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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giuseppe Cesare Abba, Cose vedute, 1912

concordanze di «ora»

nautoretestoannoconcordanza
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1912
compianto d'Italia. ¶ E ora al brano dell'Arrigo
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nel ciclo vorticoso quale ora si svolge: ¶ "Poichè con
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la vita, e l'ora ¶ Precipitò, se all'anima
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sua fede, ne sentiva ora mancare sempre più il
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Un bel mattino, molt'ora prima che la tromba
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veduto spensierato e felice, ora conforto, ora disperazione de
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e felice, ora conforto, ora disperazione de' miei maestri
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Oh! quante volte quell'ora m'aveva scosso trovandomi
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caramente diletta. Dopo un'ora battevo alla porta modesta
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chiù suonino insieme l'ora, in perfetto accordo, il
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del sesto figliuolo che ora gli è nato, 2 settembre
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sua Romagna? In quell'ora nella sua cittadetta, la
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sentì la fame. ¶ - E ora dove vado? A quella
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non vi venivano più. Ora almeno si poteva passare
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può cacciare a quest'ora? Vedevo come dei lampi
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ne aveva vedute tante! Ora sì, se avesse avuto
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Allora si alzò allegro. ¶ - Ora a me la marra
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giù; e continuava: ¶ - Ecco. Ora comincia a bruciare: domani
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bruciare: domani a quest'ora si passa, si trova
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parleremo insieme - soggiunse Biagio: - ora è pronta la cena
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Nunzia...! ¶ - Era Nunzia. E ora che lo sapete, finitela
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via, Biagio, tornate bambino ora?... ¶ - Andate, lasciatemi qui, so
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panca piangeva: ¶ - Cosa piangi ora? Non è mica morto
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la voce, si volgeva ora a un vento ora
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ora a un vento ora a un altro; pareva
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ci fossero stati davvero. Ora le piaceva tanto di
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giurò, sorrise, tirandola seco. ¶ - Ora sono sicura! - disse Nunzia
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il prete dice: Andatevene. Ora poi è quasi sera
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proruppe in pianto. ¶ - E ora cosa c'è? - disse
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fino i tronchi; ma ora, se avesse potuto empirle
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miglio... Ma! a quest'ora... di domenica... dove va
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erano, corsero al fuoco. ¶ - Ora spogliamolo e diamo sotto
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con essi, in cucina. ¶ - Ora com'è andata? - chiese
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era stato malato un'ora in vita sua; che
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Dunque era la stess'ora? Ne provò uno sgomento
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stanghe; ed era l'ora in cui il povero
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con quel bandito, che ora si dava da sè
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monti andarono in America! ¶ - Ora non si saprà più
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casolari vicini, quatte, quatte, ora colla scusa della cucchiaiata
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e tutto, nevvero? Ebbene, ora ci sei... o ti
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il medico, il prete? ¶ - Ora no. ¶ - E chi lo
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manco i cavalli. Ma ora sono guarita. ¶ - Un'altra
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gallioni. - Date retta, Arcangela, ora che potete movervi, non
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occhio. Ogni giorno qualche ora, saliva lassù Loccio, il
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vi viene il singhiozzo ora? Non ve l'ho
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giorno dei morti, nell'ora che il cimitero cominciava
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Oh sì! a quell'ora chi sapeva ove fosse
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essere, perchè a quell'ora la chiesa era sempre
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ne vanno. E l'ora era buona per chi
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sulla bocca di Foresto: - ora non bestemmiare anche qui
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e farselo seder vicino. Ora sorrideva loro come un
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era stato in quell'ora, non gli tornavano a
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le parole della fanciulla: "Ora a prendere il fuoco
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di non averli veduti. Ora a quel ricordo faceva
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appunto quelle vette che ora aveva dinanzi. In quel
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di quelli della prim'ora. Da giovanissimo, si era
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su d'un trono. Ora essa era vecchia, ma
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eppure non era contento: ora il suo ultimo, Mario
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nome, come gli eroi. Ora che cosa voleva dire
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distorlo dal prender moglie. Ora gli tornavano improvvisi, come
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parenti e cogli amici. Ora quella testa era già
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Ecco! - ribatteva il dottore - Ora, quasi quasi, preferiresti che
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lacrime negli occhi. ¶ * ¶ * * ¶ Mezz'ora dopo l'Asquini viaggiava
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lo aveva veduto realmente, ora svaniva via via dinanzi
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anche il padre e ora sarebbe una crudeltà non
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lasciandolo impensierito, ed uscì. ¶ Ora che fare? A Milano
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ma avevano vinto. ¶ E ora dove avrebbe cercato l
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gli farai passare un'ora meno triste; addio, salutalo
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poco; un quarto d'ora, non di più; ordine
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testa della sua compagnia; ora erano lì, ossa, come
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con la sciabola, e ora non era più che
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poi, come fu l'ora, corse alla stazione per
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perdette più di un'ora per quelle vie di
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amico. ¶ - Venga pure avanti. ¶ Ora l'Asquini riconosceva tutto
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e nel passo. Ma ora, gli pareva e non
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di vanto e che ora chiacchierava come un poltrone
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nostro, fino all'ultima ora che non sarà lontana
