Carmine Abate, Gli anni veloci, 2008

era estate. Nicola giocava ogni giorno sulla spiaggia con

le scuole ti voglio ogni mattina al campo». ¶ Due

incurvate e scomminate che ogni volta sua figlia vomicàva

lista della spesa.» ¶ A ogni sorpasso lancia uno sguardo

Passa a trovarli quasi ogni giorno e su insistenza

sedici anni, allora, e ogni giorno apriva la cassetta

verdure e spezie di ogni tipo, in una giungla

e accorto: masticava lentamente, ogni tanto inzuppava il pane

mentre lui si allenava ogni mattina proprio alla velocità

amato che chiamava a ogni ora del giorno e

lei e macàri tu. Ogni tanto, per le feste

una cultura musicale moderna». ¶ Ogni volta gli regalava dischi

da bruciare, visto che ogni tanto ci azzecca con

convincente, cascava dalle nuvole ogni volta, «io? Aspetta e

sorridevano e la compiacevano ogni volta. ¶ «Lascialo mangiare in

massacrarlo con rimproveri di ogni tipo. L’ultimo, il

che lui voleva, a ogni costo voleva, vedere felice

vedere felice. ¶ La convalescenza ¶ Ogni giorno della forzata convalescenza

con il dolore che ogni tanto faceva capolino sotto

un certo limite. ¶ A ogni cambio di insegnante, quel

assieme, e mi emoziono ogni volta. E inoltre Rino

scarico alla grande in ogni senso.» ¶ Nicola non capiva

il buio aveva avvolto ogni cosa e sul mare

che Nicola lo vedeva; ogni tanto, soprattutto in estate

per u quadaru e ogni tanto ne mangiava un

davanti a tutti e ogni tanto ballavano anche Nicola

giusta: a parte che ogni mattina si svegliava da

sono fisse, identiche in ogni città, e dappertutto c

di pensare ad altro: ogni volta reagisce con una

A dire la verità, ogni tanto qualche ex compagna

pensieri, ma poi avvampava ogni volta che rivedeva Nicola

fa lo stesso quasi ogni mattina per venire qui

al Teatro Apollo, e ogni volta vincevano la gara

suo record di Catanzaro. Ogni giovedì si allenava alla

salcicce, soppressate, giardiniere di ogni tipo, una tanica di

specchiasse sulle spighe, in ogni ciuffo una minuscola stella

anziché chiamare un’ambulanza. Ogni volta che controlla sul

me, ha girato in ogni pizzo del porto vecchio

catturando la luce a ogni beccheggio. Capocolò non si

Le spine dei cardi ¶ Ogni notte d’estate Capocolò

svegliava il sole. ¶ Come ogni estate, Rino fu invitato

Gli sembrava di rinascere ogni volta, mentre fissava per

la sostanza: si vedevano ogni giorno, prima davanti ai

il suo corpo in ogni angolo di mare qui

Lui voleva vincere a ogni costo, e ce l

o cinque gare. E ogni volta tremò, passandogli accanto

nostalgie dell’assenza e ogni tanto si fermarono ad

alto che avrebbe coperto ogni gemito e rumore, aprirono

che mi sfioravano a ogni respiro, ho allungato le

a separarsi e pure ogni fine settimana che Anna

prima, il padre. Partiva ogni mattina alle cinque con

incassava un salario sicuro ogni mese, e nei giorni

di studio, Mario che ogni due o tre mesi

casa natale. Vi ritornava ogni due o tre primavere

aggrappa con disperazione a ogni istante del presente. Era

a fumare in silenzio. Ogni tanto si sorridevano inspirando

sempre più velocemente da ogni poro della sua pelle

ambizione della vittoria a ogni costo, e intanto crescevano

alla riapertura delle scuole. ¶ Ogni mattina Nicola accompagnava Anna

e facevano l’amore ogni notte. E ogni notte

amore ogni notte. E ogni notte sentivo il tuo

sfruttamenti e ingiustizie di ogni tipo, tanto che lui

troppo, lo sto aspettando ogni giorno che passa. Neppure

mancava, ovvio. Glielo diceva ogni volta. E ogni volta

diceva ogni volta. E ogni volta aggiungeva che stava

punta delle dita. ¶ Dopo ogni esame superato era Anna

lume di candela, esagerando ogni volta con il piccante

melodie piagnone che inondano ogni anno il palcoscenico di

assemblee, gli spinelli che ogni tanto rollava al posto

odiava la falsità in ogni sfumatura, in ogni situazione

in ogni sfumatura, in ogni situazione. ¶ Assieme, Rino e

scarpe da ginnastica di ogni tipo, scarpette chiodate, pantaloncini

il voler vedere a ogni costo, caparbiamente, uno spiraglio

Anna in modo esagerato, ogni momento. Poi con apprensione

era al bar. E ogni volta che ci ripensa

con i loro flash ogni faccia straziata, ogni sguardo

flash ogni faccia straziata, ogni sguardo smarrito, ogni lacrima

straziata, ogni sguardo smarrito, ogni lacrima. ¶ Mario era arrabbiato

Dipendeva dalle lettere prigioniere? Ogni tanto le sentivo frusciare

i singoli passi di ogni corsa erano diretti al

lunghissime e spariscono a ogni battito. ¶ «Devo parlarti di

scusa prima e dopo ogni ammissione. ¶ Anna atteggia le

concreto per realizzarlo. Sì, ogni tanto, soprattutto in estate

Montecatini e regalato a ogni figlia una banconota da

foce di un fiume. Ogni tanto cadeva nell’acqua

che si vedono, e ogni volta lei lo accoglie

primavera» ammettono entrambi. ¶ A ogni bivio proseguono il cammino

di entusiasmo attorno a ogni luogo. Da lontano hanno

vecchia bici e quasi ogni giorno, se non piove

vasetti con leccornie di ogni tipo, vino e olio