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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Vincenzo Monti, Iliade [traduzione da Omero], 1810

concordanze di «or»

nautoretestoannoconcordanza
1
1810
a queste navi ¶ ned or né poscia più ti
2
1810
del regal mio letto. ¶ Or va, né m'irritar
3
1810
veloce, e disse: ¶ Atride, or sì cred'io volta
4
1810
finché prorompa alla vendetta. Or dinne ¶ se salvo mi
5
1810
Agamennón che sé medesmo or vanta ¶ dell'esercito tutto
6
1810
fra gli Argivi profetando or cianci ¶ che delle frecce
7
1810
ed ingiusto ciò fôra, or che una tanta ¶ preda
8
1810
le spoglie, né diritto or torna ¶ a nuove parti
9
1810
D'esperti ¶ rematori fornita or si sospinga ¶ nel pelago
10
1810
battaglia e di sangue. Or dunque a Ftia, ¶ a
11
1810
dono ¶ la tua fortezza. Or va, sciogli le navi
12
1810
vi difende ed ama. ¶ Or via, ti calma, né
13
1810
ultimo de' torti avresti or fatto. ¶ Ma ben t
14
1810
Ma di quanti mortali or crea la terra ¶ niun
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1810
adunque, ¶ ché l'obbedirmi or giova. Inclito Atride, ¶ deh
16
1810
sciolto di tutta obbedienza or sono. ¶ Questo solo vo
17
1810
un dì donata, ingiustamente or tolta, ¶ né con te
18
1810
fanciulla ¶ Briseide qui manda. Or va, fuor mena, ¶ generoso
19
1810
di legarlo ogni pensiero. ¶ Or tu questo rammentagli, e
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1810
e onore ¶ mi desti, or fammi di quest'altro
21
1810
qual de' numi ¶ tenne or teco consulta, o ingannatore
22
1810
adempi ogni tuo senno. ¶ Or grave un dubbio mi
23
1810
t'apponga ho caro. Or siedi, e taci, ¶ e
24
1810
a tutte è sopra. ¶ Or tu con care parolette
25
1810
estremo ¶ preparato da Giove. Or tu ben figgi ¶ questo
26
1810
m'abbandonò. La guisa or noi di porre ¶ gli
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1810
Argo ¶ glorïoso il ritorno. Or mi delude ¶ indegnamente, e
28
1810
vili ¶ disconvien la paura. Or via, ti resta, ¶ pregoti
29
1810
ti sbracci a maledirlo. Or io ¶ cosa dirotti che
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1810
tutto adempirsi il vaticinio. Or dunque ¶ perseverate, generosi Achei
31
1810
Troia il danno estremo. ¶ Or via, di cibo a
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1810
dell'alto Olimpo abitatrici, ¶ or voi ne dite (ché
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1810
sua schiera, ¶ ché Podarce or la guida, esimio figlio
34
1810
armata i capitani. ¶ Dimmi or, Musa, chi fosse il
35
1810
suspicâr da prima, e or sanno a prova ¶ che
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1810
è nel nostro volere. Or se t'aggrada ¶ ch
37
1810
l'oltraggio d'Alessandro. Or quello ¶ perisca di noi
38
1810
si fean nel campo, or fatto han tregua, e
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1810
lagrimose ¶ arme de' Greci. Or drizza il guardo, e
40
1810
pianto che mi strugge. Or io ¶ di ciò che
41
1810
frigie torme no quante or l'achee. ¶ Visto un
42
1810
confitto al terren, né or alto or basso ¶ movea
43
1810
terren, né or alto or basso ¶ movea lo scettro
44
1810
altro tuo caro? Ed or che vinto ¶ il suo
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1810
amai certo a dismisura. Or io ¶ negli argolici petti
46
1810
fianco ho qualche Diva. Or via ¶ pace, o cara
47
1810
di tutti i Troiani? Or su, fa come ¶ più
48
1810
di me. Ma dritto or parmi ¶ che tu vano
49
1810
seguiranno ¶ gli altri Eterni. Or tu ratto invìa Minerva
50
1810
così sempre Agamennóne, ¶ siccome or fece, senza pro guidando
51
1810
di bombar la voglia. ¶ Or entra nella pugna, e
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1810
mortal. Rideami allora ¶ gioventude: or mi doma empia vecchiezza
53
1810
lïeo cioncar le tazze. ¶ Or vi giova esser gli
54
1810
di Telemaco il padre. Or cianci al vento. ¶ Veduto
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1810
ch'io pur sento. Or vanne, e pugna; e
56
1810
da tanto ne distolse. Or come ¶ gli eroi si
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1810
la palma vorrà Giove? Or via ¶ ritiriamci, evitiam l
58
1810
o Dea Minerva, ed or di nuovo ¶ m'assisti