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pieno di quell'illusione. ¶ - Ora sento che quasi quasi
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il suo quarto d'ora di riflessione, pensò all
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saette con gli occhi, ora è ridotto un immobile
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ecco come li trovo... Ora stiamo a veder Lantieri
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dici tu... Oh perdoni! Ora mi pareva di essere
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tu, così alla prima. Ora non si può più
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ricchezze, nel suo borgo. Ora è vecchio franto... non
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del bimbo; ma credo ora che avesse ragione lui
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Le pare, signore? E ora Terenzi muore, e l
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Anche l'Offlaghi? E ora sei venuto a veder
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del cuore umano! Basta!... Ora essa sarebbe vecchia con
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in pace?... Invece ecco, ora il cuore glie lo
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i suoi rami, e ora ne parlava con certo
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e addio. ¶ Dopo mezz'ora la casa era silenzio
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diede ordine d'attaccare. Ora si sarebbe detto che
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e mi scriverai. Animo, ora vattene; ti comprendo, so
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Perchè fate il muso ora? Non ho mica detto
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le viene in mente ora! - disse Grifò un po
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non morir di fame. Ora senti che storia. Quella
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quadruplicò la sostanza. Ed ora i nipoti fanno il
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tornar a vederle. ¶ - Bravo! Ora mi vuoi lusingare. Ti
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Dammi un lume, Grifò; ora non siamo più buoni
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finito di cenare, all'ora delle galline, come diceva
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nella stessa fossa. E ora gli pareva che tra
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di cucina. A quell'ora egli parlava delle sue
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mio dovere e che ora sono una malapaga! ¶ - Cerca
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e venivano a quell'ora a rompergli i vetri
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cadeva giù da mezz'ora. ¶ Questo bastò a fare
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venuto fuori a quell'ora con quel tempo da
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a darsi del vile. ¶ Ora che fare? Il meglio
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a seppellire i morti! ¶ Ora la gran gioia faceva
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potuto levar dagli occhi. Ora dormiva e sognava. E
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non essere più uomo. ¶ - Ora cosa state a fare
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sentinelle, quei soldati che ora a vederli, aveva in
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chiudersi nel borgo, dove ora stava dall'anno quaranta
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aveva dato la libertà. ¶ Ora, tornando noi al suo
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la salute a quest'ora vuol dir la vita
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a guardarle in quell'ora, parevano senza fine. ¶ Che
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il silenzio, la selva... "Ora che cosa mi viene
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l'aspettano di buon'ora da Pilo del Pian
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mamma? ¶ - Ci siamo stati ora - dicevano i due maggiori
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Tullo, gli diceva che ora gli hanno accorciata la
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commettono ogni giorno, ogni ora, un po' da tutti
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essa, ma da un'ora toccando qui, lasciando là
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dire una sciocchezza! Cominci ora? ¶ Valeria chinò gli occhi
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d'altra donna, ed ora se teneva; ma non
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sono la mia compagnia. Ora poi non piangere... ¶ - Però
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disse il dottore, cui ora pareva di trionfare, addolcendo
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mondo". ¶ - Grazie! - esclamò Valeria, ora con gli occhi lucenti
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quella bella montanina, che ora voleva tornargli alla mente
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più. Povera donna! Sincero! ¶ - Ora a che cosa pensi
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stavano ad aspettar l'ora d'andare a cena
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e quello di vendita. Ora disturbato a un tratto
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terra da lui; ma ora il nemico atterrato son
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non era stato mai. Ora già sulla sessantina, se
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che tu! ¶ A quell'ora, dal Paleari si beveva
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insomma era composta bene. ¶ - Ora bisogna lavorare ancor più
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di quelle parti, dov'ora tornava; e arrossiva quasi
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per la mente. E ora, proprio in quell'istante
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non venisse più. Ebbene ora come ora lo desiderava
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più. Ebbene ora come ora lo desiderava: la giornata
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tante altre cose, ma ora non esprimeva forse che
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aveva tirata a sdrucciolare. Ora la gente bisbigliava che
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sempre tribolato a servire ora qui ora là, e
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a servire ora qui ora là, e da qualche
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giovane fosse. Del resto ora è una vecchia e
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tre andassero là dove ora egli non avrebbe a
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verso la casa, e ora Valeria capiva ancor di
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vigneto quel lavoratore, e ora di tutto il suo
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vespri? Sapeva sin l'ora e il tempo che
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spezza il cuore?" ¶ Rampollavano ora l'un sopra l
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non hanno famiglia. Ma ora che storie vo a
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stava per chiamarli, ma... ora cominciava a capire anche
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del ponte a quell'ora? Non erano mica più
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il padrone tu... insomma ora andiamo. ¶ - Almeno mi lasci
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tornò con le bottiglie. ¶ - Ora salite a fare il
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col singhiozzo. ¶ - Bravo! e ora continua il tuo racconto
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faccia dire... ¶ - Dillo anzi; ora ho bisogno di saper
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vedrai! Già, a quest'ora, una ragazza cui vorrai
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dottore stesso s'ingannasse. ¶ Ora il dottore, quanto a
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tutto quel suo trambusto? Ora lo odiava. E si