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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Matteo Bandello, Canti XI de le lodi de la signora G. di Gazuolo, e del vero amore, col tempio di pudicizia, e con altre cose entro poeticamente descritte, 1545

concordanze di «ov»

nautoretestoannoconcordanza
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ch'era quasi giunto ¶ ov'ella stava de la
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su la cima, ¶ ch'ov' ella spira il sacro
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quanto può s'appressa. ¶ Ov'arde il fuoco alcun
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si vede oggi fiorire, ¶ ov'ondeggiar il Mencio ed
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per trarmi del pensier ov'era fòre, ¶ e ciò
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bosco ricco e adorno, ¶ ov'ogni calle de la
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a l'odorata selva, ¶ ov'ogni grazia, ogni piacer
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Andò il Fregoso allor ov'era armato ¶ il re
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mai passar in luoco ov' io ¶ non mirassi ivi
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desio d'onor inesta ¶ ov'ei si ferma, e
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canti questa gran beltate, ¶ ov'il ciel versa ogni
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ed il castello trova, ¶ ov'era la beltá divina
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in tutto è scarco, ¶ ov' il bel bosco e
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e sí leggiadro viso, ¶ ov'Amor scherza e sempre
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beltá qui manca nulla, ¶ ov'ogni bel del ciel
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seguendo la comincia impresa, ¶ ov'è maggior contrasto opponi
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miro in ogni luoco ov' io ¶ gli occhi rivolgo
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porta del castello altiero, ¶ ov'eran giunti giá que
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regno che possede Amore, ¶ ov'infiniti servi in fuoco
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e s'io talor ov'ella era presente ¶ in
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fêr lasciar il luoco ov'era assiso, ¶ e 'l
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ti cacciò del nido, ¶ ov'eri sí prezzato e
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Sforzesco che ti fece? ¶ Ov'iron le promesse tutta
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de la lega santa, ¶ ov'è d'Insubria la
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n'andasti ed anco ov'Adria lava ¶ l'alma
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ingegno; ¶ Amor è Dio ov'ogni ben concorre, ¶ e
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morti. ¶ 29. ¶ Ed oltra questo, ov'egli il fuoco accende
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fa tutte l'opre, ¶ ov'ella in parte alcuna
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tempo è di tornar ov'io lasciai. - ¶ 66. ¶ Ond'io
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faccia levar dal luoco ov'era, ¶ scieglie tra' cani
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a la giusticia corre, ¶ ov'ogni bel ed ogni
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piacer fermo ed immenso ¶ ov'ogni grazia Amor infonde
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contra il corso oprare ¶ ov'ha natura il generar
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tra me pensando ritornai ¶ ov'era assisa l'alma
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a te girarsi miri, ¶ ov'è mai sempre con
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sano. ¶ 53. ¶ Cominciò non andar ov'ella fusse, ¶ chiuder le
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il senso che rivela ¶ ov'util o diletto si
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a te prima narrato, ¶ ov'hai potuto apertamente udire
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e vada al ciel ov'ella ogni or m
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va scoprendo i passi, ¶ ov' al bel monte con
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bel fiorito ed immortale, ¶ ov'è la gioia sol
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s'erga con ragion ov'io ti mostro. ¶ Se
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lá te n'andavi ov'ella fa dimora, ¶ comincia
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fòri ¶ del camin falso ov'eri posto in bando
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fusti, e 'l ben ov'era sei: ¶ dunque il
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d'ognintorno ¶ di gente, ov'è chi va, chi
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di gente quella foce ¶ ov'eran gran valloni ed
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or la strada perigliosa ¶ ov'io soffersi morsi di
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la cima al colle ov'egli sède. ¶ Chiudi l
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monte giunsi forte ansando, ¶ ov'era una campagna spazïosa
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erbette di sembianze strane, ¶ ov'orma n'appareva, né
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me piú vicin canto, ¶ ov'era un arco ricco
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Gonzaga il buon castello, ¶ ov'a me vissi ed