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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alberto Moravia, I racconti, 1952

concordanze di «ora»

nautoretestoannoconcordanza
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1952
come mai a quell’ora, contro ogni abitudine della
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1952
Gilda invece passava mezz’ora, un’ora davanti allo
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1952
passava mezz’ora, un’ora davanti allo specchio, con
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1952
sera prima di coricarsi. Ora, con il barattolo in
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1952
odiare la moglie anche ora che la sapeva morta
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1952
viso tra le mani. Ora l’odio svaniva in
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1952
pensava. Egli capiva tutto, ora: l’innocenza della moglie
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1952
gli disse che doveva ora pensare a rifarsi una
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1952
una profonda vita morale. Ora accade sovente che si
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1952
aveva voluto essere sincero. Ora, però, Mostallino aveva ritrovato
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1952
un buon quarto d’ora. Egli pensò che molto
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1952
per esempio l’amore. Ora, proprio nel momento in
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1952
contorsioni che bruscamente dislocavano ora a destra e ora
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1952
ora a destra e ora a sinistra la carnale
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1952
mani e gridavano saluti. Ora, via via che la
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1952
con aggressività la salita. ¶ "Ora viene il peggio!" sussurrò
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1952
di risate soffocate. ¶ Monica ora non gli si stringeva
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1952
era bellissima. Ella aveva ora un tono di sfida
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1952
cieco... laggiù." ¶ "Ahi!" ¶ "Laggiù." ¶ "Ora chi è che tenta
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1952
poi il banco e ora le chiavi... è tutto
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1952
che passi a quest’ora?" Perrone non disse nulla
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1952
un pezzo di carta. Ora Perrone avrebbe voluto congedarsi
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1952
quale burlesca solennità. ¶ "E ora Monica," disse, "sentiamo, come
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1952
ha resistito... sarai contento ora... puoi dire di avere
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1952
fossero ripugnanza, paura, rimorso; ora cento cose gli facevano
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1952
egli stesso per credere? ¶ Ora, un giorno che stava
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1952
che aveva incominciato svogliatamente. Ora, ad un tratto, nel
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1952
sapeva che a quell’ora il gatto era solito
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1952
c’era dubbio, qualcuno ora usciva dalla stanza procurando
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1952
torpida e molle fatica. Ora, al di là della
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1952
rumore aveva un ritmo, ora si faceva più forte
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1952
si faceva più forte, ora più debole, e quando
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1952
con sollievo, "è un’ora che ti cerco... che
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1952
languide e nervosamente sensibili; ora le sentiva alte, forti
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1952
s’impadronirono di lui. "Ora l’ammazzo," pensò; e
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1952
assoluto di toccare d’ora in poi l’elettricità
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1952
appuntamento fissato per un’ora mattutina in uno spiazzo
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1952
platani fronzuti; a quell’ora i camerieri buttavano secchiate
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1952
compagnia. Sapeva che un’ora passata con l’Ataman
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1952
l’Ataman, era un’ora sicura di allegria, e
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1952
sulla soglia del delitto. Ora, più che di ridere
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1952
intendesse difendersi dai ladri. Ora il martello era appunto
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1952
due cavalcature delle guardie. Ora è vero che le
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1952
di un quarto d’ora. Ma le due guardie
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1952
all’automobile. ¶ L’Ataman ora che aveva nascosto i
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1952
gettò lontano, nella macchia. Ora, disse l’Ataman, dovevano
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1952
poco meno di un’ora avanti. L’Ataman disse
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1952
dell’Ataman, ingiungendo: "E ora camminate avanti a noi
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1952
strillava intanto Marta guardando ora al bimbo che cercava
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1952
con il busto piegato ora alla finestra. Reso immobile
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1952
guardava con maldissimulata contrarietà ora la sorella ora il
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1952
contrarietà ora la sorella ora il giovane, palesemente questa
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1952
sorella un viso angustiato. Ora il bimbo aveva finito
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1952
viso con gli schiaffi." ¶ Ora Luca aveva quasi paura
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1952
figlio non mio. Ma ora interrompiamo i nostri litigi
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1952
e come incantata, guardando ora Luca ansioso e ritto
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1952
