Umberto Fracchia, Il perduto amore, 1921

canto dei rosignoli nell'ombra, il fruscìo dei giunchi

candida, si delineavano nella ombra delle mie palpebre chiuse

di ciliegio, nella pia ombra di quattro enormi salici

certamente stringergliela fugacemente, nell'ombra discreta o sotto la

rosignolo solitario intonava nell'ombra i suoi minuetti da

mi guardavano. Quantunque la ombra fosse fitta ed io

bianca che saltava nell'ombra. Dovunque volgessi lo sguardo

fonda del corridoio, una ombra confusa di cui non

si apre e un'ombra appare illuminata da tergo

in un soffio. L'ombra si arresta. — Chi è

Sterpoli si alzò. Un'ombra spaventosa era nei suoi

vederle subito riapparire dall'ombra in cui erano scomparse

cerchiati di una spessa ombra. Ciglia e sopracciglia, che

indefinibili musiche che l'ombra stellata delle sere estive

appena distinto di un'ombra. L'imposta lentamente lentamente

ella vide la mia ombra nel buio. Vide la

buio. Vide la mia ombra e si alzò in

che mi guardavano dall'ombra. ¶ — Andiamo! dissi. Non facciamo

insalate, vede alfine all'ombra d'una foglia di

d'una fontana all'ombra di un tiglio, e

esse attutite da quell'ombra morbida che circondava ogni

gialliccio e senza l'ombra di un pelo in

luce, aveva creato l'ombra, nella quale ora egli

paura scorgendo inaspettatamente l'ombra sua nera distesa sul

per sempre la sua ombra, e da quel giorno

già più che un'ombra, un'ombra dal viso

che un'ombra, un'ombra dal viso diafano, che

avena, e bastava l'ombra della frusta a farle

alla gamba cercava nell'ombra l'altro ginocchio, per

incominciava a riempirsi di ombra. Egli vedeva l'inferno

parve di vedere, nell'ombra che ormai riempiva la

nicchia era piena d'ombra. La Vergine aveva in

silenziosamente corrono sbucando dall'ombra per rintanarsi in altra

per rintanarsi in altra ombra, la vertigine mi prende

qualche invisibile e misteriosa ombra. ¶ Faceva così anche prima

sul letto, annaspando nell'ombra. Trattenni il respiro per

pareva scalza, o un'ombra che trasvolasse sospesa da

dell'occhio la sua ombra lunga e nera apparire

in gran fretta dall'ombra e mi urtò con

le ciglia socchiuse, l'ombra bianca della sua camicia

ladro, leggiero come un'ombra, rovesciai le coperte, silenziosamente

Incominciava a sbiancarsi l'ombra. Mi vestii in gran