59
1810
vanta ¶ licio arcier superarti? Or su, ti sveglia, ¶ alza
60
1810
ho su cui salire ¶ or qui cocchio verun. Stolto
61
1810
noi pure alla cittade. Or via ¶ prendi tu questa
62
1810
un'asta smisurata, e or dietro ¶ or davanti cammina
63
1810
smisurata, e or dietro ¶ or davanti cammina al grande
64
1810
morte l'invola; ed or lo stesso ¶ Marte in
65
1810
e di gran possa. Or come ¶ a fronte si
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1810
si piegâr sempre cedendo. ¶ Or chi prima, chi poi
67
1810
felice il suo ritorno. ¶ Or via, scendiamo, e di
68
1810
d'argento e d'ôr del cocchio anco le
69
1810
lancia era il terrore. ¶ Or lungi dalle mura insino
70
1810
ferirla? Il feci. ¶ Ed or recedo, e agli altri
71
1810
che il tuo danno or scenda, ¶ che dal suo
72
1810
si assaliro; più volte or da quel lato ¶ ed
73
1810
da quel lato ¶ ed or da questo con incerte
74
1810
tua casa è felice! Or su; nessuno ¶ de' perfidi
75
1810
doppio seno e d'ôr, che in serbo io
76
1810
porti i miei passi. Or nella pugna ¶ evitiamci l
77
1810
la pugna ¶ rampognarlo oseresti. Or su, ti scuoti, ¶ esci
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1810
palme alterna la vittoria. Or dunque ¶ attendi che dell
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1810
stral d'Artèmide trafisse. ¶ Or mi resti tu solo
80
1810
si sottragge al fato. ¶ Or ti rincasa, e a
81
1810
dello strazio de' Teucri? Or su, m'ascolta, ¶ e
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1810
restiate appo le navi. ¶ Or quando il vostro campo
83
1810
delirio non ti giova. Or via, ¶ fa senno, e
84
1810
quella lancia nel conflitto. Or dunque ¶ ritorna alla tua
85
1810
piede. Oh mi fiorisse ¶ or quell'etade e la
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1810
mosse queste parole: Ettore, or chiaro ¶ saprai da solo
87
1810
scontro, e molti. ¶ Comincia or tu la pugna, e
88
1810
altro la vittoria doni. ¶ Or la notte già cade
89
1810
sole splenderà per tutto. ¶ Or ben: sì tosto che
90
1810
mettea gli altri cavalli. Or mentre il vecchio ¶ gli
91
1810
a mensa; ¶ ma deriso or n'andrai, che un
92
1810
mercé del largo cibo or mi rendete, ¶ che dell
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1810
mi vanto ¶ giovine sposo. Or via, volate; andiamo ¶ alla
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1810
valea nella battaglia. ¶ Ed or tutti ne fuga un
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1810
splendido scudo il proteggea. ¶ Or dall'egregio arcier chi
96
1810
sua magion ti crebbe. ¶ Or tu fa ch'egli
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1810
al suo voltarsi attento ¶ or le cluni gli addenta
98
1810
Stige ¶ la profonda fiumana. Or m'odia il padre
99
1810
a chiamarmi egli ritorni. ¶ Or tu vanne, ed il
100
1810
non s'introduca. ¶ Quanto or dico s'adempia, e
101
1810
su le prore addutti. Or per la notte ¶ custodiamo
102
1810
avrei fatto ritorno; ed or mi froda ¶ indegnamente, e
103
1810
e l'udîr tutti. Or io ¶ dico a te
104
1810
guerra ¶ desidera. Ma giovi or della fosca ¶ diva dell
105
1810
consiglio ¶ utile e saggio or fa mestier davvero. ¶ Imminente
106
1810
ancor lo ti ritieni. ¶ Or tempo egli è di
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1810
mal desìo l'offesi, ¶ or vo' placarlo, e il
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1810
istupiditi ¶ ancidere gli Achivi. Or io di forte ¶ timor
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1810
mio cor, quantunque ancella. ¶ Or ch'egli dalle man
110
1810
m'offra ¶ ciò ch'or possiede, e ciò ch
111
1810
piè mi sorregga. Altra or vo' dirti ¶ cosa che
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1810
molt'altre più cose. Or via, rivesti ¶ cor benigno
113
1810
già per sé stesso; or tu n'hai fatto
114
1810
lo ridesti alla pugna. Or secondiamo ¶ tutti il mio
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1810
scampi e queste navi, ¶ or che di Giove si
116
1810
strazio piangeran gli Achivi. ¶ Or tu vanne, e d
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1810
funesta scuoterà dal petto ¶ Or io volonteroso ecco ti
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1810
