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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Elda Lanza, La bambina che non sapeva piangere, 2016

concordanze di «ora»

nautoretestoannoconcordanza
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nella serratura guardò l’ora: mezzanotte e quarantacinque minuti
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c’era il solaio ora ci sono le camere
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capelli folti e scuri ora con due ciocche bianche
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un colpetto di tosse. «Ora vive con me». ¶ «Bene
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essere un buon padre. Ora, in questo caos, l
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Sì, due. Alice, che ora ha quasi sei anni
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Su, piccolina, ti prego. Ora con questo mio amico
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le labbra. «Ecco». ¶ «Bene. Ora portiamo Max a conoscere
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vuole con sé. E ora che ho conosciuto Carolina
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a sollevarsi. «Vieni, Carolina. Ora Max deve parlare con
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pensi a come è ora, irriconoscibile». ¶ «Difficile capire chi
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successo… Incredibile». ¶ «Vedremo, per ora sono solo ipotesi». ¶ «La
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dove viveva, chi frequentava… Ora mi faccio fare biglietti
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uscita. Ecco, con questo ora apra il cancelletto e
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ci calpestano, è l’ora del cambio dei programmi
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saluto con un sorriso. Ora sapeva qualcosa di più
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di bambino, che usano ora». Fece una risatina e
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grandi divi anche internazionali, ora ha sotto contratto Terry
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che so…» Guardò l’ora: aveva al polso un
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persa di vista, e ora mi dispiace. Mi chiedo
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è questo. Naturalmente chissà ora di chi è quella
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i sigilli». ¶ «Ecco, domani. Ora ha l’inizio, da
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questa convivente». ¶ «D’accordo, ora è presso una sorella
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molti cespi di foglie, ora un po’ secchi, che
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è una stanza che ora serve come stireria e
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andare? Abbiamo finito?» ¶ «Per ora, sì. Le chiederei di
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ragioniera della casa, che ora è andata via. Chiacchiere
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qui a Milano? Ma ora succede il patatrac, me
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a Como. «No, non ora. Ci sono indagini in
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Certo, sì. A che ora, domani?» ¶ La signora aveva
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risata a bocca aperta. Ora era una donna sciupata
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ci avrebbe pensato… Comunque ora non ci pensa più
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casa era sua? E ora a chi va?» ¶ «Se
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Non sono scema. Ma ora magari ci ripenso». ¶ «Eravamo
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chiami domani a quest’ora. E io le ripeto
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Acciai. L’hanno ristrutturata. Ora al terzo piano ci
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sua madre. A Sergio, ora che stava imparando ad
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il primo della giornata». Ora stava sorridendo di nuovo
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E si sedette. «Ma ora mi dica di Gilla
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Guendalina come la bisnonna. Ora non ho voglia di
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porterà via di qui. Ora verrà la mamma, la
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vuole prove. Ma certo ora la conosco un po
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versando per sé. ¶ «Ecco, ora se vuole, possiamo cominciare
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tumore. Era giovane, accidenti. Ora mi dispiace di averla
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rimasta la casa grande, ora è vuota. Ho tutta
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cercherà una sistemazione, che ora deve partire per non
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lo riaccompagna alla porta. Ora sembra più tranquilla, come
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l’ho conosciuta solo ora che non è in
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stare aperta ancora mezz’ora». Non voleva perdersi il
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locale affollato, data l’ora; al centro stavano il
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bene. «Venga, sediamoci lì. Ora si può parlare». ¶ «Tieni
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Ma è molto sensibile. Ora sta continuando gli studi
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voluto i miei tessuti. Ora mi ha chiesto dei
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chiuse la comunicazione. «Ecco, ora sai che cosa farò
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alzò e guardò l’ora. «Devo andare». ¶ «Ti accompagno
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sarò già arrivato all’ora di cena». ¶ «Temo di
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Tra meno di un’ora pioverà. Ma la pioggia
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ce l’abbiamo fatta. Ora è un’azienda che