nel mezzo della stanza, ora la sorella che, come
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1952
perché Luca la respinse. "Ora basta," disse, "Marta ha
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1952
sopra il bimbo che, ora, scarlatto in viso e
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1952
catena al bimbo che ora l’agitava con le
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1952
corsa gli altri due. Ora Bosso rideva forte, e
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1952
per la stanza. Provava, ora, un desiderio violento di
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1952
ilare di Bosso che ora si era alzato anche
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1952
di tre quarti d’ora?..." ¶ "Ospiti!!!" ripeté Nora con
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1952
si va a mangiare?" Ora Marta era pronta, identica
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1952
spendere... altrimenti a quest’ora, quel suo palazzo, pessimismo
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1952
Quindi con calma: "E ora," interrogò, "si potrebbe finalmente
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un bravo architetto. E ora non parliamone più e
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1952
quei tre quarti d’ora che siete rimasti nella
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1952
mettersi con Bosso... e ora va in camera tua
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1952
e di amore. "E ora," disse Luca, "vestiti... e
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1952
appartamento è grande... e ora andiamo a prenderlo..." ¶ Si
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1952
gocciola di pioggia... e ora andiamo..." Pur dicendo queste
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1952
disse con voce calma. Ora nel silenzio e nella
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1952
a stringergli la sua. Ora avevano girato intorno l
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1952
una luce ne trapelasse. Ora quella porta, come era
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1952
dimenticato sopra il tavolo. Ora, come si era affacciato
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1952
interrompere quella servile pantomima. Ora, questo cameriere così contento
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1952
ho portata in casa... Ora, sempre con questa storia
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1952
di sì... è sì." ¶ Ora stavano l’uno di
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1952
dovrei rompere quello specchio." Ora il suo accento era
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1952
con voce tremante, "e ora... come farò?" ¶ "Hai paura
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1952
un momento, la ragazza ora puntava le mani contro
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1952
mani contro gli stipiti, ora con le dita acciuffava
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1952
che gli capitavano. Così ora non poteva fare a
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1952
a vuoto; faccio male ora a fabbricarmi queste idee
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1952
di statua da fontana. ¶ "Ora vengo," soggiunse in fretta
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1952
occhi spalancati nel buio. Ora l’offendeva il pensiero
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1952
apparizione sarebbe stata meschina, ora addirittura sconveniente. Lui sulla
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1952
libertà dell’aria aperta, ora camminava senza curiosità né
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1952
guardia in perlustrazione. ¶ Ma ora egli non aveva alcuna
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1952
età, ma d’animo. Ora l’animo che soggiace
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1952
la mezzanotte: a quell’ora tutti dormivano. L’Urati
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1952
andati del tutto inavvertiti. Ora l’Urati si sbagliava
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1952
stato truffato si vedeva ora anche beffato, la guardò
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1952
voleva il suo furore. Ora, vedendo la porta aprirsi
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guardando la direttrice, che ora, inclinando la bella testa
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1952
sarebbe stata tra un’ora o poco più: nuda
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poi come avrebbe fatto, ora che l’aveva lasciata
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1952
era ancora passata mezz’ora di questi strani studi
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1952
dispense sparpagliate sul pavimento. Ora, proprio nel momento in
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piedi: "È mia madre, ora mi prende e mi
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1952
camera tua, a quest’ora, e neppure so come
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disperazione la testa: "E ora vogliono che io faccia
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1952
chissà quali strettezze e ora avviata per la strada
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ella rispose subito, "domani... ora è troppo tardi... e
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1952
la sveglia a un’ora un poco precedente a
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1952
sento, tu non potresti..." ¶ Ora Gianmaria, punto nell’amor
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1952
di pensare ad altro ora che ci andava di
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1952
continuò Gianmaria senza badarle, "ora tu mi dirai a
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1952
un sanatorio presso Trieste... ora, capisci, io sono costretta
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1952
in tempi migliori... Ma ora non ho più speranze
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1952
tosse e sputa sangue." ¶ Ora Gianmaria rifletteva. Di suo
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1952
li avrai stasera. E ora andiamo." E sempre con
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1952
vita. "Ma sai, per ora non me la sento