a te le cure, or ch'è mestier di
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1810
E Nèstore a rincontro: Or degli Achei ¶ niun ritroso
120
1810
araldo adempir. Ma grande or preme ¶ necessità gli Achivi
121
1810
sul taglio della spada. Or vanne ¶ tu che giovine
122
1810
o alla città tornarsi, or che domata ¶ han l
123
1810
de' miei passi occulto. ¶ Or tu benigna più che
124
1810
nostre forze l'inimico or segga ¶ a consulta di
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1810
nuovo propizia ai padiglioni ¶ or tu de' traci cavalier
126
1810
quel Dolon che uccidemmo. Or tu fuor metti ¶ l
127
1810
Sirio la funesta stella ¶ or senza vel fiammeggia ed
128
1810
senza vel fiammeggia ed or rientra ¶ nel buio delle
129
1810
nubi, a tal sembianza ¶ or nelle prime file or
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1810
or nelle prime file or nell'estreme ¶ Ettore comparìa
131
1810
disciolti a prezzo. ¶ Ed or l'Atride Agamennón coll
132
1810
dell'alto Olimpo abitatrici, ¶ or voi ne dite chi
133
1810
dalle navi il conflitto, or che di Giove ¶ non
134
1810
Olimpio Giove la vittoria. Or via, ¶ gli animosi cornipedi
135
1810
toglie adesso ¶ la ricordanza? Or su; ti metti, amico
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1810
rispose al suo nemico, ¶ or sì che morte al
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1810
ginocchi, all'inimico ¶ ad or ad ora convertìa la
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1810
eroe di sua virtude ¶ or rivolta la faccia, e
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1810
falangi ¶ respinge de' nemici, or lento i passi ¶ move
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1810
gli rispose il Pelìde, or sì che spero ¶ supplicanti
141
1810
dura ¶ necessità li preme. Or vanne, o caro, ¶ vanne
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1810
ferito hai qui condotto. ¶ Or io mel so per
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1810
insultâr, ne fêr danno. Or dunque in serbo ¶ tenne
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1810
precetto; ¶ tu l'obblïasti. Or via, l'adempi adesso
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1810
de' Troiani la forza. Or tu cortese ¶ conservami la
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1810
Centauri il più giusto. Or tu m'aita, ¶ ché
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1810
a quel valido muro or ferve e mugge. ¶ Cigolar
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1810
ciò che il meglio or mi sembra. Non si
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1810
e una miglior sentenza ¶ or dal tuo labbro m
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1810
Aiaci, e con parole or dure ¶ or blande rampognando
151
1810
con parole or dure ¶ or blande rampognando i neghittosi
152
1810
pugnar, ma tutti ¶ necessari), or gli è tempo, e
153
1810
A me v'unite or dunque, ¶ ché forza unita
154
1810
mani agli altri posti or temo, ¶ ove a tutti
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1810
vergogna! esclamò, così combatte ¶ or dell'argiva gioventude il
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1810
canne a satollar serbate. ¶ Or ecco che lontan dalla
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1810
con voi che fatti or molli ¶ ed ignavi e
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1810
soggiunse Merïon; ma lungi or sono. ¶ E neppur io
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1810
riprese, ¶ ma che ridirlo or tu? L'agguato è
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1810
pugnar di piè fermo. Or noi del campo ¶ rivolgiamci
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1810
educò bambino, ¶ e ch'or d'Idomenèo l'asta
162
1810
ospizio accolti e accarezzati. Or anco ¶ desìo vi strugge
163
1810
prezzo ¶ chi la possiede. Or io dirò l'avviso
164
1810
tutti fra le navi. Or dunque ¶ tu ti ritraggi
165
1810
morte ¶ certo da Giove. Or dove il cor ti
166
1810
che l'aria risuona. Or noi qui tosto, ¶ se
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1810