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ma il marchio Allieri ora balla su molti mercati
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nei campi con loro. Ora…» si batté due dita
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Vorrei che fosse vero». ¶ Ora erano in piedi, uno
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a che cosa servono?» ¶ «Ora sono spenti, ma all
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quel riso da ragazza. Ora poteva guardarla: i capelli
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tutto vostro?» ¶ «Fatica compresa». ¶ Ora, affiancati, stavano salendo verso
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mia. Aspettami, tra mezz’ora arrivo. Ho un cappello
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in meno di mezz’ora, avendo fatto tutte le
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cose di stomaco. Ma ora sto bene». ¶ Scelsero uno
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di vivere…» ripeté. ¶ «E ora?» ¶ «Ora mi ha telefonato
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vivere…» ripeté. ¶ «E ora?» ¶ «Ora mi ha telefonato la
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vero mamma?» ¶ «Sì, ma ora racconta a zia Olga
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braccia per la vendemmia». Ora stavano ridendo tutte e
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Ciao, e quando vuoi, ora che sai dove trovarmi
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campi o nelle stalle, ora aveva il mento che
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avrebbe più rivista. ¶ Diciannove ¶ Ora come allora, Olga De
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serve a nessuno che ora tu ti rimproveri di
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difficile da calcolare. Qualche ora. Da stamane. ¶ Olga aveva
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e questa artista, che ora l’è su’ moglie
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quello che sto provando ora non l’ho provato
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concentrato…» rispose Olga. ¶ «Bene, ora che siamo d’accordo
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molto possessiva, rassegnati. E ora lasciami lavorare». Si chinò
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le disse ‘ciao, grazie’. «Ora possiamo andare. Ho lo
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che mancava oltre mezz’ora all’appuntamento con l
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macchina?» ¶ «Sono sicuro che ora me la racconterà lei
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arrivare giusto a quell’ora». ¶ «No…» Scosse la testa
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parte le avete confermate. Ora arriva un ispettore di
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di lavoro, ma pazienza!» ¶ «Ora dovrei pregarla di venire
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erano rimasti seduti, aggiunse: «Ora vi mando l’ispettore
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mi ha detto l’ora in cui la convivente
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noi dovremo trovarle. Andiamo, ora?» ¶ Quando uscirono, l’ispettore
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Andrò a parlargli». ¶ «Non ora, è in Spagna per
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storia di Gilla. Ma ora noi vorremmo liberarla dalle
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che mi serve. Semmai ora… Ci scusi, signora. La
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un’altra faccenda. Ma ora ti porto a letto
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ma è uscita proprio ora con la figlia». ¶ «Anche
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signora. Sono uscite proprio ora…» ¶ «Grazie, non importa». ¶ «Chi
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Comunque questa figlia, che ora dovrebbe avere circa venticinque
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a sdraiarsi sul letto. «Ora riposati, lasciati andare. Cercherò
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della zia Noemi. Tu ora dormi». ¶ «E tu dove
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se ci sei tu?» ¶ Ora glielo dico, pensò. Ora
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Ora glielo dico, pensò. Ora le dico che il
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insopportabile». ¶ «Ami tua moglie, ora?» ¶ «Posso avvalermi della facoltà
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in questo modo. Perché ora so che ti ho
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a Ermeline Sarli, e ora aveva bisogno di lui
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dopo». ¶ Gli disse l’ora e l’albergo, e
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più del barone. E ora ci scusi, ma abbiamo
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di settore. Chiuso. E ora, se non le dispiace
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ci ero arrivato». ¶ «Bene, ora ci sei. Possiamo andare
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riuscire a convincermi. Per ora…» E si passò due
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Santino. Nove anni. E ora ne ha trentaquattro. Ti
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ancora più di un’ora al loro appuntamento con
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E tu?» ¶ «Spaventata. Ma ora voglio il gelato». ¶ Eccola
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occorrente per il tè. «Ora viene anche mio marito
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l’ha ammazzato lei, ora che c’entra un
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avvocato è lei». ¶ «Appunto. Ora le dispiace se faccio
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i personaggi della storia, ora li conosco meglio». ¶ «Purtroppo
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aveva da tempo, e ora l’ha realizzata senza
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non era rimasto niente. Ora c’erano tavoli, un
