un oggetto dal suo simile e
217
1931
dunque da un altro oggetto non nasce che un
218
1931
nasce che un determinato oggetto e per niente affatto
219
1931
un id, come schietto oggetto, come qualcosa fuori di
220
1931
generale cioè il non oggetto» (pag. 86). ¶ Cioè, aggiungiamo noi
221
1931
è l'id, l'oggetto che si pone incondizionato
222
1931
permanere dell'id come oggetto rappresentato; laddove le altre
223
1931
Io, mi contrappongo all'oggetto più che alle altre
224
1931
e questa contrapposizione all'oggetto caratterizza questo dirmi io
225
1931
tra la contrapposizione all'oggetto e quella alle altre
226
1931
come questa richiede, all'oggetto, mediante l'interiore e
227
1931
esse si contrapporranno all'oggetto mediante una interiore e
228
1931
non concepisce positivamente l'oggetto, e nel campo stesso
229
1931
stesso della coscienza. L'oggetto è per lui quello
230
1931
far uno. Tolto l'oggetto perchè lo si è
231
1931
concreto tanto quanto l'oggetto universale. ¶ Oggetto universale, che
232
1931
quanto l'oggetto universale. ¶ Oggetto universale, che non è
233
1931
i soggetti hanno dell'Oggetto, il singolare dell'Universale
234
1931
perchè si poneva l'oggetto come altro. ¶ 25. L'alterità
235
1931
contrapposizione del pensante all'oggetto. È io, quindi, sia
236
1931
presentata come opposizione soggetto-oggetto. È il presupposto comune
237
1931
il non-io; l'oggetto è realisticamente continuato a
238
1931
contrapporsi del soggetto all'oggetto, (sia questo la realtà
239
1931
alla stessa concezione dell'oggetto)? ¶ Checchè sia questa soggetto
240
1931
realistico del concetto di oggetto come non coscienza. ¶ È
241
1931
re, si triplica in oggetto-cosa in sè della
242
1931
o, meglio, del pensiero; oggetto-fenomeno del senso; oggetto
243
1931
oggetto-fenomeno del senso; oggetto-categoria dell'intelletto. ¶ Queste
244
1931
della prima forma, l'oggetto come cosa in sè
245
1931
la seconda quella dell'oggetto fenomeno del senso. Questa
246
1931
proprio da quell'assoluto oggetto, che è la cosa
247
1931
sintesi a priori5. L'oggetto assoluto non toglie la
248
1931
può essere lo stesso oggetto assoluto, ma che pur
249
1931
causato. ¶ Perciò il kantiano oggetto-categoria, che media l
250
1931
che media l'assoluto oggetto e l'apparenza sua
251
1931
pura negazione anche l'oggetto-categoria. La forma, infatti
252
1931
La riduzione dunque dell'oggetto formale kantiano a negazione
253
1931
b la deduzione dell'oggetto. Il valore dell'oggetto
254
1931
oggetto. Il valore dell'oggetto in Kant è duplice
255
1931
duplice: a1, metafisico, (l'oggetto come cosa in sè
256
1931
dell'oggettività cioè l'oggetto come essere in sè
257
1931
che la deduzione dell'oggetto dalla coscienza in generale
258
1931
vale proprio per l'oggetto metafisico. La funzione se
259
1931
valore logico (a2), dell'oggetto invece, cioè quel valore
260
1931
valore per cui l'oggetto diventa forma, è quello
261
1931
la forma che l'oggetto assume in quanto conosciuto
262
1931
a2 : b2; cioè: l'oggetto come cosa in sè
263
1931
generale, così come l'oggetto come forma del conoscere
264
1931
avviene del valore dell'oggetto (a)? Si accettano i
265
1931
è pura negazione. L'oggetto dunque nel suo valore
266
1931
poi alla deduzione dell'oggetto (b), a cominciare già
267
1931
ma la deduzione dell'oggetto non è quella logica
268
1931
essendo per Kant l'oggetto, nel suo valore metafisico
269
1931
ragione incondizionata, e l'oggetto nel valore logico dedotto
270
1931
kantiano quando nega l'oggetto nel valore metafisico deve
271
1931
deve anche negare l'oggetto nel suo valore formale
272
1931
del valore metafisico dell'oggetto doveva trarre con sè
273
1931
soppressione della deduzione dell'oggetto formale dai giudizi logici
274
1931
pura e semplice dell'oggetto come essere in sè
275
1931
si reclina nel suo oggetto... Il pensiero pensante, con
276
1931
dal concetto realistico dell'oggetto. Aver dimostrata questa causazione
277
1931
il concetto realistico dell'oggetto come qualcosa che non
278
1931
non è soggetto, perchè oggetto; e, nell'entusiasmo della
279
1931
quel primitivo concetto dell'oggetto, che non v'ha
280
1931
è l'Universale. ¶ L'oggetto, carattere del quale pur
281
1931
il prodotto. ¶ Ridotto l'oggetto a puro prodotto del
282
1931
a negazione anche l'oggetto-forma. ¶ Per combattere l
283
1931
sè, cioè nell'assoluto oggetto. Kant non ha scoperto
284
1931
e cioè (§ 11) che l'oggetto è l'essere presente
285
1931
SOGGETTIVITÀ ¶ 15. L'alterità dell'oggetto come genesi del realismo
286
1931
altro con quello di oggetto è l'errore fondamentale
287
1931
è perpetuato: credendosi l'oggetto l'altro del soggetto
288
1931
il soggetto ha dell'oggetto in sè, è stata
289
1931
oggetto. Porre infatti l'oggetto come negazione non è
290
1931
il concetto realistico di oggetto-da-conoscere come altro
291
1931
ha, intendendosi per «altro» (oggetto esistente) un qualcosa che
292
1931
infatti richiede proprio come oggetto-da-conoscere la coscienza
293
1931
coscienza stessa conoscente. Se oggetto-da-conoscere è l
294
1931
non potrà mai essere oggetto-da-conoscere, cioè la
295
1931
il concetto realistico di oggetto, ma col sopprimere l
296
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ma col sopprimere l'oggetto, e lasciare soltanto la
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posto per un positivo oggetto. ¶ Quindi l'impostazione stessa
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già la negazione dell'oggetto come tale. Negazione che
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quel concetto realistico di oggetto suscitò in lui il
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errore nella concezione dell'oggetto, quando si concepisce l
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estraneità. Se anche l'oggetto fosse veramente l'altro
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della assoluta esclusione dell'oggetto come cosa dal soggetto
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nel capitolo seguente. ¶ 11. L'oggetto (essere presente nella coscienza
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soggetto il carattere dell'oggetto? ¶ Se noi spogliamo l
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riduca quel concetto di oggetto, che è tanto essenziale
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non ci sarebbe, l'oggetto è sempre l'essere
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sarebbe il reciproco tu. Oggetto è dunque l'essere
