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invenzioni verbali


Giacomo Leopardi, Canti, 1837

concordanze di «ogni»

nautoretestoannoconcordanza
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1837
pietade è morta ¶ In ogni petto omai, perciò che
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Oh di costei ch'ogni altra gloria vinse ¶ Pietà
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A percoter ne rieda ogni momento ¶ Novo grido de
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opra e di parola ¶ Ogni valor; di vostre eterne
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E rotto di natura ogni contrasto, ¶ Ignota immensa terra
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petto sieda ¶ Questa sovr'ogni cura, ¶ Che di fortuna
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sogno ¶ Della mia fanciullezza. Ogni più lieto ¶ Giorno di
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qual t'era noia ogni contento? ¶ Quel pensier che
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piume il fianco, ¶ Ad ogni or fortemente palpitando. ¶ E
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e mi serrava ¶ Ad ogni voce il core, a
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voce il core, a ogni sembianza. ¶ E lunga doglia
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prove. ¶ Quando in ispregio ogni piacer, né grato ¶ M
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vani per cui ¶ Vano ogni altro desir creduto avea
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parte alla campagna uscendo, ¶ Ogni diletto e gioco ¶ Indugio
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di natura è frutto ¶ Ogni vostra vaghezza. ¶ A me
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di lontan rivela ¶ Serena ogni montagna. O donna mia
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donna mia, ¶ Già tace ogni sentiero, e pei balconi
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ne porta il tempo ¶ Ogni umano accidente. Or dov
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desiar colei ¶ Che d'ogni affanno il tragge, ha
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ch'è fatto estrano ¶ Ogni moto soave al petto
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faticoso? È tutta, ¶ In ogni umano stato, ozio la
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Tutto l'orbe trascorre, ogni confine ¶ Degli spazi che
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negra cura, e sotto ¶ Ogni clima, ogni ciel, si
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e sotto ¶ Ogni clima, ogni ciel, si chiama indarno
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cor; quando mi fia ¶ Ogni beltate o di natura
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Fatta inanime e muta; ogni alto senso, ¶ Ogni tenero
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muta; ogni alto senso, ¶ Ogni tenero affetto, ignoto e
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duro mio sopor. ¶ D'ogni dolcezza vedovo, ¶ Tristo; ma
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fuggendo, a prova ¶ Schernisce ogni mortal. ¶ Che ignora il
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e l'ardor natio, ¶ Ogni conforto mio ¶ Solo da
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donzelle; a gara intorno ¶ Ogni cosa sorride; invidia tace
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un giorno, ¶ Quando soleva ogni lontano accento ¶ Del labbro
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giammai, non torna amore. ¶ Ogni giorno sereno, ogni fiorita
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amore. ¶ Ogni giorno sereno, ogni fiorita ¶ Piaggia ch'io
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Piaggia ch'io miro, ogni goder ch'io sento
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e fia compagna ¶ D'ogni mio vago immaginar, di
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e venir meno ¶ Ad ogni usata, amante compagnia. ¶ E
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di tanti moti ¶ D'ogni celeste, ogni terrena cosa
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moti ¶ D'ogni celeste, ogni terrena cosa, ¶ Girando senza
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Quasi libera vai; ¶ Ch'ogni stento, ogni danno, ¶ Ogni
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vai; ¶ Ch'ogni stento, ogni danno, ¶ Ogni estremo timor
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ogni stento, ogni danno, ¶ Ogni estremo timor subito scordi
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agio, ozioso, ¶ S'appaga ogni animale; ¶ Me, s'io
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valle il fiume appare. ¶ Ogni cor si rallegra, in
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cor si rallegra, in ogni lato ¶ Risorge il romorio
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cammin ripiglia. ¶ Si rallegra ogni core. ¶ Sì dolce, sì
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beata ¶ Se te d'ogni dolor morte risana. ¶ XXV
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quando intorno è spenta ogni altra face, ¶ E tutto
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in dispregio. Or punge ogni atto indegno ¶ Subito i
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miei; ¶ Move l'alma ogni esempio ¶ Dell'umana viltà
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respiro. ¶ Angelica beltade! ¶ Parmi ogni più bel volto, ovunque
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Tu sola fonte ¶ D'ogni altra leggiadria, ¶ Sola vera
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si trova; ¶ L'altra ogni gran dolore, ¶ Ogni gran
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altra ogni gran dolore, ¶ Ogni gran male annulla. ¶ Bellissima
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mortale, ¶ Primi conforti d'ogni saggio core. ¶ Né cor
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della villa, ignaro ¶ D'ogni virtù che da saper
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viltà l'umana gente; ¶ Ogni vana speranza onde consola
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coi fanciulli il mondo, ¶ Ogni conforto stolto ¶ Gittar da
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me di me privo, ¶ Ogni tua voglia, ogni parola
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privo, ¶ Ogni tua voglia, ogni parola, ogni atto ¶ Spiar
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tua voglia, ogni parola, ogni atto ¶ Spiar sommessamente, a
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un segno cortese, ad ogni sguardo ¶ Mutar forma e
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sotterra: ¶ Ivi fia d'ogni tempo il tuo soggiorno
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In sul fiorir d'ogni speranza, e molto ¶ Prima
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perché funesta, ¶ Perché sovra ogni male, ¶ A chi si
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in vista ¶ Più d'ogni flutto dimostrarci il porto
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I fusi delle Parche. Ogni giornale, ¶ Gener vario di
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diè lor natura, in ogni tempo ¶ Starsene in fondo
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Il digiuno mendico, in ogni forma ¶ Di comun reggimento
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e mense, ¶ Letti, ed ogni altro arnese, adorneranno ¶ Di
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latte ¶ Dalla cara nutrice ogni fanciullo, ¶ Quanto peso di
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di mestieri; ¶ Così natura ogni opra sua, quantunque ¶ D
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dotta man: che, d'ogni sforzo in onta, ¶ La
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E di fuor da ogni lato, assidua, intenta ¶ Dal
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terra e cielo abbraccia, ¶ Ogni nato sarà. Ma novo
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il giovanile stato, ¶ Dove ogni ben di mille pene
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decreto ¶ Quel che sentenzia ogni animale a morte, ¶ S
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ancor più gravi ¶ D'ogni altro danno, accresce ¶ Alle
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altro ignoro. ¶ Vo dove ogni altra cosa, ¶ Dove naturalmente
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cade il soffio, in ogni canto ¶ Posan l'erbe
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il suo chiaror per ogni banda ¶ La sorella del
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ella il vedea per ogni canto, ¶ E salir su
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si fea più gagliardo ogni momento, ¶ Tal che a
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svolazzava ¶ Tra le frondi ogni augel per lo spavento
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DAL GRECO DI SIMONIDE ¶ Ogni mondano evento ¶ È di
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Che giusta suo talento ¶ Ogni cosa dispone. ¶ Ma di