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mani alla faccia e ora scuoteva la testa adagio
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credo di sì. Comunque, ora sei felice?» ¶ «Sì. I
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felice, è persino ringiovanito, ora va a comperarsi i
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erano i solai e ora le stanze dei bimbi
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terreno con Scalzi». ¶ «Bene, ora andiamo a colazione da
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Risolveremo tutto, vedrai. E ora conoscerai Liciuzza…» ¶ «E chi
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stupore e l’imbarazzo ora lui e ora quella
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imbarazzo ora lui e ora quella signora sconosciuta che
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del vecchio, Paola, che ora rispondeva a domande sul
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riso. ¶ «Andate in clinica, ora?» ¶ «Sì, con Laura Licasi
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che nella mia vita ora ci sei tu. Che
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labbra e le sorrise. «Ora possiamo andare?» ¶ Ventotto ¶ Arrivando
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testa, tante volte. «Ma ora, se anche tu e
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intenzione di smentirle qui, ora. Ma una cosa voglio
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eredità». ¶ «E ci pensano ora?» ¶ «Forse hanno saputo soltanto
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Forse hanno saputo soltanto ora che era tornato dall
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un paio di settimane, ora è in viaggio». ¶ «Vorrei
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E chiuse gli occhi. Ora poteva rivedere tutta la
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il foulard in testa. Ora cercava di ricordarsi se
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venire a trovarlo. ¶ «Non ora, tesoro. Sono impegnatissimo e
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di una donna indecisa? Ora avete questa grana, possiamo
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me». ¶ «Hai una donna, ora?» ¶ «Per ora sono qui
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una donna, ora?» ¶ «Per ora sono qui e sono
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lasciò soli. ¶ «E allora? Ora che ti sei tanto
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continuiamo a vivere qui, ora che mio suocero non
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eri troppo». ¶ «Bene. E ora ti ha lasciato. Coraggiosa
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avvicina… Stai attenta, perché ora Paola è sola». ¶ «Dici
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mentre avviava il motore. ¶ ‘Ora devo pensare al mio
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fatto il praticantato e ora ha superato gli esami
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fretta, senza un commento. Ora doveva scegliere: o dire
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cellulare. ¶ «Ehi, a quest’ora? Che cosa succede, amore
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alzò e guardò l’ora: era quasi mezzogiorno. «Allora
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sono andate d’accordo. Ora gli operai hanno finito
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benedico quella Lilli, davvero. Ora Tonio scrive per la
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ci ripenserai». ¶ «Bene, per ora fai tanti auguri anche
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anche dal galateo. ¶ E ora, tenendosi per mano, stavano
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come nei telefilm. Se ora avessi un solo dubbio
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Olga si commuoveva facilmente. «Ora andiamo, altrimenti ci danno
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Che cosa posso fare, ora, per raggiungere il Grand
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io per lei». ¶ «Grazie, ora mando qualcuno dall’hotel
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alla toscana più di ora, che un po’ mi
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son perse?» ¶ A quell’ora, evitando le strade del
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e la rispetto. E ora che sono sicuro di
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cosa le ha chiesto?» ¶ Ora Gilardi stava sorridendo. Gli
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allo scrupolo Laura Licasi. Ora Aziz Bernardini: anche lui
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il mio avvocato. Perché ora gliele dico io un
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a sedere comodo, che ora gliele canto». Attese che
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limitata a sbuffare. ¶ «E ora quest’altro che cosa
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giorno e a quell’ora erano al bar, e
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arrivato in agenzia mezz’ora prima dell’appuntamento con
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dubbio, la ringrazio. E ora vediamo come questo avvocato
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oltre un quarto d’ora. Me lo conferma?» ¶ «Può
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che sono tutti colpevoli. Ora dobbiamo capire chi e
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faceva lì, a quell’ora? Davvero conosceva Giuseppina Resnati
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reattiva? Forse anche smagrita, ora che la guardava meglio
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altro?» ¶ «No, non per ora. Di sopra stanno finendo
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per dire. Comunque grazie, ora dobbiamo lavorarci». ¶ «Ho parlato
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vuoi tu…’ ¶ ‘… gli anelli…’ ¶ ‘… ora puoi baciare la sposa
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di legno. ¶ «Hai visto? Ora ci abitano loro, qui
