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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ada Negri, Di giorno in giorno, 1932

concordanze di «ora»

nautoretestoannoconcordanza
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modo camminava pure, nell'ora perplessa fra luce e
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era ritornata. Alla sua ora, immancabile, sempre. Quante volte
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dei Frati suonavano l'ora di messa: dai vetri
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sarà giunta la sua ora di morire. ¶ PRIMAVERA URBANA
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da vendere. Con esse, ora, gli uomini s'annunciano
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fino a una cert'ora della sera non ci
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che cosa pensano quelle, ora invisibili, che sbocceranno domani
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cose inutili, credendole grandi. Ora, qui, è come se
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Un nuovo elemento musicale ora s'aggiunge: la pioggia
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la certezza di trovarmi ora immersa, come in un
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malvagio d'un narcotico. Ora formano una spessa cortina
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ha che la luna? ¶ Ora il sole è già
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paesi, dall'infanzia a ora! Verdissime, talune: da sembrar
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serenità. ¶ Questa roggia, che ora cammina passo passo con
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finita. Sono le dieci: ora di ripartire. Addio, caro
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che non ammette ostacoli. Ora s'impigliano nella Via
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otto o nove anni. Ora che lo rievoco, ecco
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e del giogo antico. Ora, seduta sull'orlo d
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aeroplano, proprio in quest'ora, sul parco. ¶ Ora del
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quest'ora, sul parco. ¶ Ora del tramonto: da me
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cantano, sempre in quest'ora, il loro inno corale
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sud, presso il muretto. Ora, divenuti moltitudine, hanno tutto
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che sembrano di carne ora non fioriscono per nessuno
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involata. Si piangerà dopo: ora bisogna, súbito, lavare e
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favola; e in quell'ora invece, e in quella
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orgoglio: non so. Anche ora, che son qui in
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creatura nata da me. ¶ Ora, invece, la vedo: mi
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Al punto sul quale ora ho il piede, forse
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della Stàffora, estroso torrente, ora non v'è che
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un giorno, di un'ora, che importa? Gloria: diciamola
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di limpide acque correnti. Ora è rientrata nella prateria
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che a seconda dell'ora dà nel roseo o
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marmi. ¶ La stanza dove ora sono, all'ultimo piano
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il segno della preghiera. ¶ Ora, i festosi rintocchi del
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ingenui affreschi, la finestrella, ora murata, dalla quale Francesco
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quel punto, in quell'ora. Accorsi, trovano Chiara e
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strada in discesa. ¶ Tace, ora, il vento del sud
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e stretti quei pochi, ora, bruciati dall'arsura: per
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egli ride con allegrezza. Ora, nel piviale fiammante, sotto
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Ogni giorno alla stessa ora passo per la piazza
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vertigini a passarvi sotto. ¶ Ora, i tigli di piazza
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allora da quella che ora è, che Francesco, trascinato
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nome, cognome, giorno e ora di nascita, fatti e
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che questa è un'ora unica: che di cosí
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del rendimento di grazie. Ora è un'altra. ¶ L
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contorte: con fogliame rugginoso. Ora non c'è vento
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dell'altra sino all'ora segnata dal tempo. ¶ E
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scorgo nessun'altra assistenza. Ora sto facendo un «Château
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si trasfigurano. ¶ Prima d'ora, in questa casa io
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prende almeno una servetta? Ora potrebbe: i guadagni sono
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bellissima. Lo è anche ora, in diverso modo. Quarant
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livello delle case, e ora servono da abitazioni. Le
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sosta del mezzodí, l'ora dei vespri, l'Angelus
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ed invitta. ¶ A quest'ora son fosche, d'un
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cuccia al piccino che ora sta in collo alla
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senza vederle, senza soffrirle. ¶ Ora ch'è scomparsa, mi
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cui trascolorano alla luce. ¶ Ora la solitudine è rotta
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davvero, da raccontare. Ma ora, ammansite, codeste donne lo
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sono d'aiuto, almeno, ora? ¶ — Tre ne ebbi, tre
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tanti io mi vado ora ripetendo: il piú aereo
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trovò qui dentro qualche ora di requie; e si
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lí accanto, un altro, ora vigoroso e florido; e
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antico chiostro de' Lateranensi, ora non piú chiostro. Il
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o lanche. Tutte ghiaccio ora, splendono di bianchezza verdognola
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e robusta, a quest'ora, in questo lume, sento
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d'aver vissuto quest'ora innumerevoli volte, da immemorabile
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qualche minuto. I ragazzetti, ora che si fa buio
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la sensazione d'un'ora sempre vissuta e sempre
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e il sopravvento, come ora l'aveva nei giochi
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e meglio, non è, ora, che monticoli di terriccio
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alla maestra Mirtilla Ognibene: ora pensionata; ma che durante
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Santa Sofia; e ritornarne. ¶ Ora ch'è libera, rifà
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vecchia fanciullezza di lei, ora ch'è in pensione
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caldo del sole che ora va a battere dall
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fu dei Visconti, e ora sembra disabitata. Chiedere, perché
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mobili rimarrà com'è ora, con gran varietà di
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la mamma da assistere. Ora se ne va anche
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carriera intrapresa, quasi nell'ora che giovinezza e maturità
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alla linea della vita, ora ti racconto. ¶ “Molti anni
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l'hai conosciuta?) come ora nessuna piú sa farlo
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sentirmi leggere l'avvenire. – Ora, ora, – gli rispondevo. – Quando
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leggere l'avvenire. – Ora, ora, – gli rispondevo. – Quando avrà
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tua. Che cos'è, ora, la mano di Marco
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la lingua incomprensibile, l'ora misteriosa agivano su di
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la vorrei rivivere, quell'ora d'indicibile trasparenza: quell
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d'indicibile trasparenza: quell'ora che adesso, a ripensarvi
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e l'aggiusta-tutto. ¶ Ora che ho abbandonato la
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lei. ¶ A una cert'ora dovemmo andarcene. Palma mise
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le toglievano il respiro. «Ora, ora me ne vado
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toglievano il respiro. «Ora, ora me ne vado a
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cara di se stessa, ora si chiedeva in qual
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morta che da qualche ora giaceva sotto terra? Quelle