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1952
Con che faccia potrò ora presentarmi a Santina e
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1952
sente forse poco bene?" ¶ Ora, assurdo e infantile, un
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1952
sapeva neppur lui perché; "ora confido a questa donna
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1952
ricadere lungo il fianco. Ora, finalmente, da quella carezza
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1952
nella sala comune... e ora grazie e buona sera
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1952
le tremila lire," mormorò, "ora vado in camera mia
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1952
che vuoto e freddezza. Ora la sua avventura gli
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1952
e ingiustificato malessere. Ma ora, giunto alla soglia del
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divisi in due bande, ora cortissimi come quelli di
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1952
abbia scontato io... ma ora non respingermi, te ne
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1952
domanda del giovane, "per ora non ci sono che
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1952
camminando avanti a lui. Ora si trovavano nel pianerottolo
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1952
debiti," soggiunse poi, "e ora capisci perché sono in
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1952
e più sicuro ripiego. Ora, invece, pareva esserci nel
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1952
aperta con me... e ora, per vivere, dipendo da
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1952
senza vergogna, "ho avuto ora è qualche mese un
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1952
sarebbe completata mai. Ma ora dopo questa straordinaria notizia
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1952
pensosa, guardando la finestra. Ora, al primo scoppio, seguivano
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questa è la sua ora..." Così, di corsa, l
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1952
più chiaro e riconoscibile, ora alto, ora sommesso, secondo
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e riconoscibile, ora alto, ora sommesso, secondo che pareva
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1952
porse. "Va bene, balia, ora ci penso io," disse
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1952
adesso, poppava con avidità, ora posando le mani aperte
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1952
la gonfia mammella materna ora agitandole piano in aria
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1952
rimpianto e odiato e ora ritrovava inalterata nonostante il
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farò... ma non parliamone ora, vuoi?..." ¶ "Anzi, parliamone," ribattè
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1952
lo prendiamo con noi... ora comincio a guadagnare benino
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1952
sai che almeno per ora io non potrò darti
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1952
poi, "se ti dico ora di sì, mi lascerai
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dell’architettura, ciò che ora vi mostrerò non è
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1952
ancora digiuno ad un’ora tarda e per lui
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1952
sudore, non vedeva l’ora di terminare le spiegazioni
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1952
giorno dopo alla medesima ora. Assai contento Silvio si
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1952
quella solitaria e quieta ora del mezzogiorno, non gli
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1952
ripetendo già da un’ora. Faceva un caldo asciutto
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si voltò verso Silvio. "Ora lei vorrà sapere," incominciò
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1952
Anzi lo accrebbe ché ora, come avviene talvolta nei
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1952
ero comportata malissimo, che ora, al più presto, dovevo
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1952
qualche mese fa... e ora dobbiamo sposarci." Ella tacque
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1952
Seguì un lungo silenzio. Ora, dopo la spiegazione della
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1952
sono vere," ella disse. Ora lo contemplava con uno
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natura della sua attrazione, ora non erano che uno
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1952
Mancuso. Del quale sembrava ora a Silvio di capire
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rapidità calamitosa e fulminea. Ora l’intera facciata dianzi
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immacolata, liscia e unita ora appare un funesto mosaico
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la sua brulicante popolazione. Ora la facciata è tutta
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1952
la lingua bianca e ora doveva purgarsi. Queste lagnanze
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lo colpiva di più, ora che gli pareva di
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il suo coraggio, e ora, a rischio di ammazzarsi
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1952
tacque per un momento. "Ora il favore che le
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1952
finì Silvio, "che d’ora in poi ne farò
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1952
gli teneva le membra; ora che si era assicurato
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1952
fin allora ignorata, e ora gli cascava addosso tutta
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1952
azioni audaci, violente, decisive: ora si appostava dietro l
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1952
Mancuso, fuggiva lasciandolo morto; ora ficcava le dita nei
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1952
suo villino, la calpestava; ora interveniva al matrimonio dell
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1952
la conosco bene. E ora senti," ella cominciò a
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1952
fu di nuovo silenzio. Ora Silvio avrebbe voluto saperne
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1952