volar queste parole: ¶ Atride, or sì che degli Achei
168
1810
d'un desìo contenta, ¶ or n'è d'uopo
169
1810
Giove i Teucri protegga? Or via, mi segui, ¶ ch
170
1810
sul mar mi porteranno. ¶ Or qui vengo per te
171
1810
v'andrai, Giove rispose: ¶ or si gioisca in amoroso
172
1810
e alternarci gli aiuti. Or su, concordi ¶ seguiam tutti
173
1810
appoggiato a quell'asta or scende a Pluto. ¶ Ferì
174
1810
mirate di che sonno or dorme il vostro ¶ Pròmaco
175
1810
una via. Celesti Muse, ¶ or voi ne dite chi
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1810
Non so perch'io ¶ or non t'afferri, e
177
1810
ben tosto anco Nettunno. ¶ Or tu, se brami che
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1810
Dell'alma Giuno, ¶ ch'or vien da Giove, non
179
1810
suo regno, né tenti or colla destra ¶ come un
180
1810
ad Apollo, e disse: Or vanne, o caro ¶ al
181
1810
non sarìa ¶ certo finita. Or tu la fimbrïata ¶ egida
182
1810
protessi e queste mura. ¶ Or via, sveglia il valor
183
1810
ne festi e cenno, or deh! il ricorda, e
184
1810
l'uccise ¶ Ettore. Dove or son le tue mortali
185
1810
corridori ¶ reggea le briglie. Or, mentre che bramoso ¶ di
186
1810
siccome appunto degli Achivi or doma ¶ la baldanza, e
187
1810
gli cadde nella polve. Or mentre ¶ ei qui stassi
188
1810
a guerreggiar col mostro, or tra le prime ¶ s
189
1810
prime ¶ s'aggira ed or tra l'ultime; alfin
190
1810
e de' primieri. ¶ Ed or qui diede di sua
191
1810
allor le nostre menti, or egli, ¶ egli stesso n
192
1810
al petto la raccolga. Or donde ¶ questo imbelle tuo
193
1810
ricolme allor le fosse. ¶ Or ecco che n'han
194
1810
dell'alto Olimpo abitatrici, ¶ or voi ne dite per
195
1810
di Laerce buon figlio. Or poiché tutti ¶ gli ebbe
196
1810
sovente ¶ mormoraste, o guerrieri. Or ecco è giunto ¶ del
197
1810
dell'onor mio prendesti. Or tu pur questa ¶ fïata
198
1810
gran tempo alla Parca, or della negra ¶ Diva ritorlo
199
1810
Caro Glauco, gli disse, or t'è mestieri ¶ buon
200
1810
o che di Troia or bêi ¶ tua presenza le
201
1810
quest'acerba mia piaga or mi risana: ¶ deh! placane
202
1810
compagno ¶ dell'omicida Achille. Or qui costui ¶ già l
203
1810
di Patròclo il petto. ¶ Or qual prima, qual poi
204
1810
sì lesto ¶ saltò pur or dal carro a capo
205
1810
da' lor cocchi; ed or fu il primo ¶ che
206
1810
così l'eroe languente: Or puoi ¶ menar gran vampo
207
1810
menar gran vampo, Ettorre, or che ti diero ¶ di
208
1810
tu terzo mi dispogli. Or io vo' dirti ¶ cosa
209
1810
l'altro riprese: ¶ Pagami or dunque, o Menelao, del
210
1810
allo strazio de' cani? Or se a mio senno
211
1810
alta ruina. ¶ Oh! s'or fosse ne' Troi quella
212
1810
gleba ¶ della Licia nudrisce. Or veggo a prova ¶ che
213
1810
prodi, e ne' conflitti or toglie ¶ or dona la
214
1810
ne' conflitti or toglie ¶ or dona la vittoria. Orsù
215
1810
grida: ¶ Teucri, Dàrdani, Licii, or vi mostrate ¶ uomini, e
216
1810
lui tolte con oltraggio. Or io ¶ d'alta vittoria
217
1810
Giove, assai pavento ¶ ch'or salvi usciamo dall'acerba
218
1810
vivo, e ch'egli or sia di fiere ¶ orrido
219
1810
oh qual vergogna ¶ s'or per nostra viltà domi
220
1810
forte figlio Automedonte invano ¶ or con presto flagello, ora
221
1810
gran vampo ne meni? Or io nel petto ¶ metterovvi
222
1810
stimolava i cavalli. Ed or lo vedi ¶ ratto involarsi
223
1810
in sin che visse? ¶ Or che questo de' numi
224
1810
debile guerriero, e ch'or da solo ¶ di mezzo
225
1810
disse allora all'Atride: Or guarda intorno, ¶ diletto Menelao
226
1810
braccio alla ria Parca or giace. ¶ Partì, ciò detto
227
1810
ma ch'ei pronto or vegna, ¶ benché crucciato con
228
1810
pugnar co' Teucri disarmato. Or dunque ¶ la miglior guisa
229
1810
il grande Aiace Telamònio. Or tosto ¶ tu dunque e
230
1810
angoscia il cor trafitto ¶ or non avresti pel morir
231
1810
soccorso nella sua sciagura. ¶ Or poiché il fato riveder
232
1810
capo l'uccisore Ettorre ¶ or si corra a trovar
233
1810
l'incalza la Parca. Or tu di Marte ¶ per
234
1810
securo in sua fortezza or dentro ¶ nella turba ei
235
1810
ei s'avventa, ed or s'arresta, ¶ e con
236
1810
e che d'armi or io mi cinga il
237
1810
