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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovan Battista Marino, La strage degli innocenti, 1632

concordanze di «or»

nautoretestoannoconcordanza
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ricco e luminoso manto, ¶ or di fiamme e di
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e sen gìa d’or in or battendo l
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gìa d’or in or battendo l’ale ¶ a
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di questa ¶ cibano ad or ad or l’avide
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cibano ad or ad or l’avide brame. ¶ E
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che tel scopra almeno. ¶ Or va’ poi tu, con
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han l’armi preso: ¶ or giaci, o frate, ad
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di timor tacita lima. ¶ Or che i sospetti in
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Aveano al carro d’or ch’il dì n
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tutto di drappi d’or rigido splende; ¶ di varie
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già tant’anni predetto, or sia venuto. ¶ Vidi regi
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i torti miei; ¶ et or popolo inerme e con
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mio timor sommerso. ¶ Ditemi or voi, che qui raccolti
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teme è dubbiamente oscuro. ¶ Or vorrai tu, già in
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acerba ¶ un essercito intero or mieti in erba? ¶ Che
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sei ¶ con gl’innocenti, or che farai con rei
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n vece sua comandi. ¶ Or se da lui favoreggiato
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nata di fame d’or, sete di sangue? ¶ Padre
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amor, patti di zelo, ¶ or può le leggi sue
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morde con dente d’or fibbia gemmata. ¶ Spunta dal
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giaci lento e securo. Or sorgi, e pria ¶ che
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infante ¶ dritto verso Canopo or or t’invia. ¶ Là
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dritto verso Canopo or or t’invia. ¶ Là, fin
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Arpin, del tuo pennello or non impara? ¶ Quella tua
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e ’l feritor crudele, ¶ or a i miei inchiostri
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cader, move le piante. ¶ Or come tra carnefici rinchiuse
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di porpora e d’or vestirsi adorno. ¶ Come predace
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sol, ché non torci or per pietade ¶ l’usata
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Le spade che pur or terse e lucenti ¶ con
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bisce balenar fur viste, ¶ or con orribil tratto, il
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colpa, egli errò meco, ¶ or mi vaglia a mercé
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sbigottite stanno; ¶ già d’or in or del tradimento
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già d’or in or del tradimento occulto ¶ miran
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già le piacque et or l’aggrava, ¶ e i
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del crespo e fin or le bionde pompe ¶ a
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usa podar già tralci, or membri tronca. ¶ Questi contr
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si volse e disse: «Or a costei, ¶ che t
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sangue ti toglia; ¶ vedranno or or queste malvagge squadre
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ti toglia; ¶ vedranno or or queste malvagge squadre ¶ s
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poppa ¶ già di latte, or di sangue, è fatta
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ordir fregi e ricami; ¶ or da ferro crudel ne
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o labra, onde pur or baci vezzosi ¶ misti fra
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viso? ¶ Figli, miseri figli, or che più spero? ¶ Sepolto
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già cuna in vita, or sepoltura in morte. ¶ Stanchi
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prima in una volta, ¶ or in un anno sol
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iersera l’incarco, et or ne vegno ¶ poco a
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allor fec’io silenzio or copre, ¶ bello è il
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per rabbia a quelle ¶ or a me per pietà
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crini. ¶ – Dimmi, – dice – malvaggia, or dimmi dove ¶ dove dianzi
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tiranno iniquo e rio, ¶ or a voi sol di
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in cura; ¶ quegli ch’or là nel suol palpita
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peso, ad allattare altrui. ¶ Or al tuo vel, non
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quanto negò di latte or dia di sangue». ¶ A
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sasso ebbe il core, or n’ha le membra
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Barbaro re, re folle, or che diresti? ¶ Vedi quanto
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regia stirpe esser sostegno. ¶ Or qual vendetta e qual
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ho morto. ¶ Ahi quanto or, ché del mal tardi
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ch’io spogliai dianzi, or rivestir di velo, ¶ per
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d’amor lingue loquaci, ¶ or chi sarà che voi