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rimasto tale e quale, ora accanto a quella donna
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a fare qui?» ¶ Ma ora era contento, persino allegro
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i bambini a letto. «Ora da bravi, a nanna
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bene…» ¶ «Lo so. Ma ora voglio pensare a me
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senza di te io ora sarei una sbandata e
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le daremo notizie. Comunque ora se ne occuperà il
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media, agile. Certo che ora siamo a cavallo». Gilardi
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più bisogno di noi. Ora torna il dottore, ci
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la casa dei miei. Ora loro stanno in campagna
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che ha fatto perché ora non potrà più tornare
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fosse rimasta incinta probabilmente ora non staremmo parlando di
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soltanto all’inizio. Lei ora mi sembra più sereno
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giusto parlarne a quell’ora di notte, nella sua
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dirlo a lui, che ora sorrideva con il pudore
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lo so. Glielo dico ora… io, dopo le vacanze
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Era un tumore, che ora sta pretendendo i suoi
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a quella ragazza che ora avrebbe dovuto lottare, da
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proverò». ¶ Si erano alzati, ora erano uno di fronte
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come se fossero soli. ¶ Ora camminavano affiancati, le loro
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viaggiato così». ¶ «Stravagante… e ora?» ¶ «Vieni». Si girò e
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mano. «La terrò sempre…» Ora aveva bisogno di ridere
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la mia compagna da ora e per sempre». ¶ «E
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l’appartamento dei miei. Ora voglio una casa mia
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dare la buonanotte. ¶ «Signora…» ora si rivolgeva a lei
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conosceva le sue abitudini. «Ora vengo, l’acqua è
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campo non ci aiuta. Ora parliamo di veglia, apre
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che amava e che ora le stava chiedendo la
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capelli. «Andiamo a tavola. Ora i bimbi stanno buoni
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mio padre, naturalmente. Ma ora l’attività è completamente
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lei sarà zia Olga?» ¶ Ora fece una smorfia. «E
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lo richiuse. «Ma tu ora stai con quella?» ¶ «Quella
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io l’ho rispettata. Ora ti prego, babbo, di
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andare a colazione. Laura ora veniva in studio soltanto
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Grazie, venga… grazie davvero. Ora scende anche Amanda. Che
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confermò l’avvocato. Ma ora lei era molto diversa
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ne avesse l’abitudine. Ora stava ridendo, mentre raccontava
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meno con me, ma ora ce ne andiamo. Mi
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parlarmi?» ¶ «Sì… ma non ora, per favore. Lei si
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uscì, chiudendo la porta. ¶ Ora potevano cominciare. Quando si
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Lei sta farneticando… comunque ora sono occupata. Mi telefoni
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sua, di sua madre. Ora si è fatta viva
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io ho le prove. Ora quest’altra viene e
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pugno di mosche. E ora si fa avanti la
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da me oltre un’ora, a raccontarmi tutti i
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quel modo suo padre. Ora so che non era
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un grande dolore, e ora finalmente so qual è
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ha mai voluto parlarne. Ora, dopo tutto questo, mi
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facciamo teatrino. Tra mezz’ora ci sarà anche la
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che sapevo la verità. Ora non ricordo le parole
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giorni… poi ho saputo. Ora capisco che forse, se
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non se l’aspettava. Ora odia anche lei, una
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gli occhi e spara. Ora quell’uomo che la
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quell’altra… chi è? Ora l’uomo che le
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La gente a quell’ora è tornata a casa
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Ricorda quando?» ¶ «Giorno e ora?» Era arrogante. «Quando mi
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del barone e che ora vada a questa sua
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capito? Ho perduto lui, ora devo perdere anche questo
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voleva vedere il barone, ora che sapeva che era
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e l’ha richiusa. Ora ci sta dicendo che
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niente, lo capisce, vero? Ora non ho più niente
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quando si può… Ma ora lasciatemi in pace, perché