Di qual altra famosa or mi vestire ¶ al bisogno
238
1810
le tue belle ¶ armi or sono d'altrui. Ma
239
1810
dolce speme ¶ d'occuparle. Or tremar fammi il Pelìde
240
1810
assenno. ¶ L'alma notte or sopito in dolce calma
241
1810
bronzo ¶ la città prïameia. Or dalle case ¶ dileguarsi i
242
1810
i Teucri oppresse. ¶ Ed or che Giove innanzi a
243
1810
mi darà questo lido. Or poi che deggio ¶ dopo
244
1810
le belle ¶ mie servatrici. Or poiché Teti è giunta
245
1810
presenza ¶ contenti e lieti. Or parla, e il tuo
246
1810
gli amplessi; ed egli or giace ¶ logro dagli anni
247
1810
fronte Apollo, ¶ esaltandone Ettorre. Or io pel figlio ¶ vengo
248
1810
fedel compagno, ed egli or giace ¶ gittato a terra
249
1810
mettean dal cavo seno, ¶ or gagliardo or leggier, come
250
1810
cavo seno, ¶ or gagliardo or leggier, come il bisogno
251
1810
nondimeno ¶ tutta era d'ôr. Mirabile fattura! ¶ Altrove un
252
1810
cintola d'argento. Ed or leggieri ¶ danzano in tondo
253
1810
torno il vasellier rivolve, ¶ or si spiegano in file
254
1810
può tanto arte terrena. ¶ Or le mi vesto; ma
255
1810
e ancor più bello. ¶ Or tu raccogli in assemblea
256
1810
nostri piati la memoria. Or copra ¶ obblìo le andate
257
1810
qui presenti voi tutti. Or tu medesmo ¶ vanne, Ulisse
258
1810
Achei la morte decretavi. Or voi ¶ itene al cibo
259
1810
grido ¶ della battaglia sanguinosa. Or tutto ¶ col pensier nell
260
1810
nelle tende il cibo. ¶ Or tu giaci, e digiuno
261
1810
udissi ¶ (misero! ei forse or per me piange in
262
1810
aspra contesa. ¶ Terribile Minerva, or sull'estremo ¶ fosso volando
263
1810
estremo ¶ fosso volando ed or sul rauco lido, ¶ da
264
1810
tenebroso ¶ turbin simìle, ed or dall'ardue cime ¶ delle
265
1810
delle dardanie torri, ed or sul poggio ¶ di Colone
266
1810
Apollo ve lo spinge. Or noi ¶ o forziamlo a
267
1810
colle minacce dal cimento. Or via ¶ alle prove dell
268
1810
mai sempre agl'Immortali? Or via ¶ moviamo in suo
269
1810
Achei, ¶ non vogliate discosto or più tenervi ¶ da' nemici
270
1810
m'uccise ¶ caro compagno: or più non fuggiremo ¶ l
271
1810
per l'orme istesse ¶ or dispersi si versano i
272
1810
a tutti è freno? ¶ Or ben, dell'asta mia
273
1810
mio fratel Polidoro, ed or me pure ¶ ria sorte
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e con acerbo insulto, Or qui ti giaci, ¶ disse
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io nacqui, e basta. Or mano all'armi, o
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discendea ¶ Eaco da Giove. Or quanto è questo Dio
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armi e la vita. ¶ Or vuole il Fato che
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di resister la speme. Or tu deh corri ¶ veloce
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forse il merto ¶ ch'or le sue genti a
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miseri e quai foglie or freschi sono, ¶ or languidi
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foglie or freschi sono, ¶ or languidi e appassiti. Usciamo
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forza, chi mi scampa? Or dunque, ¶ poiché certa è
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rive e venduto. Ed or fra i qui rinchiusi
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quest'era il meglio. Or che la mia ¶ pertinacia
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a Giove ¶ inclito Achille, or sì che giunto io
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di liberarlo s'argomenti. Or tu ¶ qui sòstati e
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incalza e ti travaglia. ¶ Or via restiamci, e difendiamci
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invitto Marte non satolli. Or bada, ¶ ché n'hai
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cortesi ¶ ne' guerrieri perigli. Or mi raggiunse ¶ la negra
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che qui ti distesi. Or cani e corvi ¶ te
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diletto amico ¶ la rimembranza. Or via, dunque si rieda
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tagliata la strada, ed or pel campo ¶ lo m
