Lorenzo Viani, Ritorno alla patria, 1930

delle acacie verso il paese nativo. ¶ La piana di

lattato, apparve lontano il paese. ¶ La Torre di pietrami

siamo in vista del paese? ¶ — Sì, fratello! ¶ — Datemi la

rasentava il cimitero del paese. ¶ I soldati, appena scesi

giù pian piano. ¶ Il paese era ancora deserto, le

marina. La prigione del paese: una torre di pietrame

bagliori si stemprarono. Il paese s’annientò sotto la

Dina: chiamavano così al paese una donna dal tipo

noto a tutto il paese, tantopiù ch’egli aveva

era stata portata al paese da gente che li

chiavica terrorizzava tutto il paese perchè dicevano che non

a bruciare fuori del paese, il carro trabalzò al

i detenuti dominavano il paese e il paese era

il paese e il paese era sopraffatto dal mare

chitarra: rastrellavano tutto il paese, poi si davano fondo

L’uomo era del paese ma nessuno dei catecumeni

di leggende anche al paese natìo. I catecumeni l

Lontani, lontani quando il paese era sparito tra i

Migliarina scorsero approssimarsi dal paese un viandante con a

per l’eternità. ¶ Il paese di Cuore era sopra

guidava a’ pie’ del paese. ¶ Dalla strada maestra se

illusione d’entrare nel paese delle chimere. ¶ Gli uomini

selva. ¶ Le vie del paese risentivano l’albore del

trottola. Fissò attento il paese che s’era rilevato

fisarmonica le nenie del paese, altri cantavano sul loro

dei bastimenti del suo paese ormeggiati uno a fianco

il padrone. ¶ — È del paese. ¶ — Ma di quali? ¶ — Il

a far tirare al paese. ¶ — Beato te che puoi

un vecchio marinaio del paese che cercava carta e

alla gente del suo paese. ¶ — Compagnero — gli urlarono i

piovuto ier notte dal paese. ¶ — E dove va? ¶ — Dove

piccolo porto del loro paese, alle barche ivi ormeggiate

col pensiero al loro paese, alla famiglia, e fantasticavano

parlava come al loro paese e si vedevano visi

nel teatrino del suo paese, nell’opera “La Saffo

col linguaggio del proprio paese. Il Tarmito la guardava

mattìe sul fosso del paese. ¶ — Vieni in camera prima

lumi parevano pigolare al paese inerpicato sulla roccia. Lo

nelle acque del suo paese e, seguendo la nave

sonno Amedeo rivide il paese. ¶ Una barca con una

rossastra. ¶ I calafati del paese travagliavano costì sul ciglio

Colombo? ¶ La favella del paese tramutò al Tarmito il

pallore d’emozione. ¶ — Il paese si allunga da levante

a noi ricorda il paese: la Magra, le pinete

ascoltatori, gente d’ogni paese, tutti assuefatti all’acrimonia

il Profeta seppe il paese di provenienza lo chiamò

incontrai sul canale del paese. ¶ — Quante volte in questa

il ciabattino del suo paese. La testa gli s

lo aveva cacciato dal paese come un lebbroso. I

dalla spia n. 13 al paese, gli saltellava sempre davanti

pensiero verso il suo paese. A un tratto gli

della Lucchesia, il suo paese nativo era acchiocciato sopra

tra sprocchi velenosi. Nel paese di Freddana, che come

eruttare pietrame e il paese fu pericolato. Il giorno

fantasticava il ritorno al paese natio, disperso in un

delle reali condizioni del Paese. Le sorti della rivoluzione

fitto. Nel cimitero del paese, sulle tombe dei navigatori

navigando verso il suo paese; il Tarmito era partito

donna sfondava su un paese nero: l’impietrato d

visionari andavano da un paese all’altro traendo seco

deleritti giunse anche al paese del Tarmito. Il treno

alzati, salutavano umiliati il paese. Gli innocenti furono portati

traverso le vie del paese, i quali erano stati

notte. ¶ — Anche al mio paese c’era uno conciato

quando siamo partiti dal paese a quelli che ci

dissetavano come pecore. ¶ Nel paese molti alberi erano schiantati