un contrasto di forze. Ora, in tale contrasto, non
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1952
se lo confessava, ma ora, dopo tanti voltafaccia, di
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1952
o a Silvio. "Proprio ora che si era d
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1952
didattico e parziale. Ma ora, proprio nel momento in
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1952
facevo per l’Amelia... ora, almeno a dar retta
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1952
vedeva ogni giorno, all’ora dei pasti, nella sala
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1952
del gong: era l’ora della cena. ¶ Subito l
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1952
invaghita di Roma, e ora diretta per conto degli
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1952
il viso di Santina ora del tutto nascosto, nonostante
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1952
se lo confessava, ma ora l’angustiava il timore
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1952
con la testa che ora, scoperta e visibile, gli
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1952
puntiglio di amor proprio, ora, a questi sguardi insistenti
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1952
compunzione incominciò a mangiare. ¶ Ora non soltanto la sala
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1952
osservò il signor Negrini. Ora tutti ridevano molto meno
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1952
dal viso di Santina. Ora il turbamento desideroso di
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1952
ricche di Arezzo... e ora se andassimo di là
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1952
l’aveva veduta un’ora prima; imbarazzato egli osservò
191
1952
Dio, che ho fatto, ora viene mamma," ella disse
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1952
che sono fritta. Senti... ora vado a ballare con
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1952
e ad altre cose... Ora," e la voce le
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1952
tacque. Ci fu silenzio. Ora, dopo queste ultime rivelazioni
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1952
accordo con lui," soggiunse. Ora le lagrime sgorgavano abbondanti
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1952
attraverso le lagrime che ora parevano essersi fatte più
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1952
luci bianche e incerte ora una ragnatela imperlata di
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1952
ragnatela imperlata di umidità, ora un groviglio spinoso di
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1952
groviglio spinoso di rami, ora un luccichio di acqua
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1952
ho accettata e basta... ora so che non avrei
201
1952
La mano si girava ora da un lato ora
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1952
ora da un lato ora dall’altro, vanitosamente, come
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1952
bello?" ella ripeté. Ma ora Tullio aveva sulla guancia
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1952
e dell’avvilimento di ora. Nelle dita, sensazione più
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1952
più incerto. "Varini... e ora come si fa?" I
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1952
Ma quest’ultima guardava ora l’uno ora l
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1952
guardava ora l’uno ora l’altro dei presenti
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1952
ecco l’anello... ed ora via." ¶ Il Parodi la
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1952
stessa desolata dignità, "e ora andatevene..." ¶ "Ci pagherà? e
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1952
nel mezzo dello stanzone, ora non ripeteva neppure più
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1952
minacciosamente il Parodi che, ora, rosso in viso sotto
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1952
alternavano a risvegli confusi; ora aveva troppo caldo e
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1952
buttava via le coperte, ora freddo e le ricercava
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1952
di capelli disfatti. Egli ora spia con terrore i
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1952
terrore i fuochi lontani, ora si volta a guardare
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1952
rinunziare a lei proprio ora che l’ha alfine
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1952
lontananza degli accampamenti ma ora, da quegli scintillii di
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1952
sei sciupato?... Ti vedessi ora... sembri un morto..." ¶ Era
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1952
o riposato, giudicava dell’ora in cui Tullio era
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1952
bene, grasso, allegro... e ora invece sei pallido come
221
1952
ragionare come fai tu ora..." Egli si distaccò con
222
1952
pensò Tullio, nonostante l’ora mattutina, era già ubriaco
223
1952
avanti, nel chiosco. E ora, come un buon coltivatore
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1952
della sua vita normale. Ora, respinte le lusinghe interessate
225
1952
platani, e guardando oziosamente ora in fondo ai muraglioni
226
1952
fiume lustro e motoso, ora al vasto asfalto della
227
1952
disserrando la porta. Assurdamente ora l’assaliva più di
228
1952
sarebbe toccato fin d’ora incominciare a spendere. Egli
229
1952
senza però riuscirvi. "E ora cosa intendi di fare
230
1952
speravo ancora in Tino... ora invece è finita... io
231
1952
dice, sola al mondo..." ¶ "Ora," pensava Tullio, "si tratta
232
1952
in una camera... ma ora non stiamo a pensare
233
1952
luminosa. Se ne avvedeva ora, volgendo gli occhi in
234
1952
il cielo a quest’ora è lo stesso e
235
1952
così diverse dalla realtà. Ora, dopo aver veduto la
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1952
borghese. D’altra parte, ora, lo pungeva una gran
237
1952
Ma no, mamma," supplicò ," ora bisogna che guardiamo il
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1952
la sua falsa attenzione. ¶ "Ora possiamo guardare i progetti
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1952
ha da essere razionale. Ora cosa intendo per razionale
240
1952
