Mario Sobrero, Pietro e Paolo, 1924

stanze in fabbricati immensi, ove si agitava una popolazione

cassetti, aprendo gli armadi, ove tutto era preparato per

assai indietro. Al gruppo ove Pietro, il toscano e

partiva il lungo rettilineo ove il corteo era stato

si allontanava dai luoghi ove i fatti erano accaduti

atmosfera misteriosa dei luoghi ove qualche grave avvenimento si

sguardo perduto nel sereno ove svaniva l’ultima trasparenza

spettacolo: del salone immenso ove migliaia di individui si

con un terreno intorno ove il custode, il carrettiere

frumento, rigati di gelsi, ove non si udiva che

l’immaginazione nelle stanze ove sapeva di non poter

sottotetto, sopra la cucina ove dormiva; uscita a spiare

le stanze dei redattori, ove non erano che tavole

prati, a terreni sgombri ove rilucevano, livide, vaste pozze

del direttore, al pianterreno, ove si era stabilito, Pietro

Le vie più vicine, ove non sonava un passo

di lamentarsi; sul divano ove fu adagiato, rimase del

penombra misteriosa, il silenzio ove passano lievi rumori, l

dall’operaia, al soffitto ove traspaiono le rotaie di

avventura e i luoghi ove si era svolta e

pareti come un rifugio ove rimanere chiuso, compiacendosi d

nel vicolo senza uscita ove il destino l’aveva

fra le silenziose pareti ove si addensavano i profumi

a casa del figlio, ove da anni non tornava

Chiusi nel piccolo appartamento ove in passato il Natale

per tornare nella casa ove Clelia era presente più

la mente nei luoghi ove il sangue era stato

Antonia cercò nelle botteghe ove si vendevano immagini sacre

proprio mondo, la soffitta ove avrebbe potuto rifugiarsi, la

al lavoro, nello stanzone ove stagnava l’odore della

un passo dal luogo ove Davide si arrestò, due

come una caverna semibuia ove si scorgevano degli oggetti

sua solitudine, le stanze ove gli sembravano adunati i

vedeva nel viso smagrito, ove dalle orbite profonde lo

L’uscio dell’appartamento ove Paolo abitava, gli fu

l’aspetto dei luoghi ove cento ospiti passeggeri hanno

miserie sparse nel casamento ove ciascuno sapeva le vicende

propria salute, della fabbrica ove lavorava, senza quasi sapere

all’ingresso della cucina, ove non era rimasta che

tornato segretamente al luogo ove in passato teneva nascoste

come un baratro nero, ove i rintocchi del campanile

abbassate. Una città deserta ove si spargesse una moltitudine

il movimento; le case, ove balconi e finestre si

Nel quartiere degli studi, ove tra i grandi edifizi

con le membra scarne ove si rivelavano sottili i

visione di una battaglia, ove si agitavano tutti gli

alte finestre del sotterraneo, ove gli pareva di scorgere