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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Aldo Palazzeschi, Sorelle Materassi, 1934

concordanze di «ora»

nautoretestoannoconcordanza
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segreto al punto che ora tutto sembra fatto da
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allegra, e dopo mezz’ora è più bella di
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erbe, ma che nell’ora del temporale divengono rumorosi
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gioventù e dopo un’ora non è più niente
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questi due ruscelli e ora ve ne dico il
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dì passato, quanto l’ora del dì era alla
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Ma poi che l’ora del mangiar fu venuta
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Ma, venuta già l’ora che tutti levati erano
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giocondità. ¶ “Sorelle Materassi” ¶ E ora che vi ho alla
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casa travagliata e triste, ora vi rappresentava il dolore
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era tornata a vivere. Ora viveva fra esse non
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è sempre illustre all’ora di pagare. Amministrava il
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animo, la poveretta attraversava ora le strade della città
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capacissime di alzarsi un’ora prima dell’alba e
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il giorno e l’ora. Non era vero niente
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non trovava mai l’ora adatta per farlo, ché
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E non c’era ora che valesse giacché durante
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carattere, è bene che ora sappiate di queste brevi
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rincorrersi, godendo di quell’ora spensierata, di quell’abbandono
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comandamento divino, e un’ora, forse e senza entusiasmo
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dire, ma che per ora io sto bene e
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promesse fatte in quell’ora. ¶ Incominciarono a guardarsi disorientate
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da suggerirgli che per ora, nel caso suo, non
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sotto una cortina funebre. ¶ Ora il ritorno, pochi giorni
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ad avvertire in quell’ora un certo richiamo vicino
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contatto; torcevano la bocca ora a destra ora a
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bocca ora a destra ora a sinistra e facendosi
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stesso, da specchio reciprocamente. Ora la tenevano chiusa e
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senza riserve e che ora, dopo la morte assurgeva
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ad occuparsi viventi, nell’ora della morte c’è
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fior di pelle nell’ora della migliore digestione, canzonandola
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del temporale e mezz’ora dopo non ve n
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Sapeva che a quell’ora c’erano sempre. Né
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servito alla mezza, mezz’ora e anche tre quarti
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anche tre quarti d’ora prima del solito; e
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ricordi la Bettina Risaliti, ora Tirinnanzi? Veniva spesso da
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aveva capito l’articolo, ora capiva il genere. ¶ La
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ne vado, sarete contenti, ora!”. E quelli incalzavano ballando
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nemmeno accettando la discussione. Ora era lei la direttrice
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giorno, Remo che all’ora dei pasti era uso
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meno febbrile, concedendosi qualche ora di riposo e di
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il più piccolo trasporto. Ora se ne dolevano insieme
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ciò una fiera consegna. Ora, se una per disgrazia
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roseo; pareva concedersi un’ora di tregua benigna e
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le farfalle. In quell’ora grandiosa Niobe si era
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un tale affetto. All’ora del pranzo, dopo le
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una diceva: “a che ora torna Remo?”, “al tocco
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sapevano bene a che ora tornerebbe. ¶ Parlava poco sbriciolando
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due, era la sua ora generalmente, alle tre, alle
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potevano essere ripetuti un’ora dopo alla società dei
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in men di un’ora, in modo da poterla
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bene fosse così, qualunque ora fosse; l’ora per
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qualunque ora fosse; l’ora per lei non aveva
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sul lavoro a quell’ora quasi mattutina, ostentando la
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Niobe arrabattarsi, a quell’ora, per tirar fuori le
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bene questo trambusto ad ora illecita, questo incomodo per
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letto perché era l’ora di dormire. Non era
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pace. ¶ E quando l’ora mattutina di rientrare fu
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tanto chiasso a quell’ora. Nessuno diceva di non
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i sassi a quell’ora quasi mattinale. Mangiavano come
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della serva in quell’ora; il suo fiuto, oramai
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deve permettere, a quest’ora, una cosa simile. Ma
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quanto per lui provvidenziale. ¶ Ora Giselda, a cui la
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l’ombra che all’ora del pranzo prendeva corpo
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e frugale, in un’ora di ricreazione. Ma quando
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pure freddo e distratto, ora che non vedevano le
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tornasse gradita alle sorelle. Ora che la sua voce
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ventidue anni, era l’ora di pensare a una
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cosa che vi riguardi.» ¶ Ora Teresa alzava la voce
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loro immaginazione. «Fra mezz’ora sarò qui di ritorno
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su, presto, fra mezz’ora sarò qui, fatevi trovar
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anche con quelle. ¶ «Bravo, ora sì, così va bene
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venerato, ritenuto eterno, infallibile. «Ora sì, così va bene
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bene… L’avete comprata ora?» ¶ «Due giorni fa» rispose
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fate benissimo, avete ragione…» Ora gli parlava da camerata
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e a braccia tese: ¶ «Ora sì, così va bene
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senza preoccupazioni di sorta, ora sembrava l’impiegato in
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sangue per farla correre; ora l’amante in estasi
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del proprio amore, e ora il custode del tempio