abitata da gente contemporanea. Ora questo è grave, gravissimo
241
1952
faceva un gran consumo. Ora, beffarsi di quel mondo
242
1952
disse che, almeno per ora, non sperava di potere
243
1952
accattare qua e là ora un pranzo, ora una
244
1952
là ora un pranzo, ora una cena, si industriava
245
1952
nel Corso. Era l’ora del tramonto, la larga
246
1952
piaciuta, gli pareva che ora gli piacesse il doppio
247
1952
del Vittoni. Il quale ora le stringeva forte il
248
1952
talvolta quasi una virtù. Ora, ella era stata virtuosa
249
1952
si pose il Vittoni. Ora, persuasa dal silenzio e
250
1952
aveva taciuto con Gemma. Ora, però, la Coceanu gli
251
1952
molti regali sul principio, ora che Gemma l’aveva
252
1952
male a lasciare Gemma, ora ella gli appariva sotto
253
1952
è partito quel mascalzone... ora si respira meglio." Al
254
1952
e persuasiva saggezza, davano ora un gran fastidio. Quasi
255
1952
te lo giuro." ¶ Gemma ora tremava per tutto il
256
1952
giunta dal signor Vagnuzzi." ¶ Ora, Gemma, da qualche giorno
257
1952
marito di cui soltanto ora scopriva le qualità, e
258
1952
era coraggiosa per natura, ora poi, intimidita dalla Coceanu
259
1952
dei Vagnuzzi, la Coceanu ora avrebbe desiderato tornare con
260
1952
a Gemma, almeno all’ora dei pasti, discorrere e
261
1952
muri e sul pavimento. "Ora si spoglia," pensava con
262
1952
negli uncini dei beccai. "Ora dorme," si diceva la
263
1952
di mano a Gemma. Ora ella era pallidissima, ritta
264
1952
potere contenersi. Inoltre divampava ora in lei un odio
265
1952
calma e stentata che ora poteva raccontare ogni cosa
266
1952
rispondere alla Coceanu che ora, come indiavolata, inveiva anche
267
1952
e piena di zampe ora appiattarsi negli angoli o
268
1952
o sotto i mobili, ora correre con rapidità sul
269
1952
dovere rinunziare, almeno per ora, al figlio tanto desiderato
270
1952
e incerto. "Tra un’ora," non poté fare a
271
1952
di guardare alla città. Ora la corriera aveva imboccato
272
1952
altro che al denaro. Ora se bastasse una certa
273
1952
quanto mi rincresce! E ora cosa mangerai? Due uova
274
1952
a lavorare per qualche ora in uno studio di
275
1952
regole della sua avarizia. Ora, fosse questa passione poco
276
1952
doveva essersi continuamente vergognata, ora per un motivo ora
277
1952
ora per un motivo ora per un altro, fin
278
1952
offenderla ed umiliarla. Ma ora, in queste condizioni di
279
1952
D’altra parte Tullio, ora che gli pareva di
280
1952
parte immaginaria di salvatore. Ora, una sera che non
281
1952
e di salvamento. Ma ora vedendosi, per colpa propria
282
1952
desiderato e di cui ora avrebbe altrettanto volentieri fatto
283
1952
vani perché la donna, ora che sentiva di potere
284
1952
i suoi piani. Ma ora, sentirsela spiattellare con tanta
285
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gli amori senza scandali. Ora, tutto questo, il marito
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né sentimento per impietosirsi. Ora che ella gli mostrava
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inerme e stremata debolezza, ora che quel disastro per
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quello che mi manca ora... insomma diventerei il tipo
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Come lo merito," pensò. Ora quell’umiliazione, quel disprezzo
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per incanto si calmò. "Ora dirà che mi rimanda
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sottogamba la malattia...; e ora vada a fare la
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da più di mezz’ora. Il tempo che s
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una sua vita e ora, invece, chissà perché, tutto
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posava aperta e incerta ora sul petto nudo come
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ad intervalli lo animava, ora sul ventre quasi curiosa
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cambiare timorosamente di atteggiamento, ora coprendosi il grembo, ora
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ora coprendosi il grembo, ora scrollando i capelli, ora
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ora scrollando i capelli, ora posando una mano sui
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ridicola e penosa ricerca. "Ora raccattali," disse volgendosi verso
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per la stanza oscura, ora piegandosi con la testa
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le natiche in aria, ora accosciandosi alacremente con la
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i capelli sparsi intorno, ora inchinandosi da una parte
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carnagione delicata e malsana, ora diafana ora chiazzata di
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e malsana, ora diafana ora chiazzata di macchie di
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di sapore decisamente ancillare. Ora, per quanto fosse invaghito
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avanzò a tastoni urtandosi ora contro una sedia ora
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ora contro una sedia ora contro un tavolo, e
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di quel giovane. Così ora egli sapeva quel che
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nella stanza di Gemma. Ora rivedeva con limpidità, come
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rifletté sul da farsi. Ora malediceva la cattiva fortuna
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malediceva la cattiva fortuna, ora si domandava se non
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alla porta di Paolo, ora si augurava che il
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nascosto e si dice ora acqua ora fuoco secondo
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si dice ora acqua ora fuoco secondo che il
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si ingolfava nel vicolo ora torcendosi in alto con
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affusolate e passionali e ora abbattendosi subitamente con raffiche
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porta della ragazza, così ora, morso dal ricordo, non
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disfarsi, neppure quando, come ora, si rendeva necessario un
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dei propri errori che ora si illuminavano di una