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s'addormentava. ¶ E quanti or privo dell'amato padre
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e l'ardue mura. ¶ Or te sul lido fra
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lavoro dell'esperte ancelle. ¶ Or poiché vane a te
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alla magion di Pluto. ¶ Or deh porgi la man
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quell'urna ¶ che d'ôr ti diè la tua
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nol compiesti. Poiché dunque or tolto ¶ n'è alla
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potremo ¶ satollarci altra volta. Or tu, cui tutti ¶ obbediscon
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Achei, spegnete ¶ voi tutti or meco con purpureo vino
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rival che lo precede. ¶ Or la meta, perché tu
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abbandonate ¶ svolazzano le giubbe. Or vedi i cocchi ¶ rader
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bassi la terra, ed or sublimi ¶ balzarsi, né perciò
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trafitti ¶ da Nèstore sarete. Or via, volate, ¶ ch'io
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vid'io la meta; ¶ or come che pel campo
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le cavalle ¶ deviâr furiose. Or voi pur anco ¶ alzatevi
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percuotono l'auriga. ¶ D'ôr raggiante e di stagno
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giunge il più valente. Or via, ¶ diamgli il premio
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i miei ¶ sconciamente offendesti. Or voi qui fate, ¶ prenci
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Tal fui già tempo: or lascio ¶ siffatte imprese ai
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di Prìamo Licaone: ed or l'espose ¶ premio il
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secondo; all'ultimo d'ôr mette ¶ mezzo talento, e
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giacea su i fianchi, or prono, ora supino; ¶ poi
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elette ei sempre? Ed or che fiera ¶ morte lo
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t'incalza la Parca. Or via, m'ascolta, ¶ ch
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la celeste ¶ messaggiera recommi or or di Giove ¶ un
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celeste ¶ messaggiera recommi or or di Giove ¶ un comando
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voi che senza difesa, or ch'egli è morto
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ne' nitidi presepi: ed or gli accoppia ¶ ei medesmo
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ferma ¶ la tua partenza. Or tu la supplicante ¶ voce
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veglio, ¶ col tuo dimando. Or ben: nella battaglia ¶ onoratrice
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guerra. Esplorator del campo ¶ or qui ne venni: perocché
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dell'uccisore, e quegli ¶ or il padre, or l
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quegli ¶ or il padre, or l'amico, e risonava
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di ferro il core? Or via, ti siedi, ¶ e
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fu schiva di cibo. Or poi fra i sassi
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Preclaro ospite mio, ¶ mettimi or tosto a riposar, ch
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Dopo tanto ¶ fiero digiuno, or ecco che gustato ¶ ho
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al riscatto d'Ettorre. Or mi dichiara ¶ veracemente. A
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sovverso ¶ ruinerà tra poco or che tu giaci, ¶ tu
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tuo savio avviso, ¶ ch'or giorno e notte nel
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tu fresco e rugiadoso ¶ or mi giaci davanti, e