Teofilo Folengo, Orlandino, 1526

nostra lingua, ¶ ché Morte ogni opra pia truncar s

riprovo ¶ come nemighe d'ogni veritate; ¶ Boiardo, l'Ariosto

volto, gli atti et ogni bell'effetto, ¶ german il

Renaldo, ¶ segue Oliver ove ogni ben s'annida, ¶ Astolfo

la panza ¶ 38. ¶ Rinaldo, d'ogni bon compagno padre, ¶ benché

avean lor speme et ogni bene; ¶ ma dove ambizion

Italia appello, ¶ ma d'ogni strana gente un bel

odesi 'l rumore d'ogni lato; ¶ ma Franza piú

felice, ¶ era costei d'ogni virtú fontana; ¶ fra cento

e pargli troppo tardo ¶ ogni presto servir, tant'è

ali et usi in ogni tana; ¶ guardativi da lui

il bove ¶ ch'ad ogni cent'urtate un passo

al cor for d'ogni vena! ¶ 49. ¶ Scridalo forte et

ove d'udirla pone ogni fatica, ¶ finché smaltisca quella

era uopo; ¶ e ruppe ogni altro incanto, ché vermiglia

compiace), ¶ fa bando ch'ogni principe e guerrero ¶ non

di Maganza spiacque; ¶ ad ogni sceleragine e peccato ¶ questa

esso sole, ¶ cotanto d'ogni stile il bel candore

scienzia i' trovo d'ogni sorte, ¶ ma pochi bon

medolle i' sento pungere; ¶ ogni altra peste creggio esser

sperar dal ciel trar ogni stella. - ¶ Milon non puote

è 'l mondo, d'ogni male, ¶ crudele, invidiosa e

tutto 'l steccato d'ogni canto, ¶ non vi restando

aggraffio 'l sangue d'ogni vena; ¶ e pur convien

credenza, ¶ e ciò ch'ogni alto roy non può

parlare con Milon ad ogni modo. ¶ 10. ¶ De tutti gli

una amante donna, ¶ ch'ogni rispetto lascia e manda

l'ubedisce e d'ogni banda ¶ cerca e ricerca

grosse ¶ trasse al concento ogni anima dispersa ¶ ch'ognun

mangiato ¶ le lingue d'ogni augello e l'armonia

Po saltar villane d'ogni canto; ¶ ché per balzar

in alto e rotolarsi ¶ ogni altra stirpe a lor

Frezze, ¶ pel cui vigore ogni Cimon Galese ¶ di rustico

di grado in grado ogni barone. ¶ 40. ¶ - Milon? ov'è

giú lo cerco in ogni loco, ¶ né in ciel

arte ch'in navigar ogni periglio ¶ sprezza de l

nel vaso matrical pigliando, ¶ ogni tua stella di benigne

soi pensieri e lascia ogni diletto, ¶ prende la spada

modo il tempo et ogni stella. ¶ Volge Turpin lo

vien tolta ¶ (proverbio: "Ch'ogni giorno non è festa

Or qui Ginamo perde ogni speranza, ¶ sapendo ben che

e men clemenzia. ¶ 30. ¶ D'ogni altro piú Macario di

non parla, ¶ ché perse ogni vigor a tal dimmando

carche d'uve, et ogni ramo e stelo ¶ di

cui pareva un anno ¶ ogni momento uscir di loco

Ma quel poltrone, d'ogni ben nemico, ¶ vedendo ch

robusto ¶ tien in cervello ogni lascivo gusto. ¶ 11. ¶ Or un

prora in cima; ¶ d'ogni altra cosa pensa che

di metalli e pietre ogni virtute; ¶ onde nascoso tien

urta e sforza ¶ ch'ogni anno ne l'orecchie

morti saltaran for d'ogni tomba, ¶ non sarà pozzo

che vòl, possendo, d'ogni cosa ¶ rendersi certo, venne

nacque Orlando, piú d'ogni altro umano; ¶ qui nacque

guardasi piú degli altri ogni gigante, ¶ ch'or nasce

grandine, piogge, nevi et ogni vento, ¶ città, castella, porti

le par men aspro ogni tormento. ¶ Poi riede a

parto, ¶ lo qual sopra ogni pena è acerbo et

arte, ¶ cacciando Longobardi d'ogni parte. ¶ 36. ¶ Poi scrive come

interpretar il senso pio ¶ ogni frate Scapocchia et ignorante

ti par, ch'in ogni modo ¶ già di volerlo

scopia, ¶ pur sempre conservossi, ogni matina ¶ pigliando un bon

non si stracca ¶ far ogni giorno a qualche ricco

profeta. ¶ Del spirito devin ogni mistero ¶ so che 'ntendeti

ira ¶ dicea Rainero contra ogni ragione; ¶ perché qualunque nel

ciel da terra in ogni regione, ¶ dico l'empireo

esser il studio d'ogni prete e frate. ¶ 62. ¶ E

al volgo, manco ¶ d'ogni giudicio, ruinoso, incerto: ¶ or

el suo coltello in ogni clima ¶ venesse porre al

Agnello ¶ in croce, terminasse ogni figura; ¶ donde cred'io

di poter dire baldanzosamente ogni cosa, pervegnasi finalmente a

però la nobilitade d'ogni alto spirito non si

minacciato; e io con ogni veritade, la quale parturisce