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grado di commetterne, così ora la sua maggiore amarezza
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per lo sfortunato pretendente. Ora aveva ripreso in mano
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ringraziandolo, lo pregava, per ora, di aspettare. Il Vagnuzzi
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mezzodì, la sera all’ora del passeggio, andava in
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come farai? ¶ "Come farò?" ora Gemma gridava, "farò la
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aveva deliberato di sposarla. Ora la madre non sapeva
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rispose la madre che ora, come se l’aver
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l’avrei detto prima... ora capisci," concluse la madre
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non l’avesse interrotta. "Ora non parliamone più, mamma
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l’errore prediletto e ora che questo momento era
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sull’avvenire. Dal quale ora i suoi pensieri si
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Così va bene... e ora vattene e lasciami dormire
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disprezzo di un tempo, ora, per giunta, aggravato dalla
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l’amo, almeno per ora... ma sento che col
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possibile, che come pensionante. Ora, alle solite stranezze e
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con Gemma. La quale, ora che erano fidanzati, non
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e gli splendori mondani, ora si consolava con il
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sarebbe stato agevole abbandonare ora che non aveva più
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alle tasche vuote. ¶ Ma ora, pur tenendo l’amante
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sono venuto per dirti..." ¶ Ora, come tutti gli altri
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donna ancora desiderabile. ¶ "Sarà ora di uscire," disse finalmente
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ho da dirti qualcosa..." ¶ Ora sorrideva e pareva contenta
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pezzi, rispose invece nervosamente. Ora il calore della bevanda
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un attore di teatro, ora lavorava per il cinema
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sì, sarei molto ricca ora," concluse come parlando a
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fine. ¶ Dicendo queste cose, ora guardava il giovane, ora
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ora guardava il giovane, ora la rivoltella, con quei
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contrarietà, ella lo respinse. "Ora mi dici delle cose
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la casa deserta all’ora del pranzo, la padrona
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gli occhi dal piatto. Ora la sua vestaglia si
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sua bella età; e ora taceva raccogliendo le molliche
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più di due mesi, ora che non aveva più
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momento rivelata e parlante, ora di nuovo muta e
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lui perché, lo entusiasmò. Ora provava un desiderio insaziabile
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scendeva ad ogni movimento ora da una parte ora
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ora da una parte ora dall’altra e lo
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occhiata alla porta chiusa; ora il ballo doveva essere
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nome di battesimo, Beniamino. Ora, appena Jancovich ebbe veduto
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di una settimana... noi ora andiamo a ballare, e
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una volta ricca e ora impoverita, e il Brambilla
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che era muratore e ora ha una ditta bene
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resa la fotografia: ¶ "E ora che l’ha guardata
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minuti, un quarto d’ora, ascoltando, ogni tanto ridacchiando
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quei capelli, quel collo, ora si vergognava di abbracciare
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sommesse destava il Brambilla: "Ora non si potrà stare
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di tutto il tempo: ora nevicava, ora pioveva, il
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il tempo: ora nevicava, ora pioveva, il cielo era
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Girolamo," incominciò l’austriaco, "ora le toccherà cambiare compagnia
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fatto comodo, ecco tutto; ora se ne andava, lasciandolo
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nulla la mia... e ora me ne vado, caro
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erano le esperienze amorose, ora la malattia; se prima
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quella stima tanto agognata, ora questo scopo egli non
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segni evidenti di miglioramento, ora pareva essersi di nuovo
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e ardente, Girolamo guardava ora il Brambilla, che, ritto
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un colletto troppo stretto, ora gli spalatori. Si sentiva
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si avvicinava volando basso, ora addensandosi, ora disperdendosi, ma
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volando basso, ora addensandosi, ora disperdendosi, ma sempre conservando
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nel mezzo dello stuolo. Ora i corvi sono tutti
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la stessa rigidità, "e ora sta meglio... ma lei
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per nessuna ragione d’ora in poi, né il