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esso una macchia incancellabile; ora alzavano le spalle e
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per parte di altri, ora mostrava i fianchi alla
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fiera del 4 di Ottobre. Ora nessuno si arrischiava dentro
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rimproverando le loro. Un’ora di smarrimento e di
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contatto con la logica. ¶ «Ora la frittata è fatta
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per la sua bellezza; ora eseguiva in casa qualche
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a pallino, povera Giselda, ora che ci sarebbe stato
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per imparare il ricamo, ora fa qualche cosina da
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ha una posizione… per ora non fa niente… si
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fama di ricchezza che ora le tornava svantaggiosa. «In
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famiglie, questa è l’ora in cui si accendono
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resa lontana o prossima. Ora lo fissava supplichevole, ora
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Ora lo fissava supplichevole, ora facendo delle smorfie con
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sentimento delle donne. Ma ora Carolina teneva la sorella
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alle sue padrone, e ora che erano chiuse nella
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firmano, firmano; e d’ora in poi Remo si
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mattina, erano rimaste mezz’ora per sorprendere il nipote
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quel giorno passò mezz’ora e di dentro non
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modo la seconda mezz’ora. Remo seguitava ad andarsene
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raccoglierla. ¶ «Ecco!… bene!… Oh! ora sì, così va bene
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ho ancora una mezz’ora di tempo, alle cinque
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suonavano offesa in un’ora tanto grave; e l
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troppo ai casi loro ora che l’abisso le
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tradite, le aveva vendute. Ora che il giovane non
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della loro esistenza: un’ora di agonia, rinchiuse dentro
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troppi ed era l’ora di smettere, aveva incominciato
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una seconda volta: “è ora di finirla”. Si eresse
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formulare il loro piano, ora agivano, intervenivano con energia
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a Bologna, a Milano, ora era a Venezia dove
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avessero fatto, e anche ora, lontano, qualunque cosa facesse
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tempo da perdere. ¶ «Americana.» ¶ «Ora che le ha succhiate
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suo matrimonio sognava un’ora di misticismo e di
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simpatica, piacevole, almeno per ora, amiamo le stesse cose
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porta diceva di sì: «ora va bene, brave, fanno
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A tutte e due, ora, sorrideva di accompagnare quella
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bene insieme…”» ¶ «“… almeno per ora”.» ¶ «Già.» ¶ «E a me
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i quattrini, una bagascia, ora che aveva finito quelli
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aggrappavano a quello nell’ora della disgrazia, per cui
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maligni, dei risolini velenosi: “ora tocca a te a
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sarà abituata a quest’ora a prendere il tè
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Sai, Peggy, è l’ora, bisogna andare, dobbiamo fare
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andati un’ottima banda, ora si contenta di una
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minuzia trascurabile di un’ora appena. Le bastava di
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che questa è l’ora di far l’amor
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lati dell’altare, e ora l’uno ora l
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e ora l’uno ora l’altro facevano partire
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perfetta armonia con l’ora e con l’ambiente
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si consolidava in quell’ora austera e dolce. Era
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infiora, ¶ e la fuggevol’ora ¶ s’innebrî a voluttà
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non del tutto nell’ora della funzione religiosa, ebbe
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partiva per l’America. Ora vedevano ombre, ombre che
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tutto il pianterreno che ora, con le sue inferriate
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vedevano più che mezz’ora la domenica per ascoltare
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le guardavano con alterigia ora che le vedevano rovinate
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l’attuale stato tristissimo ora che nessuno le temeva
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più padrone di nulla, ora che non erano per
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fianchi attive e pronte, ora pendevano anch’esse. ¶ Guardandole
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aveva ricavato poche lire. ¶ Ora non c’era più
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e dovevano respingerlo continuamente. ¶ Ora, ovunque si voltassero, non
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tale la ritenevano tutti. Ora correvano, correvano lontane per
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senza sacrificio essendo ricche: ora che non potevano ripetere
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schizzinose quando erano padrone, ora dovevano tenere chiuse tutte
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che nessuno poteva togliere. Ora veniva meno quella forza
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venne fra le sorelle ora che conoscevano la verità
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fosca al loro orizzonte, ora respiravano sotto un cielo
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passato il tocco, l’ora di andare a tavola
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un tempo, e che ora erano in grado di
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anni, dimenticando in quell’ora quanto di aspro e
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E non è l’ora di mangiare?» ¶ Si guardavano
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pugnale. Avevano dimenticato l’ora e la fame, era
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prima, non mi troverei ora nelle peste: phuè!» Parve
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fragore. ¶ Calmatesi dalla collera, ora che non avevano più
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nuca e alle tempie. ¶ Ora guardavano le fotografie, ma
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sorrise appena. ¶ Passò mezz’ora così, di torbido e
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casa nostra!» ¶ «È l’ora, giuraddio!» gridava Niobe feroce
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avete mai viste? Guardateci ora.» ¶ «Cosa c’è da
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turbinoso momento. “Ah! Ah! Ora sì! Ah! Oh!” Spaziando
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testa con la mano, ora le sorelle stavano intorno
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fino a oggi, ma ora non ne posso fare
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cornice; per modo che ora entrandovi, il giovane appariva