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è la molteplicità. L'oggetto non è dunque lo
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pura. Nella coscienza l'oggetto non è vissuto come
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dal soggetto. ¶ Concepire l'oggetto come altro dal soggetto
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avvenuto. La riduzione dell'oggetto a negazione, fatta dall
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ci aveva fornito dell'oggetto: niente più, ma neanche
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nella concezione negativa dell'oggetto, la quale si è
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continuare a ritenere l'oggetto come altro dal soggetto
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dottrina realistica: l'altro, oggetto che come cosa è
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esclusa dalla coscienza. ¶ L'oggetto, dunque, non è l
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negatività, la positività dell'oggetto. ¶ 12. Il processo di negazione
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che la negatività dell'oggetto come cosa in sè
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voi dite realistici, dell'oggetto come altro, e dell
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valido solo se per oggetto si intende proprio l
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la pura concettualità dell'oggetto è riconoscere che quella
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proprio all'eliminazione dell'oggetto, alla concezione della oggettività
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il Soggetto, e l'oggetto non è altro che
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processo di riduzione dell'oggetto, criticamente concepito come oggetto
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oggetto, criticamente concepito come oggetto di coscienza, a negazione
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detto concetto realistico dell'oggetto. La disputa sottile non
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la dimostrata negatività dell'oggetto formale kantiano è fondata
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sulla precedente negazione dell'oggetto come cosa in sè
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è la negazione dell'oggetto formale, così ingiustificato è
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trasferimento delle caratteristiche dell'oggetto (universalità e necessità) nel
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falso concetto realistico dell'oggetto. La Critica, lungi dal
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e necessità proprio nell'oggetto. ¶ Un cenno sulla schietta
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cosa in sè e oggetto conosciuto non è di
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il vero e proprio oggetto: è soltanto concetto, puro
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sich, cioè del vero oggetto, che il suo fenomeno
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intelletto dà valore di oggetto coi suoi concetti puri
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cap. I), perchè l'oggetto non è negazione (non
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soltanto soggettività (cap. III). Oggetto nella sua affermativa purezza
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chiarisce così come assoluto Oggetto puro, e come tale
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che riflette su quell'Oggetto e quei soggetti, che
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stessa individuazione che dell'Oggetto di coscienza i soggetti
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del filosofo ha per oggetto l'essere in quanto
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È quindi, per l'oggetto suo, ineliminabile dall'essere
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altra scienza ha un oggetto determinato, il quale, ponendo
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la determinazione di un oggetto non si risolve solo
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avendo ciascuna come proprio oggetto una distinta determinazione dell
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dalle determinazioni dell'essere oggetto del sapere ai singoli
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nelle determinazioni fondamentali dell'oggetto di essa; bisogna che
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tale, deve avere come oggetto, a dirla aristotelicamente, l
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che ne è l'oggetto; essere invece, che, come
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quanto questo ha per oggetto l'essere in sè
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come Critica, a mio oggetto il conoscere, non ho
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conoscere, non ho come oggetto l'inconoscibile essere, ma
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assoluta non ha un oggetto inconoscibile, l'essere in
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perdendo la funzione di oggetto del conoscere, perde ogni
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dell'essere in sè (oggetto del conoscere) non pare
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è riconosciuto che l'oggetto del conoscere, che come
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essere, e quindi dell'oggetto, oggettiva, era anch'essa
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Kant, dà sempre l'oggetto alla scienza: deve dunque
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in sè nega l'oggetto, e l'oggetto negativo
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l'oggetto, e l'oggetto negativo nega anche la
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L'essere la filosofia oggetto a sè stessa è
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di necessità, anche l'oggetto della conoscenza. E l
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della conoscenza. E l'oggetto, come vedremo nel capitolo
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insieme nell'annullamento dell'oggetto. Sono due processi che
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in sè come puro oggetto, cioè la riduzione della
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in sè è l'oggetto della coscienza. Dimostrazione che