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sofferenza avrebbe voluto gridare; "ora," pensava, "il Brambilla domanderà
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della sua piccola amica, ora gli tornava in mente
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come tutti gli altri." Ora la sua persona intera
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quel suo riso sarcastico. ¶ "Ora non faccia la vittima
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letto del figlio. Sono ora nel corridoio oscuro del
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Cosma, allo stesso modo ora l’attraeva la perfezione
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in una ramificazione laterale. Ora questa ramificazione lo spingeva
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l’avessero ripescato e ora, sbottonatogli il colletto, si
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baciato sulla bocca. Ma ora, anche per una diffidenza
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richiamate da quegli spari. Ora le guardie si portavano
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donna precedendo Cosma. Egli ora si sentiva combattuto tra
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di sincerità, affermando che ora lei non sperava più
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dire: "Che ti prende ora?" Invece di rispondere, Cosma
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a fianco dell’altro. Ora Cosma si sentiva imbarazzato
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tutto ciò parleremo dopo... ora dormi," Cosma si addormentò
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più tardi di un’ora fa abbiamo fatto l
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Albina che a quell’ora, raggiunta l’altra sponda
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l’aveva avvolta; e ora sorgeva in un quartiere
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mai stati ricchi e ora addirittura versavano in strettezze
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nostra poca dimestichezza. Ma ora, dopo quasi tre mesi
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trovato chiuso senza rimedio. ¶ Ora, una notte che pieno
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la vasca... sei contento ora?" disse Clara. Non risposi
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dicendo: "Che ti prende ora?" e nello stesso tempo
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mani alla ringhiera, guardando ora il mare ora lui
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guardando ora il mare ora lui con i piccoli
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mancava più di un’ora all’arrivo del vaporetto
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Gli piacque di guardarla ora, perché in strada non
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che bruciava le orecchie. Ora il mare era vicino
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Ho sonno," ella disse, "ora lasciami dormire un poco
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polso e disse l’ora. ¶ "È tardi," ella proferì
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di restare qui stasera... ora è proprio deciso... non
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ma forse sarei rimasta. Ora invece è finita." ¶ "Tu
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così di malumore quell’ora o due che dobbiamo
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con quelle della donna. ¶ "Ora," disse guardandola, "se volessi
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e riprese i remi. Ora provava una gran gioia
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più voglia di ripartirne." Ora egli aveva una gran
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Ci fu una pausa. ¶ "Ora dice che non le
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che l’avevano preceduto. "Ora ti faccio un gioco
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amore. Sì, pensò Sandro, ora sarebbero andati in camera
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fatta apposta per riposare." ¶ "Ora dormirò," ella rispose, "mi
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Ella disse con convinzione: "Ora dormirò," e andò a
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nel torpore di un’ora meridiana erano stati torpidamente
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in pace... hai capito?" ¶ Ora gridavano ambedue, l’uno
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occhi con iroso stupore: ¶ "Ora me ne vado... che
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e inchiavare l’uscio. ¶ "Ora," pensò sedendosi sul letto
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della pensione fino all’ora dei pasti, leggicchiando oppure
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assopirsi per una mezz’ora. Verso la metà del
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aver passato la solita ora al caffè, lo attrassero
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domandò la più giovane, "ora non posso più parlare
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bottiglia. ¶ "Ma dove sta ora il vostro amico?" domandò
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la mano di Giacomo. ¶ Ora aveva la veste malamente
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un riso l’imperfetto, "ora faccio quello che lei
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bere," disse la sorella. ¶ Ora Giacomo si sentiva anche
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gridò languidamente la sorella; ora pareva che l’ebbrezza
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casa?" domandò allegramente Giacomo. ¶ Ora egli teneva le due
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enfasi a Giacomo: ¶ "E ora... vi trattenete molto? chissà
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che penserà di me ora? che ho per sorella
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buona grazia ma freddamente: ¶ "Ora preparo il letto," disse
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la lampada," ella rispose, "ora guarderebbero nella stanza e
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Giacomo passò nel corridoio. Ora si sentiva del tutto
