Vittorio Alfieri, Don Garzia, 1789

sa; né dubbio è omai ¶ il servir suo: ma

nei pensieri, io solo omai son norma. ¶ SCENA II

né più l'apprendo omai. ¶ Diego ¶ Ch'altro manca

egli offender me più omai si attenta, ¶ spero che

I miei sospetti fansi ¶ omai certezza: e quel Garzìa

più che non lice, omai ti acceca ¶ questo soverchio

far, chi ardito ¶ sarebbe omai? — Parlar, com'io favello

ha; tutto mel dice omai: ¶ Garzìa, quell'empio, il

non ne prenda ¶ pensiero omai, né se ne sdegni

freno il tenga ¶ speme omai, né timor: per sé

Salviati il messo. — ¶ Risolvi; omai risolvi: ah! pensa in

debbe. ¶ Dove mi ascondo omai? Questo innocente ¶ sangue, ond

mi ascondo?... Ah! come ¶ omai di Diego sosterrò gli

più non ti albergo omai ¶ in me, non più