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Critica che ha per oggetto il conoscere e la
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metafisica che ha per oggetto l'essere in sè
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concretizza; 2° l'astrazione dell'oggetto della scienza dal soggetto
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potere conoscitivo presuppone un oggetto da conoscere, che, in
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e non soltanto puro oggetto, sia altro del soggetto
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negatività di un tale oggetto; non può che metter
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in sè, come puro oggetto (§ 33), ad ogni atto con
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da una parte l'oggetto riusciva irraggiungibile, e dall
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nel soggetto, realismo nell'oggetto permangono con la impostazione
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l'Assoluto, verso l'oggetto puro; ma pure sforzo
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non trova questo nell'oggetto che le stia di
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questo suo dissolversi nell'Oggetto cercato. ¶ È questa la
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annullamento mistico, perchè l'Oggetto che si cerca è
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II. ¶ LA POSITIVITÀ DELL'OGGETTO ¶ 9. L'impostazione della Critica
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ed il problema dell'oggetto. ¶ La negazione dell'oggetto
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oggetto. ¶ La negazione dell'oggetto come cosa in sè
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risolvere il problema dell'oggetto. Porre infatti l'oggetto
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scoperto come lo stesso oggetto puro, proprio in quanto
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e che è l'oggetto della filosofia, è Dio
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della coscienza, cioè l'oggetto che il soggetto afferma
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adunque, che è l'Oggetto puro, essendo, come tale
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è Dio. ¶ E se oggetto della filosofia è l
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in sè, Dio sarà oggetto della filosofia; e questo
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abbiam dimostrato per l'oggetto: invece di ricercare il
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l'Essere in sè, oggetto di adorazione proprio perchè
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di adorazione proprio perchè oggetto puro, con l'esistenza
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parlare di Dio come oggetto di adorazione e non
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il problema dello stesso oggetto della filosofia e si
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col vuotarsi del suo oggetto; ci fa scorgere cioè
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l'essere in sè, oggetto della filosofia, e Dio
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dell'essere in sè, oggetto della filosofia. ¶ Questa esigenza
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di Dio; perchè l'oggetto fu, come vedemmo, scambiato
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sensibili di questa dall'oggetto intelligibile di quella; l
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sapiente, tra il cosiddetto oggetto e il soggetto. ¶ Hume
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altro non è l'oggetto puro di coscienza, l
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Dio è il suo oggetto, rende possibile alla religione
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da quell'unico assoluto oggetto, che è in sè
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è vero quindi che «oggetto della religione è, come
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il filosofo circa quest'oggetto di cui il soggetto
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sua coscienza: se quell'oggetto sia materia o spirito
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soggetto par che dall'oggetto subisca, per affermare di
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problema teologico nato dall'oggetto puro come oggetto della
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dall'oggetto puro come oggetto della filosofia, ma è
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aver visto che l'oggetto è tutt'altro che
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voglian dire soggetti ed oggetto, vediamo che proprio il
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il soggetto e l'oggetto. ¶ E proprio per questo
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Sapere è coscienza dell'oggetto, e solo a questa
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in sè con l'Oggetto (cap. IV), bisogna che
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coscienza. ¶ Dio è l'Oggetto puro della coscienza. ¶ E
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coscienza. ¶ E se l'Oggetto della coscienza è, senza
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pensiero speculativo ha per oggetto quando esplica l'oggettività
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immanenza di Dio come oggetto della coscienza, la quale
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senza problema e senza oggetto anche la filosofia, che
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di Dio con l'oggetto puro e di questo
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di questo con l'oggetto della filosofia, questa da
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ma Assoluto, e perciò Oggetto puro. Di tale affermazione
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rimasto alla concezione dell'oggetto come natura materiale, e
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quella caratteristica unità di oggetto e di problema, che
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avente un proprio fondamentale oggetto e problema, dal quale
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come tale con l'oggetto puro. ¶ [30] ¶ Framm. 20, in Diels
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di Dio come assoluto Oggetto (Critica del Concreto, 1921), dissi