Giuseppe Parini, Il giorno, 1801

d'argento ¶ E d'oro incider vuol gioielli e

o Siro: ¶ E d'oro fregi delicati e vago

rapìrle i tuoi l'oro e le gemme, ¶ Invidiasti

mano ¶ Pesante di molt'oro; e in cor gioiendo

le gemme e l'oro; ¶ O de le grazie

rilucenti ornato e d'oro ¶ Sdegnar la turba, e

la chiusa tra l'oro Anglica lente. ¶ Quel notturno

coltello a cui l'oro e l'acciaro ¶ Donàr

Ecco a molti colori oro distinto, ¶ Ecco nobil testuggine

Su la plebe infelice oro e salute ¶ Pari a

Siede librando il molto oro e i divini ¶ Antiquissimi

Pregio acquistino e l'oro: e d'ogn'intorno

immenso sale ¶ Con l'oro altrui le voluttà cambiava

colma ¶ Tazze che d'oro e di color diversi

se quel cui l'oro copre ¶ Fulgido al sole

gran luce e d'oro ¶ E di ricchi tapeti

di vernici e d'oro. ¶ Quanto il dono d

in cui distinti ¶ D'oro e lucide lane i

lei ¶ De lo infelice oro perduto incolpi? ¶ Qual paro