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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Viani, Ritorno alla patria, 1930

concordanze di «ombra»

nautoretestoannoconcordanza
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ghiaino, sparivano sotto l’ombra delle acacie verso il
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erano ancora velate d’ombra. Gli uccelli ciuciurlavano tra
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il mare, la sua ombra celeste si allungava sulla
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signora Dina si fe’ ombra agli occhi atterriti e
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apriva una via d’ombra dietro il capo e
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Le occhiaie sotto l’ombra delle ciglia folte e
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tramonto delle speranze, l’ombra della sconfitta, il crepuscolo
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un posto deserto, all’ombra delle grandi vele percosse
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lattata di brina; l’ombra nera parve quella di
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da un velo d’ombra si distendevano verso l
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e che alla sua ombra taciturna si accanisse un
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la linea erano tutt’ombra rorida, le verdure sulle
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e là velati d’ombra, ardevano gialli. I bovi
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contemplò la casa in ombra, perplesso, lungamente, vi si
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occhi sigillati sognavano nell’ombra delle cavità orbitali, i
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di sangue paonazzo. ¶ Nell’ombra la campana luceva diffondendo
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loro esce il lupo ombra malvagia ¶ spiando occulto ove
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gatto appiattato tra l’ombra e la luce, la
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porto fu ravvolto nell’ombra e la nave ebbe
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soffiata di capelli color ombra svolazzavano sul teschio arso
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dentro un armadio color ombra nell’ombra, quando se
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armadio color ombra nell’ombra, quando se li rimise
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disse e sparì nell’ombra di una scena d
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lo occultò nella sua ombra rorida, sconvolgendosi poltigliò e
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esplosione d’uccelli: pettirossi, ombra di allodole, neri di
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fratelli, la madre, l’ombra del padre, abissatosi nell
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a cui aveva dato ombra e conforto soltanto la
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caldaia di terra d’ombra a chius’occhi, perchè
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accallarono la murata. Un’ombra nera s’udì salmodiare
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La città era tutt’ombra silenziosa. Sotto i porticati
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sul pietrame erbe d’ombra e saggina. ¶ I civili
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casermone ribaltava la sua ombra geometrica sul piazzale ghiaiato
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e parevano risoffiare l’ombra sull’erbe intenerite. ¶ “Caro
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si stradò sotto l’ombra delle acacie. ¶ I baraccamenti
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tumuli di zolle all’ombra dei cipressi pensierosi”. ¶ “Custodisci
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se li agghiacciavano all’ombra sui sassi freddi sudanti
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esili mettevano medaglietta d’ombra celeste, vacua come l
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dopo il mezzodì, all’ombra dei pioppi che il
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riflesso di luna nell’ombra meridiana. Essa era una
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Il chiarore sfaldava l’ombra, l’acqua degli stagni