Vittorio Alfieri, Rosmunda, 1783

tradimento trucidovvi il mio ¶ padre Alboìn, ei vincerà: ma

infauste ¶ nozze col crudo padre tuo mi trasse ¶ necessità

ancora ¶ dell'infelice mio padre Comundo: ¶ l'empio Alboìn

mal che femmi il padre tuo; ma tormi ¶ dal

che usurpò il tuo padre, ¶ gli Eruli a lui

mura stesse, ove del padre ¶ l'ombra si aggira

crudo ¶ fu il mio padre con te, dritto di

teschio ¶ dell'ucciso mio padre? indi inviarmi ¶ d'abborrita

Empio ei dicea: «Col padre ¶ bevi, Rosmunda». — E tu

ascolto?... ¶ Dell'uccisor del padre mio la figlia ¶ altro

pugnato. A vendicar tuo padre ¶ Clefi coll'armi non

già nel mio svenato padre ¶ non avess'ella sfogata

il regno e il padre ¶ mi ha tolto: e

oggi ¶ all'uccisor del padre mio; deh! tenta ¶ di

mi fu morto il padre, ¶ e ch'io mi

l'ombre, ¶ del mio padre,... e la mia. Vivi

un re tradito, un padre, ¶ e la tua fida

mio re, del tuo padre. È ver, non vanto

di sdegno ¶ l'inulto padre?... ¶ Almachilde ¶ Oh ciel! non

che l'uccisor del padre? ¶ Almachilde ¶ E i rimorsi

qui, presso al mio padre, tomba ¶ aver mi giova

sacro dritto. ¶ Se il padre no, render ti posso

del sangue del mio padre, amor nomarmi? ¶ Amor, tu

come ho trafitto ¶ il padre a lei, morir pur

anco ¶ non uccisor del padre mio, non cinto ¶ della

ti rende il trucidato padre, ¶ tanto, e più, ti

forse ¶ all'ucciso mio padre, a lui li serbo

già ti tolsi ¶ il padre, e render nol ti

strage ¶ del mio misero padre, è ver ch'ell

muta ¶ l'ombra del padre ucciso a te le