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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Salvatore Di Giacomo, Nella vita, 1903

concordanze di «ora»

nautoretestoannoconcordanza
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fila di case. ¶ L'ora del tramonto avanzava. Un
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si fosse in quell'ora, arrivando dal «Corso Appio
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e quivi si spense. Ora il cielo s'era
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tutta la faccia. L'ora già tarda raddoppiava il
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finita più tardi, oggi. Ora vado a casa. Ho
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il piazzale già lontano. Ora Letizia, immobile, stava a
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del silenzio circostante, dell'ora solitaria. ¶ - Che morte! - ella
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mancando. Confusamente le appariva, ora, uno spettacolo novello. A
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rapidamente sul ponte. ¶ L'ora scoccò all'Arcivescovado. Letizia
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levato, salutò: ¶ - Buona sera. Ora vengo. ¶ - È Chiarina - disse
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Ne sono fuggita. ¶ - Quando? ¶ - Ora. ¶ - Sei andata da lui
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brutalmente e bruscamente: ¶ - E ora che vuoi fare? La
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piace vi andrete assieme. Ora deciditi. Sai, grande città
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Ferma! V'è contrabbando! ¶ Ora le loro tre ombre
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presso. Soggiunse, sottovoce, rapidamente: ¶ - Ora ascolta. Napoli io non
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e si amano. Tu ora mi vuoi bene, lo
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all'ultime carrozze, e ora, mentre i primi ranghi
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di lumi, alti, bassi, ora bianchicci, ora rossastri occhieggiavano
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alti, bassi, ora bianchicci, ora rossastri occhieggiavano nella vasta
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terminava alle sedici, nell'ora del sole alto. Era
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Ma che! - fece Longo - Ora mi si mette a
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denari in saccoccia, che ora non si vedono più
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Ogni giorno, a prima ora e daccapo verso il
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a Napoli in un'ora di ferrovia. A Napoli
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dia la mano almeno: ora non gliela lascio più
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vita! Povero Ercole! E ora comprendeva egli la sua
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diverse illusioni nel cuore! Ora va: e insegna ai
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aveva accolto fino ad ora? L'arte, la poesia
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baciati. Egli mi guardava, ora, con gli occhi ridenti
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battaglie, che disperazioni? Bene: ora non più..... Tutto è
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dalla particolare tristezza dell'ora in cui pare che
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ci era rimasto e ora badava a cacciare e
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alla tavola, sorrisi amaramente. Ora Barra interrompeva il suo
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voleva dire che l'ora della partenza si appressava
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lui, decidendosi - Ho un'ora. Il tempo per pigliare
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ben riconoscente, amico mio! Ora io non desidero di
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origliava lì, nella penombra, ora s'allontanava in fretta
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nulla, di questo? ¶ Sorrideva ora, con tal sorriso che
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Ah, Madonna del Carmine!.. ¶ Ora, nello spazioso cortile tutto
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prescrizioni farmaceutiche. Era l'ora della visita. I parenti
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dalla ferita recente, che ora s'andava rimarginando. E
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aveva fatto resistenza. Ma ora cercava dì divincolarsi. ¶ - Fermo
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si svegliò, di soprassalto. Ora quel giovanotto le stava
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sorcio è in trappola! Ora ce lo dirà lui
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nelle loro mani, e ora, per le viuzze di
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esaminò l'arma, lungamente. ¶ Ora Mariangela pareva assopita. ¶ Bernardino
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Un cuculo piagnucolava, lontanamente. ¶ Ora, sotto un panno che
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pareva assopita. Trascorse un'ora, quasi. Il cagnolo, assetato
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cantanti del teatro vicino ora gli poneva davanti un
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un comodo asilo remuneratore. Ora bisognava lavorare e frequentare
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Usciamo? ¶ - Usciamo. Difatti è ora di tornare lassù. ¶ De
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loro maniera di battagliare. Ora, come l'hanno insegnata
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logore de' suoi pantaloni. ¶ Ora passava un carro funebre
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pezzo. Era la mezz'ora in cui Stazza si
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fantasia, disposta ad architettare, ora mi offeriva un più
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sua tavola. ¶ - M'arriva ora la comunicazione ministeriale. Le
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le ginocchia, a terra. Ora un lustrascarpe, che aveva
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accanto al vassoio. ¶ L'ora meridiana avanzava: il sole
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cristalli percossi. Era l'ora. M'avviai alla porta
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giorno, sempre alla medesima ora. Anzi, ieri, m'aveva
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paesaggi. Nel silenzio dell'ora si udì per un
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volta claustro impenetrabile, accoglieva ora centinaia d'oscure e
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difesa della Porta Capuana: ora, sul cielo perlaceo, que
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tiranno della sua gioventù. Ora, vestendosi, due o tre
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Forse cerca la Virginia? ¶ Ora la sua voce sonora
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che interrogavano or me ora quelle donne. ¶ Vi fu
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si trasse da parte. Ora si illuminava tutta quanta
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arrivò allo studio qualche ora appresso, nella sua solita
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due! E lei?.. Tornerà?.. Ora son finite le malinconie
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E per cose allegre, ora, per cose allegre!.. ¶ QUARTO
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vuoi? Non vuoi andare?.. ¶ Ora la signorina s'era
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che si dice. ¶ - Così. Ora va. Ti ricordi? Alle
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immoti. Ella si risovveniva, ora, di tutte le sue
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vi nascose la faccia. ¶ Ora tornava Milia, dalla ferrovia
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crescente salì alle finestre. Ora la folla entrava nel
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da vagabondi. ¶ In quell'ora - l'ottobre era sugli
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era partito alcun fruscio. Ora, nella mezza luce, le
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ad Agnone. Fino ad ora la cura delle sciagurate
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a rifornire il cortile: ora, più lentamente, scendevano le
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Con la mano sinistra ora raccoglieva sul fianco la
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fila delle suore aspettava. ¶ Ora la butterata, con l
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che le aveva parlato ora chinava la testa: le
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cortile si era vuotato. Ora un'improvvisa calura sciroccale
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mattino e a quell'ora le recluse scendevano a
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Roma! Firenze! Si cambia! ¶ Ora s'accendeva e s
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fu un silenzio pauroso. Ora l'epilettica, estatica, la
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e tenaci. ¶ - Lasciala! - incalzava. ¶ Ora Cocotte, sfinita, ricadeva di