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mandarle dei soldi... e ora avete visto come mi
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gonfie e lagrimose che ora non avevano più nulla
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forza il naso. ¶ Giacomo ora si domandava se dovesse
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sotterfugi mi facciano soffrire: ora è facile, con la
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renderne conto ad alcuno. Ora, io sono fatto in
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rifugiarmi e sentirmi libero; ora tu vuoi che faccia
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già singolare a quell’ora del giorno, era in
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quel modo il fidanzato, ora si dedicava al piccolo
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e le tre sorelle. ¶ Ora Giovanni pareva essersi sciolto
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del bambino Guido che ora si attaccava ai panni
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panni della madre e ora a quelli della zia
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con la voce leziosa: "Ora facciamo tottò a Guidino
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lenzuolo, gli occhi spalancati. ¶ "Ora ti faccio ridere," disse
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la porta si trovava ora di fronte a noi
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meditative della sigaretta. E ora, quell’Elvira forte e
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rispose corrucciata, senza guardarmi. ¶ "Ora non dirà più che
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ho altro vestito... Ma ora," soggiunse, ripresa dalla gelosia
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dica inoltre che d’ora in poi, come entrerà
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ecco tutto." ¶ "E cioè? ¶ Ora quella compassione che via
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mia madre a quest’ora dormono." ¶ Sempre precedendoci, ci
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veniamo subito, tra mezz’ora," e riattaccò il ricevitore
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taciuto, pensavo eccitato, ma ora, di fronte a quest
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parole, "che ti prende ora?" ¶ "Mi prende," dissi irritato
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come sei curioso... Ma ora andiamo... ci aspettano." ¶ "Chi
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aspettano." ¶ "Chi ci aspetta?" ¶ "Ora vedrai." ¶ Discendemmo in silenzio
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e le brusche frenate ora ci scagliavano lontano l
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l’uno dall’altro, ora ci facevano quasi abbracciare
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una sull’altra? Io. Ora mi stai intorno per
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sono pronto a batterti... Ora ti faccio vedere... assassino
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rimaneva della bevanda. ¶ "E ora, canaglia," gridò, "ora a
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E ora, canaglia," gridò, "ora a noi due." ¶ Lo
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in qualche circo saltare ora su un piede, ora
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ora su un piede, ora su un altro, un
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gridando: ¶ "Uh, come affonda!" ¶ Ora anche gli altri uomini
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dell’inseguimento e che ora, soprattutto, sfogavano una certa
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si levò in piedi. ¶ "Ora mi avete veduto abbastanza
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girò, piena di speranza. ¶ "Ora non potevo," continuò Giovanni
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ha fatto... ammettiamolo... ma ora, come si fa ad
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conseguenza... è furbo, lei... Ora pensa che ci tiene
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calice in mano. ¶ "E ora come farai?" domandai a
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un segno di stupidità. Ora, io sapevo che Giovanni
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delle mie notti... e ora mi giudichi male..." ¶ "Non
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delle mie conquiste... Così ora, mi trovo, come dici
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in città per l’ora di cena... deciditi... se
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camminare verso la capanna. Ora avevano percorso tre quarti
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intorno un fuoco. ¶ "E ora," domandò la ragazza girandosi
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con impetuosa allegria. ¶ "E ora come fate?" domandò il
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sopra un braccio. "E ora togliti le scarpe signorina
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con sua moglie. Ma ora, di fronte al mutismo
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ancora ma lo udivano, ora che il motore si
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la carriera politica. E ora che la fortuna rumorosa
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caparbio. "Che ti prende ora?" ¶ "Non vogliamo passeggiare?" ¶ "C
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turbante intorno la testa... ora," egli continuò con voce
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poi tu cambiavi sempre, ora eri una cosa, e
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eri una cosa, e ora un’altra... avevo altro
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spalle con stizza. "Ecco, ora mi prendi per una
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è successo... sei contento ora?" ¶ "Brava... e secondo te
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Perché," ella disse incerta, "ora sono andati al governo
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Lasciami... che ti prende ora?" ¶ Lorenzo non rispose nulla
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rimasta con me... ebbene, ora che non ti fa
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che non significava niente. Ora non era questo che