Pietro Metastasio, Romolo ed Ersilia, 1765

CURZIO principe degli Antemnati, padre d'Ersilia. ¶ ACRONTE principe

richieste, ¶ I rifiuti del padre, i tuoi furori? ¶ ACR

fuggite; ¶ Ch'io son padre per or non mi

Se avverso è il padre, ¶ Se insensibil tu sei

Qual voce, oh Dio! Padre, signor... ¶ CUR. ¶ T'accheta

quel nome. ¶ ERS. ¶ Ah padre! ¶ CUR. ¶ Abbassa ¶ Le temerarie

ERS. ¶ Altra minaccia, o padre ¶ Non può farmi tremar

Ersilia? ¶ ERS. ¶ Io tremo, ¶ Padre, per te. Qui Romolo

Di tremar per un padre! In questo stato ¶ Come

gli dèi, se il padre, ¶ Se il tuo voler

posso soffrir. Toglimi, o padre, ¶ Toglimi a tanta pena

impari ¶ La patria, il padre; a trionfar de' rischi

sostegno! ¶ Nel pensar che padre io sono ¶ Di tal

sei. ¶ ERS. ¶ Salvami il padre ¶ Da' militari insulti, ¶ Dall

ira popolare. ¶ ROM. ¶ Il padre! ¶ OST. ¶ Ah! quello ¶ Forse

pugna... ¶ ERS. ¶ È il padre mio. ¶ ROM. ¶ Di lui

ERS. ¶ (Implacabile è il padre). ¶ ROM. ¶ Ah, già che

Son figlia; ¶ Intendo il padre; e l'ubbidir, lo

parti amico, ¶ Già che padre non vuoi! L'antico

Roma fortunata! ¶ ERS. ¶ Oh padre! oh sposo! ¶ CORO ¶ Numi