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Scusate, volevo dirvi che ora io vado in vacanza
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fece meno effetto. ¶ «Ma ora, signora, mi dovete imparare
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Max Gilardi guardò l’ora, si alzò dalla poltrona
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amico. «Una volta rideva… ora è sempre seria». ¶ «È
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vuoi da me?» ¶ «Ma ora dove stai andando?» ¶ «Saranno
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allora?» ¶ «Tutt’altro, anzi. Ora vado, altrimenti si preoccupano
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mia Penelope sei tu, ora lo so di sicuro
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La vita che io ora mi riconosco». Stava stringendole
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calore ai suoi pensieri. «Ora io so che avrò
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siamo divertiti un sacco… Ora state un po’ con
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Faremo anche questo. Ma ora andate a letto, ubbidite
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per non farsi vedere. «Ora vado a letto» disse
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più la nonna». ¶ «Ma ora hai noi. Andiamo bene
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mano nella sua, che ora stringeva accarezzandola. «Noi ti
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Un bacio sulla fronte. Ora la bambina dormiva. Max
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pensiero la faceva arrossire. ¶ «Ora andiamo da mamma». ¶ «Sì
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La città, malgrado l’ora, si preparava a quella
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che li guardi». ¶ «Accidenti, ora siamo pure filosofi…» ¶ Arrivarono
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arrivo a Napoli. E ora: che cosa avrebbe ricordato
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fu un caso, ma ora non ne sono più
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padre… a parte che ora non c’è, è
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dov’è?» ¶ «Voglio, voglio… Ora è fuori, torna stasera
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bene, mi sono vergognata. Ora mi dice quando devo
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sposa suo padre. Neanche ora che potrebbe… l’ha
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la sua governante e ora stiamo insieme, mi prendo
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del suo sorriso. Incontrandolo ora, quasi all’improvviso dopo
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giorno della Comunione; Carolina ora; tre foto di case
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la tensione. Guardai l’ora: dodici minuti alle tre
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era la stessa emozione. Ora avevo paura. ¶ Lui si
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I baffi curatissimi, che ora mi sembravano antichi. ¶ In
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Era la mia governante. Ora è… tutto fare, insomma
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te. Come hai fatto ora a trovarmi?» ¶ «Un caso
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non ho voluto trovarti? ¶ Ora mi sembrava di conoscere
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Quello che ti dirò ora forse ti farà sorridere
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stato sposato, matrimonio annullato, ora vive con Terry Sanchez
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Ridendo. ¶ «Che cosa fai, ora?» Il tono era tornato
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Ma lo so soltanto ora». ¶ Ripresi coraggio. «L’ultima
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che cosa sto facendo. Ora non faccio niente». ¶ «E
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aver sentito. «Dove vivi, ora?» ¶ «Carolina e io viviamo
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è rimasta sola. Ma ora dobbiamo andarcene». ¶ «Perché?» ¶ Mi
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una mano sulla bocca: ora dovevo avere il coraggio
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importa di me soltanto ora?» ¶ «No» gridai. «No, papà
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prendere il suo posto ora soltanto perché ti fa
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dar retta a loro. Ora sto bene. ¶ Mio padre
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più paura. Sto bene. Ora non picchio più contro
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braccio intorno alle spalle: ora potevano andare. ¶ Carolina era
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poltrona. «Sì… ogni tanto ora muove anche le mani
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tremassero. Sono più morbide, ora. Sono rigide soltanto le
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cosa ha detto?» ¶ «Che ora possiamo lavarle le mani
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la coperta sulle gambe. «Ora, però, lasciamola tranquilla. Se
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ve lo diremo… Ma ora lasciamola riposare». ¶ In corridoio
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chi è stato. Io ora so che non è
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PM controllerà i tempi, ora sono importanti. La Resnati
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in quella stanza». ¶ «E ora che cosa succede?» ¶ Max
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Resnati invocherà l’articolo 65». Ora stava ridendo. ¶ «Sarebbe?» ¶ «‘Costretta
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vado anch’io. Sì…» ¶ Ora la bambina poteva finalmente
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Non è stata lei». Ora Olga stava piangendo. ¶ «È
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È finita, tesoro. Avanti, ora dobbiamo pensare a noi
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Ad Alessandro, che comincia ora: buon viaggio, amico mio