Lorenzo Venier, La puttana errante, 1531

Ché questa vacca, ch'ogni foco brama, ¶ Seco in

in ghetto sbattizossi, ¶ Coronato ogni dì stava in berlina

più larg'era ¶ D'ogni sfondata, baiarda bandiera. ¶ XXI

laude e gloria d'ogni gran puttana. ¶ XXIV ¶ Poscia

visto in man d'ogni fachino ¶ Affoltarsi a carcar

la gran potta d'ogni cazzo curia. ¶ XXVII ¶ Un

Bel bello ne veniva ogni cicogna ¶ A farle ne

potta fede. ¶ XXXI ¶ Com'ogni sorte di serpe bizzarro

l cazzo drieto, ¶ Et ogni modo ch'a fotter

i pegasei cavalli ¶ Scorticano ogni dì con le staffette

dietro alloggiando ¶ De cazzi ogni stupenda comitiva; ¶ Promesse visitar

visitar peregrinando ¶ Del mondo ogni bordello a suon di

Quando l'ostessa d'ogni Taliano ¶ Porse a la

Inginocchioni a lui alzò ogni mano, ¶ Che le parse

Corresseno i cazzon d'ogni furfante. ¶ Il corno suona

l'amore. ¶ I' sfido ogni oste ghiotto e traffarello

oste ghiotto e traffarello, ¶ Ogni ladro impiccato e traditore

Per salvaguardia stan d'ogni gran chiave. ¶ XXXIV ¶ Visto

a la fiera, ¶ Et ogni ladro furfante la soia

avrà schiffo di lei ogni ospitale. ¶ X ¶ Or è

mano ¶ Vanno a trovar ogni sfrenata potta ¶ D'asinaccie

per solazzo, ¶ E ragunata ogni turba roffiana ¶ Incominciò così

O quia est in ogni calendaro, ¶ Come sarebbe a

cena e merenda ¶ D'ogni bordello, e come che

poi ch'ebbe a ogni uomo manomissa ¶ La castità

campo, al soldo, ¶ Sfoiand'ogni uom da bene, e

preti drieto. ¶ V ¶ Ad ogni modo c'è maggior

Maccometto l'Arcolano ¶ A ogni donna dà piena licenza

ciò che vole, et ogni otta, ¶ Del suo culo

a Muran di vetri ogni fornace, ¶ Et a quel

de la potta, ond'ogni mulo ¶ Dopo venne a

notte ¶ Satiò la traditora ogni furfante, ¶ E volendo summar

foia in la corte ogni pincerna. ¶ XVII ¶ Ella fece

correa. ¶ A l'arme ogni campana in furia suona

campana in furia suona, ¶ Ogni uom misericordia al ciel

rinchiusi, ¶ Populusque Romano, et ogni gente, ¶ Come conta Pasquin

volse il Padron d'ogni santi; ¶ Dico che dopo